CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 364 del 17 ottobre 2012

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Approvato il DL 385/A Disposizioni urgenti in materia sanitaria connesse alla manovra finanziaria.

Cagliari, 17 ottobre 2012 – La seduta si è aperta sotto la presidenza della Presidente Lombardo indi del vicepresidente Mario Bruno. In apertura il capogruppo del PDL Pietro Pittalis ha chiesto una sospensione dei lavori fino alle 10,30 per permettere al suo gruppo di riunirsi. I lavori sono stati sospesi. Alla ripresa è proseguito il dibattito sull’articolato del DL 385/A. Sull’articolo 11 (Adempimenti delle aziende sanitarie) sono intervenuti: l’on. Agus (Pd), l’on. Renato Lai (Pdl), l’on. Capelli (Sardegna E’ già domani), l’on. Steri (Udc) che ha parlato di ostruzionismo da parte dell’opposizione. Siamo noi della maggioranza – ha detto Steri - che salviamo i piccoli ospedali senza fare propaganda e emendamenti inutili. Sono poi intervenuti l’on. Oppi (Udc) e l’on. Pittalis (Pdl) che ha sottolineato che non è nei programmi di questa maggioranza e di questa giunta chiudere i piccoli ospedali, questo è solo nella fantasia di chi è all’opposizione. Oggi il nostro problema semmai è rilanciare queste strutture periferiche. Quell’emendamento approvato ieri – ha aggiunto - a voto segreto segna la condanna a morte di quelle piccole strutture ospedaliere. Cioè, l’opposizione ha creato le condizioni perché il governo nazionale intervenga applicando i criteri nazionali e la situazione si complica. Non avete dunque salvato niente ma avete creato le condizioni per affossare i piccoli ospedali. Il capogruppo del Pdl ha annunciato la presentazione, da parte della giunta, dell’ emendamento 121 per salvare i piccoli ospedali. L’emendamento è stato approvato dall’aula. Questo emendamento (che è un emendamento all’emendamento 71 poi successivamente approvato) integra l’emendamento 71: al comma 1 dopo le parole “previsti nell’articolo 10” sono aggiunte: “Agli ospedali a cui non si applicano le disposizioni di cui all’articolo 10 comma 1, fatto salvo quanto disposto dal comma 3 dello stesso articolo, si applicano i seguenti criteri: a) tasso di ospedalizzazione massimo di 170 per mille abitanti fermo restando il vincolo complessivo a livello di azienda sanitaria non superiore a 160 per mille abitanti b) i ricoveri diurni pari ad almeno il 20% del tasso di cui alla lettera A, fermo restando il vincolo complessivo a livello di azienda sanitaria non inferiore al 25% c) tasso di utilizzazione dei posti letto pari ad almeno il 65% in ragione annua fermo restando il vincolo complessivo a livello di azienda sanitaria di almeno il 75%. Approvato anche l’emendamento 71 della giunta regionale (sostitutivo totale dell’articolo 11) nella sua stesura originale in quanto non è stato ammesso un emendamento orale presentato dall’on. Oppi con cui si aggiungeva la parola “vincolante” al parere della commissione. Non ammesso neanche un altro emendamento orale presentato dall’on. Capelli che oltre alla parola “vincolante” aggiungeva anche il termine di 45 gg entro il quale il parere doveva essere dato. Sul 71 sono intervenuti gli on. li Salis (Idv), Uras (Misto), Franco Meloni (Riformatori sardi). Subito dopo l’approvazione dell’emendamento, l’on. Pittalis (Pdl) ha chiesto la sospensione dei lavori per approfondire anche con la maggioranza l’art. 12. Contro la proposta è intervenuto l’on. Uras (Misto) che ha chiesto la convocazione di una Conferenza dei Presidenti di gruppo. I lavori sono stati sospesi. Al termine della Conferenza, la Presidente Lombardo ha sospeso i lavori. La seduta riprenderà alle ore 16.
Alla ripresa dei lavori è cominciato il dibattito generale sull’articolo 12 (Implementazione della rete di assistenza) e sugli emendamenti. Sono intervenuti: l’on. Barracciu (Pd) che ha detto di essere “esterrefatta” dalle dichiarazioni della maggioranza e da quelle dell’assessore regionale alla sanità sui piccoli ospedali. Nella scorsa legislatura – ha aggiunto - nessun piccolo ospedale, salvo quello di Iglesias, è stato chiuso o rilanciato al ribasso. Quello che succede in quest’aula sui piccoli ospedali è vergognoso e l’emendamento approvato oggi (121) ne è la prova. L’on. Lunesu (Pdl) ha ricordato che si tratta di un Disegno di legge alternativo. Mi auguro – ha detto - che le risorse che si risparmieranno con l’applicazione di questo DL siano utilizzate per potenziare le strutture territoriali. Sono poi intervenuti: l’on. Agus (Pd) ; l’on. Cugusi (Pd); l’on. Espa (Pd) , l’on. Locci (Pdl), l’on. Zuncheddu (Misto). L’on. Steri (Udc) ha detto che la maggioranza ha sempre tutelato e intende tutelare i piccoli ospedali. E’ poi intervenuta l’assessore De Francisci che ha detto di essere dispiaciuta perché in quest’aula si sono usate le parole “falsità” e “mistificazione”. La giunta – ha aggiunto - lavora per il cittadino e per il paziente. L’emendamento 121, approvato stamattina, ha l’obiettivo di “blindare” i piccoli ospedali.
L’on. Salis (Idv) ha chiesto il voto segreto sull’ emendamento 74. L’emendamento è stato approvato. Con l’approvazione di questo emendamento (Presenti 65, votanti 64, sì 60, no 4, 1 astenuto), che ha soppresso l’articolo 12, sono decaduti tutti gli altri emendamenti. Fuorchè il 39 che era stato spostato dall’articolo 10 all’articolo 12 e che prevede un tetto di spesa per il ricorso alla somministrazione di lavoro temporaneo da parte delle aziende sanitarie.
L’on. Steri (Udc) ha presentato all’emendamento 39 un emendamento orale in cui si introduce il tetto del 2% anziché dell’ 1% e l’eliminazione dell’ultima frase (e limitato alla sola sostituzione del personale assente temporaneamente dal lavoro). L’emendamento 39, così emendato, è stato approvato.
Sull’articolo 13 (verifica degli adempimenti) sono intervenuti: l’on. Barracciu (Pd) che, rispondendo all’assessore De Francisci, ha chiesto scusa per avere usato la parola falsità ma non ha ritirato la parola mistificazione, l’on. Zuncheddu (misto), l’on. G.V. Sanna (Pd), l’on. Salis (idv), l’on. Pittalis (Pdl), l’on. Giampaolo Diana (Pd), l’ assessore De Francisci che ha detto che l’approvazione di questo Dl non è un piccolo risultato ma eviterà i tagli che arriverebbero da Roma.
L’articolo 13 (verifica degli adempimenti) e l’articolo 14 (Riparto del fondo sanitario regionale) sono stati approvati.
Sull’articolo 15 (Pubblicità atti) è intervenuto l’on. G.V. Sanna che ha detto che il contenuto di questo articolo è esilarante. Noi da quattro anni – ha detto - denunciamo l’impossibilità di esercitare la nostra funzione di consigliere regionale perché la giunta non pubblica le delibere importanti nel sito della Regione. Invece in questo articolo si obbligano le aziende sanitarie a pubblicare gli atti immediatamente o comunque entro tre giorni. Per l’on. Espa (Pd) questo articolo è pleonastico.
Approvati anche gli emendamenti 100 della giunta (che sopprime il comma 2 dell’articolo 15) e il 95 ( al comma 1 le parole “non oltre tre giorni” sono sostituite con “non oltre 15 giorni”)
Il testo dell’articolo 15 è stato approvato.
Sull’articolo 16 (Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria) sono intervenuti: l’on. Barracciu (Pd) che ha detto che questo articolo è un’altra “chicca” di questa legge che sarà un nulla di fatto; l’on. Gallus (Pdl), l’on. Bruno (Pd) che ha parlato di “solitudine” dell’assessore De Francisci anche rispetto alla sua maggioranza.
Approvati l’ articolo 16 e l’ emendamento 104 presentato dalla giunta regionale.
Sull’emendamento 104 (300.000 euro per la realizzazione dell’ampliamento e relativo allestimento degli uffici della Direzione generale della Sanità e 100.000 euro per la lega tumori) è intervenuto l’on. Steri (Udc) che ha spiegato che questo emendamento, per un errore materiale, è stato presentato dalla giunta all’articolo 17 (soppresso) e non al 16. Per l’on. G.V. Sanna (Pd) questo articolo è decaduto e viola il Regolamento; l’on. Salis (Idv) ha detto che è errato; l’on. Barracciu (Pd) ha sostenuto l’ inammissibilità, l’on. Cuccu (Pd) ha aggiunto che se si rende ammissibile questo emendamento si crea un precedente molto grave; l’on. Zuncheddu (Misto); l’on. Espa (Pd); l’on. Pittalis (Pdl); l’on. Giampaolo Diana (Pd). Il vicepresidente Cossa ha specificato che si è trattato di un errore materiale. Le tempeste in un bicchiere d’acqua non servono.
L’on. Capelli ha chiesto la votazione per parti.
L’emendamento 104 è stato messo in votazione per parti con la finalità di separare i 100.000 euro quale contributo alla Lega tumori dal contributo di 300.000 previsti per la realizzazione dell’ampliamento e relativo allestimento degli uffici della Direzione generale della Sanità. L’on. Giampaolo Diana (Pd,) ha chiesto per la parte relativa alla lega tumori, il voto elettronico palese. La prima parte è stata approvata all’unanimità. L’altra parte, votata con voto segreto chiesto dall’on. G. Diana (Pd) , è stata approvata.
Sull’articolo 18 (Norma finale) sono intervenuti: l’on. Espa (Pd) che ha detto ironicamente che dal punto di vista giuridico questo articolo è “spettacolare”. L’on. Barracciu (Pd) che ha affermato che questo articolo è “l’apice dell’obbrobrio giuridico di questa legge”. Questo articolo rende totalmente inapplicabile la legge. L’articolo 18 e l’articolo 18 bis (entrata in vigore) sono stati approvati.
Per dichiarazione di voto, è intervenuto l’on. Gallus (Pdl) che ha detto di essere rammaricato perché l’emendamento 122 sui piccoli ospedali è stato dichiarato inammissibile. Nonostante questo sono sicuro – ha affermato - che anche le piccole realtà avranno delle risposte; l’on. Barracciu (Pd) ha espresso il voto contrario alla legge perché non risponde alle esigenze di riorganizzazione, è inapplicabile, è illegittima. E’ un pasticcio giuridico con cui la giunta regionale cerca di porre rimedio a tre anni e mezzo di inattività. L’on. Franco Meloni (Riformatori sardi) ha manifestato numerose perplessità ma ha dichiarato il voto a favore. (R.R.)
Dopo l’on. Meloni ha preso la parola l’on. Corda (Pd) che ha detto: “Di questa legge non potete andare fieri perché è evidente il vostro stato confusionale, rappresentato dagli emendamenti votati a voto segreto come l’emendamento 115 sui piccoli ospedali. Avete cercato di scaricare su di noi limiti vostri e responsabilità vostre e alla fine avete prodotto un testo, purtroppo, completamente inutile”.
Per l’on. Solinas (Pd) “è molto apprezzabile l’impegno dell’on. Gallus per non equiparare i piccoli ospedali alle altre strutture sarde. Ma questa è la posizione della maggioranza e della giunta ed è con la maggioranza, ammesso che esista, che l’on. Gallus se la deve prendere. Questa è la peggior legge che potevate partorire, delegando ai direttori generali il compito di decidere quanti posti letto devono essere assegnati a ogni Asl”.
Per l’on. Renato Lai (Pdl) con “questa legge il sistema degli ospedali sardi sarà riorganizzato in modo armonico e dunque il mio voto sarà favorevole. Per noi è importante che sia superato l’iniquo principio della spesa storica ed esprimo apprezzamento per il lavoro dell’assessorato e della commissione”.
Ha preso poi la parola l’on. Marco Espa (Pd), che ha detto: “La maggioranza ha barcollato più volte, abbiamo sentito più volte l’on. Oppi esprimere pareri negativi. Si apre con questa legge una storia di precarietà nella sanità sarda. Purtroppo credo che questa legge, come altre, subirà uno stallo e non produrrà effetti”.
Anche l’on. Salis (Idv) si è detto contrario: “Una riforma a foglia di carciofo, che tocca solo alcuni aspetti marginali della necessaria riforma della sanità sarda. L’obiettivo che dovreste darvi è il piano sanitario, non altro. Noi voteremo contro questa legge”.
Il capogruppo del Pd, on. Giampaolo Diana, ha detto: “L’on. Franco Meloni ha avuto oggi una caduta di stile, ha parlato di malefatte nella sanità sarda, tradendo il suo aplomb britannico. Condivido anche l’auspicio dell’on. Gallus, che si potrà realizzare solo quando questa maggioranza andrà a casa. In questi tre giorni avete completato l’opera di deregolamentazione della sanità. Non è vero che volevate salvare i piccoli ospedali: avete una maggioranza bulgara, potete votare tutto. Le vostre azioni sono grottesche, la responsabilità è tutta vostra. Ecco perché voteremo contro”.
La presidente Lombardo ha messo in votazione la legge, che è stata approvata con 39 voti favorevoli, 21 contrari e 3 astenuti.
Il Consiglio sarà convocato a domicilio. (c.c.)