CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 362 del 16 ottobre 2012
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Esame articolato DL 385/A Disposizioni urgenti in materia sanitaria connesse alla manovra finanziaria. Soppresso articolo 9 (contratti di lavoro atipici). In discussione l’articolo 10. I lavori riprenderanno questo pomeriggio alle ore 17. Alle 16 e 15 convocata la conferenza dei capigruppo.
Cagliari, 16 ottobre 2012 – E’ ripreso, questa mattina, l’esame degli articoli e degli emendamenti presentati al Dl 385/A “Disposizioni urgenti in materia sanitaria connesse alla manovra finanziaria”. Dopo ampio dibattito l’Aula ha approvato l’emendamento 31 della giunta, soppressivo dell’articolo 9 “contratti di lavoro atipici” (Presenti 61, votanti 60, sì 34, no 26, 1 astenuto). Con l’approvazione dell’emendamento 31 è stato, quindi, soppresso l’articolo 9. La seduta si è aperta sotto la presidenza della Presidente Lombardo. In apertura l’on. Giampaolo Diana (Pd) ha chiesto la verifica del numero legale. Come da Regolamento, la Presidente ha sospeso i lavori per 10 minuti per poter effettuare la votazione. Alla ripresa dei lavori, sull’articolo 9 sono intervenuti gli on. li Barracciu (Pd), Porcu (Pd), Tarcisio Agus (Pd), Salis (idv), Oppi (Udc), Giampaolo Diana (Pd). Da tutta l’opposizione è arrivato l’invito all’assessore De Francisci di lasciare in piedi l’articolo 9 e, quindi, di ritirare l’emendamento soppressivo 31. Ma l’esponente dell’esecutivo non ha ritirato l’emendamento (poi approvato) spiegando che l’articolo veniva stralciato perche la giunta aveva già previsto, vista l’importanza dell’argomento di rivedere la materia in una norma ad hoc.
Sull’articolo 10 (Rete ospedaliera) è intervenuto l’on. Porcu (Pd) che ha parlato di articolo rigido e confuso con il quale non si mettono al centro della legge i bisogni del paziente. Inoltre, con questa legge c’è un’ abdicazione al ruolo della politica. L’on. Agus (Pd) ha proseguito nella storia della fondazione “Guspini per la vita”, una struttura perfettamente autonoma e che si reggeva – ha detto - sulle sue gambe. Agus ha chiesto di rispettare gli impegni assunti. Il vicepresidente Cossa ha dato, poi, la parola all’on. Espa (Pd) che ha chiesto alla giunta di ritirare il DL. In questo caso l’opposizione avrebbe dato la disponibilità ad approvare, entro l’anno, il piano sanitario regionale. Per l’on. Corda (Pd) il testo dell’articolo 10 è contraddittorio. L’impostazione che la giunta aveva dato era ben diversa dal testo poi licenziato dalla commissione. La giunta – ha ricordato Corda – durante i lavori ha strenuamente difeso l’impostazione dell’articolo, poi in aula con alcuni emendamenti, ha stravolto di nuovo tutto.
L’on. Gian Valerio Sanna (Pd) ha affermato che questo provvedimento non ha l’ambizione di intervenire in maniera strutturale sulla sanità nonostante il periodo drammatico lo richieda. C’è necessità di una riforma che elimini tutto questo sottobosco che alberga nella sanità. Questo articolo 10 – ha aggiunto - ha la pretesa di tenere sotto controllo la lottizzazione della sanità che è ormai sotto controllo. Quindi, l’ ambizione di questo provvedimento è fuori misura. Bisognava parlare di rete ospedaliera dopo aver parlato di una ristrutturazione della rete della sanità territoriale. Questo articolo – ha concluso ironicamente - è un capolavoro perché prevede i parametri e poi la via di fuga (n. 3 articolo 10). Per Sanna sarebbe opportuno, per eliminare la lottizzazione, nominare un supercommissario.
Molto critica anche l’on. Barracciu (Pd). Questo articolo 10 salta la concertazione e conferisce in maniera inusuale e inopportuna i poteri di decidere ai direttori generali. Poi dal punto di vista politico c’è un’abdicazione.
L’on. Bruno (Pd) ha detto che questo provvedimento non ha un’anima e non è frutto di concertazione. Proprio per questo i sindacati hanno chiesto il rinvio del DL in commissione. Dopo aver ripercorso la storia della sanità in questa legislatura, il vicepresidente del Consiglio Mario Bruno ha ricordato che questa giunta non è riuscita a fare le riforme promesse e nessun atto di razionalizzazione. La sanità non può essere un centro di potere. Questo provvedimento dovrebbe sbloccare oltre 240 milioni di euro di fondi. Come verranno impiegati – ha chiesto - ci sarà un riequilibrio fra territori e un rafforzamento del ruolo dei distretti?
Il vicepresidente Cossa ha chiuso i lavori che riprenderanno questo pomeriggio alle ore 17. Per le 16 e 15 è stata convocata una conferenza dei capigruppo. (R.R.)