CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 339 del 26 luglio 2012

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Documento n. 25/XIV/A Ersu di Cagliari Legge regionale 14 settembre 1987, n. 37, articolo 6 Approvazione proposta di Statuto

Cagliari, 26 luglio 2012 – Sotto la presidenza dell’on. Claudia Lombardo il Consiglio regionale si è riunito questa mattina per approvare la proposta di Statuto dell’Ersu di Cagliari e di Sassari. La proposta di Cagliari è stata illustrata dall’on. Carlo Sanjust (Pdl), presidente della commissione competente. L’oratore ha illustrato le modifiche suggerite dal consiglio di amministrazione dell’Ateneo cagliaritano. Hanno preso poi la parola gli on. Marco Espa (Pd), Nanni Campus (Pdl), Giulio Steri (Udc), Adriano Salis (Idv). Da più parti sono giunte critiche verso le due proposte, giudicate come datate per mancanza di elementi di modernizzazione e di norme a tutela della trasparenza.
L’on. Uras (Sel) ha annunciato il voto contrario e ha chiesto che sia cancellata la norma che prevede un rappresentante della Regione nel consiglio di amministrazione dell’Università. Sulla stessa posizione l’on. Ben Amara (Pdci). L’on. Salis (Idv) ha annunciato l’astensione.
L’on. Capelli (Sardegna è già domani) pur con forti criticità si è detto contrario: “Non possiamo bloccare l’approvazione dello Statuto”.
La stessa posizione è stata espressa dall’on. Cuccu per tutto il gruppo Pd: “Non possiamo fare diversamente, più avanti si porrà il problema di cancellare i cda, nel rispetto dell’esito referendario. Ma quello è un nostro onere”. L’assessore alla Cultura, on. Sergio Milia, ha detto: “E’ chiaro che la revisione dei cda dovrà essere fatta e contiamo di presentarla a settembre. Però non possiamo prenderci in giro circa il ruolo della
Regione rispetto all’Università”. Per i Riformatori l’on. Dedoni ha detto: “Non siamo d’accordo per largheggiare nei cda ma non possiamo non votare ora”.
L’on. Maninchedda (Psd’Az) ha chiesto l’emendamento dell’ordine del giorno con l’esclusione dell’articolo 36 della proposta statutaria di Cagliari ma per valutare gli effetti e le conseguenze giuridiche di tale esclusione l’on. Sanjust ha chiesto una breve sospensione per interrogare gli uffici. Alla ripresa, l’on. Sanjust ha chiesto il rinvio in commissione dei due statuti e l’Aula si è espressa favorevolmente.

L’on. G. Diana (Pd), intervenendo sull’ordine dei lavori, ha riferito all’Aula che il presidente della Regione Cappellacci, con atteggiamento strumentale, aveva comunicato ai lavoratori (che stamattina avevano organizzato un sit in sotto il Consiglio regionale) che non poteva riceverli in quanto la Presidenza del Consiglio negava l’accesso dei sindaci e dei sindacati al Palazzo. Non è così – ha detto Diana – se il Presidente della Regione non vuole riceverli cerchi altre motivazioni e non getti discredito sul Consiglio. Alle parole del capogruppo del Pd sono scoppiate le polemiche, la Presidente ha sospeso i lavori e ha convocato una conferenza dei capigruppo. Alla ripresa il presidente della Regione Cappellacci ha detto che quanto riferito dall’on. Diana è totalmente destituito di fondamento. La verità – ha detto il presidente Cappellacci - è che il sit in di oggi davanti al Consiglio era stato organizzato da tempo. Quando i sindacati hanno chiesto di incontrami io, sapendo che ero in Aula per le linee guida del PPR, ho risposto che dovevano adeguarsi ai lavori dell’Aula e che, pertanto, li avrei ricevuti nei locali della giunta in via Roma. Io credo – ha proseguito Cappellacci - che il presidente della Regione abbia il diritto di ricevere negli uffici della giunta una delegazione di sindaci, di sindacati e di lavoratori. Quando ho saputo che la delegazione non è stata fatta entrare negli uffici del Consiglio stavo lasciando il Palazzo per andare a incontrarli negli uffici di viale Trento. Basta con le menzogne – ha aggiunto - avevo deciso di riceverli qui solo perché ero in Consiglio per il Ppr.
La Presidente del Consiglio Claudia Lombardo ha sottolineato che non è la prima volta che si creano incidenti di questo tipo. Ci sono delle regole che devono essere seguite. La giunta deve ricevere le delegazioni nelle sedi della Regione. Se è necessario uno strappo alla regola il Consiglio deve essere tempestivamente informato e non essere messo davanti al fatto compiuto.
L’on. Giampaolo Diana (Pd), intervenendo per fatto personale, ha chiarito che i capigruppo avrebbero incontrato tra poco la delegazione e così si sarebbe potuto chiarire se è vero o meno che il presidente aveva detto di non poterli ricevere perché la presidenza del Consiglio non consentiva di entrare nel Palazzo di via Roma. Il capogruppo del Pd ha chiesto a tutti di non alimentare il clima di tensione .
Il Presidente Cappellacci, intervenendo per fatto personale, ha detto all’on. Diana che sarebbe il caso di fare il Aula il nome di chi ha fatto quell’affermazione.
L’on. Salis (Idv), sull’ordine dei lavori, ha ricordato all’Aula che c’era una delegazione di sindaci e amministratori che aspettava di essere ricevuta dai capigruppo.
L’on. Uras (Misto) ha chiesto di aggiornare il Consiglio a questo pomeriggio per permettere di incontrare i lavoratori.
L’on. Amadu (Pdl), intervenendo per fatto personale, ha chiesto un maggior rispetto delle regole e il non stravolgimento del Regolamento. L’on. Pittalis (Pdl) ha auspicato, un corretto funzionamento dell’Assemblea. Se ci sono iscrizioni a parlare – ha detto - non si può convocare la conferenza dei capigruppo. Certo, è nelle prerogative del presidente ma non consente la normale dialettica. Dopo l’intervento dell’on. Giampaolo Diana si doveva consentire agli altri di replicare subito, non dopo la conferenza dei capigruppo.
La Presidente Lombardo ha sospeso i lavori per permettere ai capigruppo di incontrare la delegazione dei lavoratori delle industrie del Nord Sardegna. Riprenderanno alle ore 13.

Alla ripresa i lavori sono stati interrotti. Il Consiglio si riunirà giovedì 2 agosto alle ore 10 con l’esame delle mozioni e delle interpellanze. (FINE)