CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 315 del 22 marzo 2012
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Mozioni e interpellanze in materia sanitaria
Cagliari, 22 Marzo 2012 - Sotto la presidenza dell’on. Claudia Lombardo la discussione generale sulla Sanità sarda è ripresa nel pomeriggio. Subito ha preso la parola l’on. Giampaolo Diana, capogruppo del Pd, che ha detto: “La mozione Barracciu ha il merito di aver posto al centro del dibattito un tema che la Giunta avrebbe dovuto porre al centro dell’attenzione. La funzione attuale della Sanità è gestire il consenso politico e non curare la salute dei sardi, visto che il primo atto di questa maggioranza è stato commissariare le Asl e a distanza di tre anni la riforma della Sanità non c’è stata. E se questo non è vero vuol dire che siete incapaci. Perfino l’assessore Oppi, con la franchezza che lo contraddistingue, ha detto alcune cose importanti. Non si comprende perché non facciate i concorsi e perché lasciate questa discrezionalità ai direttori generali per la nomina dei primari. Perché sono ancora scoperti tanti posti da primariato? Assessore, ce lo dica. E così sul personale: o lei è complice, assessore, di questa situazione, oppure non capisco perché non riesca a interrompere l’uso illegale dell’interinale”.
Per l’assessore De Francisci “questa mozione ha intanto ottenuto il risultato di portare il tema al centro del dibattito politico. Come precondizione di ogni altro ragionamento, dico che è necessario portare in Aula la riforma e chiedo ai capigruppo di mettere la riforma al centro della programmazione trimestrale dei lavori del Consiglio regionale. Emendiamo, se necessario, troviamo una sintesi. Però, facciamolo: non è più possibile rinviare quest’atto di programmazione. Però, è anche ingenerosi dire che la Giunta non ha fatto niente: abbiamo approvato la riforma e atti di programmazione come il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera. Non sono innamorata della poltrona che occupo, lo faccio con grande sacrificio ma se è utile sono pronta a lasciarla nelle mani del presidente che mi ha chiesto di occuparmi della sanità. Ma non credo che sia questo il punto: dobbiamo fare sintesi tra tutte le forze politiche per arrivare a una riforma condivisa”. Sul disavanzo l’assessore ha detto: “Il lordo è di 198 milioni di euro ma senza gli ammortamenti il disavanzo è di 159 milioni. Il deficit reale è di 96 milioni di euro, con il conto economico alla mano. Non sono interessata a cercare responsabilità negli anni passati ma a contribuire alla riforma necessaria della Sanità sarda”. L’assessore ha parlato anche delle liste d’attesa, della sanità privata, del costo del ticket. Sugli interinali ha detto: “Le Asl hanno ricevuto più di un sollecito e nel frattempo sono stati bloccati tutti i processi. Stiamo aggiornando un file tutte le volte che le Asl ci danno aggiornamenti e che sarà a disposizione della commissione Sanità. Non amiamo la precarizzazione del lavoro”.
L’on. Barracciu (Pd) ha replicato: “Ringrazio tutti per l’attenzione ma questa mozione non è una diatriba di genere, come ha detto l’on. Sanjust. Come giudicare altrimenti le considerazioni dell’on. Oppi e di tanti altri? Sono diatribe tra uomini e una donna? On. Sanjust, lei ha parlato da proto maschilista e non esistono diatribe ma di genere ma questioni politiche che interessano quest’Aula. Da certi elementi come la mancata approvazione della riforma del piano sanitario si coglie il fallimento di una coalizione che è stata messa insieme contro qualcuno e non per qualcosa. Se il Piano sanitario è una buona base di partenza, come ha detto l’assessore, perché non si riporta quello in commissione Sanità? E i direttori generali, non hanno forse bisogni di indirizzi politici e programmatici? Non possono fare quello che vogliono in una prateria di discrezionalità che non va bene. Lo stesso dico sulle liste d’attesa: sono sempre intasate, come prima. E’ disarmante la sua ammissione, assessore, rispetto alle questioni poste e spiace che lei consideri questa mozione come non approvabile”.
Hanno preso la parola anche l’on. Cocco (Sel) e Steri (Udc), che ha detto: “Non sono soddisfatto perché l’assessore non ha avuto la possibilità di replicare alla mia interpellanza. Spero ne abbia preso nota e che la giunta provveda. E spero anche che la Giunta chieda di portare la riforma del piano sanitario all’esame della commissione e dell’Aula”. Per l’on. Diana (Pd) “il tema delle liste d’attesa non è stato affrontato. Mi rendo conto che il tempo sia tiranno ma vorremmo sapere che utilità hanno prodotto le risorse destinate alla riduzione dei tempi delle liste d’attesa. E’ intollerabile che centinaia di interpellanze e interrogazioni non abbiano risposta”.
La mozione 171 è stata votata e per dichiarazioni di voto è intervenuto l’on. Pitea (Pdl): “Ho assistito a un dibattito franco e l’Aula non può perdere l’occasione per concludere il dibattito con un ordine del giorno unitario altrimenti voterò a favore della mozione”. Gli on. Steri (Udc) e Meloni (Riformatori) hanno annunciato il voto contrario “nonostante, e non a causa dell’assessore De Francisci, non stiamo governando bene la Sanità”. Favorevole si è dichiarato l’on. Salis (Idv): “Se il piano Dirindin era fatto male è indubbio che ancora voi ne dobbiate presentare uno e invece eludete il problema”. Per l’on. Uras (Sel) non si sa “prerchè i consiglieri regionali non possono accedere ai file del sistema informatico della Regione? Si faccia luce su questa nebbia e sulla tutela della riservatezza dei dati”. Favorevoli anche gli on. Agus (Pd) e l’on. Lotto (Pd). Contrario il capogruppo del Pdl, on. Mario Diana: “Porteremo al più presto la riforma sanitaria in Aula, la legge sulla famiglie e sulle malattie rare”. L’on. Vargiu ha detto: “Una riforma sanitaria c’è ma se ne viene proposta un’altra evidentemente è perché ce n’è bisogno”.
L’Aula ha respinto la mozione Barracciu mentre sulla mozione Cocco (sulla sperimentazione del metodo Zamboni sulla sclerosi multipla) da più parti, anche della maggioranza, è giunto l’invito a un’approvazione corale. L’on. Soru (Pd) ha ricordato che in Sardegna “esiste una società, Fase 1, costituita con denaro pubblico per valutare le sperimentazioni farmacologiche. Non capisco come facciamo a sostituirci ai tecnici e per questo mi astengo”. Ma l’on. Meloni (Riformatori) ha spiegato che “Fase 1 non è competente in materia e per questo voterò a favore perché non me la sento di togliere la speranza. Visto che abbiamo risorse limitate è chiaro che dovremo rinunciare a qualcosa”. Favorevoli anche gli on. Uras (Sel ), Diana (Pdl), Vargiu (Riformatori) e Locci (Pdl). Anche l’on. Diana (Pd) ha annunciato l’astensione. La mozione Cocco è stata approvata. (prosegue/c.c.)
Mozioni e interpellanze in materia energetica. Caso Eon
Dopo il tema della Sanità l’Aula ha poi affrontato la mozione 173, illustrata dall’on. Giacomo Sanna (Psd’Az), sugli impianti fotovoltaici che Eon avrebbe dovuto costruire nell’area industriale di Porto Torres. “Oggi si sta invece bruciando olio combustibile e direi che è il caso di capire quali sono i presupposti dell’intesa con Eon e che cosa ha davvero realizzato fino a oggi. Temiamo che Eon realizzi i suoi cento ettari di fotovoltaico senza realizzare invece il quinto gruppo”. Per l’on. Lotto (Pd) “niente si è fatto affinché questi impianti a Porto Torres venissero realizzati. Vogliamo prestare attenzione puntuale per garantire una ricaduta seria ai territori? Oggi guadagnano sempre gli stessi, le grandi imprese”.
Anche l’on. Manichedda (Psd’Az) è intervenuto per dire: “C’è un complesso di inferiorità rispetto a questi grandi gruppi, diciamolo. Il problema è culturale in queste situazioni inedite e occorre avere chiaro con quali strumenti si condizionano le trattative, nell’interesse pubblico. Quando uno dei due contraenti viola l’accordo di programma, beh, si può risolvere l’accordo di programma. E poi, nel frattempo, Arpas e commissione Ambiente del Consiglio regionale vadano e verifichino che cosa sta accadendo. Se Eon vuole andare via, venda pure e chi viene rispetti i patti”. Anche l’on. Cugusi (Sel) è intervenuto a favore ricordando i fallimenti industriali del passato, anche recente.
Per l’on. Diana (Pdl) “siamo davanti a una grande impresa, una tra le più grandi al mondo. Dobbiamo ricattare Eon o dobbiamo avere in mente una strategia perché resti in Sardegna? Non so cosa si siano detti il presidente Cappellacci e i vertici di Eon. Credo che il Consiglio faccia bene a votare questa mozione ma l’importante è che ognuno sappia cosa stiamo facendo”.
Favorevole anche l’on. Giampaolo Diana (Pdl): “Parliamo di questi temi in un’aula semivuota e spiace, perché siamo in assenza di uno strumento di programmazione energetica”. L’oratore ha parlato dei vantaggi del carbone e dell’industria in Sardegna domandando all’assessore se risponda al vero che il presidente della Regione ha concesso una ulteriore proroga a Eon.
E’ intervenuta anche l’assessora Alessandra Zedda, rappresentante dell’Industria, che ha detto: “Sono informata sull’incontro col presidente Cappellacci e se è vero che il problema rimane è stato il ministero dello Sviluppo economico a concedere la proroga a dicembre 2011 concedendo altri 18 mesi. Dunque, la nuova scadenza è al 3 settembre 2013.
Nei prossimi giorni dovremo trovare un momento di confronto con Eon, perché rispetti gli accordi e perché eviti i licenziamenti che ha annunciato. Dunque, i punti indicati nella mozione sono condivisibili ma chiedo una breve sospensione per poter vedere la parte della mozione relativa alla necessità di un nuovo accordo con Eon”. Accogliendo la richiesta, il presidente on. Cossa ha sospeso per pochi minuti la seduta. (prosegue/c.c.)
Mozioni e interpellanze in materia energetica. Caso Eon: approvata la mozione Sanna (Psd’Az)
Dopo la sospensione richiesta dall’assessore all’Industria sulla mozione 173, illustrata dall’on. Giacomo Sanna (Psd’Az) e relativa agli accordi tra Regione ed Eon Porto Torres, la presidente Lombardo ha disposto la votazione in due parti. L’on. Planetta (Psd’Az) ha ricordato che la commissione Ambiente ha disposto un sopralluogo a Porto Torres, anche per incontrare i responsabili di Eon. L’on. Soru (Pd) ha annunciato il voto favorevole al primo punto della mozione e ha detto: “Penso che Eon non abbia più interesse a ricostruire i gruppi 1 e 2, dunque è giusto che la realizzazione dei 100 megawatt di fotovoltaico sia condizionati all’ampliamento della centrale”. L’Aula ha approvato la prima parte della mozione. Sul punto due della mozione l’assessore Zedda ha annunciato l’astensione e ha detto. “In assenza di accordi le autorizzazioni uniche non possono essere vincolate”. Anche il punto due della mozione è stato approvato. Dopo alcune comunicazioni sulle prossime attività delle commissioni consiliari permanenti per i mesi di marzo e aprile, attività decise a seguito della conferenza dei presidenti dei Gruppi, la presidente Lombardo ha dichiarato conclusa la seduta e il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio. (c.c.)