CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
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Presentata dal Partito dei Sardi una proposta di legge sulla “riorganizzazione sanitaria della regione Sardegna”
Cagliari, 22 maggio 2014 - “Vogliamo lanciare una
sfida ai partiti, in una materia delicatissima e importantissima
come la sanità, perché prendano posizione e diano vita ad un
confronto aperto.”
Lo ha dichiarato il segretario nazionale del Partito dei Sardi
Franciscu Sedda presentando questa mattina in una conferenza stampa
la proposta di legge sottoscritta dai consiglieri regionali del PdS
Augusto Cherchi e Pier Mario Manca e predisposta col contributo
degli esperti del partito.
Sedda si è poi soffermato sui punti qualificanti della proposta:
“riduzione delle Asl da 11 a 3 con tagli significativi agli sprechi,
centro unico di spesa con una proiezione di risparmio del 25%
nell’arco di 3 – 5 anni, centrale unica per l’emergenza.”
Queste sono, per noi, le coordinate di un nuovo servizio pubblico di
qualità, ha sintetizzato Sedda. Ma sul piano politico, ha aggiunto,
“ci interessa mettere l’accento su un dato di fondo. I sardi pagano
per intero i costi della sanità, ma non possono organizzarla e
dimensionarla secondo le loro reali esigenze. Ci vuole insomma
autogoverno anche in questo settore, come nell’energia e nella rete
stradale ed questo è il concetto centrale dell’indipendentismo
moderno: una comunità che si sa governare.”
Il consigliere regionale Augusto Cherchi, primo firmatario della
proposta di legge, ha indicato concretamente lo schema della “sanità
sostenibile” immaginata dal PdS per la Sardegna: “Tre aziende di
livello regionale, una al nord, una al centro ed una al sud, due
aziende ospedaliere, il Brotzu di Cagliaru ed il S. Francesco di
Nuoro, ed infine le due aziende ospedaliero - universitarie di
Cagliari e Sassari. La proposta prevede anche la riorganizzazione
del servizio di emergenza del 118 con una centrale unica a Sassari
ed un piano di riorganizzazione dei posti letto e della rete delle
residenze sanitarie assistite”. Insomma, “c’è molta carne al fuoco”,
ha concluso Cherchi, “fermo restando che la nostra non vuole essere
l’unica proposta ed anzi speriamo che ne arrivino molte altre.”
Per Antonio Mastino, uno degli esperti del Partito dei Sardi che ha
lavorato alla proposta di legge, “i sardi spendono tanto per la
sanità ma non hanno un servizio di buon livello. C’è molto da fare e
molto da migliorare, anche tenendo conto che siamo una regione con
una grande estensione territoriale e con una bassa densità di
popolazione. Come migliorare? Innanzitutto rivedendo le 130
strutture complesse (o primariati) del nostro sistema, che forse non
sono tutte utili, e poi aggredendo la spesa per beni e servizi, come
è stato fatto con successo in altre regioni.” Mastino ha infine
espresso una valutazione “positiva” sul recente accordo fra Regione
e Qatar Foundation per il San Raffaele di Olbia.
(Af)