CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
***************
Lavoro, in Seconda commissione le audizioni dei “lavoratori della formazione professionale L.47” e dei “lavoratori socialmente utili”
Cagliari, 26 giugno 2014 - Si sono svolte nella
Seconda commissione del Consiglio regionale le audizioni delle
rappresentanze dei lavoratori della formazione professionale della
legge 47 e dei lavoratori socialmente utili, le cui problematiche
sono anche oggetto di due distinte interpellanze: la n.32/c-2 a
firma dei consiglieri Locci e Tunis (gruppo Forza Italia) e la
n.20/c-2, presentata dall’onorevole Locci.
I primi ad essere sentiti nel parlamentino presieduto da Gavino
Manca (Pd) sono stati i “lavoratori della formazione professionale
della legge n.47”, da anni in ammortizzatori sociali, che hanno
manifestato preoccupazione per l’assenza di provvedimenti da parte
della giunta regionale, per dare attuazione alle leggi approvate dal
Consiglio regionale nella scorsa Legislatura. Il riferimento è ai
tre provvedimenti legislativi varati nel 2013 (L.R. 10 del
29.04.2013; L.R. n. 22 del 02.08.2014 e L.R. n. 38 del 20.12.2013)
per omogeneizzare l’intero comparto della formazione professionale
in Sardegna. I lavoratori hanno denunciato che le norme non sono
state applicate dagli uffici dell’assessorato regionale del Lavoro
ed in particolare, quelle contenute nella legge 38|2013 che
stabilisce l’iscrizione dei sui indicati lavoratori, nella “Lista
speciale dei formatori della formazione professionale”. Così come
non ha avuto seguito la delibera adottata dalla giunta regionale, la
n. 55/11 del 31.12.2013, sulla disposizione dell’articolo 4 della
legge regionale n.10 del 29 aprile 2013 che così recita: “Nelle more
della riorganizzazione del comparto della formazione professionale,
il personale cessato o sospeso dal lavoro entro il 31 dicembre 2012
e che alla medesima data risultava inserito nel bacino degli
ammortizzatori sociali in deroga, già titolari di un rapporto di
lavoro a tempo indeterminato ai sensi della legge regionale 10
giugno 1979, n. 47 (Ordinamento della formazione professionale in
Sardegna), può essere iscritto a domanda, a cura del competente
Assessorato, alla lista speciale di cui all'articolo 6, comma 1,
lettera f), della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (legge
finanziaria 2008)”.
La situazione – così hanno dichiarato le rappresentanze audite in
commissione – è aggravata dal fatto che molte delle amministrazioni
pubbliche, presso le quali sono impiegati i lavoratori della
formazione L. 47, hanno modificato le loro disponibilità circa
l’orario lavorativo completo, perché in difficoltà a seguito dei
tagli intervenuti in bilancio.
L’emergenza è rappresentata dall’ormai prossima scadenza del 31
agosto che rappresenta il termine oltre il quale diventeranno
efficaci i preavvisi di licenziamento che molti dei lavoratori hanno
già ricevuto.
Le rappresentanze dei lavoratori della formazione professionale L.47
hanno concluso con un appello rivolto al presidente della
commissione perché adotti tutte le opportune iniziative per far sì
che l’amministrazione regionale rispetti e dia seguito alle norme e
ai provvedimenti approvate dal Consiglio regionale in materia.
Sul punto hanno insistito i consiglieri della maggioranza Comandini,
Moriconi, Rossella Pinna, Paolo Zedda e quelli della minoranza Locci
e Tunis. Il presidente della commissione, Gavino Manca, concordando
sulla gravità della situazione e sull’urgenza degli interventi da
adottare, ha preannunciato una formale richiesta al presidente del
Consiglio perché si adoperi affinché la volontà espressa
dall’assemblea sarda, con l’approvazione di tre provvedimenti
legislativi, trovi applicazione in tutte le strutture della Regione.
«Entro la prossima settimana – ha dichiarato il presidente Manca –
procederemo con la convocazione in commissione dell’assessore
regionale del Lavoro, per ribadire la richiesta di una piena
applicazione delle leggi regionali e favorire così la risoluzione
delle problematiche che penalizzano i lavoratori della formazione
professionale L.47».
I lavori della commissione sono proseguiti con l’audizione delle
rappresentanze dei lavoratori socialmente utili che, a partire dal
prossimo 31 agosto, rischiano di restare senza i sostegni al reddito
previsti dagli ammortizzatori sociali, per effetto della scadenza di
tutti i progetti di “utilizzo”. La vicenda riguarda 74 lavoratori
impiegati ai sensi del D.lvo n.468\1997 in 26 pubbliche
amministrazione. La maggior parte opera nell’area del Sulcis, ha una
età media superiore ai 55 anni e proviene dal settore industriale.
La richiesta rivolta alla commissione è perché si proceda con
l’individuazione di un percorso normativo in grado di assicurare
«dignità e lavoro» ai 74 Lsu della Sardegna.
Il vice presidente della commissione, Ignazio Locci , ha evidenziato
l’urgenza di interventi e ribadito «la discriminazione dei 74 Lsu
che non hanno goduto della “stabilizzazione” nelle amministrazioni
pubbliche». Il presidente della Seconda commissione, Gavino Manca,
ha assicurato l’impegno della Commissione per scongiurare il rischio
che tra due mesi i lavoratori socialmente utili restino senza alcun
sostegno al reddito e ha annunciato che la vicenda sarà portata
all’attenzione dell’assessore regionale del Lavoro in occasione
dell’audizione in commissione, prevista già per la prossima
settimana.