CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
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Proposta di legge dei consiglieri di Sardegna Vera e Sel per fermare gli “slacci” di Abbanoa
Cagliari, 29 maggio 2014 - Fermare la sospensione
delle forniture idriche di Abbanoa, senza un provvedimento
dell’autorità giudiziale che ne certifichi il credito vantato con
gli utenti, è quanto previsto nella proposta di legge presentata da
cinque consiglieri del centrosinistra, primo firmatario il
capogruppo di Sardegna Vera, Efisio Arbau, dal titolo: “diposizioni
intese a garantire l’accesso universale alla risorsa idrica nella
Regione Sardegna”. Il testo di legge è stato predisposto in
collaborazione con l'associazione "Casa dei diritti", rappresentata
dall'avvocato, Renato Chiesa, e segue un recente decreto emesso dal
Tribunale di Cagliari per l’immediato ripristino della fornitura
d’acqua sospesa ad una vedova settantenne di Maracalagonis. Nel
decreto si afferma che “la sospensione della somministrazione
dell’acqua è utilizzata come strumento di indebita coercizione per
ottenere il pagamento dei presunti crediti al di fuori di qualunque
accertamento giudiziale e si rivela misura sproporzionata e
illogica”.
«Con questa proposta di legge – ha dichiarato Efisio Arbau –
vogliamo impedire che Abbanoa ricorra allo “slaccio” per ottenere il
pagamento delle bollette e vogliamo riaffermare “il diritto
all’acqua” anche per quei cittadini che nell’attuale momento di
crisi si trovano in condizioni di assoluta difficoltà economica,
segnando così un “punto di civiltà”, in linea con le convenzioni
internazionali e con il dettato della Costituzione italiana».
L’avvocato Chiesa ha ricordato come siano centinaia i ricorsi
pendenti in Tribunale contro gli “slacci” di Abbanoa e il perdurare
del fenomeno delle cosiddette “bollette pazze”. «Il provvedimento si
rivolge alle persone in difficoltà e non certo rappresenta un aiuto
ai “furbetti”», hanno rassicurato i presentatori della proposta di
legge. Il consigliere di Sel, Eugenio Lai (cofirmatario), ha
avanzato anche l’ipotesi della costituzione di un apposito capitolo
nel bilancio regionale per “le nuove povertà”, così da fare fronte
ad una situazione di vera e propria emergenza che riguarda un sempre
crescente numero di cittadini, impossibilitati a pagare tasse,
tributi e bollette.