CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
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Terza Commissione, il presidente Franco Sabatini (Pd): «Lavoriamo per abolire l’Irap, ridurre il costo di lavoro e riorganizzare i Suap»
Cagliari, 2 luglio 2014 - «Cancellare del tutto
l’Irap, dopo averla ridotta sensibilmente nella passata Legislatura,
e abbassare il costo del lavoro in Sardegna, ipotizzando un
intervento della Regione sul cuneo fiscale, sono queste le sfide che
devono impegnare la politica sarda, le organizzazioni delle imprese
e quelle dei lavoratori». E’ l’annuncio del presidente della Terza
Commissione, Franco Sabatini, a conclusione delle audizioni sul
documento di programmazione unitaria 2014-2020. «Vogliamo realizzare
una vera zona franca – ha proseguito il consigliere del Pd - fatta
di fiscalità di vantaggio e sburocratizzazione, ad incominciare
dall’istituzione di un direttorio per il funzionamento dello
sportello unico per le imprese (Suap) che cancelli tutte le
disposizioni inadeguate del passato». «Dobbiamo lavorare insieme –
ha concluso Sabatini - per trasformare il nostro territorio in uno
straordinario attrattore di investimenti e di imprese che sappiano
garantire sviluppo, reddito e lavoro buono per i sardi».
Con le dichiarazioni del presidente della Commissione si è così
concluso il ciclo di audizioni sulla programmazione dei fondi
comunitari che questa mattina ha registrato gli interventi dei
rappresentanti dell’Anci (Emidio Contini), dell’Asel (Roberto
Marchi), di Copagri (Pietro Tandeddu), della Confagricoltura (Luca
Sanna), di Coldiretti (Battista Cualbu e Luca Saba), di
Confindustria (Alberto Scano, Maurizio Depascale e Roberto
Bormioli), della Css (Giacomo Meloni), della Confsal (Elia Pili) e
della Cisal (Arturo Maulu). Le associazioni dei Comuni, del mondo
agricolo, delle imprese e dei lavoratori hanno consegnato al
presidente della Commissione i rispettivi documenti, contenenti
valutazioni e proposte sul documento della Giunta in materia di
programmazione unitaria 2014-2020 e che, entro il prossimo 22
luglio, dovrà essere trasmesso a Bruxelles, per la predisposizione
dei piani operativi Fesr (fondo per lo sviluppo delle regioni), Fse
(fondo sociale europeo), Psr (piano di sviluppo rurale) e Fsc (fondo
di sviluppo e coesione).
L’intendimento della Commissione consiliare è quello di portare
all’esame dell’assemblea regionale un ulteriore documento che tenga
conto delle posizioni espresse dalle rappresentanze del mondo
economico e sociale dell’Isola. Tutti gli intervenuti hanno
sottolineato l’urgenza dettata dalla ristrettezza dei tempi e hanno
convenuto riguardo ad una marcata genericità riscontrabile nelle
linee di indirizzo varate dalla Giunta lo scorso 28 maggio. Evitare
l’eccessiva parcellizzazione degli interventi e garantirne una
efficace concentrazione, insieme con le scelte strategiche che
disegnino un nuovo sviluppo per la Sardegna, sono le ulteriori
indicazioni condivise che sono emerse nel corso delle audizioni.
Dove, non sono mancate le sottolineature critiche riguardo la scarsa
capacità di spesa dei fondi comunitari dimostrata nel precedente
settennio, insieme con gli auspici per una più efficace
programmazione delle risorse europee per il periodo 2014-2020 e una
spesa più rapida e con un più elevato livello qualitativo, da
raggiungersi attraverso una vera e propria azione rivolta alla
sburocratizzazione degli apparati e delle procedure in capo alla
pubblica amministrazione.