CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 420 del 3 luglio 2013
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Mozioni sulla zona franca. I lavori riprenderanno domani mattina alle 9,30
Cagliari, 3 luglio 2013 - La seduta si è aperta sotto la presidenza della Presidente Claudia Lombardo e poi del vicepresidente Mario Bruno. All’ordine del giorno le mozioni sulla zona franca.
La mozione 265 ”sulla mancata attuazione della zona franca” è stata illustrata dall’on. Giampaolo Diana (Pd) che ha accusato il Presidente della Regione di essersi sempre rifiutato di avere un confronto sulla zona franca in Consiglio regionale. Noi non siamo contrari – ha chiarito - all’attuazione della zona franca integrale. Vogliamo solo capire quali sono le azioni che intende intraprendere il Presidente Cappellacci per attuarla e quali vantaggi se ne otterrebbero. Perché non vorremmo - ha affermato G. Diana - che si trattasse di un autogol. Il Presidente della Regione per ora ha fatto solo propaganda. Se la zona franca è un’utopia ce lo dica, la Sardegna non merita l’ennesima illusione.
La mozione 267 “In materia di attivazione di punti e zone franche nel territorio della Regione” è stata illustrata dall’on. Mula (Riformatori sardi). La mozione impegna il Presidente della Regione a procedere a dare attuazione, nei tempi più brevi possibili, a quanto previsto nel decreto legislativo 75 del 1998 e dell’articolo 12 dello Statuto speciale. Per Mula la zona franca rappresenta una delle strategie più importanti per rilanciare l’economia dell’isola.
La mozione 264 “In materia di zona franca e delimitazione delle aree della zona franca della Sardegna in attuazione del decreto legislativo n. 75 del 1998 e dell’articolo 12 dello Statuto” è stata illustrata dall’on. Arbau (Misto) che ha detto che i sardi attendono che venga attuata la zona franca. Noi abbiamo una responsabilità enorme – ha aggiunto - i sardi sono favorevoli a costruire questo nuovo sistema fiscale e noi abbiamo il dovere di mettere in atto tutti quegli strumenti per attuarla. Per Arbau è necessario approvare un ordine del giorno unitario.
La mozione 213 “Sulle improrogabili scadenze per l’istituzione di zone franche in Sardegna” è stata illustrata dall’on. Zuncheddu (Sardigna Libera). La zona franca non può essere la panacea dei mali della nostra economia. L’on. Zuncheddu ha criticato l’azione della giunta e del presidente Cappellacci che, stranamente , ha parlato solo a fine legislatura di zona franca integrale, quasi fuori tempo massimo. Per la consigliera la Regione deve legiferare in piena autonomia e sovranità e non piegarsi ai voleri dei colonizzatori. Ma come intende attuarla? E chi la pagherebbe?
L’interpellanza 126 “sulla mancata delimitazione dell’area della zona franca di Porto Torres in attuazione del decreto legislativo 10 marzo 1998 n. 75” è stata illustrata dall’on. Planetta (Psd’az) che ha ricordato la proposta di legge sardista sulle zone franche presentata nel mese di maggio. Noi non vogliamo finzioni – ha detto - e non vogliamo altri ordini del giorno che illudano il nostro popolo. Noi sardisti invitiamo i presidenti dei gruppi consiliari, attraverso l’articolo 102, a portare in aula la nostra proposta di legge. La zona franca richiede un impegno unitario di tutti.
Prima di cominciare la discussione generale ha chiesto di intervenire l’assessore al bilancio Zedda che ha illustrato le azioni che sta portando avanti la giunta regionale e che ha chiarito che i ritardi sono dovuti anche agli innumerevoli incontri che la giunta ha avuto con le popolazioni dei territori. Per l’assessore al bilancio la zona franca integrale può rappresentare un contrasto immediato alla crisi.
Nella discussione generale sono intervenuti: l’on. G. Diana (Pd) che ha chiesto al Presidente Cappellacci di intervenire per sapere quali erano le azioni portate avanti per attuare la zona franca.
Il Presidente Cappellacci ha risposto che sarebbe intervenuto alla fine del dibattito.
E’ poi intervenuto l’on. Cuccu (Pd) che ha detto che è importante dare attuazione ai porti franchi e ha chiesto chiarimenti al Presidente della Regione sul percorso giuridico che intendeva intraprendere per avere la zona franca integrale.
L’on. Rosanna Floris (Pdl) ha detto che per istituire la zona franca sarebbe necessario elaborare un piano di fattibilità. Per la consigliera del Pdl, inoltre, la Regione deve innalzare il livello di rivendicazione puntando sull’ insularità.
L’on. Porcu (Pd) ha detto di essere rimasto perplesso dalle informazioni date dall’assessore che ritiene molto parziali. Vogliamo capire – ha aggiunto - se aprire oggi un nuovo fronte con lo Stato non rischi di compromettere quella grande vertenza che è la vertenza entrate ancora irrisolta. Voi rilanciate – ha concluso rivolto alla giunta - per nascondere i vostri fallimenti.
L’on. Maninchedda (psd’az) ha detto che si ritrova nella corrente di pensiero che lega strettamente il tema della sovranità a quello della fiscalità. Per sviluppare il tema della zona franca e dei punti franchi – ha aggiunto - bisogna avere chiarezza delle procedure e chiarezza della struttura finanziaria. Io non credo che in questo momento ci sia chiarezza su entrambi. Questa confusione ha fatto mancare una serie di appuntamenti alla Regione Sardegna nonostante il Consiglio regionale avesse, anche con l’approvazione di una risoluzione della prima commissione, tentato di dare attuazione alla zona franca.
Per l’on. Cozzolino (Pd) basterebbe una Regione unita, competente e autorevole che desse attuazione alla Risoluzione approvata dalla prima commissione. Il lavoro da fare non è di tipo legislativo – ha affermato - ma politico e amministrativo: negoziare con lo Stato italiano e con l’Europa.
L’on. G.V. Sanna (Pdl) ha detto che il centro sinistra e il Pd è a favore della zona franca integrale nei limiti dell’articolo 12. Dure critiche sono state fatte all’operato della giunta e all’azione della maggioranza che, anche in questa materia, ha dimostrato di essere fallimentare.
Ha rinviato le accuse al mittente l’on. Stochino (Pdl) che ha difeso il presidente Cappellacci e ha ricordato che 320 comuni e il popolo sardo chiedono di intervenire per dare attuazione alla zona franca. Su questi temi – ha concluso - non possiamo dividerci perché dobbiamo essere autorevoli nei confronti dello Stato italiano.
L’on. Agus (Pd) ha detto di essere deluso dall’intervento dell’assessore al bilancio che anziché parlare di azioni concrete ha illustrato le cose che la giunta sta ancora facendo. Quale è l’obiettivo – ha chiesto - a cui tendiamo, la zona franca integrale?
L’on. Soru (Pd) ha sottolineato che anche questa volta il Presidente Cappellacci ha evitato di interloquire con il Consiglio, riservandosi di parlare alla fine del dibattito. Il tema non è zona franca sì, zona franca no. Il tema è la situazione della Sardegna.
L’on. Ben Amara (misto) ha detto che la zona franca non è un sogno ma qualcosa di concreto che vede le sue origini nel 1948.
L’on. Renato Lai (Pdl) ha sottolineato che procedere all’avvio di una zona franca vuol dire creare un nuovo sistema fiscale. Quando si tratta di questi argomenti non possiamo fare entrare esigenze di tipo mediatico ma bisogna decidere di agire compatti e uniti nei confronti dello Stato e dell’ Unione Europea.
I lavori si sono conclusi. Riprenderanno domani mattina ore 9,30. (R.R.)