CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 354 del 1° ottobre 2012

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MOZIONE (Giampaolo Diana e più) per la richiesta dell'immediata revoca della delega dell'Assessore regionale dell'industria. Un minuto di silenzio per commemorare l’ex presidente del Consiglio regionale Emanuele Sanna, scomparso questa mattina.

Cagliari, 1 ottobre 2012 - La seduta statutaria si è aperta sotto la presidenza della Presidente del Consiglio Claudia Lombardo. Durante i lavori, giunta la notizia della scomparsa dell’ex presidente del Consiglio regionale Emanuele Sanna, si è osservato un minuto di silenzio in segno di lutto. All’ordine del giorno la mozione, primo firmatario il capogruppo del Pd Giampaolo Diana, che impegna il Presidente della Regione a revocare immediatamente la delega dell'Assessore regionale dell'industria in quanto, oltre alla responsabilità sul mancato rilancio dell'attività estrattiva per la produzione di energia elettrica, nel riconfermare la fiducia al management di Carbosulcis ha disatteso la volontà del Consiglio regionale, massima Assemblea elettiva della Sardegna. L’on. Giampaolo Diana, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha chiesto alla giunta se intendeva confermare le notizie apparse sulla stampa sull’adozione immediata del dettato delle mozioni approvate dal Consiglio. Se la giunta ha qualcosa da dire in materia – ha detto Giampaolo Diana - lo dica prima della illustrazione della mozione che, comunque, non ha nulla di strumentale. L’on. Pittalis (Pdl) ha chiesto di capire se, in caso di risposta della giunta il centrosinistra avrebbe ritirato la mozione. L’on. Giampaolo Diana ha risposto che la mozione al momento non era ritirata. Vogliamo sapere se è vero che la giunta attuerà il dispositivo del Consiglio, poi decideremo. Dopo la dichiarazione del Presidente Cappellacci, che ha detto di non poter accogliere la richiesta dell’on. Giampaolo Diana, i lavori sono proseguiti con l’illustrazione della mozione da parte del primo firmatario.
La mozione – ha detto Giampaolo Diana (Pd) - si pone l’obiettivo della revoca immediata della delega all’assessore dell’Industria. La mozione – ha specificato - non è per i scarsi risultati ottenuti, sarebbe da sciocchi individuare nell’assessore la sola responsabile. Non c’è niente di personale in questa mozione. Questa mozione è stata presentata per porre ancora una volta all’attenzione la mancanza di rispetto dell’esecutivo nei confronti del Consiglio. Non è più tollerabile che la giunta non attui le decisioni solenni che il Consiglio prende. Assessore – ha chiesto - perché non attua le decisioni del Consiglio regionale? Voi state cercando di dimostrare l’inutilità del Consiglio regionale. Il presidente Cappellacci da tre anni mortifica il Consiglio regionale. Questa mozione è nella disponibilità dell’assessore Zedda. Ci dimostri che non appartiene alla categoria di chi disattende il voto del Consiglio regionale e che non vuole disattendere la volontà del Consiglio.
L’on. Capelli (Sardegna è già domani), firmatario della mozione, ha ricordato in apertura del suo intervento l’on. Emanuele Sanna La mozione, per Capelli, è una mozione di sfiducia politica. Io voterò questa mozione – ha detto - non per sfiduciare l’assessore Zedda, che si applica e svolge dignitosamente il suo ruolo, ma per porre l’accento sul fatto che le decisioni del Consiglio regionale non vengono attuate dalla giunta.
L’on. Campus (Sardegna è già domani) ha detto di non aver ancora deciso come comportarsi. Credo che l’assessore Zedda non sia colpevole della situazione. Il vero colpevole è il Presidente Cappellacci che è inidoneo a governare questa Regione. Provo rammarico – ha concluso - ad avere contribuito con la mia credibilità a fare eleggere Ugo Cappellacci a presidente della Regione, un presidente che non vuole ragionare con questo Consiglio.
Per l’on. Locci (Pdl) la mozione è surreale, superficiale, surreale e serve solo a colpire avversari politici. Per l’esponente della giunta chiedere la testa dell’assessore Zedda, che è stato l’assessore che più di ogni altro ha portato avanti le vertenze nell’interesse della regione Sardegna, è ingiustificato.
I lavori proseguono (R.R.)

Respinta la mozione di sfiducia

Dopo l’on. Locci ha preso la parola l’on. Claudia Zuncheddu, che ha denunciato “il silenzio e l’indifferenza della Regione Sarda nei confronti dei sardi che vivono in Emilia e sono stati colpiti dal terremoto”. Sul tema oggetto del dibattito “è stato un errore confermare il management della Carbosulcis, un atto di arroganza nei confronti del Consiglio. Lei si è sentita al di sopra dell’Assemblea, l’arroganza nella lottizzazione politica che ha colpito tutta l’Italia”. Anche l’on. Mario Bruno (Pd) ha parlato di “fallimento della maggioranza ma oggi parliamo di industria e del fallimento di tutte le vostre politiche, parliamo di Alcoa e di Vinyls, di Ottana e di tutte le prese in giro di tutti questi anni. Certo, il Consiglio non ha fatto tutta la sua parte nonostante l’impegno a rivedere l’architettura istituzionale della Sardegna e i rapporti con lo Stato. Abbiamo tutti bisogno di una legge statutaria, di progetti, di autorevolezza. Per questo oggi dobbiamo votare questa mozione di sfiducia, che non è rivolta all’assessore Zedda ma alla giunta e alla maggioranza tutta”.
Per l’on. Adriano Salis (Idv) “la legislatura è finita ma il presidente Cappellacci non vuole proprio prenderne atto. E sul caso Carbosulcis ci sono tutte le ragioni per valutare l’operato degli amministratori e trarne le conclusioni”.
Per l’on. Mario Diana (Sardegna è già domani) “l’assessore Zedda è il quarto assessore di questa maggioranza che si avvicenda in una materia estremamente difficile e si trova a ricoprire un incarico che in assoluto è il più difficile. L’assessore è dotata di una buona dose di incoscienza e fa le spese di questa situazione. E chi dovrebbe essere sfiduciato, però, è il presidente della Regione perché è il manico che non funziona: non ha la forza che ebbero altri di chiudere le miniere”.
Ha preso poi la parola l’on. Luciano Uras (Sel), che ha detto: “Ci sono problemi enormi in quest’Isola, enormi partite irrisolte. Ora chiediamo un atto di responsabilità alla maggioranza e al presidente della Regione”. L’on. Giorgio Oppi (Udc) ha affermato che “è giusto il momento di interrompere questo flusso di mozioni e fare invece qualcosa di buon senso. Io non condivido la mozione Diana ma riconosco che l’opposizione sta facendo il suo lavoro. Non apprezziamo invece gli attacchi personali. Voteremo contro la mozione, posto che la cultura giustizialista non l’abbiamo mai condivisa nemmeno quando era assai facile farlo. Non ci sono né accordi né ricatti su questo tema con il presidente Cappellacci, a differenza di quanto è apparso sui giornali. Trovo invece urgente rimettere in ordine il tema delle auto blu come quello dei consigli di amministrazione, degli accorpamenti degli anni e dei doppi incarichi”. L’on. Oppi ha ricordato il rapporto con l’ex presidente Emanuele Sanna e disse: “Negli anni ’80 fui nominato dal ministro Misasi presidente dell’Ente lirico e proprio il mio caro amico Sanna mi fece un’interpellanza. Mi dimisi auspicando vanamente che altri facessero altrettanto”.
Per l’on. Soru (Pd) “non è più tempo per andare a scuola ma è tempo di dimostrare che si sa fare, se si sa fare. Pur nella consapevolezza della situazione difficile, ci sono stati errori gravi nella gestione delle vertenze industriali. Tre anni per il bando della Mineraria Silius, ad esempio”.
Il presidente Cappellacci ha chiesto, prima di entrare nel merito della mozione, di poter ribadire che “non sempre quello che leggiamo sui giornali corrisponde a verità. Lo ha già detto l’assessore Oppi e lo ribadisco”. Sulla mozione ha detto: “Ci è stato spiegato che non è una mozione di censura verso l’operato dell’assessore ma di una sfiducia che viene portata per mancanza di rispetto verso il Consiglio regionale e verso le sue decisioni. Onorevole Diana, lei ha idea di cosa sia un’istituzione?”. Durante l’intervento il clima in Aula è diventato teso e la presidente Lombardo ha disposto una breve sospensione dei lavori. Alla ripresa, il presidente Cappellacci ha detto: “Non abbiamo offeso questa istituzione, che io definisco con la “i” maiuscola. Siamo qui a spendere tempo per ragioni inconsistenti mentre fuori i nostri cittadini stanno offrendo e dovremmo orientare verso le soluzioni ai problemi senza risposta il nostro tempo”.
Per replica è intervenuto l’on. Giampaolo Diana, capogruppo Pd, che ha detto: “Mentre nel Pdl c’è chi ha apprezzato i toni pacati e rispettosi della mozione, il presidente della Regione ci trova un tentativo di odio. Non ho molto altro da aggiungere, si replica a qualcosa che esiste mentre il presidente Cappellacci è stato di una leggerezza tale, di una semplicità disarmante che non gli si può replicare. Ogni botte produce il vino che ha, si dice al mio paese: ancora il presidente non ci ha detto perché ha rifiutato il sostegno del Consiglio regionale nell’interlocuzione col governo. Ecco perché chiediamo il voto favorevole alla mozione di sfiducia”.
La presidente Lombardo ha dichiarato aperte le dichiarazioni di voto e ha messo in votazione per appello nominale la mozione. Per l’on. Uras (Sel) “noi non saremo ricordati per quelli che hanno difeso l’Autonomia”. L’on. Cappelli ha detto: “Il collega Oppi ha annunciato le criticità di questa giunta e ha sfiduciato il presidente, anche se ancora non è arrivato il momento di sciogliere il Consiglio”. L’assessore Zedda ha preso la parola per dire: “La mozione riporta delle imprecisioni e assicuro che la Giunta non ha mai disatteso l’indirizzo del Consiglio regionale”. Per l’on. Campus (Pdl) “non c’è odio personale ma ruvidità nelle mie parole, forse, perché sento delusione e rammarico rispetto alle speranze che ho visto sparire. Attenzione alle citazioni, presidente, perché Orwell è soprattutto ricordato per la rivoluzione dei maiali nella “Fattoria degli animali”, più che per “1984”, il romanzo citato da lei”. Per Adriano Salis (Idv) “prendiamo atto di una maggioranza che sta barcollando” mentre per Giorgio Cugusi (Sel) “la nostra sovranità si è dispersa nei cassetti della Giunta”. Per l’on. Soru “è sbagliato evocare la parola odio, perché io stesso le voglio bene e non le porto rancore. Parliamo di politica e non di risentimento personale”. Per l’on. Mario Diana “ci verrebbe da dire che a lei, presidente Cappellacci, piace parlare di niente perché è la cosa di cui sa tutto”. Secondo l’on. Pittalis (Pdl), “se la politica non si può fare con i sentimenti meno che mai si può fare con i risentimenti. Il presidente Cappellacci è spesso oggetto di attacchi e livori ed è comprensibile che si senta a disagio”.
L’Aula ha poi respinto la mozione. La Presidente ha comunicato che i lavori di domani sono sospesi in segno di lutto per la scomparsa dell’ex presidente on. Emanuele Sanna. I lavori riprenderanno, invece, mercoledì alle 10. (c.c.)