CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
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Proposta di legge dei consiglieri regionali Arbau, Azara, Ledda e Perra su: interventi urgenti a favore degli allevatori per contrastare la febbre catarrale degli ovini (blue tongue)
Cagliari, 25 marzo 2014 - L’obiettivo strategico è
quello di superare la fase del contrasto all’emergenza per arrivare
ad una programmazione e ad una “cabina di regia” inter –
assessoriale, che rilanci le potenzialità del settore agricolo e
zootecnico della Sardegna. Ma, in questo momento, occorre una
risposta immediata al disastro provocato nel 2013 dalla c.d. “blue
tongue”, che ha causato la morte di circa 100.000 capi ovini.
L’intervento della Regione, attraverso una specifica proposta di
legge che il Consiglio regionale esaminerà a breve scadenza, è stato
annunciato in una conferenza stampa dall’on. Efisio Arbau, primo
firmatario dell’iniziativa assieme ai consiglieri regionali Raimondo
Perra, Michele Azara e Gaetano Ledda, costituitisi nel gruppo
“Sardegna Vera”, di cui lo stesso Arbau è Presidente.
La proposta di legge, ha proseguito l’on. Arbau, “prevede lo
stanziamento di 35 milioni di euro, è frutto di un lavoro puntuale
di accertamento dei danni causati dall’epidemia cui hanno lavorato
anche le organizzazioni agricole, è coerente con gli indirizzi
generali del nuovo esecutivo e della nuova maggioranza, è stata già
illustrata agli Assessori della Sanità e dell’Agricoltura e sarà
presentata ai Capigruppo della coalizione di centro sinistra per
facilitare il suo iter consiliare”.
Per quanto riguarda le coperture finanziarie, ha tenuto a precisare
il neo Capogruppo di Sardegna Vera, “provengono in parte da capitoli
sulla promozione turistica che la maggioranza non ritiene strategici
e in parte da una specie di fondo per le emergenze. E nel caso della
“blue tongue” siamo proprio di fronte ad un emergenza gravissima:
c’è un calo della produzione media di circa il 20% con pesanti
ricadute negative sull’indotto di trasformazione delle materie prime
e sulla capacità delle aziende di settore di mantenere le loro quote
di mercato”.
Combattere l’emergenza, tuttavia, non significa secondo l’on. Arbau
perdere di vista gli obiettivi di medio e lungo periodo: “C’è da
fare un grande lavoro sul quale vogliamo impegnarci a fondo, ad
esempio nella lotta alla burocrazia che ostacola il cammino dei
nostri prodotti verso l’estero ed è molto più leggera per i prodotti
che entrano in Sardegna, ma dobbiamo operare in modo molto più
incisivo sulla prevenzione sanitaria per dare alle nostre aziende la
serenità indispensabile per lavorare meglio e crescere.”
Sulle grandi potenzialità, ancora inespresse, del mondo agricolo
isolano si è soffermato anche l’on. Raimondo Perra. A suo giudizio
“la crisi c’è ed è profonda, ma la Sardegna ha tutte le carte in
regola per ribaltare l’equilibrio attuale tutto a favore delle
importazioni, che in questo momento la vede penalizzata nonostante i
suoi prodotti di alta qualità”.
L’on. Gaetano Ledda ha invece posto l’accento sulle conseguenze
macro – economiche delle epidemie come la “blue tongue”. Nelle
nostre realtà, ha affermato, “la moria del bestiame innesca un
meccanismo a catena con effetti perversi: le aziende non possono
onorare i contratti firmati, cresce la loro esposizione finanziaria
e si mettono a rischio importanti quote di mercato”.
E’necessario, inoltre, ha affermato l’on. Michele Azara, “rivolgere
un messaggio chiaro ai nostri imprenditori che, dalla recente
epidemia, hanno subito non solo un danno economico reale ma hanno
anche vissuto un lungo periodo di incertezza sul come operare,
spesso mantenendo i capi morti in azienda col rischio di incorrere
in una ulteriore emergenza igienico – sanitaria”.
Il Presidente regionale della Coldiretti Battista Cualbu ha espresso
apprezzamento per la proposta di legge di Sardegna Vera, spiegando
che “le risorse previste non sono interventi a pioggia ma il
risarcimento forfettario di danni che, in molti casi, sono di gran
lunga superiori. Al di là del problema specifico, resta comunque
l’esigenza di potenziare l’azione di prevenzione della Regione
attraverso uno stretto coordinamento fra gli Assessorati della
Sanità e dell’Agricoltura”.
(Af)