CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 347 del 13 settembre 2012

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Approvata all’unanimità la Mozione 205 (Capelli e più) sul passaggio del personale dell’associazione regionale allevatori della Sardegna all’agenzia regionale Laore.

Cagliari, 13 settembre 2012 – il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione 205 (Capelli e più) che riguarda il passaggio del personale dell’associazione regionale allevatori della Sardegna all’agenzia regionale Laore. La seduta si è aperta sotto la presidenza della Presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo.
La mozione è stata illustrata dall’on. Capelli (Sardegna è già domani) che ha detto che questa vicenda è l’emblema dell’iter delle leggi regionali che non trovano spesso piena applicazione. Finalmente, anche dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha sciolto ogni dubbio sulla legittimità della legge regionale che prevede il passaggio dei lavoratori all’agenzia regionale Laore, possiamo porre fine a questa vicenda. Chiediamo – ha concluso Capelli - che la giunta sia conseguente e che applichi la legge regionale approvata dal Consiglio.
Per l’on. Salis (idv) questa vicenda, cominciata nel 2007, è imbarazzante e vergognosa. L’obiettivo – ha detto il capogruppo dell’Idv – era quello di far risparmiare la Regione e potenziare il servizio. Per questo, anche alla luce della sentenza della Corte Costituzionale, che ha sgombrato il campo da ogni dubbio, è necessario recuperare il tempo perduto e procedere, immediatamente, con il passaggio dei lavoratori.
Per l’on. Lotto (Pd) non è pensabile che ogni atto debba essere sollecitato più volte, e negli anni, dal Consiglio regionale. Se ci sono problemi la giunta li metta in campo, se non ci sono problemi il passaggio deve essere definito al più presto. Lotto ha detto che è necessario maggiore coraggio da parte dell’ assessore agricoltura e da parte di chi governa agenzie agricole.
Anche per l’on. Mario Diana (Sardegna è già domani) le leggi approvate dal Consiglio devono essere approvate, l’assessore deve dirci in che tempi si attuerà il passaggio
L’assessore all’agricoltura Oscar Cherchi ha detto di condividere il contenuto della mozione, anche se è necessario un ulteriore atto del Consiglio sulla definizione della pianta organica.
Nella controreplica, l’on. Capelli (Sardegna è già domani) ha auspicato condivisione da parte di tutto il Consiglio. L’assessore – ha aggiunto - deve far applicare la norma e deve far rispettare gli indirizzi dati dal Consiglio.
Per dichiarazione di voto, tutti a favore, sono intervenuti: l’on. Solinas (Pd) che ha detto che il passaggio deve essere fatto subito per recuperare il tempo perduto; l’on. Salis (idv) che ha affermato che chi fa opera di ostruzionismo ne risponderà a questo Consiglio e fuori da questo Consiglio. L’on. Pittalis (Pdl) che ha detto che questa è una delle pagine più vergognose. Non è possibile che davanti a una norma chiara un funzionario non applichi una legge del Consiglio regionale. Noi assessore vigileremo, ne faremo una questione politica; l’on. Barracciu (Pd) ha chiesto all’assessore di esercitare il suo ruolo: dia gli indirizzi ai dirigenti perché vengano rispettate le leggi; l’on. Lotto (Pd) che ha auspicato una definizione della vicenda in tempi brevissimi; l’on. Artizzu (U.D.C. - Unione di Centro verso il Partito della Nazione - FLI) che ha aggiunto la sua firma alla mozione così come hanno fatto l’on. Mula (Riformatori), l’on. Mariano Contu (Pdl), l’on. Planetta (psd’az) . L’on. Uras (Misto) ha detto che non è accettabile che le leggi siano ingessate da burocrati che fanno operazione eversiva. L’on. Mario Diana (Sardegna E’ già domani) ha chiesto che venga immediatamente modificata la pianta organica di Laore per effettuare immediatamente il passaggio previsto dalla legge . L’on. Giampaolo Diana (Pd) ha affermato che oggi il Consiglio regionale si è riunito per chiedere di attuare una norma già approvata e non attuata dalla tracotanza e arroganza di qualche funzionario. Se l’assessore non è in grado di fare applicare le leggi – ha aggiunto - presenterò mozione di sfiducia.
La mozione 205 è stata approvata all’unanimità. I lavori proseguono. (R.R.)

“Flotta sarda”, iniziata la discussione sul testo di legge. Antonello Giuntini eletto nel comitato paritetico per le servitù militari. I lavori del Consiglio riprenderanno domani alle 10.

Sul testo stralcio in materia di continuità territoriale e di trasporto pubblico locale, la cosiddetta “legge sulla flotta sarda”, l’on. Giacomo Sanna (Psd’az) ha detto: “Fino a quando non privatizzeremo Saremar e i collegamenti con le isole minori, il contributo dello Stato sarà sospeso, visto che siamo in ritardo. L’altro punto all’ordine del giorno di questo testo riguarda il caro tariffe e le corse cancellate per risparmiare: il pericolo che stiamo vivendo nasce dal fatto che l’ex Tirrenia e Moby sono la stessa cosa e dunque questo monopolio degli armatori napoletani ha creato e crea problemi. Potevamo difenderci soltanto affittare le navi e garantire il servizio. Noi non ci stiamo inventando armatori ma spendiamo decine di milioni per il trasporto pubblico gommato e per la continuità aerea.
Credo, dunque, che fare le quattro tratte navali principali (Cagliari-Civitavecchia, Cagliari-Livorno, Porto Torres-Genova e Olbia-Genova) non ci costerà più di quindici milioni di euro l’anno ma avremo evitato questo strano monopolio che limita la libertà di un intero popolo. Se non capiamo questo, altro che parlare di sovranità e di indipendenza: il mare è il nostro elemento di sviluppo del quale non possiamo fare a meno. La Tirrenia è sempre stata nemica dei sardi e lo sarà sempre di più ora che à in mano a privati”.
Ha preso poi la parola l’on. Luigi Lotto (Pd), secondo cui “questo dei collegamenti è obiettivamente uno dei problemi principali del popolo sardo ma non riguarda i sardi e basta. Nessuno di noi sottovaluta la questione e anche lo sforzo dell’assessore Solinas va preso senza nessuna strumentalizzazione. Però la flotta sarda non è la risposta più giusta. L’on. Giacomo Sanna dice letteralmente: “Non vogliamo fare gli armatori”. Ma la realtà è che o si è armatori sino in fondo oppure non si fa. Non è che si improvvisa una società per azioni con personale e tecnologia per impiegarla solo se serve, magari la domenica. Dunque, la soluzione di questo problema va trovata con lo Stato e il governo nazionale che devono mettere fondi nazionali per risolvere questa partita. Noi non siamo la Sicilia, che è molto più vicina all’Italia. E non va bene che per salvare i posti di lavoro di Tirrenia lo Stato dia 72 milioni di euro l’anno per i prossimi otto anni ai privati. Dunque, per le ragioni che ho detto, rispetto a questa proposta noi siamo contrari: dobbiamo invece contrattare col Governo e dobbiamo farlo con autorevolezza, in nome del popolo che rappresentiamo”.
L’on. Mario Diana (capogruppo di Sardegna è già domani) ha chiesto la presenza in Aula del presidente della Regione: “Nel momento in cui si decide di mettere in piedi una flotta sarda a totale capitale pubblico, con tutto il rispetto non credo che sia sufficiente la presenza del solo assessore”.
La presidente Lombardo ha disposto poi l’esame del successivo punto all’ordine del giorno e ha messo in votazione l’elezione di un rappresentante del Comitato paritetico per le servitù militari, in sostituzione del componente deceduto Luigi Spano. L’Aula ha eletto Antonello Giuntini, che ha riportato 36 voti. Un voto è andato a Fernando Codonesu.
La presidente ha dichiarato conclusi i lavori, che riprenderanno domani alle 10. (c.c.)