CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 307 del 1° marzo 2012
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Discussione manovra finanziaria 2012. Avviata la discussione generale sull’articolo 4 bis “Interventi urgenti anticrisi)
Cagliari, 1 marzo 2012 – I lavori si sono aperti sotto la presidenza della Presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo. Sull’emendamento n. 74 (1 milione di euro per l’attuazione del Programma Sardegna Speaks English), su cui c’era parere contrario della giunta, è intervenuto l’on. Porcu (PD) che ha detto che questo emendamento merita un voto favorevole perché ha consentito un’apertura di internazionalità per tanti sardi. L’esponente del Pd ha chiesto alla maggioranza di accorciare i tempi per approvare stasera questa Finanziaria. L’on. Vargiu (Riformatori), primo firmatario, ha auspicato l’approvazione dell’emendamento perché consente l’internazionalizzazione della cultura sarda. Credo – ha detto - nell’intelligenza politica dell’Aula. L’on. Ben Amara (Misto) voterà contro questo emendamento. L’on. Cappai (Udc) ha chiesto in quale capitolo di spesa andrà caricato il milione e soprattutto che senso ha mettere un altro milione quando ci sono 1.250.000 euro di residui.
L’emendamento è stato approvato (Presenti 56, votanti 53, sì 27, no 26, 3 astenuti). La presidente Lombardo ha convocato una conferenza dei capigruppo.
Dopo una lunga pausa è stato approvato l’emendamento 76 che prevede, per gli anni 2012, 2013 e 2014 la spesa di 500.000 euro per l’erogazione di un contributo per la formazione e l’orientamento professionale di non vedenti e portatori di altri handicap. Approvato anche l’emendamento di sintesi 385 che riguarda il completamento del programma Master and back. (Presenti 69, votanti 60, sì 46, no 14, astenuti 9) .
L’emendamento 323 è stato ritirato dal primo firmatario l’on. Uras (Misto) dopo aver avuto assicurazioni dall’assessore che la giunta sosterrà le spese di trasporto per la frequenza degli alunni delle scuole primarie in sede diverse dai comuni di residenza.
Approvato anche l’emendamento 344 della giunta e l’emendamento 67 presentato dall’on. Capelli e su cui c’è il parere favorevole della giunta sull’albo degli appaltatori della Sardegna (Presenti 69, votanti 66, si 64, 2 no, 3 astenuti).
Sull’emendamento 38 della giunta regionale che prevede un contributo di 9.200.000 euro a favore della Fondazione del teatro lirico di Cagliari è intervenuto l’on. Mario Diana (Pdl) che ha proposto un emendamento orale per dare un contributo di 700.000 euro al teatro del comune di Paulilatino e diminuire la dotazione finanziaria per la Fondazione del teatro lirico di Cagliari che così passerebbe da 9.200.000 euro a 8.500.000. L’emendamento orale è stato bocciato. L’on. Felice Contu (Udc) ha ricordato che esiste una legge che prevede che la Regione debba dare lo stesso contributo dello Stato. L’on. Porcu (Pd) ha proposto un emendamento orale per trasformare nel primo comma dell’emendamento le parole “di un piano industriale” in “Del piano industriale”. Questo emendamento non è stato ammesso. Porcu ha chiesto poi quale è l’assessorato competente. Ha risposto l’assessore Milia che ha detto che l’assessorato competente ad approvare il piano industriale è l’assessore alla Pubblica Istruzione. L’on. Capelli (Misto) ha annunciato il voto contrario perché pur riconoscendo un ruolo guida del teatro lirico di Cagliari non ritiene che un intervento del genere, da oltre 9 milioni, possa essere approvato quando si bocciano emendamenti da 200.000 euro o si fa passare un emendamento per Sardegna Speaks English da 1 milione di euro quando ci sono 1.250.000 di residui. Per l’on. Uras (Misto) questo emendamento suscita perplessità a tutti. Penso – ha detto - che il teatro lirico di Cagliari debba essere risanato, Per Uras sono in pericolo numerose buste paga e una struttura di eccellenza. Uras voterà a favore di questo emendamento. L’on. Cucca (Pd) ha espresso un voto contrario al 38 quater e quindi ha chiesto una votazione per parti. L’on. Giampaolo Diana (Pd) ha detto che attorno al teatro lirico c’è una preoccupazione fortissima. La gestione è stata capestro proprio negli anni in cui il teatro ha avuto una programmazione migliore. Anche Diana voterà a favore di questo emendamento perchè respingerlo vuol dire votare contro la cultura e contro centinaia di posti di lavoro. L’on. Espa (Pd) ha auspicato l’approvazione di questo emendamento. L’on. Barracciu (Pd) ha espresso totale disappunto sul 38 quater mentre è favorevole al 38 bis e ter. La presidente ha messo in votazione tutto l’emendamento escluso il 38 quater. E’ stato approvato. (Presenti 67, votanti 65, sì 64, no 1, astenuti 2)
Il comma 38 quater (il contributo concesso a favore dell’Ailun deve essere prioritariamente destinato alla realizzazione di master di alta formazione manageriale) invece è stato bocciato. (Presenti 66, votanti 42, sì 6, no 34, astenuti 26) .
Approvato l’emendamento 42 (le economie di spesa per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili del 2007, 2008, 2009 e 2010 possono essere utilizzate per indire un nuovo bando per le medesime finalità) su cui c’era il parere favorevole di giunta e commissione.
L’emendamento 364, ritirato dall’on. Franco Meloni ma fatto proprio dall’on. Giampaolo Diana (Pd) è stato spostato all’articolo 4 bis per alcune verifiche tecniche.
Sull’emendamento, è intervenuto l’on. Espa (Pd) che ha detto che togliere un milione di euro vuol dire levare l’assistenza a 900 alunni con disabilità. Non è accettabile. Lo stanziamento per gli alunni con disabilità deve essere uguale agli anni passati, cioè 5 milioni di euro. L’on. Sanjust (Pdl) ha ricordato all’assessore La Spisa gli impegni presi in tal senso in commissione e ha dichiarato il voto a favore. Anche l’on. Bruno (Pd) vota a favore perché si tratta di rispettare un diritto soggettivo delle persone con disabilità. L’on. Capelli (Udc) ha detto che una quota degli interventi sulla famiglia può essere destinato a questo settore che riguarda la famiglia. L’on. Cuccu (Pd) ha affermato che questo emendamento riguarda un ampio concetto del diritto di cittadinanza. Sono a favore – ha aggiunto - per garantire a tutti il diritto allo studio. Se servono 5 milioni di euro , 5 ne dobbiamo mettere a disposizione. L’assessore La Spisa ha chiesto di spostare questo emendamento all’articolo quattro bis per alcune verifiche tecniche.
L’emendamento 345 è stato sospeso.
Sull’emendamento 374 (130.000 per la continuità del servizio dell’agenzia Conservatoria delle coste) è intervenuto l’on. Steri (Udc) che ha specificato che se non dovesse passare questo emendamento la Conservatoria delle coste dovrebbe cessare l’attività. Per l’on. Cuccu (Pd) questo emendamento alimenta il precariato e voterà contro. L’on. G.V. Sanna (Pd) ha detto che nessuno è contrario a far funzionare la Conservatoria ma si può attingere il personale dagli organici della Regione o delle comunità montane. L’on. Giampaolo Diana (Pd) ha affermato che non crede che nell’ambito dell’amministrazione regionale non si possano trovare persone per far funzionare la Conservatoria. Da anni lamentiamo la vergogna di assumere attraverso le società interinali. Sono d’accordo con G.V. Sanna: sono contro questo emendamento.
L’emendamento 374 è stato approvato ( presenti 67, votanti 63, sì 37, no 26, 4 astenuti).
L’emendamento 373 della giunta regionale , che prevede una spesa di 300.000 euro per garantire la continuità del servizio presso gli assessorati di competenza svolto dal personale a termine, atipici o flessibili, è stato ritirato dall’assessore La Spisa. Prima del ritiro sono intervenuti l’on. Cucca (Pd) che ha detto che è una vergogna. Si prosegue ad approvare il ricorso al precariato, questa giunta è incapace anche di organizzare il personale. L’on. G.V. Sanna (Pd) ha detto che è inammissibile un emendamento del genere e che questa finanziaria sta diventando una vergogna. Voteremo contro e denunceremo questo comportamento all’esterno. L’on. Steri (Udc) ha detto che la legge riportata nell’emendamento è stata dichiarata incostituzionale. L’on. Barracciu (Pd) ha annunciato il voto contrario all’emendamento. Cosa serve – ha chiesto - andare a sentire la relazione della Corte dei Conti se poi si agisce in maniera contraria? Questo emendamento è una vergogna e conferma l’ ipocrisia di questa giunta, va bocciato. Per l’on. Capelli (misto) questo emendamento è una norma intrusa. L’assessore La Spisa ha detto che sia il 373 e il 221 e il 374 non hanno niente di misterioso. Da tempo l’amministrazione regionale funziona grazie alle collaborazioni. L’unica preoccupazione è di garantire un servizio. Se per il Consiglio – ha concluso - è ragione di scandalo la giunta ritira l’emendamento 373. L’Aula ha poi approvato l’emendamento 389, primo firmatario l’on. Mario Diana (Pdl). Sull’emendamento 381 (il 9 quinquies è stato dichiarato inammissibile) è intervenuto l’on. Capelli (Misto), firmatario con i colleghi Salis (Idv) e Steri (Udc) dell’emendamento.
L’on. Capelli ha detto che dichiarando l’inammissibilità del 9 quinquies è prevalsa la falsità politica di destra e di sinistra. L’on. Mario Diana (Pdl) ha chiesto la votazione per parti. Quattro votazioni separate, una per comma. L’on. Salis (Idv) ha chiesto il voto elettronico palese. Con questo emendamento – ha detto - si prevede il contenimento e la semplificazione della spesa. Voteremo a favore dei quattro nuovi commi. L’on. Vargiu (Riformatori) voterà a favore anche se con qualche perplessità sulle ricadute economiche, ma è sicuro del grande risparmio che ci sarà. L’on. Uras (Misto) ha espresso un voto a favore. Noi arriviamo a discutere di queste vicende in modo approssimativo senza poter fare le verifiche. Questa può essere la strada giusta per nominare amministratori unici e cancellare consigli di amministrazione. L’on. G.V. Sanna (Pd) ha detto di essere d’accordo con questo emendamento. La parte dichiarata non ammissibile fa parte dell’alchimia “del piccolo chimico” in cui si consente a due enti di fare quello che vogliono. Peccato – ha aggiunto - dichiarando non ammissibile il 9 quinquies abbiamo realizzato l’ennesima vergogna. L’on. Cuccu (Pd) ha dichiarato di votare a favore per disciplina di gruppo ma di non essere d’accordo. Noi chiediamo eccellenze, gente che sappia assumersi responsabilità ma non possiamo chiedere che lo facciano gratis. L’on. Giampaolo Diana (Pd) ha dichiarato il voto a favore. A noi – ha aggiunto - non pare questa la sede per disciplinare una materia complessa come questa. Dobbiamo salvaguardare la posizione delle persone che chiamiamo a lavorare. In questo provvedimento non c’è il respiro riformatore, nella passata legislatura c’era alle spalle un progetto di riforma che non esiste in questo provvedimento.
L’emendamento è stato messo in votazione per parti.
Il comma 9 bis è stato bocciato (presenti 67, votanti 62, sì 24, no 38, astenuti 5)
Sul comma 9 ter (che stabilisce il compenso massimo dei direttori generali degli enti e delle agenzie) è intervenuto l’on. Capelli (Misto) che ha illustrato come vengono nominati i consiglieri di amministrazione. L’on. Cuccureddu (Misto) ha proposto un emendamento orale che è stato bocciato. L’on. Uras (Misto) ha detto che con questo emendamento si rischia di creare un sacco di confusione ma voterà a favore del comma. L’on. Salis (Idv) voterà anche lui a favore. Il comma 9 Ter è stato approvato (Presenti 66, votanti 63, sì 62, no 1, 3 astenuti)
Sul 9 quater (che stabilisce che le indennità dei componenti dei consigli di amministrazione degli enti regionali sono sostituite da un gettone di presenza) è intervenuto l’on. Capelli (Misto) che ha sottolineato che con questo comma si tagliano le indennità dei portatori di voti non dei lavoratori capaci. L’on. Vargiu (Riformatori) ha espresso voto favorevole. L’on. Uras (Misto) ha detto che questo comma ha un problema: bisogna indicare un limite massimo per i gettoni di presenza. L’on. Salis (Idv) ha espresso voto favorevole. Il comma è stato bocciato (Presenti 64, votanti 61, sì 26, no 31, astenuti 5)
Sul 9 sexies (compensi per i componenti dei consigli di amministrazione di società in house e società controllate dalla Regione) l’on. Cuccu (Pd) ha chiesto la votazione per parti.
La Prima parte fino al “30 %”, la seconda parte: le ultime tre righe.
L’on. Uras (Misto) ha detto di votare a favore ma il voto è solo manifesto perché questo comma invade il campo del diritto civile e non è di competenza del Consiglio regionale ma del Parlamento. L’on. Soru (Pd) ha detto di condividere lo spirito ma non dobbiamo fare errori macroscopici come per la Sfirs. Se un consiglio di amministrazione c’è, deve essere pagato. Questo comma non è applicabile. L’on. Dedoni (Riformatori) ha affermato che è una presa in giro, un emendamento strumentale e ha annunciato il voto contrario. L’on. Capelli (Misto) ha specificato che diverse banche prevedono per i propri consigli di amministrazione gettoni e non indennità. L’on. Salis (Idv) vota a favore. L’on. Porcu (Pd) vota contro perché è materia che non rientra nella finanziaria. Per Porcu la maggioranza è in grave difficoltà, non c’è maggioranza perché si divide sul voto, discute al suo interno, non è in grado di governare la Sardegna.
La prima parte del comma 9 sexies è stata bocciata Presenti 63, votanti 58, sì 24, no 33, 6 astenuti.
Anche la seconda parte è stata bocciata (presenti 67, votanti 64, sì 11, no 51).
L’emendamento 345 della giunta regionale (100.000 per borse di studio che favoriscano l’alta specializzazione nel settore della chimica verde), emendato come richiesto dall’on. Mario Diana specificando il tipo di laurea richiesta specialistica o magistrale, è stato approvato.
La Presidente ha avvertito che la conferenza dei capigruppo ha deciso che i lavori proseguano a oltranza fino al passaggio agli articoli del Bilancio.
Sull’ordine dei lavori è intervenuto l’on. Giampaolo Diana che ha chiesto una breve pausa. La proposta è stata messa al voto ed è stata bocciata.
Nella discussione generale dell’articolo 4 Bis (Interventi urgenti anticrisi) e sugli emendamenti è intervenuto l’on. Sabatini (Pd) che ha detto che l’assessore La Spisa non si può permettere di giudicare gli atteggiamenti della minoranza e che non si può imputare all’opposizione il rallentamento di questa finanziaria. Noi voteremo a favore di questo articolo ma contro questa finanziaria che non ha un disegno organico per lo sviluppo della Sardegna. Ha preso poi la parola all’on. Chicco Porcu (Pd), che ha ringraziato il vicepresidente e il presidente della Commissione Bilancio per il lavoro fatto e “per aver cercato di dare un senso a questa sessione finanziaria”, evidenziando che “il risultato è stato un articolo, il 4 bis, che cerca di dare qualche risposta, anche se con poche risorse ma che evidenziano sicuramente la volontà di agire”. L’on. Porcu ha ribadito il suo disappunto perché dalla discussione non è scaturita la volontà di portare avanti la grande rivendicazione sulla vertenza entrate, indispensabile per il rilancio dell’economia della Sardegna. “Speravamo in un’approvazione rapida della Finanziaria per poi passare subito alla vertenza entrate. Non è stato possibile – ha proseguito l’esponente del Pd - perché la maggioranza è sfilacciata, con voti contrapposti anche all’interno allo stesso gruppo”.
L’on. Porcu ha poi aggiunto che i frutti di questa Finanziaria sono nulli e che darà al Presidente della Commissione Bilancio e all’assessore Giorgio La Spisa le tabelle degli incassi al 29 febbraio scorso, “ 5 miliardi 524 milioni di euro”. “Abbiamo una capacità di spesa ridotta – ha proseguito – e avremo alla fine a disposizione una cifra inferiore al Patto di stabilità, al di sotto addirittura dei 2 miliardi”. Per l’esponente del Pd quella in carica è “una Giunta inefficiente, perché manca una visione politica d’insieme, non credete in voi stessi e neanche nel vostro Presidente”. L’on. Porcu ha poi concluso: “Spero che queste poche risorse, circa 180 milioni di euro, possano essere spese, e che l’attività venga monitorata trimestralmente dalla Commissione bilancio”.
Il vicepresidente del Consiglio regionale, on. Michele Cossa, ha poi dato la parola al capogruppo del Pd, on. Giampaolo Diana, che ha chiesto la verifica del numero legale. I lavori sono poi proseguiti, dopo che l’on. Cossa ha verificato la presenza del numero minimo dei consiglieri in Aula previsto dal Regolamento del Consiglio regionale. E’ poi intervenuto l’on. Giuseppe Cuccu (Pd): “Questa è una Finanziaria nata male, pasticciata, come pasticcioni sono la Giunta e questa maggioranza. Una Finanziaria in cui non si ha certezza della disponibilità delle risorse e con una dotazione finanziaria che non riusciremo a spendere a causa del Patto di stabilità”. L’on. Cuccu ha accusato la maggioranza di aver consentito ai propri Congressi di partito di condizionare questa Finanziaria, ricordando che nel testo di legge “si erano dimenticati di finanziare la continuità territoriale delle merci e in cui mancavano le risorse per il trasporto pubblico locale perché dirottate sulla continuità territoriale aerea non per i sardi, ma per i continentali”. L’on. Cuccu, annunciando il suo voto contrario alla Finanziaria, ha concluso affermando che il lavoro fatto in Commissione Bilancio, tutto racchiuso nell’articolo 4 bis, non è sufficiente. Per l’on. Gian Valerio Sanna (Pd) “l’articolo 4 bis è la Finanziaria del 2012 della Regione perché con i commi 12 e 13 questi interventi sono resi immuni dal Patto di stabilità e prioritari. Tutto il resto non c’è”. E ha aggiunto: “L’articolo 4 bis è la prova del fallimento di questa maggioranza, che non aveva un’idea, un progetto”, e che solo grazie al senso di responsabilità della minoranza è riuscita ha portare in aula questo articolo. L’on. Sanna ha poi attaccato il presidente della Giunta regionale, Ugo Cappellacci, giudicandolo non all’altezza di gestire la vertenza entrate e tutelare i diritti dei sardi già acquisiti. Secondo l’esponente dell’opposizione è ora di dire basta al populismo e di parlare di riformismo, strutturando un progetto di crescita e garantendo però un minimo di consumi. “Non si possono governare solo le crisi. La Giunta non ha un progetto di sviluppo”. L’on. Sanna ha chiesto più rigore e impegno ai colleghi, ricordando che ci sono sempre più famiglie sarde in gravissime difficoltà economiche.
L’on. Luciano Uras (capogruppo del Gruppo Misto ) ha quindi chiesto al vicepresidente Cossa una breve interruzione dei lavori per convocare una conferenza dei capigruppo per stabilire in che modo proseguire i lavori. L’on. Cossa ha quindi sospeso la seduta per è convocato la conferenza dei presidenti dei gruppi.
Alla ripresa dei lavori è mancato il numero legale i lavori riprenderanno martedì alle ore 10. (R.R.)