CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 365 del 21 novembre 2012
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PL 419 Matteo Sanna e più Proroga dei termini per la presentazione delle istanze per la realizzazione degli interventi di cui alla legge regionale n. 4 del 2009 e successive modifiche e integrazioni . I lavori sospesi per due volte per mancanza del numero legale.
Cagliari, 21 novembre 2012 - La seduta si è aperta sotto la presidenza della Presidente del Consiglio Claudia Lombardo indi del vicepresidente Mario Bruno. In apertura il capogruppo del PD Giampaolo Diana ha chiesto la verifica del numero legale. Non essendoci il numero legale i lavori sono stati sospesi per 30 minuti. Durante la sospensione si è tenuta una conferenza dei capigruppo in cui si è deciso di esaminare nella seduta di oggi il PL 419 e il DL 416 sul Crel. Domani sarà convocata la Terza commissione per esaminare l’esercizio provvisorio. Il Consiglio sarà poi convocato per martedì 27 novembre per le comunicazioni del Presidente della Regione sulla manovra finanziaria. IL PL 419 è finalizzato esclusivamente ad introdurre una proroga dei termini previsti dalla legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4 (Disposizioni straordinarie per il sostegno dell'economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo) così come integrata dall'articolo 8, comma 2, della legge regionale n. 21 del 2011 e segnatamente, quelli relativi alla presentazione della denuncia di inizio attività o di ottenimento della concessione edilizia finalizzate alla realizzazione dei differenti interventi di ampliamento consentiti dalla legislazione di settore. Il testo esitato dalla Commissione prevede nel dettaglio che gli attuali termini siano prorogati di ulteriori dodici mesi. La Presidente ha dato la parola all’on. Matteo Sanna, presidente della Quarta commissione, per la relazione di maggioranza. La proposta di proroga del piano casa, che ritorna oggi in Aula è una boccata d’ossigeno per il settore edilizio. Con l’approvazione di questo PL – ha detto Matteo Sanna – consentirà a numerose pratiche di essere esaminate e approvate. Questa PL, preso atto del rilevante numero di istanze presentate, ha la finalità di prorogare i termini di scadenza per agevolare i cittadini. Prevede – ha aggiunto Sanna - una proroga di ulteriori 12 mesi che agevolerà questo settore strategico che ha grosse difficoltà. E’ uno strumento a costo zero per la Sardegna, a differenza di altre leggi che sono costate tanto e hanno prodotto poco. E’ una legge – ha affermato ancora - che è stata oggetto di un ostruzionismo che non ha eguali in Sardegna, sia da parte dell’ambiente politico che della pubblica amministrazione. La relazione di minoranza è stata illustrata dall’on. Valerio Meloni (Pd) il quale ha ricordato come siano passati ormai tre anni dalla presentazione del “Piano Casa” da parte della Giunta, attraverso quella che diventò poi la L.Reg. 4/2009 (“Disposizioni straordinarie per il sostegno dell'economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo”). Meloni ha ricordato come già allora ci fu una netta contrapposizione, tra la maggioranza che sposò la “deregulation” voluta dal governo Berlusconi in materia edilizia, mentre il centrosinistra si attestò su posizioni contrarie, chiedendo invece il rispetto della pianificazione urbanistica. “Da allora sono trascorsi tre anni: con la proposta di legge in esame resta oggi in piedi la possibilità di derogare i regolamenti edilizi, con un’idea di fondo che dà sfogo all’insofferenza a sottostare alle regole civili. Questa legge – continua Meloni - disconosce le norme che regolano la materia urbanistica; vanifica il lavoro dei Comuni che hanno portato avanti, sostenuti tra l’altro dagli sforzi economici della Regione, che hanno permesso di mettere a punto un certo tipo di pianificazione urbanistica, rimettendo in discussione i modelli di sviluppo delle comunità”. Per Meloni la proposta 419 rafforza l’idea sbagliata che ciò che era straordinario e quindi temporaneo di per sè, sia in realtà portato avanti come definitivo: “È chiara la nostra contrarietà non tanto alla proroga, quanto a tutto il sistema che deregolamenta la materia urbanistica e non contempla la tutela degli interessi generali”. Successivamente ha preso la parola l’on. Carlo Sechi (Gruppo Misto), che ha ricordato come quella di oggi sia l’ennesima discussione sul tema del Piano Casa: un piano che rafforza l’idea che l’abusivismo possa essere sanato, come testimoniato dalla manifestazione dello scorso 13 novembre. “Questa legge è la bolla di sapone che ancora una volta si cerca di presentare come soluzione alla disoccupazione di questa terra: che è sì come dice l’on. Sanna in sofferenza e in ginocchio, ma non possiamo pensare che lo sia il prolungamento di altri dodici mesi di questa “legge-agonia”. Una legge che ha permesso a “pochi furbacchioni” di arrogarsi un vantaggio ingiusto, mettendo in difficoltà un territorio già in crisi e vanificando il lavoro dei Comuni, spesso messi sotto pressione dal Piano casa in fatto di pianificazione urbanistica del proprio territorio. Secondo l’on. Sechi il rilancio dell’edilizia avviene in modo totalmente differente, non creando un eccessivo carico antropico sulle coste e nell’agro. “L’Europa va in tutt’altra direzione, oltre all’austerità nell’utilizzo di suolo, territorio, materiali e risorse. Solo l’Italia ancora non si è adeguata al passo imposto dall’Europa, con la Sardegna che coltiva idee superate e già abbandonate in altre zone del Mediterraneo.” Occorrerebbe invece migliorare la qualità dei servizi, “creando spazi di socialità e non caricando il territorio di ulteriori costruzioni: come tutti sappiamo il mercato dell’edilizia è ormai bloccato, a causa dell’eccessiva quantità di costruito”. Per Sechi è un errore l’affidarsi ai “benefattori esterni”: “Ci affidiamo alla generosità dell’emiro del Qatar: ancora ci affidiamo ai benefattori che vengono non a dare, ma a prendere”. Dopo l’intervento dell’on. Carlo Sechi, l’on. Giampaolo Diana ha chiesto la verifica del numero legale. Non essendoci il numero legale i lavori sono stati sospesi per un’altra mezzora. Alla ripresa è intervenuto l’on. Luigi Lotto (Pd) che ha detto che questa legge ha creato tantissime divisioni, è in sé un disvalore dal punto di vista culturale e civico, oltre che politico. Tale legge è figlia della cultura politica imperante negli ultimi vent’anni in Italia. Il messaggio del piano casa sembrerebbe essere quello di un intervento a favore dei tanti cittadini lavoratori, un messaggio che va dritto alla pancia dei cittadini, ma che invece invita a non seguire le regole, “è un disvalore negativo” – ha affermato Lotto. Secondo l’on. Lotto “non si può cadere ad un livello così basso, ecco perché riteniamo che non debba essere votata e non la voteremo. È vero che serve una legge urbanistica – ha continuato Lotto - che risolva le problematiche presenti, ma non possiamo gestire il concetto di legalità della cultura con leggi di emergenza. Stiamo andando a creare una discussione artificiosa che illude i singoli cittadini”. Secondo Lotto dunque, “se l’urbanistica in Sardegna vuole avere un ruolo serio, è necessario superare i limiti della legislazione attuale, evitando spot pubblicitari che non aiutano, in quanto illudono i cittadini”. I lavori proseguono.
Dopo l’on. Lotto (Pd) ha preso la parola l’on. Nanni Campus (Sardegna è già domani), che ha detto: “Mi viene in mente un ricordo sgradevole del 2011, una vera e propria bulimia collettiva sulla precedente legge sul piano casa. Norme che erano delle vere e proprie gemme di irresponsabilità, come quella sui sottotetti e sui seminterrati. Per queste ragioni chiederò il voto per parti separate dell’articolo 1”.
Per l’on. Zuncheddu (Sardigna libera) si tratta di “un dibattito disgustoso e gli ammalati di Sla stanno manifestando a Roma mentre la classe politica tace. Né oggi né domani interverrò sul Piano casa, mi impegno a votare contro e basta. Preferisco parlare del presidente Cappellacci che è tornato dagli Emirati arabi e vorrei sapere che cosa si nasconde davvero su questa vicenda, su questa svendita della Sardegna”. L’oratore ha chiesto al presidente della Giunta di spiegare “le ragioni che impediscono alla Regione di costituirsi parte civile al processo che si celebrerà a breve a Perugia per gli appalti di La Maddalena – G8”.
A seguire, l’on. Giorgio Cugusi (Sel) ha detto: “Questa legge innesca l’abbruttimento di quei territori che sono già stati urbanisticamente abbruttiti. La legge urbanistica deve essere il luogo delle decisioni serie”.
Per il capogruppo di Sardegna è già domani, on. Mario Diana, “sono tante le critiche da muovere verso questo provvedimento però è anche vero che tanti, soprattutto i sindaci, chiedono della proroga del piano casa”. Per l’on. Uras (Sel) ha parlato di “un sistema derogatorio permanente in materia urbanistica, che ogni anno viene prorogato. Altro che sistema di sviluppo attraverso l’edilizia: la Sardegna non ha mai decollato grazie a questi provvedimenti e anzi ci ritroviamo nelle condizioni di fallimento in cui siamo. Assessore, continuate pure con questo pasticcio. Sarebbe meglio riportare in commissione questa indecenza, facendo scadere la proroga”.
Per l’on. Gianvalerio Sanna (Pd) “quando il collega Diana parla di chi attende il piano casa parla di persone che hanno ancora soldini da parte. Non di chi attende una casa perché non ce l’ha mai avuta e non ce l’ha. La proroga, capiamoci, significa sospendere per i prossimi tre anni la validità dello strumento urbanistico comunale e spero che lo Stato si opponga a questa legge. La proroga del piano casa è il massimo che siete in grado di fare: questa è un’idea imbecille di un governo inadeguato”.
Ha preso poi la parola l’assessore all’Urbanistica, on. Nicola Rassu: “Quasi diciannove mila istanze per il piano casa sono state evase. Dico questo per rispondere alle critiche e per dire che, invece, quando siamo arrivati nell’assessorato era carico di pratiche da evadere. Dice bene l’on. Diana, tutti i sindaci si augurano la proroga del piano casa e pure i rappresentanti dell’edilizia lo auspicano, perché porta pane nelle case dei sardi. Sino a oggi per i piani casa dell’Isola sono stati spesi 357 milioni di euro e con altre 30 mila pratiche derivanti dalla proroga possiamo ipotizzare una spesa di altri 500 milioni di euro. Altro che speculazione: nella maggior parte dei casi sono piccole pratiche di famiglie che chiedono di poter realizzare una stanza in più. Questi sono i dati: su diciottomila pratiche sono stati sviluppati 900 mila metri cubi: molto e molto di meno del cemento sviluppato dalle intese del Ppr della Giunta Soru. Certo, qualche stortura può esserci stata ma io sono convinto che a breve avremo la proposta di legge urbanistica per il Consiglio”.
Al termine l’on. presidente Lombardo ha messo in votazione il passaggio agli articoli e l’Aula si è espressa favorevolmente. Sull’emendamento 2, soppressivo totale dell’articolo 1, a firma Uras, l’oratore ha detto: “Voto a favore e resto in attesa di capire se capigruppo e consiglieri sono interessati a predisporre gli ordini del giorno, come previsto da ieri”. Voto contrario è stato annunciato anche dall’on. Salis (Idv). Contrario alla soppressione l’intervento dell’on. Matteo Sanna (Fli). L’emendamento è stato bocciato e la presidente ha sospeso i lavori, che riprenderanno alle 16.30. (c.c.)