CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
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Blue tongue e peste suina:
danni per 92 milioni di euro
Audizione dell’assessore Falchi in Commissione Agricoltura
Cagliari, 7 maggio 2014 - Tredicimila capi ovini morti
a causa della Blue tongue, 5777 focolai distribuiti in tutta la
Sardegna, danni complessivi per il settore zootecnico di 42 milioni
di euro. Sono alcune delle cifre diffuse dall’assessore
dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nel corso dell’audizione di
questa mattina nella Commissione Agricoltura, presieduta da Luigi
Lotto (Pd).
Ma non è l’unica emergenza del settore. Anche la peste suina
africana, che da trentacinque anni colpisce i suini della Sardegna,
ha avuto da quattro anni una recrudescenza in controtendenza con
quanto accade nelle altre regioni di Italia e d’Europa. Nel 2011 i
focolai registrati sono stati 34, 91 nel 2012, mentre nel 2013 sono
arrivati a 176, e nei primi quattro mesi del 2014 sono già stati
registrati 35 focolai. «Il danno complessivo – ha affermato
l’assessore Falchi - è di 50 milioni di euro per la perdita del 37
per cento del patrimonio suinicolo sardo. A questi vanno aggiunti i
danni dovuti al blocco della macellazione e della movimentazione
anche per le aziende che si trovano entro i dieci chilometri dai
focolai».
Due situazioni gravi che hanno bisogno di risposte rapide, efficaci
e diverse da quelle del passato, perché, secondo l’esponente della
Giunta, non sono state tempestive e non hanno risolto
definitivamente i problemi. In particolare la Falchi si è riferita
al caso della Blue tongue, sottolineando i ritardi nella campagna di
vaccinazione del 2012, iniziata a fine giugno, anziché ad aprile.
Secondo l’assessore la causa dei problemi è stata il mancato
coordinamento tra gli assessorati dell’Agricoltura e della Sanità.
Per questo motivo sarà istituito un tavolo interassessoriale a cui
parteciperanno entrambi i componenti della Giunta e le associazioni
di categoria.
L’esponente dell’Esecutivo ha anche evidenziato che le somme a
disposizione non sono sufficienti per coprire il danno che ammonta a
oltre 42 milioni di euro, di cui 11 milioni per il risarcimento dei
capi morti, 10 milioni per il calo di reddito dovuto al decesso
degli animali, 19 milioni per il calo del reddito dovuto ai capi
malati, oltre a 2 milioni per lo smaltimento degli animali deceduti.
«A fronte di queste necessità – ha affermato l’assessore Falchi –
abbiamo disponibili 23 milioni, di cui 18 stanziati con la legge n.
25 del 2013 e un ulteriore stanziamento di febbraio scorso di 5
milioni. Il mondo allevatoriale è allo stremo e io vorrei aumentare
il risarcimento del danno, anche perché ci sono stati ritardi da
parte della Regione dovuti alla mancanza di coordinamento tra gli
assessorati competenti. Dai fondi a disposizione restano fuori i 19
milioni per il calo di reddito causato dai capi infetti». La Falchi
ha detto che avrebbe parlato con l’assessore del Bilancio per
chiedere un incremento di finanziamenti e ha auspicato che la
Commissione faccia lo stesso.
Per quanto riguarda la peste suina la situazione è anche peggiore,
perché mentre prima i focolai erano sempre stati circoscritti ad
alcune zone adesso si stanno diffondendo anche nel Campidano e nella
zona del Medio Campidano. «Serve un’azione drastica, diversa dal
passato, visto che il Ministero della Sanità aveva deciso di
commissariare la Sardegna per palese incapacità. Dobbiamo far
veicolare il messaggio che verranno premiati gli allevatori
virtuosi, in particolare quelli che inseriscono nell’anagrafe i loro
animali, visto che il problema maggiore è il pascolo allo stato
brado». Per il presidente della Commissione Luigi Lotto: «Il modo
migliore per affrontare le due principali emergenze sanitarie in
agricoltura è dare a questi settori, quello ovino e quello suino,
una prospettiva di rilancio vero e costruire le condizioni perché la
peste suina venga eradicata e la blue tongue gestita con vaccini e
misure di prevenzione tali da evitare i danni e la necessità di
indennizzi».
Nel corso della seduta è intervenuto anche il consigliere di
Soberania e Indipendentzia, Piermario Manca, il quale ha proposto
all’assessore per quanto attiene alla Blue tongue di adottare un
metodo di valutazione oggettivo nel dare gli indennizzi sulla
mancata produzione, così da dare il giusto a tutti. Per quanto
riguarda la peste suina, Manca ha proposto di valorizzare il suino
autoctono con un sistema di premialità. E’ poi intervenuto il
capogruppo dell’Udc, Luigi Rubiu, il quale ha chiesto all’assessore
maggiori azioni di prevenzione aumentando i controlli nei porti,
negli aeroporti e nelle aziende. «Per quanto riguarda i controlli
sanitari nei porti siamo all’anno zero». Rubiu ha anche proposto
un’indennità, simile a una cassa integrazione, per i dipendenti
delle aziende danneggiate dalla blue tongue e peste suina.
La Commissione continuerà ad approfondire le due emergenze in
agricoltura assieme con l’assessore della Sanità che sarà sentito in
audizione nei prossimi giorni. Nel pomeriggio i lavori proseguiranno
con l’esame della Proposta di legge (Arbau e più) sugli “Interventi
a favore degli allevatori per fronteggiare la blue tongue”. (E.L.N.)