CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
------------------------------------
Nota stampa
della seduta n. 426 del 23 luglio 2013
------------------------------------
Via libera al testo emendato della Mozione n. 270 (G.Diana e più) sulla gravità della situazione politica e gestionale dell’Ente foreste della Sardegna.
Cagliari, 23 Luglio 2013 – Il Consiglio regionale ha approvato la mozione n. 270 (G.Diana e più), modificata da un emendamento presentato dall’on. Steri (udc) che ne ha chiesto il voto per parti. L’Aula ha approvato la prima parte “da Premesso che… fino al primo punto del verificato che, da ribadito che… fino alla fine” (presenti 66, votanti 64, sì 64, 2 astenuti) e ha bocciato le parti restanti (Presenti 65, votanti 61, sì 28,no 33, 4 astenuti). . La mozione approvata impegna la giunta a presentare entro 60 giorni una proposta di modifica della legislazione vigente, che consenta anche un ulteriore sviluppo delle attività economiche e sociali e che disciplini modalità di nomina che garantiscano l’efficienza dell’ente; a vigilare sulle nomine dei dirigenti intervenendo al fine di eliminare gli atti illegittimi e/o inopportuni che comportino aumento di spesa; a sollecitare il Consiglio di amministrazione affinchè provveda a nominare il nuovo consigliere di amministrazione, a valutare la possibilità di procedere a nuove procedure concorsuali ed a valutare la possibilità anche tramite idonei interventi legislativi a procedere alle stabilizzazioni del personale, a intervenire sul CDA affinchè avvii un corretto confronto con le organizzazioni sindacali anche al fine di assicurare il rispetto della disciplina contrattuale.
La seduta si è aperta sotto la Presidenza della Presidente Claudia Lombardo.
La mozione è stata illustrata dall’on. Giampaolo Diana (Pd) che ha detto che il valore dell’Ente foreste sta nella tutela e nella conservazione del patrimonio boschivo. Con questa mozione – ha detto Giampaolo Diana - riteniamo necessario avviare una riflessione profonda per comprendere in che modo si può imprimere una svolta perché l’ente diventi il volano dello sviluppo in Sardegna. Per il capogruppo del Pd è urgente una correzione a 360 gradi rispetto a quello che ha fatto finora questa giunta regionale. Le attività di gestione forestale, infatti, devono diventare un fattore di sviluppo dell’economia locale e regionale. In questa legislatura – ha concluso Giampaolo Diana - è mancata un’azione per il miglioramento e la crescita del territorio e per la nascita di nuove attività imprenditoriali che coinvolgessero le attività locali. Inoltre, nell’ente non c’è il rispetto del Contratto collettivo di lavoro.
Nel dibattito generale è intervenuto l’on. Soru (Pd) che ha detto che si sta parlando di una grande opportunità e di un grande patrimonio della nostra Regione che deve essere al centro della costruzione della Sardegna del futuro. In passato la forestazione – ha affermato - è stata vista spesso come assistenzialismo e come precariato. Ancora oggi non abbiamo compreso le potenzialità di questo settore. Oggi la Sardegna ha il più grande patrimonio boschivo nazionale. Tutto questo non può essere visto solo come una “palestra sindacale” ma come un grande valore, una vera e propria “grande industria ambientale” che richiede attenzione. 250.000 ettari di patrimonio forestale – ha concluso - rappresentano una ricchezza che dobbiamo cominciare a gestire bene partendo anche dalla stabilizzazione delle persone e dal rispetto dei contratti.
L’on. Corda (Sel – Sardigna Libera) ha detto che l’ente foreste ricopre una funzione essenziale per il futuro ambientale della nostra isola, l’on. Solinas (Pd) ha affermato che l’ente svolge un ruolo fondamentale ma è necessario controllare i costi di questo Ente.
Per l’on. Lotto (Pd) l’importanza dell’ente foreste è enorme, pari a quello delle agenzie agricole. L’ente foreste deve essere un patrimonio per la nostra Regione. Dobbiamo valorizzare questo ente motivando la gente che vi lavora, portando a termine il programma di stabilizzazione, applicando il contratto nazionale, dando una dirigenza capace e che punti allo sviluppo. L’ente foreste – ha detto l’on. Lotto - deve essere protagonista di una nuova svolta.
L’on. Gallus (Fratelli d’Italia – Centro Destra Sardegna) ha sottolineato la necessità di rivedere i meccanismi di finanziamento, il doppio ruolo tra presidente e direttore generale e il contratto collettivo che avendo natura privatistica mal si adatta a dei dipendenti pubblici. L’on. Gallus ha auspicato l’esame da parte del Consiglio dei due disegni di legge sull’argomento già approvati dalla giunta.
L’on. Arbau (Misto) ha detto che l’ente è in perdita perché manca un piano. Manca un piano perché c’è una gestione politica. E’ ora di finirla – ha aggiunto - con la gestione politica e con addossare all’ente foreste i terreni abbandonati dall’agricoltura. La gestione del bosco deve essere lasciata ai soggetti privati. Questo non vuol dire smontare l’ente foreste, ma farlo agire in sintonia con i territori.
L’on. Daniele Cocco (Sel – Sardigna Libera) ha parlato di sperpero di denaro pubblico, mancanza di professionalità nella gestione, carenza di trasparenza. Per Cocco la mozione deve essere votata. L’atto immediato che questa giunta dovrebbe fare è il commissariamento.
L’on. Mario Diana (Sardegna E’ già domani) ha detto che in questa mozione si fa riferimento ai contratti, al personale, alla dirigenza. Non si chiarisce però quale è l’aspetto più importante: in questo ente la produzione è di un milione e mezzo di euro l’anno. Ciò vuol dire che la gestione è fallimentare. Non possiamo- ha affermato - solo occuparci di posti di lavoro. La sollecitazione non deve essere solo quella di salvare i posti di lavoro (non li tocca nessuno) ma di trovare soluzioni di sviluppo.
L’on. Oppi (Udc) ha detto che l’ente foreste è un ente anomalo e che al suo interno “E’ necessario ripristinare una situazione di legalità”. Per Oppi in questa mozione ci sono aspetti positivi. Per questo sarebbe auspicabile approvare un documento condiviso.
L’assessore all’ambiente Biancareddu ha prima di tutto illustrato il suo pensiero in materia di politica ambientale: “il patrimonio ambientale sardo non deve essere solo difeso. Dal principio della “custodia” si deve passare all’uso. Quindi non si deve solo difenderlo ma anche dare risposte in termini economici”.
L’assessore Biancareddu ha poi illustrato tutta una serie di vicende messe in atto dalla dirigenza dell’ente foreste (missioni, convocazioni fuori sede, nomine di dirigenti facenti funzioni ognuno dei quali costa 36.000 euro in più l’anno) nonostante il parere contrario dell’assessorato. Sulle stabilizzazioni, l’esponente della giunta ha detto che è pronto. C’erano dei blocchi ma adesso sembrano superati. L’assessore poi ha dato ampie rassicurazioni sul pagamento degli stipendi: “I soldi ci sono”.
L’on. Giampaolo Diana (Pd) ha ricordato che tutti gli enti strumentali devono rispondere alla giunta. L’intervento dell’assessore ha confermato che sugli enti si sono trasferite fin dall’inizio della legislatura le divisioni che hanno caratterizzato questa maggioranza. Prendo atto – ha detto Diana - che c’è disponibilità sulle stabilizzazioni. Sono d’accordo con l’on. Oppi “è necessario nell’ente ripristinare condizioni di diritto”. Noi siamo di fronte a un ente allo sbando. Sulla mozione, Giampaolo Diana, ha proposto di sospendere i lavori e di correggerla.
Per dichiarazione di voto sono intervenuti: l’on. Giacomo Sanna che ha dichiarato il voto a favore della mozione e ha detto che l’assessore all’ambiente ha avuto una caduta di stile. L’on. Daniele Cocco (Sel – Sardigna libera), l’on. Giampaolo Diana (Pd), l’ Assessore all’ambiente che ha rimandato al mittente le accuse di Giacomo Sanna; l’on. Mula (Riformatori sardi) che ha difeso l’operato della giunta.
I lavori del Consiglio sono stati interrotti. Riprenderanno domani mattina alle 10,30. Alle 9,30 è stata convocata la commissione Sanità. La conferenza dei capigruppo si riunirà questo pomeriggio alle ore 16. (R.R.)