CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 338 del 25 luglio 2012

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Linee guida del Ppr: interventi e replica della Giunta

Cagliari, 25 luglio 2012 – I lavori del Consiglio regionale sono stati aperti nel pomeriggio dalla presidente, on. Claudia Lombardo, che ha dato la parola l’on. Ignazio Artizzu (Fli), che ha detto: “Siamo davanti alle linee guida del Ppr che verrà e sull’attuale Ppr continuiamo a pensare che si fonda su un ipocrita ambientalismo, anche se oggi alcuni colleghi sembrano dimenticare la battaglia comune contro l’allora Ppr. Al trasformismo non c’è rimedio. Non sono d’accordo sul pensiero che si sta affacciando secondo cui l’uomo sta diventando il cancro del pianeta. Anche voi scivolate sui falsi ambientalismi e perfino un collega pacato cole l’on. Sechi ieri sembrava invasato quando enunciava le prossime tragedie per la Sardegna nel caso di approvazione delle linee guida del Ppr. Io, invece, non credo al vostro catastrofismo perché nessuno di noi è favorevole a far spazio ai costruttori di ecomostri e ai cementificatori di spiagge. Gridare al lupo senza il lupo è lo sport dei demagoghi. Puntate tutto sulla stessa carta che vi ha fatto perdere e state ingannando il popolo sardo, raccontando un sacco delle coste che non esiste. E’ triste vedere l’opposizione ridotta così”.
Sulla stessa posizione anche l’on. Antonello Peru (Pdl), che ha detto: “Come fate a parlare di assalto alla Sardegna se ancora queste linee guida non sono state nemmeno approvate? Voi non volete bene alla nostra terra e tutti sappiamo che la revisione del Ppr tutela il nostro paesaggio ed è necessaria per la crescita della Sardegna. Si può riqualificare senza distruggere, si possono autorizzare campi d golf senza pensare di aver compromesso la Sardegna”.
Per l’on. Adriano Salis (Idv) “dovrebbe bastare l’esempio della Spagna, che ha bruciato il suo territorio sul totem dello sviluppiamo e oggi è in profonda crisi. Il fatto è che non è vero che edilizia uguale sviluppo e noi dobbiamo fermare corsari e bucanieri dell’edilizia. Caro assessore, penso di fare il mio dovere se dico che deve essere fatta la tara di un eccesso di propaganda utilizzata per solleticare alcuni corpi elettorali. Mi auguro che vogliate abbandonare questa direzione perversa e che vogliate fare tesoro di altre esperienze di politica urbanistica”.
Per il capogruppo del Psd’Az, on. Giacomo Sanna, “non è vero che questo Ppr ha fatto cessare il consumo della fascia costiera e mi spiace che non sia presente l’on. Soru. Vogliamo parlare della cava di granito che doveva essere trasformata in resort e porto? Vogliamo parlare dell’Ogliastra e di tutte le altre zone dove si è comunque costruito? La verità è che il Consiglio regionale è stato esautorato negli anni e la discrezionalità si è affermata, purtroppo. Soru lo ha commesso questo errore, convinto di governare tutta la vita. E non va bene. Qualche errore è stato commesso da chi ha governato prima e quegli errori vanno ricordati. Sono mancato pochi anni da questo Consiglio e mi sembra di essere mancato invece da tanti anni: non è possibile rinunciare al ruolo di assemblea elettiva altrimenti abbiamo finito, esaurito il nostro ruolo. Su temi come questo anziché disturbare personaggi che hanno dato lustro a questa terra, è meglio chiederci noi se siamo in grado di fare qualcosa di meglio subito“.
E’ intervenuto l’on. Mario Diana, capogruppo di “Sardegna è già domani”: “L’on. Soru rimane comunque sempre l’elemento su cui fare riferimento sulla materia del Ppr ma col suo intervento il collega Artizzu ha demolito, forse involontariamente, la maggioranza. Condivido l’intervento del collega Artizzu, sia chiaro, e ricordo che battaglia facemmo contro il Ppr di Soru dentro questo Consiglio. A seguito di quella battaglia, però, che cosa rimane oggi? In queste linee guida non cambia nulla, se non in peggio. Quali problemi risolvono queste linee guida? Non lo sappiamo, lo scopriremo con le norme tecniche di attuazione. Nel frattempo questo documento non dà nessun tipo di risposta alle domande che ci sono state poste in campagna elettorale e arriva in aula in ritardo e i Comuni costieri, che hanno avuto notizia di ciò, hanno sospeso l’adeguamento dei Puc al Ppr, ovviamente. E’ vero che il mondo sta cambiando e che non si può toccare l’ambiente. Ma cos’era Venezia prima di essere mopdificata e trasformata? E’ la trasformazione dell’uomo che ha reso così bella Venezia”.
Per l’on. Attilio Dedoni (Riformatori) “questo dibattito è a tratti mortificante e marcato di demagogia. Non giova al popolo sardo mistificare questa discussione. Siamo stati noi Riformatori a volere fortemente questo dibattito e purtroppo la mancata modifica della legge 8 ci impedisce di ricercare tutti i miglioramenti possibili. Ma quel che è certo è che la Giunta Cappellacci non deciderà da sola come si devono cambiare le norme urbanistiche. Questo Ppr va cambiato perché su questo Ppr abbiamo speso la nostra parola e domandato il voto”.
E’ intervenuto poi il capogruppo di Sel, on. Luciano Uras, che ha detto: “La vostra supermaggioranza di inizio legislatura dimagrisce ma ammesso che riusciate ad approvare un ordine del giorno che recepisce queste linee guida a quel punto dovrete avviare comunque tutte le procedure col ministero per il nuovo Piano. Tutto questo in una condizione politica e sociale della Sardegna e dell’Italia devastata, con le elezioni del Parlamento e forse del Consiglio regionale alle porte. Questa legislatura terminerà con un prodotto uguale a zero o peggio. Siamo alla confusione totale perché, lo dice lo stesso Cappellacci, non ci fermiamo mai a riflettere. E’ un supplizio che non produce effetti. Ai maligni sorge così un dubbio: ma vuoi vedere che lo fanno apposta perché non vogliono regole? Assessore Rassu, faccia un atto di coraggio e rinviamo dopo l’estate l’approvazione di questa roba e rilanciamo nel frattempo la pianificazione urbanistica comunale”.
Per l’Udc l’on. Giulio Steri ha detto che “continua l’atteggiamento manicheistico che alcuni portano nel dibattito. Altri, invece, come l’on. Giacomo Sanna hanno ricordato che 186 intese sono comunque state autorizzate. E c’è poi chi viene, pontifica e se ne va, com’è suo costume. Non siamo noi i sostenitori del cemento né la classe politica sarda, tutta, che in questi decenni ha recepito il decreto Galasso. Detto questo, perché votiamo queste linee guida, con un ordine del giorno? Perché abbiamo recepito le linee guida del Ppr di Soru, indietro non si torna, ma siamo anche andati oltre: al secondo ambito omogeneo. Dunque, il nostro è un ordine del giorno che non fa discendere vincoli diretti ma un orientamento che può essere pure modificato. Quello che conta è quello che sarà fatto, con rigore: non i principi generali. Siamo pronti a confrontarci su tutto”.
Per il Pdl l’on. Pietro Pittalis ha esordito dicendo: “Bene ha fatto l’on. Steri a riportare al posto giusto il dibattito. Ognuno fa le valutazioni che ritiene ma sui rilievi allora mossi l’ex presidente Soru qualche riflessione l’avrebbe dovuta fare. Noi non vogliamo una contrapposizione ideologica e accogliamo l’invito in questo senso ma non trovo utile che il dibattito sia caratterizzato da un’invettiva bolsa e logora contro la persona del presidente della Regione. Siete voi ad avere i pregiudizi e a cercare sempre il muro contro muro, ad ascoltare l’ambientalismo ipocrita praticato troppo spesso da ville in riva al mare. Quelli che parlano di speculazione edilizia la conoscono bene per averla praticata: da loro non accettiamo lezioni. Siamo aperti al dialogo ma senza pregiudizio né livore. Dopo queste linee guida nessuno potrà permettersi di girare in elicottero per la Sardegna alla ricerca di aree sulle quali insediare iniziative. E mi spiace che non sia presente stasera l’on. Soru al quale avrei voluto ricordare che ha firmato un accordo di programma per realizzare un campo da golf tra i campi della Marmilla, parliamo di 600 mila metri cubi. Le nostre linee guida sono solo una revisione e un aggiornamento rispetto alle numerose sentenze del Tar Sardegna”.
Ha preso poi la parola il capogruppo on. Giampaolo Diana, che ha detto: “C’era certamente attesa per questo dibattito ma anche preoccupazione, anche oltre la nostra Isola. Solo voi, colleghi di maggioranza, non avvertite il rischio dei danni irreversibili che le linee guida potrebbero comunque causare. Il valore della differenza, della diversità è un valore anche economico, non solo culturale: perché per voi il Ppr è una barriera architettonica? Che valore aggiunto produrranno le correzioni che vi apprestate ad apportare? E’ una barzelletta dire che per colpa del Ppr abbiamo perso 17 mila posti di lavoro nell’edilizia. Ritirate per ora le linee guida e discutiamo in commissione un testo di legge urbanistica, ricostruite l’ufficio del Piano per assistere i Comuni mettendoci le risorse: è un terreno di confronto o no?”.
L’assessore Rassu ha preso la parola per la Giunta e ha detto: “Tutti in quest’Aula hanno riconosciuto l‘importanza del paesaggio e dell’ambiente, pur nella differenza delle posizioni. Certo che ci vorrebbe, e ci stiamo lavorando, una nuova legge urbanistica. Ma intanto partiamo dalle debolezze del Ppr 2006, per trasformarli in punti di forza. Certo, i Comuni hanno incontrato difficoltà ad adeguare il loro Puc, anche per la sfiducia da parte dei Comuni per il quadro di incertezza. Per questo cerchiamo di rivedere il quadro normativo e cartografico, per supportare le attività di adeguamento. E non è vero che è stato smantellato l’ufficio del Piano, perché sono state anche stipulate convenzioni con l’Università e il personale esterno e non solo è lì al lavoro. I dati sono questi”.
La presidente Lombardo ha comunicato che sono giunti due ordini del giorno e ha proposto pertanto il rinvio della seduta a domani. L’Aula si è pronunciata però in senso contrario e la presidente Lombardo ha sospeso i lavori sino alle 20.30. (c.c.)

Il Consiglio approva le linee guida del Ppr

Alla ripresa la presidente Lombardo ha fatto dare lettura dei due ordini del giorno (Pittalis e più sulle linee guida del Ppr, Sanjust e più sulal crisi delle imprese balneari) pervenuti alla presidenza.
La presidente Lombardo ha messo in votazione l’ordine del giorno 1 che recepisce le linee guida del Ppr. Sul punto è intervenuto l’on. Gianvalerio Sanna (Pd), che ha detto: “In materia urbanistica lo Stato c’è e noi siamo più sereni per il futuro della Sardegna. Portare avanti queste linee guida senza il consenso dello Stato inficerà tutto il vostro lavoro e ve lo diciamo in anticipo, prima che facciate errori pericolosi”. Anche l’on. Porcu (Pd) ha annunciato il voto contrario: “E’ un esercizio retorico inutile, avete trascorso un anno a fare annunci”.
Secco nel giudizio l’on. Diana, che ha detto: “Noi non possiamo votare contro perché non condividiamo le precedenti linee guida. Ma non possiamo nemmeno votare a favore, perché non siamo d’accordo. Dunque, non ci resta che l’astensione ma solo perché non abbandoniamo l’Aula: non lo abbiamo mai fatto”.
L’Idv ha annunciato il voto contrario con l’on. Salis: “Pensiamo che queste linee siano un peggioramento e la nostra rete di salvataggio è rappresentata dal rigore del ministero”.
Anche per Sel voto contrario. L’on. Uras ha detto: “Questa continua incertezza sulla pianificazione urbanistica è un danno per i Comuni, per l’economia e la società sarda”.
L’Aula ha votato l’ordine del giorno che recepisce le linee guida del Ppr: approvato con 68 presenti, 63 votanti, 38 voti favorevoli, 25 contrari e 5 astenuti.
La presidente ha poi messo in discussione l’ordine del giorno 2 sui problemi del settore delle imprese balneari a firma Sanjust e più. Il presentatore, sospinto da interventi di maggioranza e opposizione, ha disposto il ritiro.
I lavori riprenderanno domani alle 10. (c.c.)