CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

------------------------------------

Nota stampa
della seduta n. 303 del 23 febbraio 2012

------------------------------------

Discussione manovra finanziaria 2012

Cagliari, 23 febbraio 2012 - Sotto la presidenza dell’on. presidente Claudia Lombardo il Consiglio regionale ha proseguito i lavori per l’approvazione della manovra finanziaria 2012. Sull’emendamento 259, soppressivo dell’articolo 4, hanno preso la parola l’on. Planetta (Psd’Az) e l’on. Zuncheddu (Indipendentistas). Anche l’on. Uras (Sel) si è espresso a favore della soppressione: “Sul metano la stessa Sfirs ci ha ripensato”. L’Aula ha però respinto l’emendamento ed è passata poi all’esame dell’emendamento 8 (gasdotto Algeria – Italia) soppressivo del finanziamento del progetto Galsi. Sul tema sono intervenuti rappresentanti di tutti i gruppi politici. Per l’on. Sanna (Pd) “il problema dell’energia è prima di tutto un problema di geopolitica e di economia globale. Il nostro problema è che il governo sardo non ha nessuna credibilità davanti al governo nazionale”. Per l’on. Salis (Idv) “la Sardegna non può continuare ad essere esclusa dalla metanizzazione e non capisco perché questo progetto non inizi”. L’on. Elio Corda (Pd) ha annunciato il voto contrario a questo emendamento: “Da una struttura così possiamo trarre soltanto benefici, non possiamo registrare ulteriori ritardi”. Per l’on. Giacomo Sanna (Psd’Az) “siamo stati noi per decenni a sostenere il metano, mentre altre forze politiche erano per la gassificazione e poi è stato annullato tutto, dopo aver speso qualche decina di milioni di studi. Sulla materia sappiamo tutto. Qui state nascondendo qualcosa di importante, è l’ennesima truffa nei confronti dei sardi perché il metano non entrerà mai nelle case dei sardi. Possibile che non ci sia nemmeno una royalty a favore dell’Isola? Senza questi emendamenti, la truffa sarebbe passata con la complicità di tanti e nel silenzio”.
Per il capogruppo del Pd, on. Giampaolo Diana, “i sardi soffrono la diseconomia energetica e quella termica. Oggi abbiamo un’occasione unica di questo dovremmo discutere nell’Aula”. L’assessore all’Industria, on. Alessandra Zedda, ha detto: “Noi dobbiamo pur iniziare a metanizzare e Galsi è la nostra unica possibilità. Il 22 dicembre Galsi ha ottenuto il via libera per la parte procedurale e per l’autorizzazione unica, comprensiva di tutte le autorizzazioni ambientali e archeologiche. La Regione controllerà che l’opera sia realizzata”. L’Aula ha poi respinto l’emendamento.
L’assessore La Spisa ha chiesto alla presidente di sospendere i lavori per poter interloquire con la Giunta e la presidente ha disposto una sospensione sino alle 20.30.
La presidente Lombardo ha comunicato all'Aula che i lavori per la manovra di bilancio riprenderanno alle 21.30 e termineranno alle 02. (c.c.)

Alla ripresa dei lavori, in seduta notturna, la presidente del Consiglio on. Claudia Lombardo ha messo in discussione l’emendamento 150, che è stato respinto insieme al 151. L’emendamento 152 della Giunta è stato approvato mentre il 153, 154, 155, 156, 157, 158 e 159 sono stati respinti. Sull’emendamento 160 è intervenuto l’on. Sanna (Pd) che ha chiesto il sostegno all’Aula per venire incontro alle esigenze manifestate dalle rappresentanze delle imprese artigiane.L’on. Planetta (Psd’az) ha chiesto invece alla Giunta un sostegno speciale per l’artigianato artistico sardo. L’on. Campus (Pdl) ha risposto segnalando che il sostegno all’artigianato sardo le risorse finanziarie sono disponibili e ammontano a 3,5 milioni di euro.
L’on. Uras (Sel) e l’on. Diana (Pd) hanno segnalato con due distinti interventi “che la maggioranza non è più in grado, da qualche ora, di rispettare gli impegni che ha assunto con le opposizioni per portare a conclusione la discussione della manovra di bilancio. Tra gli impegni assunti dal Consiglio regionale nel confronto col Governo c’è anche quello secondo cui la partita delle entrate non è in discussione. Invece, il decreto del presidente del Consiglio Monti, datato tre giorni fa, contraddice l’impegno preso e anche quello del presidente della Repubblica. Non ci siamo, non ci sono più le condizioni per un cammino costruttivo col governo”.
L’emendamento 160 non è stato comunque approvato e l’Aula ha iniziato a discutere l’emendamento 161, sul quale l’on. Uras (Sel) è tornato a parlare del problema del debito dello Stato verso la Sardegna. “Abbiamo votato tutti un ordine del giorno che impegnano la convocazione degli stati generali del popolo sardo. Lei, presidente Lombardo, ha rappresentato davanti al presidente della Repubblica ogni decisione adottata dal Consiglio regionale su questo confronto con lo Stato. E il risultato di questa vicenda è che la strategia finanziaria della Regione è stata decisa senza coinvolgimento delle parti sociali. Ed è per questo che noi facciamo battaglia politica”.
Per l’on. Sanna (Pd) “ci sono molti modi per mostrare che non siamo degni del ruolo assegnato ma quello di vedere esplicitata la vostra insipienza il giorno dopo la visita del presidente della Repubblica è una marcia indietro evidente. Come potete pensare di avere il nostro sostegno? Voi avete condiviso con lo Stato l’esigenza di riaprire le trattative con lo Stato, è scritto in questo decreto Monti. Portatevi a casa la finanziaria, noi non ci stiamo”.
L’on. Capelli (Api) ha detto, invece: “Trovo scorretto che il presidente Cappellacci, che non viene mai in quest’Aula, chieda la sospensione e se ne vada e ci lascia qui a recuperare il tempo. Noi abbiamo una evidente carenza, conclamata, di rappresentanza e di capacità progettuale. Ecco perché il governo si sente autorizzato a liquidarci: stiamo continuando a dare ossigeno a discapito della dignità dei sardi. Mai è stato accettato un confronto su delle proposte per affrontare una situazione drammatica come questa. Non serve a niente quello che stiamo facendo, finché chi guida non ha la patente per guidare un mezzo così potente”.
Ha preso poi la parola l’on. Espa (Pd) che ha detto: “Chi ha deciso che dobbiamo riaprire le trattative con il governo? Non abbiamo forse detto che stiamo reclamando i nostri diritti? Vorrei che il presidente della Regione ci spiegasse tutto questo. Non c’è nulla da riaprire e questo problema riguarda tutto il Consiglio”.
L’on. Sabatini (Pd) ha preso la parola sull’emendamento in discussione: “Ci lasciano perplessi le norme sull’artigianato, scopriamo che non abbiamo speso in questi anni 45 milioni di euro per gli artigiani. E a chi riaffidiamo queste risorse? A chi non le ha spese in tutto questo tempo”.
Per l’on. Maninchedda (Psd’az) “o decidiamo seriamente di reagire e di occuparci seriamente del rapporto con lo Stato o ci stiamo solo lamentando”. Anche l’on. Bruno (Pd) si è associato alla protesta: “Non è un quadro dignitoso dei rapporti con lo Stato, dobbiamo trovare nei prossimi giorni il contenuto di questo decreto che è stato il tema principe di questi tre anni. Occorre un sussulto di dignità per un Consiglio che vota all’unanimità mentre il presidente della Regione non ne tiene conto”.
Per i Riformatori ha preso la parola l’on. Cossa, che ha annunciato il voto contrario agli emendamenti e ha concordato con l’on. Maninchedda: “Non serve una discussione su questo tema a quest’ora, in queste condizioni”.
L’on. Barracciu (Pd) ha detto: “Mi devo essere persa qualcosa in questi giorni, ci eravamo trovati su una posizione unanime nonostante non tutti eravamo d’accordo sull’offrire al presidente Cappellacci una fiducia anche delle opposizioni. E il decreto di oggi dimostra proprio che il presidente Cappellacci non merita l’unità. La questione delle entrate va risolta pregiudizialmente rispetto a tutte le altre questioni della Sardegna, la settimana prossima dobbiamo parlare di questo e il presidente Cappellacci deve essere qui a renderci conto di cosa ha fatto”.
L’on. Contu (Udc) ha fatto un richiamo al Regolamento: “Non mi piace discutere di questi temi a quest’ora, torniamo alla materia oggetto di questi lavori”. Per l’on. Ben Amara (Pdci) “il voto all’emendamento è favorevole, non si può togliere tutto alla cultura e dare altre risorse ai progetti inutili del turismo”.
Dopo Ben Amara è intervenuto l’on. Giampaolo Diana (Pd) che ha invitato il presidente Cappellacci a tornare in Aula. Cappellacci - ha detto - sta assumendo una condotta imbarazzante. Accettare il decreto Monti significa tradire il dettato degli ordini del giorno esitati dal Consiglio regionale. L’on. Mario Diana (Pdl) ha sottolineato che, come evidenziato anche nella conferenza dei capigruppo, il documento datato 7 febbraio è antecedente all’odg del Consiglio regionale. La Presidente ha invitato i consiglieri a entrare nel merito degli emendamenti per cui si vota. L’emendamento 161 è stato bocciato. Sull’emendamento 162 sono intervenuti gli on.li: G.V. Sanna (Pd), che ha dichiarato il voto a favore e ha parlato di incapacità manifesta del presidente Cappellacci; Uras (Misto) che ha detto che è necessario sapere da dove prendere i soldi prima di chiedere le autorizzazioni alla spesa; Maninchedda (psd’az) che ha detto che i sardisti voteranno contro l’emendamento soppressivo perché vogliono le bonifiche; Espa (Pd) che ha annunciato il voto a favore dell’emendamento e ha chiesto la presenza in aula del presidente della Regione; Salis (Idv) che voterà a favore; Agus (Pd) che ha segnalato che si utilizzano risorse regionali per bonificare siti nazionali; Sabatini (Pd) che voterà a favore dell’emendamento: Lotto (Pd); Antonio Solinas (Pd) che ha detto che non è neanche opportuno chiedere la presenza del presidente Cappellacci in Aula perché non potrebbe dire niente di nuovo; Cuccu (Pd) che ha annunciato il voto favorevole all’emendamento perché nell’articolo si prevede di utilizzare fondi pubblici per siti inquinati da privati; Giampaolo Diana (Pd) che, dopo aver annunciato il voto favorevole all’emendamento, ha detto che anche quest’anno per le bonifiche si stanno stanziando 4 miliardi e mezzo. Il Consiglio regionale deve essere messo nelle condizioni di conoscere quanto si è fatto finora nelle zone compromesse. Tornando al decreto Monti ha sottolineato che questo decreto è la negazione di quello che ha detto il Presidente della Repubblica nella sua visita in Sardegna. L’emendamento è stato ritirato.
Sull’emendamento 163 (il comma 15 è soppresso) sono intervenuti gli on. Uras (Misto), Giampaolo Diana (Pd), G.V Sanna (Pd), Maninchedda (Psd’az). L’emendamento 163 è stato bocciato. Sull’emendamento 164 (che intende sopprimere il comma 16) è intervenuto l’on. G.V. Sanna (Pd) . L’on. Uras (Misto) ha detto che mentre in Aula si discute della Finanziaria, il presidente Cappellacci partecipa alle trasmissioni televisive. Sarebbe necessario presentare una mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione. La spettacolarizzazione della sofferenza dei sardi è indegna. L’on. Maninchedda (Psd’az) ha sottolineato che mentre si finanzia il Suap si decide di tagliare in altri settori importantissimi come la scuola o di finanziare leggi che non funzionano. L’on. Sabatini (Pd) ha dichiarato il voto a favore dell’emendamento; l’on. Lotto (Pd) ha detto di essere convinto che in questa gravissima crisi economica gli sportelli unici rischiano di restare vuoti. L’on. Barracciu (Pd) ha detto di votare a favore dell’emendamento. L’on. Cuccu (Pd), esprimendo il voto a favore dell’emendamento, ha sottolineato che il comma 16 dimostra, ancora una volta, che la maggioranza non sa neanche cosa fa e come si fanno le leggi (l’upb indicato riguarda gli interventi in materia energetica); l’on. Steri (Udc) ha segnalato che il capitolo di bilancio è sbagliato. L’on. Giampaolo Diana (Pd) ha chiesto all’assessore cosa si può fare per i Suap con appena i 100.000 euro previsti nel comma 16. Per Diana si tratta di un intervento per favorire qualcuno. L’on. Espa (Pd) ha ribadito che non si può andare avanti nella finanziaria in queste condizioni. L’assessore Zedda ha detto che in questa materia c’è totale disinformazione e ha tranquillizzato tutti dicendo che i 100.000 euro saranno rendicontati. La cifra è esigua – ha aggiunto – perché c’è un Por che stanzia 4 milioni di euro che serviranno per rilanciare i Suap. L’on. Pietro Cocco (Pd) ha detto che sarebbe il caso di andare a verificare la situazione nei singoli comuni. L’on. Cucca (Pd) ha parlato di ulteriori perplessità dopo le parole dell’assessore. L’on. Cappai (Udc) ha ricordato che l’Upb è sbagliata. Perché – ha aggiunto - prevedere 100.000 euro quando ci sono 4 milioni con il Por? L’assessore La Spisa ha specificato la UPB corretta. L’emendamento 164 è stato bocciato. Dopo la verifica del numero legale, chiesta da Giampaolo Diana (Pd), i lavori sono proseguiti. Sull’emendamento 165 (il comma 17 è soppresso) è intervenuto l’on. G.V. Sanna (Pd) che ha detto all’assessore Zedda che quei 100.000 euro previsti dal comma 16 forse servono per fare assunzioni. Ma le assunzioni – ha aggiunto – non erano bloccate? L’on. Uras ha ritirato l’emendamento 277 abrogativo del comma 18. Sul comma 17 dell’articolo 4 Uras ha dato parere negativo. Sono poi intervenuti gli on. Antonio Solinas (Pd) e l’on. Maninchedda (Psd’az). L’emendamento 165 è stato bocciato. Sull’emendamento 167 (sopprime il comma 19) sono intervenuti: l’on. G.V. Sanna (pd) che ha parlato di sperpero di denaro pubblico in materia di gestione liquidatorie; l’on. Uras (Misto), l’on. Giampaolo Diana (Pd) che ha detto che il giudizio sulle gestioni liquidatorie è assolutamente negativo. Vorrei capire – ha chiesto - se nella gestione liquidatoria della Silius spa una parte va anche ai lavoratori. A che punto è la gara per la privatizzazione della miniera? Alcuni quesiti all’assessore Zedda sono stati posti anche dagli on.li Campus (Pdl), Cappai (Udc) e Giacomo Sanna (Psd’az) che ha ribadito la necessità di avere risposte dalla giunta in caso contrario “andiamo a casa tutti quanti”. L’on. Antonio Solinas (Pd) ha detto che è poco serio continuare la discussione se la giunta non risponde. L’assessore Zedda ha preso brevemente la parola dando notizia che il bando sull’affidamento ai privati della miniera sarà pubblicato sul Buras il 25 febbraio. Sull’emendamento 167 è mancato il numero legale e il presidente di turno Michele Cossa ha chiuso i lavori. Il Consiglio riprenderà martedì alle ore 10. (R.R.).