CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
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Testo unico sul settore agroalimentare: audizione di Confindustria in Commissione Attività produttive
Cagliari, 4 giugno 2014 - La commissione Attività
produttive, presieduta da Luigi Lotto (Pd), ha sentito in audizione
i rappresentanti regionali di Confindustria sulle proposte di legge
in materia di agricoltura, al vaglio della commissione per la
realizzazione di un testo organico per il settore.
I rappresentanti dell’industria agroalimentare sarda si sono
soffermati in particolare sulla proposta di legge n. 16 (Lotto e
più) “sull’istituzione del marchio collettivo della Regione
Sardegna per la tracciabilità e la promozione dei prodotti agricoli
e agro-alimentari di qualità”. Il presidente Alberto Scanu,
Pierluigi Pinna (Confindustria Nord Sardegna) e Roberto Bornioli
(Confindustria Sardegna centrale) hanno espresso la paura che queste
norme mettano in contrapposizione i produttori con l’industria
agroalimentare, discriminando quest’ultima perché non sempre tutte
le materie prime sono reperibili nelle quantità necessarie
nell’Isola.
Il presidente della Commissione, Luigi Lotto, ha chiarito agli
auditi che non c’è alcuna volontà di creare contrapposizione o di
avere atteggiamenti punitivi nei confronti dell’industria
agroalimentare, ma di aiutare a decollare il comparto agricolo
ancora troppo debole rispetto a quello delle altre regioni di
Italia. Lotto ha ricordato che in altre regioni, con minori
potenzialità della Sardegna, dove è stato adottato il marchio di
qualità regionale, il settore agroalimentare ha avuto una
significativa crescita di fatturato.
Non c’è, ha sottolineato Lotto, alcuna volontà da parte del
legislatore di creare ulteriore burocrazia, anzi c’è quella di
semplificare gli adempimenti attraverso l’approvazione di un testo
unico per il settore, che vuole stimolare anche la collaborazione
tra i diversi soggetti della filiera produttiva.
D’accordo sul marchio collettivo anche il vice presidente della
Commissione, Luigi Crisponi (Riformatori sardi), il quale ha
spiegato ai rappresentanti di Confindustria che il marchio Sardegna
ha un valore anche a livello promozionale e di marketing.
L’esponente della minoranza ha evidenziato che oltre ai cittadini
sardi, l’Isola vanta la presenza di oltre 10 milioni di turisti
all’anno che ricercano e vogliono mangiare sardo, ossia prodotti
locali. (E.L.N.)