CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 324 del 17 maggio 2012

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Mozione n. 181 (Mario Diana e più) sulla realizzazione del quinto gruppo a carbone in sostituzione delle due unità ad olio combustibile nella centrale termoelettrica di Fiume Santo. I lavori del consiglio regionale riprenderanno alle ore 15.

Cagliari, 17 maggio 2012 - I lavori si sono aperti sotto la presidenza della Presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo.
All’ordine del giorno la Mozione n. 181 (Mario Diana e più) sulla realizzazione del quinto gruppo a carbone in sostituzione delle due unità ad olio combustibile nella centrale termoelettrica di Fiume Santo.
Questa mozione impegna la giunta regionale a investire i massimi livelli istituzionali perché intervengano presso i vertici aziendali di E.ON per scongiurare il disimpegno dall'investimento già autorizzato per il sito di Fiume Santo o, in alternativa, perchè siano prese in considerazione le eventuali offerte di soggetti interessati a realizzare l'impianto al posto dell'azienda tedesca. Nel documento si chiede, inoltre, all’esecutivo di sollecitare al Governo italiano una presa di posizione nei confronti del Governo federale tedesco per fare in modo che E.ON rispetti le intese liberamente sottoscritte con la Regione autonoma della Sardegna. Nella mozione si chiede anche alla giunta se risponda al vero che l'offerta avanzata dal gruppo Indorama-Clivati sarebbe stata respinta da E.ON e, in caso affermativo, se tale rifiuto abbia indotto le due aziende a desistere definitivamente dall'iniziativa, determinando con ciò un gravissimo danno al territorio, sia in termini occupazionali che ambientali e se il Ministero dello sviluppo economico, come riferito alle organizzazioni sindacali dalla stessa E.ON, avrebbe condiviso l'intenzione dell'azienda di non costruire il nuovo gruppo a carbone, avallando di fatto il mantenimento in attività dei vecchi gruppi a olio combustibile. Nella mozione si chiede alla giunta di accertare l'adeguatezza della decisione assunta da Terna Spa, società del gruppo Enel Spa, di inserire la centrale di Fiume Santo tra i cosiddetti "impianti essenziali" per il sistema energetico nazionale, corrispondendo così un compenso ad E.ON indipendentemente dall'effettivo funzionamento della centrale e disincentivando di fatto gli investimenti previsti per l'ammodernamento del sito produttivo e di adottare ogni atto necessario al fine di contrastare il comportamento dilatorio di E.ON riguardo all'esecuzione delle bonifiche ambientali nel sito della centrale. La mozione è stata illustrata dall’on. Mario Diana (Pdl) che ha detto che la vertenza che riguarda la centrale di Fiume Santo deve essere risolta nel più breve tempo possibile per dare risposte immediate al territorio e a tutta la Sardegna. Il capogruppo del Pdl ha criticato duramente il comportamento del colosso dell’energia tedesco che, dopo aver ottenuto in Sardegna tutto quello che ha voluto, oggi fa sapere che non è più interessanto a costruire la centrale. Ma non solo: E.on non vuole neanche che la costruiscano altri. Per l’on. Mario Diana è ora di fare chiarezza: Il ministro Passera deve far sapere se è vero che il governo nazionale è favorevole alla non costruzione della centrale. Anche l’on. Maninchedda (Psd’az) è molto critico nei confronti della multinazionale (che deve essere costretta a costruire la centrale), del ministro Passera (che ha ricevuto E.on ma non certo i sardi), di Terna (che avrebbe dovrebbe essere arbitro e invece ha operato in maniera truffaldina).
Per l’on. Lotto (Pd) anche solo avanzare l’ipotesi di non realizzazione del quinto gruppo vuol dire chiudere il polo energetico del nord Sardegna. Questo non può essere consentito. Per l’esponente del Pd c’è stata troppa attenzione alle esigenze economiche di un grande gruppo. Ora ci vuole un’azione forte da parte della giunta regionale per costringere E.on a realizzare la centrale o per fare in modo che la faccia realizzare da altri.
Per l’on. Planetta (Psd’az) questa mozione fa ricordare argomenti ormai classici: conflitto Stato –Regione, mancanza di contropartita per l’uso del nostro territorio, questione energia. Il consigliere del psd’az ha parlato di “malafede” di E.On, che ha portato persino manodopera da fuori per lavorare nell’impianto sardo. Non si può tollerare – ha detto - il disimpegno industriale della multinazionale. E’ necessario chiedere subito il risanamento ambientale e la bonifica del territorio.
L’on. Pietro Cocco (Pd) ha richiamato alle sue responsabilità il presidente della Regione. Il Consiglio – ha ricordato - due anni fa aveva dato mandato al capo dell’esecutivo di elaborare un piano energetico regionale ma nulla è stato fatto. Il presidente Cappellacci anziché mettere all’odg della giunta la nomina di persone nei consigli di amministrazione che non sanno niente di energia e di miniere pensi ad elaborare un piano energetico.
L’on. G. Diana (Pd) ha chiesto alla giunta cosa ha fatto dopo l’approvazione all’unanimità, da parte del Consiglio il 21 marzo di quest’anno, di una mozione su E.On. Per il capogruppo del Pd entro 30 giorni la giunta deve coinvolgere i vertici internazionali dell’azienda per avere risposte certe sul loro impegno a Fiume Santo. Se non rispettano gli impegni – ha detto Diana – è necessario annullare tutte le concessioni.
L’on. Campus (Pdl) ha detto che la Sardegna dopo essersi “svenduta” alle multinazionali in cambio di niente ora cerca di riacquistare autorità. La nostra posizione è debole, saremo capaci da ora in poi di fare scelte lungimiranti che pensino veramente al bene della Sardegna e a tutelare la dignità dell’isola?
Per l’on. Daniele Cocco (Idv) E.on non ha onorato nessuno degli impegni assunti ma ha posto in essere una politica parassitaria che ha messo a rischio anche la salute dei lavoratori.
Per l’on. Mario Bruno (Pd) siamo nell’alveo del conflitto Stato-Regione. Se il quinto gruppo a carbone non è più nei piani strategici, E.on deve bonificare e andare via per lasciare spazio a chi vuole portare avanti il progetto. Serve una politica industriale, serve una presa di posizione autorevole.

I lavori riprenderanno questo pomeriggio alle 15 FINE (R.R.)