CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
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Sanità. Slitta a domani il parere della Sesta Commissione sul progetto San Raffaele.
Cagliari, 1° luglio 2014 - Slitta a domani il parere
vincolante della Sesta Commissione del Consiglio regionale sul
progetto per l’ospedale San Raffaele di Olbia. Maggioranza e
opposizione hanno trovato un sostanziale accordo per il via libera
all’investimento della Qatar Foundation ma prima sarà necessario
definire meglio alcuni aspetti sulle deroghe governative per
superare i limiti dei posti letto e dei tetti di spesa imposti dalla
spending review e sull’interpretazione della norma regionale (legge
n.12 del 2011) che affida alla Giunta la possibilità di accreditare
una nuova struttura ospedaliera in assenza del Piano Sanitario.
Aspetti che saranno chiariti entro domani mattina dai funzionari
della Regione e sottoposti a una nuova valutazione della Commissione
convocata per le ore 12.00.
A questa conclusione si è arrivati dopo un dibattito andati avanti
per quasi quattro ore. Il parlamentino, presieduto da Raimondo Perra,
aperto oggi alla partecipazione di tutti i capigruppo di maggioranza
e opposizione, ha sentito in audizione il Presidente della Regione
Francesco Pigliaru, l’assessore alla Sanità Luigi Arru e il
direttore generale dell’assessorato Giuseppe Maria Sechi.
Il presidente Pigliaru ha illustrato nel dettaglio la delibera n.24
adottata dalla Giunta il 26 giugno scorso per l’attivazione
dell’ospedale e del polo di ricerca nell’area territoriale della
Gallura. Pigliaru, in apertura del suo intervento, ha ricordato i
vari passaggi della vicenda cominciata con la firma, nel dicembre
del 2013, del Memorandum tra gli investitori della Qatar Foundation
e la Giunta Cappellacci. “Si tratta di un investimento di grosse
dimensioni – ha detto Pigliaru - per il quale occorre dare risposte
credibili e in tempi rapidi”. La Giunta, ha proseguito il
presidente, ha immediatamente avviato un’interlocuzione con il
Governo per chiedere le deroghe necessarie alle normative nazionali
che impongono vincoli rigidi sul numero dei posti letto e della
spesa ammissibile per le convenzioni con i privati. Il progetto San
Raffaele – ha ricordato Pigliaru – prevede 178 posti letto nella
fase di avvio (108 per acuti e 70 post acuti), per arrivare poi a
242 a regime (142 acuti e 100 post acuti). “Dal Governo – ha
confermato il presidente della Giunta – è arrivato l’impegno formale
a sostenere il progetto con una lettera di intenti firmata dal
Ministro della Salute Lorenzin e dal sottosegretario Del Rio. Si
tratta adesso di formalizzare il via libera con una deroga
ufficiale”. L’obiettivo dell’intervento è duplice - ha sottolineato
Pigliaru – “integrare il sistema sanitario regionale e creare un
polo di eccellenza nella ricerca. La struttura, oltre a fornire una
risposta a un territorio finora penalizzato, avrà un grosso impatto
per abbattere i costi dei viaggi della speranza (circa 60 milioni
all’anno) effettuati dai sardi per curare alcune patologie e, allo
stesso tempo, farà da attrattore per i pazienti che vorranno venirsi
a curare in Sardegna. Alcuni lo faranno con le coperture finanziarie
garantite dai loro sistemi sanitari, altri pagheranno di tasca
propria il costo delle cure (per questi utenti il progetto prevede
appositamente 50 posti letto in solvenza erogati senza oneri a
carico del servizio sanitario regionale)”.
Una parte importante – ha precisato il capo dell’esecutivo regionale
- sarà poi dedicata alla ricerca: l’ospedale punterà ad ottenere in
5 anni le certificazioni IRCCS con le quali potrà accedere ad
importanti finanziamenti nazionali. La Qatar Foundation ha inoltre
assicurato una dotazione di 10 milioni di euro all’anno, a
disposizione delle università sarde e di altri soggetti come il Crs4
o il Cnr, per le attività di ricerca. L’investimento iniziale sarà
di circa 163 milioni di euro per gli interventi strutturali,
l’ammodernamento e l’acquisto di attrezzature, i costi di gestione
annuali ammonteranno invece a circa 70 milioni di euro. Il costo a
carico della Regione per la convenzione si aggira sui 55 milioni di
euro.
L’assessore alla Sanità Luigi Arru è entrato invece nel dettaglio
del progetto spiegando ai componenti della Sesta Commissione che
l’obiettivo della Giunta sarà quello di coprire le specialità
assenti nel sistema della sanità gallurese e dell’intera Isola: “si
punterà su settori come la pediatria, la riabilitazione intensiva in
campo sportivo, la chirurgia vascolare e oncologica, la cardiologia
e la neurologia. Per andare avanti – ha confermato Arru – sarà però
necessario ottenere dal Governo le deroghe necessarie. L’ambizione
dell’ospedale – ha proseguito Arru – dovrà essere quella di
diventare un centro di riferimento a livello internazionale”.
Nel dibattito sono intervenuti diversi commissari. Daniela Forma(Pd)
ha rivolto un plauso all’approccio della Giunta Pigliaru “Pro e
contro sono stati valutati attentamente – ha detto Forma – il
progetto San Raffaele darà risposte a chi ha necessità di curarsi,
integrerà il sistema sardo e darà spazio alla ricerca”.
Pietro Pittalis (capogruppo di Forza Italia) ha posto alcune
questioni pregiudiziali: “siamo d’accordo con questo progetto – ha
esordito – ma c’è la necessità di chiarire meglio tutti gli aspetti
giuridici per evitare che la delibera della Giunta si areni nelle
secche di qualche tribunale amministrativo”. Secondo Pittalis, che
ha parlato a nome di tutta l’opposizione – prima di arrivare al
parere vincolante della Commissione occorre precisare meglio le
procedure di accreditamento delle nuove strutture sanitarie e le
vicende legate alla curatela fallimentare dell’ospedale. Per
Pittalis, inoltre, “la lettera di intenti firmata dal Ministro della
Salute non è sufficiente. Serve una intervento ad hoc per superare i
limiti imposti dalla spending review nazionale e dalla legge
regionale n.21 del 2012 sui posti letto e sui tetti di spesa”.
L’ex assessore della Sanità Giorgio Oppi (Udc) ha ricordato che del
progetto San Raffaele si parla ormai da oltre 20 anni. Il progetto
presentato nel 1991 da Don Verzè non decollò perché mancavano le
coperture finanziarie. Anche oggi – ha proseguito Oppi - uno dei
partner del progetto, il Bambin Gesù, “non naviga nell’oro”. Da più
parti arrivano forti critiche sui progetti avviati in altri parti
d’Italia, soprattutto nel Sud. Per questo “occorre vigilare
sull’affidabilità di tutti i soggetti coinvolti”. Oppi ha poi
concluso il suo intervento suggerendo alla Giunta di puntare su
specialità effettivamente utili ad un’integrazione del sistema
sanitario regionale come l’urologia pediatrica.
Per il capogruppo del Psd’Az Christian Solinas nella delibera “non
si individuano con precisione i soggetti che manderanno avanti il
progetto di cui farà parte la Qatar Foundation né c’è un’attenta
valutazione e quantificazione dell’investimento”. Solinas ha poi
ricordato che il costo della struttura, certificato dal concordato
preventivo, è di circa 11 milioni di euro. Mancano però le
valutazioni sull’adeguamento dell’ospedale e di quanto si spenderà a
fronte di un finanziamento regionale di circa 55 milioni di euro.
“Questa operazione – ha detto Solinas – potrebbe farsi senza rischio
di impresa. Di solito, prima si fanno gli investimenti e poi si
chiede l’accreditamento”. L’esponente sardista, infine, ha chiarito
che non c’è nessuna ostilità al progetto ma, al contrario, una forte
volontà di andare avanti evitando all’iter amministrativo un
percorso accidentato.
Attilio Dedoni (capogruppo dei Riformatori) ha espresso parere
favorevole all’investimento ma – ha detto – “senza creare traumi che
rischino di vanificare l’operazione”. Necessario – secondo Dedoni –
un passaggio in Consiglio per sanare “eventuali profili di
illegittimità della delibera”.
Su questo ed altri punti posti dalla minoranza è intervenuto il
direttore generale dell’Assessorato della sanità Giuseppe Maria
Sechi che ha difeso la scelta di ricorrere alla previsione dell’art
24, comma 6, della legge regionale 12 del 2011 che consente alla
Giunta, in assenza del Piano sanitario regionale, di disporre,
sentita la commissione competente, l’accreditamento per una sola
volta di una struttura ospedaliera. “Si tratta però di un percorso
amministrativo puro – ha detto Sechi – la delibera della Giunta non
accredita nessun ospedale. La norma è l’unico appiglio in mancanza
del Psr. In ogni caso occorrerà ottenere le necessarie deroghe dal
Governo e successivamente procedere ad ulteriori atti di
programmazione”.
Gigi Ruggeri(Pd) ha chiesto espressamente di inserire nel parere
della commissione alcuni punti: “questo progetto – ha detto dovrà
fungere da traino e gratificare l’intero sistema regionale. Nostro
dovere sarà vincolare la presenza degli investitori del Qatar nei
termini previsti dal progetto, creare una struttura di riferimento
per la ricerca e una garanzia perché l’occupazione nella struttura,
nell’indotto, nelle forniture e nei piccoli appalti premino i
lavoratori sardi”. Da Ruggeri, infine, la richiesta che la società
di cui faranno parte la Qatar Foundation e i suoi partner abbia sede
in Sardegna e paghi le tasse nell’Isola.
Luca Pizzuto(Sel) ha annunciato il parere favorevole del suo gruppo
alla proposta della Giunta. “Questo progetto – ha detto Pizzuto – è
la garanzia che la sanità pubblica non sarà smantellata, non saranno
ridimensionati i presidi periferici, né ci saranno conseguenze per
il personale. Tutto questo, insieme al richiamo ad un’integrazione
armonica del sistema sanitario e l’importanza data alla ricerca ci
convincono della bontà dell’iniziativa”.
Marcello Orrù (Psd’Az) ha invece chiesto espressamente che il
progetto non penalizzi altre eccellenze presenti in Sardegna, in
particolare a Sassari dove i centri per la sclerosi multipla, la
cardiochirurgia e la neurochirurgia rappresentano dei veri fiori
all’occhiello. “L’apertura del San Raffaele – ha detto ancora Orrù,
non deve causare tagli ai danni delle altre strutture”.
Su questi ultimi punti, l’assessore Arru ha dato ampie garanzie,
assicurando anche grandi opportunità formative per gli studenti e i
medici sardi.
Al termine degli interventi, il capogruppo di Forza Italia Pietro
Pittalis, a nome di tutta la minoranza, ha avanzato la proposta di
sospendere i lavori per arrivare a un accordo unanime. Proposta
accolta dalla maggioranza e dalla Giunta. La commissione si riunirà
domani, alle 12.00, per la votazione finale del documento che
accoglierà alcuni suggerimenti scaturiti dalla discussione. (PSP)