CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
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Interpellanza Psd’Az su diritto dei sardi ad eleggere propri rappresentanti al Parlamento Europeo
Cagliari, 22 maggio 2014 - La battaglia politica per
consentire ai rappresentanti della Sardegna di entrare nel
Parlamento europeo si sposta in Consiglio regionale.
Il Partito Sardo d’Azione ha presentato un’interpellanza al
Presidente della Regione per chiedere quali azioni intenda mettere
in campo “per tutelare il diritto dei sardi ad eleggere propri
rappresentanti a Bruxelles”.
Un diritto, ha sottolineato il capogruppo sardista Christian Solinas,
“riconosciuto recentemente anche dal Tribunale di Cagliari che ha
sollevato la questione di legittimità presso la Corte Costituzionale
dopo il ricorso presentato dall’Associazione per la tutela dei
diritti dei sardi (e firmato da tutte le forze politiche identitarie)
contro l’attuale legge elettorale che non consente alla nostra
minoranza linguistica di essere rappresentata nel Parlamento
Europeo”.
Il presidente dell’Associazione Flavio Cabitza ha annunciato la
presentazione di un altro ricorso al Tar del Lazio per impugnare le
elezioni europee in programma il prossimo 25 aprile. “Questa che
stiamo portando avanti in Sardegna è una battaglia di civiltà – ha
detto Cabitza – altri cinque ricorsi per la tutela delle minoranze
linguistiche sono stati presentati ai tribunali di Venezia, Roma,
Milano, Bologna e Napoli. Siamo sicuri che i nostri diritti saranno
finalmente riconosciuti”.
L’eventuale pronunciamento favorevole della Corte costituzionale
aprirebbe le porte a un rappresentante dell’isola – ha aggiunto
Christian Solinas – rimediando così alla bocciatura del collegio
unico per la Sardegna da parte del parlamento italiano.
Il ricorso dell’Associazione, preparato da un pool di legali, sarà
discusso nei prossimi mesi dalla Corte Costituzionale.”Sulla
questione arriverà finalmente un giudizio autorevole – ha aggiunto
il consigliere regionale dei Rossomori Paolo Zedda, servirà anche
per affermare il diritto dei sardi alla propria lingua. Una società
moderna – ha aggiunto Zedda – non può fondarsi sul monolinguismo”.
Per questo l’Associazione chiede alla giunta regionale di
costituirsi in giudizio e di sostenere l’iniziativa contro l’attuale
legge elettorale europea ed eventualmente di chiedere l’annullamento
del voto del 25 aprile. (PSP)