CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
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Fondi europei, audizione in Terza commissione della responsabile dell’autorità di gestione del programma operativo Enpi-Cbc “Bacino del Mediterraneo”
Cagliari, 4 giugno 2014 - Con l’audizione della
dottoressa Anna Maria Catte, responsabile dell’autorità di gestione
del programma Enpi-Cbc, si è concluso, nella Terza commissione
consiliare, il ciclo di incontri sui fondi comunitari. Il presidente
della commissione, Franco Sabatini (Pd), ha sottolineato come, il
poter vantare l’autorità di gestione del programma per “la politica
europea di vicinato” e la “cooperazione transfrontaliera del
Mediterraneo”, rappresenti per la Regione sarda un motivo di
orgoglio e insieme una grande opportunità per l’intera Isola. Il
presidente Sabatini ha, dunque, assicurato le opportune iniziative
politiche per sensibilizzare i tre eurodeputati eletti in Sardegna,
perché in sede comunitaria siano garantite risorse e attenzioni
all’area del Mediterraneo, evitando che si continui, nell’ambito dei
programmi di bacino, a privilegiare l’area Est (programma Mar Nero)
e il programma rivolto ai Paesi del Baltico.
La dottoressa Anna Maria Catte, in apertura del suo intervento, ha
ribadito che la Regione sarda è stata riconfermata autorità di
gestione del programma Eni per il settennio di programmazione
2014-2020. Dunque, cambia la sigla (da Enpi a Eni) rispetto al
periodo 2007-2013, ma resta la delega della commissione europea alla
Regione sarda, per gestire il programma che rappresenta lo strumento
finanziario della “politica europea di vicinato” e che ha come
obiettivo quello di evitare l’emergere di nuove linee di divisione
tra l’Ue e i Paesi vicini, insieme con il rafforzamento della
stabilità, della sicurezza e del benessere sui confini europei.
Il budget totale Enpi per il settennio 2007-2013 è stato di 11
miliardi di euro e il 5% delle risorse è stato destinato ai
programmi di cooperazione transfrontaliera. Il programma del bacino
del Mediterraneo (la cui area di cooperazione comprende 76 Regioni
di 14 Paesi per un totale di 110 milioni di abitanti, ci
partecipano: Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Giordania, Israele,
Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna, Tunisia,
mentre è sospesa la partecipazione della Siria) ha avuto un budget
(2007-2013) di 200 milioni di euro (183 milioni per finanziare i
progetti) ed ha registrato nei tre bandi lanciati, un totale di
1.994 proposte progettuali, con una richiesta di risorse 18 volte
superiore rispetto a quelle disponibili.
La Sardegna – ha spiegato la dottoressa Catte – è la seconda Regione
italiana (dopo il Lazio) per numero di progetti finanziati e il
numero di attori coinvolti nelle richieste di finanziamento. Sul
totale dei 95 progetti approvati e finanziati, 20 progetti
coinvolgono 35 attori sardi, tra i quali 8 in qualità di capofila.
Il totale delle risorse Enpi destinate ad attori sardi è pari a 8.6
milioni di euro. Cifre che fanno della Sardegna una delle Regioni
più attive e di successo in termini di progetti finanziati dopo la
Catalogna, la Provence-Alpes-Cote d’Azur e il Lazio.
Il programma per il bacino del Mediterraneo con il nuovo strumento
“Eni” 2014-2020 è in via di ultimazione: il regolamento è stato
adottato nel marzo 2014 e la dotazione finanziaria è di 15.4
miliardi di euro (nel periodo 2007-2013 era di 11 miliardi di euro)
mentre resta invariata la percentuale di risorse destinate alle
cooperazione internazionale: 5%. La presentazione alla Commissione
europea del programma operativo è prevista per l’inizio del 2015
mentre l’adozione è stimata entro la metà del 2015.