CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 377 del 30 gennaio 2013

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Approvata la Proposta di legge “Autorizzazione all’intervento finanziario della Sfirs spa per l’infrastrutturazione, il risparmio e l’efficientamento energetico dell’area industriale di Portovesme-Sulcis e incremento della dotazione finanziaria relativa agli interventi per il Parco geominerario”. Via libera anche a due ordini del giorno.

Cagliari, 30 gennaio 2013 – Il Consiglio regionale ha approvato (Presenti 68, votanti 59, sì 58, 1 No) la Proposta di legge “Autorizzazione all’intervento finanziario della Sfirs spa per l’infrastrutturazione, il risparmio e l’efficientamento energetico dell’area industriale di Portovesme-Sulcis e incremento della dotazione finanziaria relativa agli interventi per il Parco geominerario”. Via libera dell’aula anche a due ordini del giorno: il primo impegna il presidente della Regione e la giunta regionale a garantire l’integrale attuazione della legge regionale n. 25 del 2012 delegando con proprio atto l’Agenzia regionale del lavoro ad operare in via sostitutiva: il secondo che impegna la giunta a reinserire i lavoratori impegnati in attività socialmente utili ai sensi dell’articolo 2, comma 1 del DLGS n. 81 del 2000.
La seduta si è aperta sotto la presidenza della presidente del Consiglio Claudia Lombardo.
L’on. Meloni (Riformatori), sull’ordine dei lavori, ha ribadito che la legge di riforma delle province non è stata inserita all’ordine del
giorno e che invece andrebbe discussa subito poiché rappresenta la volontà che gli elettori hanno espresso nel referendum. “Considerata l’urgenza dei
provvedimenti – ha affermato Meloni – rimarremo lo stesso in aula e parteciperemo alla discussione”.
La prima ad intervenire nella discussione generale è stata l’on. Claudia Zuncheddu (Misto), che si è detta in disaccordo con il progetto di legge, che dimostra, da parte della Giunta regionale, il ripercorrere percorsi “fallimentari già noti” in ambito di politica industriale. L’esponente del Gruppo Misto ha poi criticato l’inserimento, all’interno del Disegno di legge, di un dispositivo che prevede l’incremento della dotazione finanziaria per il Parco Geominerario di ulteriori 3 milioni di euro: secondo la Zuncheddu, data l’importanza rivestita dal parco come presidio per l’occupazione, tale dispositivo interno alla legge andrebbe votato come punto a sé stante. Anche per questo è indispensabile la chiarezza nei progetti di re-industrializzazione nelle aree interessate, e i loro costi: “Non possiamo permetterci che il disagio sociale e la precarietà vengano trattati come questioni di ordine pubblico: il mio appello è alla responsabilità di questa assemblea. Il mio non è un no a priori, ma una richiesta di chiarezza per me e per i sardi”.
L’on. Tarcisio Agus (Pd) ha evidenziato l’importanza di un supporto alle infrastrutture del Sulcis-Inglesiente affinchè vi siano le condizioni per la permanenza e lo sviluppo della grande industria in Sardegna. “Per ciò che riguarda il Parco Geominerario – ha affermato Agus – ben venga il supporto al Parco, ma bisognerebbe recuperare un dialogo col Ministero, cercando di disporre di risorse finanziarie necessarie alla bonifica delle zone minerarie”.
L’on. Pietro Cocco (Pd) ha detto che questo provvedimento arriva in aula con troppo ritardo. Questo PL può essere solo un primo passo, poi si devono mettere in atto tutte quelle altre azioni per creare una struttura che funzioni. Cocco voterà a favore.
L’on. Steri (Udc) ha ricordato che questo provvedimento è stato redatto dalla giunta, da disegno di legge si è trasformato in proposta per dare la possibilità, facendolo firmare a tutti i capigruppo, di portarlo subito in aula. E’ importante che questa legge – ha proseguito - sia però applicata. Le leggi approvate dal Consiglio devono essere attuate. Il voto è favorevole ma controlleremo che vengano applicate.
L’on. Pittalis (Pdl) ha chiesto che venga messa agli atti la nota che l’assessore al lavoro ha inviato come supporto di natura tecnica all’emendamento presentato alla legge.
L’on. Giampaolo Diana (Pd) ha detto che è necessario affrontare questo tema decisivo. Nel nostro paese – ha aggiunto - si sta disperdendo il patrimonio industriale. Il capogruppo del Pd ha chiesto all’assessore se un intervento simile a quello che si sta per votare, sarà predisposto anche di fronte a situazioni analoghe. Auspico – ha affermato – che sia così. Sui lavoratori Rockwool, Giampaolo Diana ha detto che quei lavoratori, per una scelta della maggioranza che il Pd non condivide, saranno trattati in maniera diversa dagli altri. Questo non va bene.
Per la Giunta ha preso la parola l’Assessore all’Industria Alessandra Zedda (Pdl), che ha difeso l’utilizzo dell’art. 102 del Regolamento per la presentazione del disegno di legge in esame che, altrimenti, non sarebbe arrivato in aula con i giusti tempi. Secondo l’Assessore, il punto centrale è il fatto che la Rusal e l’Eurallumina confermano la volontà di rimanere a Portovesme. Secondo l’esponente della Giunta con il documento in esame si vogliono accelerare i tempi: anche per questo motivo la creazione della NewCo è utile. “Per quanto riguarda la parte relativa ai tempi, la NewCo inizierà a lavorare appena costituita: il suo scopo è la costruzione della centrale, che sarà di nuova generazione per la produzione di energia termica” ha affermato l’Assessore all’Industria. Altro punto chiave, trattato nella seconda parte della legge, è la parità di trattamento tra tutti i lavoratori dell’area interessata, specialmente quelli della Rockwool: “Sono convinta che questi lavoratori riusciranno a rientrare nel mondo del lavoro in modo celere: la loro ricollocazione è la soluzione migliore possibile di questi tempi”, ha concluso Zedda.
Oppi ha chiesto una sospensione di 5 minuti . La Presidente ha convocato una Conferenza dei capigruppo. Alla ripresa dei lavori è intervenuto, per dichiarazione di voto sul passaggio agli articoli, l’on. G. V. Sanna (Pd) che ha sottolineato che, senza polemica, voterà a favore secondo l’indicazione data dal gruppo solo per disciplina. Questo provvedimento - ha aggiunto - dimentica del dolore di tutti i sardi e si continua a destinare le risorse senza equità e giustizia. E’ l’ultima volta che voto – ha concluso - per disciplina di gruppo.
L’on. Lotto (Pd) ha richiamato l’attenzione sulla zona industriale di Portotorres. Noi non possiamo non aprire un ragionamento a tutto tondo su come spendiamo le risorse. Io voterò questo provvedimento ma più avanti dobbiamo aprire un ragionamento di maggiore giustizia tra i territori. Il passaggio agli articoli è stato approvato. Dopo l’approvazione dei singoli articoli e il via libera agli emendamenti 3, 1 e 2, la legge è stata approvata. Sugli articoli e sugli emendamenti sono intervenuti anche più volte gli on. li: Maninchedda che sull’art. 1 ha detto di essere contrario alla sommatoria degli interventi (leasing finanziario e prestito partecipativo) e ha chiesto il voto per parti; Capelli (Sardegna E’ già domani) che ha parlato di ennesimo “pannicello caldo” per il Sulcis; Campus che ha detto che la lettera B dell’articolo 1 sembra un contratto finanziario e ha annunciato voto di astensione; Mario Diana (Sardegna è già domani) che si asterrà; Uras (Misto) ha presentato un emendamento orale sostitutivo totale dell’em 1; G.V. Sanna (Pd) che ha chiesto alla giunta quale era l’urgenza del provvedimento e da dove si sarebbero presi i fondi in assenza di un bilancio. Sull’articolo 7 l’on. Campus ha annunciato l’astensione l’on. Giacomo Sanna (Psd’az) ha proposto un emendamento orale che prevede la notifica della legge all’Unione europea. La proposta è stata approvata dall’aula.
Dopo l’approvazione dei due ordini del giorno l’intera legge è stata approvata (Presenti 68, votanti 59, sì 58, 1 No).

PL405/A Modifiche alla legge regionale 28 ottobre 2002, n. 21 (Disciplina del referendum sulle leggi statutarie)

All’esame dell’Aula il successivo punto all’ordine del giorno il PL 405/A.
L’on. Michele Cossa (Riformatori sardi) è intervenuto ricordando all’Aula che il 28 febbraio ci sarà una scadenza: quella relativa alle province, e che le legge non è stata inserita all’ordine del giorno.
“Noi diamo quindi un giudizio negativo sul disegno di legge che ha espresso la Giunta – ha affermato Cossa – da quest’aula parte un messaggio sbagliato: che le province possono fare come hanno sempre fatto e che il sistema resiste”. L’on. Cossa ha inoltre chiesto alla Presidente di invertire l’ordine del giorno e di convocare la conferenza dei capigruppo.
La Presidente del Consiglio Claudia Lombardo ha risposto dicendo che le leggi sono già iscritte all’ordine del giorno e che spetta all’Aula esprimere un parere tramite votazione. La Presidente ha inoltre chiesto l’intervento di due oratori prima della votazione: uno a favore e uno contro la proposta dell’on. Cossa.
A favore della proposta dell’on. Cossa è intervenuto l’on. Roberto Capelli (Sardegna è già Domani), il quale ha chiesto un chiarimento allo stesso Cossa: “Sono a favore della proposta, ma vorrei capire dal collega Cossa se i Riformatori sono presenti nella Giunta e nella maggioranza, oppure no”. Contro la proposta dell’on. Cossa è intervenuto l’on. Chicco Porcu (Pd), il quale ha descritto l’attuale momento di impasse vissuto dalla legislatura, “con una giunta che prende iniziative in contrasto con la maggioranza e con il consiglio regionale, denunciando un caos legislativo che essa stessa genera; è un paradosso, che prende iniziative contro sé stessa. Noi possiamo solo affidarci alla conferenza dei capigruppo”, ha concluso l’esponente Pd. La Presidente Claudia Lombardo, dopo un breve botta e risposta con l’on. Franco Meloni (Riformatori) e una brevissima sospensione della seduta ha messo in votazione la proposta con voto elettronico. L’inversione dell’ordine del giorno è stato bocciato dall’Aula. La Presidente Lombardo ha convocato una conferenza dei capigruppo.
Alla ripresa è intervenuto l’on. Meloni (Riformatori sardi) richiamando l’articolo 82 del Regolamento e sottolineando che, secondo tale articolo nessuno vieta a un consigliere di intervenire a favore di un componente dello stesso gruppo e che quindi era sua facoltà intervenire sulla proposta del consigliere Cossa. Meloni ha inoltre aggiunto che quella del referendum sulle province è una realtà che non è possibile ignorare: “Noi non intendiamo avallare quello che è un tradimento della volontà popolare”.
La Presidente Claudia Lombardo ha risposto dicendo che il motivo per cui è stato a chiamato a parlare come oratore l’on. Roberto Capelli sulla proposta dell’on. Cossa è che si era iscritto precedentemente all’on. Meloni.
L’on. Giampaolo Diana (Pd) ha chiesto alla Presidente Claudia Lombardo di sospendere l’esame del provvedimento 405/A e di passare al Testo unificato Legge statutaria elettorale e sulla forma di governo ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto speciale per la Sardegna .
A favore della proposta di sospensione dell’on. G. Diana della PL 405 è intervenuto l’on. Franco Cuccureddu (Misto), il quale ha avuto un breve botta e risposta con la Presidente Lombardo. Contro la proposta Diana è intervenuto l’on. Pierpaolo Vargiu (Riformatori), il quale si è detto consapevole della prova di poca serietà data dall’Assemblea.
L’esponente dei Riformatori ha attaccato il Pd: “Il maggior gruppo di opposizione, invece di fare il rimpiattino in aula sugli ordini del giorno, dovrebbe farsi carico di dire ai sardi che i referendum del 6 maggio 2012 erano tutto uno scherzo”. Dopo due sospensioni, Vargiu ha criticato il comportamento dell’intero Consiglio che, invece di rispettare la volontà espressa dai sardi con i referendum del maggio scorso, commissariando le province entro il 28 febbraio, “sta sovvertendo l’ordine democratico in Sardegna: ciò vuol dire che l’istituto referendario in Sardegna è abolito”, ha concluso Vargiu.
La richiesta dell’on. Giampaolo Diana (Pd), sospensione dell’esame del 405/A per cominciare l’esame del Testo unificato sulla legge statutaria elettorale e sulla forma di governo ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto speciale per la Sardegna, è stata approvata.
E’ poi intervenuto l’on. Dedoni (Riformatori sardi) che ha chiesto che venga sospesa in commissione la legge elettorale. Il consiglio regionale – ha detto – è incapace di dare seguito al voto popolare. Voglio avvalermi dell’articolo 86 del Regolamento.
L’on. Mario Diana (Sardegna E’ già domani) ha chiesto che vengano stralciati il capo 3 (ineleggibilità e incompatibilità) e il capo 1 (Forma di governo) del testo unificato.
L’on. Maninchedda (Psd’az) ha chiesto di sospendere i lavori per acquisire lucidità. Non possiamo sospendere il 405 e poi procedere con gli altri provvedimenti. L’ordine dell’odg non è casuale. E’ necessario tener conto della razionalità dell’ordine dei provvedimenti.
La proposta dell’on. Maninchedda è stata messa ai voti, a favore è intervenuto l’on. Meloni (Riformatori) “Sono d’accordo a sospendere i lavori per ritrovare serenità, tuttavia il nostro gruppo è convinto che si stia tradendo la volontà popolare quindi domani non sarà in aula”. Contro si è pronunciato l’on. Pittalis che ha chiesto tre minuti di sospensione.
Alla ripresa è stata messa ai voti la richiesta dell’on. Maninchedda di sospendere i lavori per riprenderli domani mattina.
La richiesta è stata respinta. Si è passati al voto sulle questioni sospensive.
La Presidente ha messo in votazione il rinvio in commissione dei capi I e III. Il rinvio è stato approvato. Mentre non è stato approvato il rinvio in commissione del capo II (sistema elettorale) . I lavori riprenderanno domani mattina alle 10,30. (R.R.)