CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
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Riforme. Audizione in Commissione “Autonomia” dell’ex presidente della Regione Renato Soru.
Cagliari, 6 giugno 2014 - Si è conclusa nella tarda
mattinata, in Commissione Autonomia, l’audizione sulle riforme
dell’ex presidente della Regione Renato Soru, neoeletto al
Parlamento europeo.
Nel suo intervento, Soru ha toccato i punti fondamentali
all’attenzione della Commissione: riforma dello Statuto, riordino
degli Enti Locali, riorganizzazione della macchina amministrativa
regionale.
Sulla prima questione, l’ex presidente della Regione ha rimarcato la
necessità di tener conto del contesto politico e sociale in cui si
vorrebbe avviare la stagione delle riforme istituzionali. Secondo
Soru, “non c’è oggi l’urgenza di procedere alla riscrittura dello
Statuto. Meglio ripartire dalla legge statutaria, strumento che
consentirebbe alla Sardegna di ottenere un reale cambiamento”. Su
questo versante, ha affermato Soru, il Consiglio potrebbe agire in
piena autonomia senza dover sottoporre il provvedimento
all’attenzione del Parlamento nazionale. “Penso a una Statutaria
pesante – ha detto Soru - con un preambolo di principi e valori
simile a quello della Costituzione italiana”. Per l’ex presidente
della Regione, scrivere una buona legge consentirebbe di ripensare
la società sarda nel suo complesso. “Penso a una società digitale –
ha detto Soru – la nostra piccola patria può fare da apripista per
l’Europa. La facilità d’accesso alla rete per la pubblica
amministrazione, le imprese, le scuole e i semplici cittadini
consentirebbe di attenuare lo svantaggio dell’insularità offrendo
opportunità di sviluppo e di progresso”.
Sul riordino degli Enti Locali, Soru ha parlato di “ferita aperta”
riferendosi al caos determinato dall’abolizione delle province. “Su
questa materia – ha ricordato Soru – la Regione ha competenza
primaria. I nostri poteri sono stati usati per creare quattro nuove
province per poi cancellarle dopo pochi anni. Con le istituzioni non
si scherza, in questo modo si crea solo confusione”. Una situazione
da sanare al più presto, secondo Soru, “quella dell’istituzione
delle città metropolitane potrebbe essere una soluzione condivisa”.
L’ex presidente della Giunta ha poi parlato delle difficoltà dei
comuni sardi. “Sono favorevole a mantenere le municipalità come
presidio di democrazia e di partecipazione comunitaria – ha
affermato - accorpando però i servizi”. Soru si è detto favorevole
alle Unioni di Comuni che gestiscano unitariamente i servizi
fondamentali e ha lanciato la proposta di un centro unico regionale
di erogazione della spesa: “garantirebbe forti risparmi e servizi
migliori per i cittadini”.
Sull’organizzazione della Regione, Soru ha indicato la strada di una
legge di riordino contestuale alla Statutaria. “Bisogna superare il
modello ministeriale – ha detto – per rendere la macchina più snella
ed efficiente”. Per Soru occorrerebbe rivedere anche il principio di
separazione delle funzioni politiche da quelle amministrative
introdotto dalla Legge Bassanini: “politici e dirigenti devono poter
dialogare. Chi ha la responsabilità della guida politica deve avere
la possibilità di incidere nelle scelte”. Da Soru, infine, un invito
a far presto: “il processo delle riforme deve essere portato a
termine entro un anno”.
Le indicazioni dell’ex presidente Soru sono state accolte
positivamente da tutti i componenti della Commissione presenti alla
seduta.
“Sollecitazioni utilissime, secondo Roberto Deriu (Pd), il ricorso
alla Statutaria evita il rischio di una revisione dello Statuto al
buio e consente la massima espansione del suo spazio giuridico
mantenendo la protezione costituzionale”. Piena condivisione da
parte del consigliere del PD anche sull’idea della digitalizzazione
della Sardegna. “La Rinascita digitale – ha detto Deriu – oltre che
un efficace slogan potrebbe rappresentare il nuovo orizzonte
dell’Autonomia sarda”.
Il vicepresidente della Commissione Stefano Tunis (Forza Italia) ha
espresso apprezzamento per le sollecitazioni di Renato Soru. “La
cifra alta con cui il presidente ha tracciato il percorso di riforma
va incoraggiata. Se queste sono le premesse garantirò la massima
collaborazione per dare gambe al processo riformatore”.
Per Salvatore Demontis(PD), l’intervento di Renato Soru fornisce un
contributo fondamentale ai lavori della Commissione. “L’approccio
pragmatico è quello che serve per cambiare la Sardegna – ha detto
Demontis – l’idea di una Statutaria rinforzata può essere la chiave
di volta per sbloccare l’impasse istituzionale”.
In conclusione di seduta, il presidente della Prima Commissione,
Francesco Agus ha sottolineato l’urgenza di arrivare ad un risultato
in tempi rapidi. “Entro tre mesi – ha annunciato Agus - la
commissione proverà a chiudere la fase istruttoria sulle riforme per
consegnare un testo al Consiglio da approvare entro la primavera del
2015”. (PSP)