CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 363 del 16 ottobre 2012
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Prosegue l’esame dell’articolato del DL 385/A Disposizioni urgenti in materia sanitaria connesse alla manovra finanziaria. Approvato l’articolo 10 e gli emendamenti 51, 115, 114, 113, 59, 61. Dopo lungo dibattito l’emendamento 39 (tetto massimo per ricorso alla somministrazione di lavoro temporaneo nelle aziende sanitarie) rinviato all’articolo 12. I lavori riprenderanno domani mattina alle 9 e 30.
Cagliari, 16 ottobre 2012 – Il Consiglio regionale ha approvato nella seduta pomeridiana il testo dell’articolo 10 (Rete ospedaliera) e gli emendamenti 51, 115, 114, 113, 59, 61. Dopo un lungo dibattito l’emendamento 39 (Barracciu e più), che prevede un tetto massimo per il ricorso alla somministrazione di lavoro temporaneo nelle aziende sanitarie, è stato spostato, su richiesta dell’on. Steri (Udc) per maggiori approfondimenti, all’articolo 12.
La seduta si è aperta sotto la presidenza del vicepresidente Michele Cossa indi della Presidente Lombardo. In apertura l’on. Espa (Pd) ha chiesto la verifica del numero legale. Come da Regolamento, il vicepresidente, ha sospeso la seduta per dieci minuti. Alla ripresa dei lavori è ripreso il dibattito generale sull’articolo 10 cominciato questa mattina. L’on. Solinas (Pd) ha detto che con questo DL la giunta “ha partorito un topolino”. Non si può affidare la rete ospedaliera a un mero calcolo ragionieristico. Atti come questo rischiano di penalizzare sempre di più le zone limitrofe e interne della Sardegna che, in qualche caso, potranno avere una distanza dal più vicino ospedale anche di 100 km. Che fine faranno – ha chiesto - i piccoli ospedali? Per Solinas sarebbe auspicabile confermare i principi ispiratori del Piano sanitario regionale della scorsa legislatura. Inoltre, non si possono delegare materie come queste ai direttori generali. E’ necessario rimandare il testo in commissione e lavorare per trovare una soluzione condivisa. La Presidente Lombardo ha dato poi la parola all’on. Daniele Cocco (idv) che ha detto che è “raccapricciante” la scelta di tagliare 1300 posti per decisione dei direttori generali. E’ necessaria ampia condivisione. L’on. Uras (Misto) ha ricordato il taglio di 1300 posti che colpirebbero le piccole realtà diffuse sul territorio. Citando la lettera A dell’art. 10, in cui ci sono le percentuali di posti letto per abitante, Uras ha chiesto se ci sono statistiche o studi in proposito. Perché utilizziamo – ha chiesto - una legge per definire parametri amministrativi? Lo strumento migliore per operare in questo ambito è il provvedimento amministrativo. Poi attenzione alle nomine dei direttori generali, perché quelle nomine toccheranno la vita e la morte dei cittadini. In questa legislatura sono state fatte dando una interpretazione “molto estensiva” delle qualità professionali richieste. Siamo preoccupati perché la sanità nelle mani dei direttori generali sarà al collasso.
L’on. Oppi (udc) intervenendo sugli art 10 e 11 ha convenuto che la sanità ha bisogno di una riforma totale ma – ha aggiunto – serve a poco contrapporsi per fazioni. Oppi ha contestato alcuni dati del centrosinistra come quello sul disavanzo. Non è vero – ha detto – che ha cominciato a crescere nel 2009, il picco è stato nel 2005. Oppi ha fatto tanti esempi di incarichi attribuiti dal centrosinistra senza bandi. Come un incarico da dieci milioni senza bando fatto dalla Asl di Olbia.
L’on. Giampaolo Diana (pd) ha ribadito il suo giudizio negativo anche sull’articolo 10. Anche qui – ha detto - pianificazione e programmazione vengono delegate ai direttori generali. I direttori generali quando dovranno tagliare 1300 posti letto lo faranno in base a cosa?
Sull’emendamento 40 (soppressivo art. 10) sono intervenuti a favore: l’on. Barracciu (Pd); l’on. Espa (Pd), l’on. Corda (Pd), l’on. Uras (Misto), l’on. Bruno (Pd); l’on. Porcu (Pd).
L’Aula ha approvato, oltre al testo dell’articolo 10, l’emendamento 51 della giunta regionale, sostitutivo parziale, al comma 1 lettera B le parole “per una quota non inferiore al 40%” sono sostituite con le parole “per una quota non inferiore al 50%” ; l’emendamento 115 (emendamento all’emendamento 58) prima firmataria l’on. Barracciu (Pd) che aggiunge, dopo il comma 3 dell’articolo 10 il comma 3 bis “I criteri di cui al comma 1 non si applicano ai seguenti ospedali di : Ozieri, Bosa, Alghero, Tempio Pausania, Ghilarza, Sorgono, Isili, Muravera, La Maddalena”; l’emendamento 114 (Pittalis e più) che nel comma 4 bis dopo le parole “I risultati del sito ufficiale” sopprime “ la puntuale….. è causa di risoluzione dei loro contratti”.
Approvato anche l’emendamento 113 (Pittalis e più) al comma 4 bis dell’art. 10 le parole “ASP, le aziende ospedaliere e le aziende ospedaliero universitarie” sono sostituite con le parole “ASL, le aziende ospedaliere e le aziende ospedaliero universitarie”; il 59 della giunta (sui sondaggi indice soddisfazione dei pazienti) e il 61 (sempre della giunta) sui controlli.
Sull’emendamento 39 (tetto di spesa per ricorso al lavoro temporaneo da parte delle asl), prima di decidere di rinviarlo all’articolo 12, sono intervenuti: l’on. Barracciu, l’on. Espa, l’on. Corda, l’on. Oppi (udc) che ha dichiarato di votare a favore di questo emendamento, l’on. Uras (misto), l’on. Salis (idv), l’on. Cappai (udc), l’on. Giampaolo Diana (PD), l’on. Capelli (Sardegna è già domani), l’on. Giuseppe Cuccu (Pd); l’on. Giampaolo Diana (Pd); l’assessore De Francisci che ha detto di rimettersi all’aula perché sulla materia la giunta sta preparando una leggina ad hoc. Dopo l’intervento del capogruppo dell’Udc Steri che ha chiesto, e ottenuto, di spostare l’emendamento 39 all’articolo 12 i lavori sono stati interrotti. Riprenderanno domani alle 9,30. FINE (R.R.)