CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 317 del 19 aprile 2012

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Approvati il Testo Unificato n. 373 374 381/A Modifiche alla legge regionale 15 marzo 2012, n.6 (legge finanziaria 2012) e il Conto Consuntivo esercizio finanziario 2010 del Consiglio regionale. L’on. Uras (Misto) annuncia l’occupazione dell’Aula consiliare da parte dei consiglieri di Sel – Indipendentistas

Cagliari, 19 aprile 2012 – Il Consiglio regionale ha approvato (Presenti 67, votanti 62, sì 41, no 21, 5 astenuti) il Testo Unificato n. 373 374 381/A Modifiche alla legge regionale 15 marzo 2012, n.6 (legge finanziaria 2012) e il Conto Consuntivo esercizio finanziario 2010 del Consiglio regionale (Presenti 64, votanti 63, sì 62, no 1, 1 astenuto). I lavori si sono aperti sotto la presidenza della Presidente Claudia Lombardo. Primo punto all’ordine del giorno il Testo Unificato n. 373 – 374 -381/A che apporta modifiche alla legge finanziaria per l’anno 2012 al fine di agevolare il perseguimento degli obiettivi individuati dal documento. Il Testo Unificato è stato licenziato dalla commissione, nella seduta del 17 aprile 2012, con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione dei consiglieri dell’opposizione. Nell’articolo 1 del TU è prevista la modifica ai commi 16, 17 e 18 dell'articolo 1 e al comma 14 dell'articolo 5 della legge regionale 15 marzo 2012, n. 6 (legge finanziaria 2012) esso prevede, inoltre, l'abrogazione della tabella E (elenco delle priorità nei pagamenti per l'anno 2012) allegata alla stessa legge. La relazione è stata fatta dal Presidente della Terza commissione Pietro Fois. “Di fatto – ha detto Fois – il patto di stabilità interno costituisce un forte freno per la spesa regionale e pone limiti stringenti alla capacità di impegno e pagamento richiedendo una sorveglianza continua e progressivi aggiustamenti”. Il primo ad intervenire nel dibattito generale è stato l’on. Sabatini (Pd) che, esprimendo un voto di astensione, ha segnalato che a poche settimane dalla Finanziaria la maggioranza ha necessità già di modificare il testo della legge. Un segnale preoccupante che denota l’incapacità di questo esecutivo che si ostina ad agire nella più completa solitudine. Siamo alla ricerca continua di notizie – ha detto – prima di tutto sulla vertenza entrate. Sabatini ha sottolineato lo stato di grave crisi che sta attraverso la Sardegna, crisi aggravata dai vincoli del Patto di stabilità. “Dal 2007 a oggi – ha concluso - abbiamo perso un miliardo di euro a causa del vincolo del patto di stabilità”. L’on. Porcu (Pd) ha detto che c’è il tentativo da parte della maggioranza di far passare queste modifiche come ordinaria amministrazione mentre è solo un atto di “misericordia politica” che certifica che la distanza tra quello che il bilancio promette e poi quello che si può fare è incolmabile. Oggi con la rinuncia alla Tabella E – ha proseguito - si palesa che la giunta non è in grado di innalzare neanche il livello di conflitto istituzionale con lo Stato per far valere i nostri diritti. Questa modifica è una ammissione di inadeguatezza.
L’on. G.V. Sanna (Pd) ha detto che questa legge non è un mero passaggio burocratico. Ad un mese di distanza dall’approvazione della finanziaria – ha proseguito - la giunta è preoccupata.C’è un quadro di impossibilità di scegliere come spendere perché la Tabella E pone una rigidità che non può e non vuole rispettare . Per Sanna l’esecutivo propone la modifica per dare la possibilità al presidente della Regione di avere “le mani libere” e, quindi di spendere i soldi della pubblicità istituzionale in maniera discrezionale. Per Sanna questo provvedimento è un suicidio della classe politica contro la classe politica. Noi ci siamo astenuti in commissione – ha ribadito - e ci asterremo in aula. Questa giunta regionale pensa solo a una politica speculativa.
L’on. Salis (Idv) ha ricordato che la tabella E serviva per individuare le priorità. Questa leggina – ha detto - è un pannicello caldo sulle piaghe della Sardegna in crisi. I veri problemi sono altri: la vertenza entrate ancora irrisolta, il patto di stabilità, la incomunicabilità tra Giunta e Consiglio. Salis ha chiesto spiegazioni all’assessore La Spisa sullo stato delle vertenze ancora aperte. Per l’esponente dell’Idv è necessario un gesto politico forte che porti lo Stato nazionale a rivedere i vincoli del patto di stabilità.
L’on. Uras (Misto) ha detto di essere contrario alla modifica del comma 14, articolo frutto di un accordo tra maggioranza e minoranza. La giunta, unilateralmente ha deciso di modificare quell’accordo. Ancora una volta gli interlocutori della maggioranza non mantengono gli impegni. Che bisogno c’è – ha chiesto - di cancellare la tabella E? Se abbiamo fatto un accordo perché ve lo rimangiate? Perché non volete garantire un sessantesimo del bilancio della Regione ad interventi per la povertà, alla cantieristica di emergenza, a dare lavoro e sostegno al nostro sistema economico in difficoltà? Questa modifica è immorale.
L’on. Giampaolo Diana (Pd) ha detto che la giunta sta buttando al macero il lavoro importante fatto in commissione bilancio. Le forze politiche hanno lavorato sentendo le esigenze dei più deboli. Vi invito a riflettere – ha aggiunto – per non mortificare il lavoro del Consiglio regionale che è riuscito a mettersi in sintonia, attraverso l’articolo 5 della norma in discussione, con le richieste delle parti sociali. Responsabilmente abbiamo deciso di vincolare la spesa attraverso la Tabella E , oggi cancellare queste priorità è un fatto grave. Non vorremmo che con questa modifica la presidenza della giunta abbia da oggi “mani libere” per utilizzare le risorse della pubblicità istituzionale a fini personali e propagandistici. L’on. Diana ha chiesto al presidente Cappellacci, questa mattina assente, di confrontarsi in Consiglio su alcune materie soprattutto sulla continuità territoriale. Assumiamoci la responsabilità – ha concluso - di “sfiduciare” il presidente della Regione che utilizza le poche risorse della Sardegna per soddisfare una sete di demagogia e populismo.
L’assessore La Spisa ha specificato che si tratta di un intervento urgente in una parte della finanziaria che si è rivelata di difficile attuazione. L’unica preoccupazione che abbiamo non è acquisire discrezionalità tutt’altro. La tabella E la vogliamo eliminare perché si è rivelata un elemento di eccessiva rigidità. Nessuno vuole mettere in discussione la priorità degli interventi sul lavoro o di crescita economica, anzi la giunta vuole rispettare le indicazioni che ha dato il Consiglio. Questa legge è di buon senso, di ragionevolezza.
Prima del voto sul passaggio agli articoli, per dichiarazione di voto, è intervenuto l’on. Uras (Misto) che ha parlato di “tradimento dell’accordo” e di odio di questa maggioranza nei confronti della “difficoltà sociale” . Uras voterà contro il passaggio agli articoli.
Votato il passaggio agli articoli, è intervenuto nuovamente l’on. Uras (Misto) che ha chiesto di non modificare l’articolo 5 e soprattutto il comma 14 che prevede gli interventi anticrisi. Uras ha chiesto la votazione per parti e di non approvare la lettera B dell’articolo 1. Sono poi intervenuti: l’on. Maninchedda (Psd’az) che ha detto che nei momenti di crisi è necessario che tutti partecipino a trovare le soluzioni; l’on. Bruno (Pd) che ha affermato che ci sono responsabilità precise da parte di questa giunta regionale. Occorra la presa di coscienza che c’è pressapochismo in atto. Non si possono fare continuamente le leggi e poi cambiarle. Questa leggina – ha concluso - merita un voto contrario perché non si può mettere in discussione l’articolo 5. L’on. G.V. Sanna (Pd) che ha ribadito che la spesa istituzionale della regione non può comprendere scelte di carattere politico. Per dichiarazione di voto sul punto 16 e sul punto C dell’articolo 1 sono intervenuti l’on. Salis (Idv) , l’on. Uras (Misto) , l’on. Cuccureddu (Misto), l’on. Maninchedda che ha chiesto il voto per parti anche per la lettera A (votare separatamente il punto 16 e il punto 17), l’on. G. Diana (Pd). Il punto 16 della lettera A dell’articolo 1 e la lettera C sono stati approvati (presenti 70, votanti 65, sì 43, no 22, 5 astenuti). Sul punto 17 l’on. Maninchedda ha proposto due emendamenti orali. Il primo, accolto dall’Aula, che prevede di aggiungere dopo le parole …I successivi provvedimenti “a valere sulla legge regionale 2 del 2007” e un altro emendamento orale che non è stato approvato dall’Aula. L’on. G. Diana ha chiesto una breve sospensione. Alla ripresa dei lavori l’assessore La Spisa ha presentato un emendamento orale che aggiunge alla fine del punto 17 le parole “in conto residui”. Così emendato il punto 17 è stato approvato (Presenti 69, votanti 63, sì 42, no 21, 6 astenuti). Sulla lettera B è intervenuto l’on. Uras (Misto) e poi l’on. Salis (Idv). Anche la lettera B è stata approvata (Presenti 67, votanti 62, sì 38, no 21, 6 astenuti). L’on. Uras (Misto) ha annunciato che da oggi occupa l’Aula del Consiglio regionale per protestare contro l’atteggiamento arrogante della giunta che non rispetta mai gli impegni e che non dà mai attuazione alle leggi approvate dal Consiglio. Delle 73 leggi approvate dal Consiglio – ha detto - l’80% è inattuato da questa giunta. Dove è il tavolo politico, dove la ricontrattazione del patto di stabilità? Io resterò a occupare l’Aula – ha aggiunto - non abbandono la gente che sta male. L’on. Giampaolo Diana (Pd) , sull’ordine dei lavori, ha ribadito la richiesta di lasciare il comma 14 dell’articolo 5 così come era scritto. Alla presidente del Consiglio ha chiesto se il presidente della Regione sarà in aula questo pomeriggio per discutere della mozione della continuità territoriale aerea. Noi non andremo via da quest’Aula – ha detto - fino a quando il presidente Cappellacci non verrà qui a confrontarsi. La presidente Lombardo ha chiarito che il presidente della Regione è a Bruxelles. Proseguiamo con l’odg – ha affermato - poi vedremo quando arriverà il momento di discutere la mozione sulla continuità territoriale. La legge è stata approvata (Presenti 67, votanti 62, sì 41, no 21, 5 astenuti).

Approvato il CONTO CONSUNTIVO esercizio finanziario 2010 del Consiglio regionale.

Il Consiglio regionale ha poi approvato il Conto Consuntivo esercizio finanziario 2010 del Consiglio regionale.
I lavori riprenderanno questo pomeriggio alle ore 16. (R.R.)