CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 298 del 17 febbraio 2012
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Approvato il Testo Unificato N. 343-354 Norme in materia di enti locali
Cagliari, 17 febbraio 2012 – Il Consiglio regionale si è riunito sotto la presidenza del vicepresidente Michele Cossa. In apertura è stato commemorato l’on. Francesco Puligheddu, recentemente scomparso. All’ordine del giorno il Testo Unificato “Norme in materia di enti locali”. Il testo licenziato dalla Commissione è composto da tre articoli e, in attesa dell'approvazione di una organica legislazione regionale sull'ordinamento degli enti locali, detta una disciplina che risponde, principalmente, all'esigenza di garantire il contenimento della spesa e una maggiore efficienza dell'attività amministrativa, in coerenza con le recenti riforme statali.
Il relatore, l’on. Roberto Capelli (Misto) ha detto che questa è la prima seduta della stagione delle riforme. Per Capelli sarebbe stato opportuno inquadrare il progetto di riforma degli enti locali in una riforma organica e non in una riforma parziale. L’esponente del gruppo misto ha illustrato i dati che danno la “fotografia” della distribuzione degli enti locali in Sardegna. I comuni sono 377 e 309 di questi hanno una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti. Dall’esame del testo – ha aggiunto - si è partiti dalla necessità di tutela dei piccoli comuni. I comuni da 0 a 500 abitanti sono 40, da 500 e 1000 sono 73, da 1000 e 2000 sono 92, sotto i 5000 sono 309 comuni. 107 comuni sotto i 1000 abitanti. Molte volte – ha affermato - si è discusso sulla necessità di ridurli per ridurre la spesa. Questa non è stata una linea guida della commissione perché siamo tutti convinti che il risparmio non si fa tagliando i piccoli comuni che incidono in maniera molto limitata. Per Capelli, fatti salvi i comuni, è necessaria una profonda analisi per razionalizzare il territorio .
L’on. Pietro Cocco (Pd) condivide l’analisi fatta dall’on. Capelli che questo è un momento importante per il Consiglio regionale e che è necessario razionalizzare partendo dalla riforma degli enti locali. Ma il consigliere Pd ha messo in guardia l’Assemblea: “Non possiamo venire in aula con leggi affrettate. Questa materia è delicata. Io credo che sia opportuno fare una riflessione e magari elaborare una legge organica. Noi non dobbiamo essere spinti né dalla “piazza che spinge” né dalla volontà di “tagliare” a tutti i costi”. Per Cocco tagliare pesantemente o ridurre la rappresentanza democratica della Sardegna non vuol dire tagliare costi ma significa tagliare spazi di democrazia, perché i comuni sono “presidi di democrazia”. La riforma comunque va fatta ma con cautela. Obbligare, per esempio, i nostri comuni a uniformare le funzioni è una forzatura. Meglio studiare una legge organica che li incentivi a mettersi assieme. Cocco ha invitato coloro che hanno presentato emendamenti sulle province a ritirarli perché sono “fughe in avanti” non concordate.
Per l’on. Cuccureddu (Misto) questa legge non è certo l’inizio della stagione delle riforme ma è solo un modo per dare certezza del diritto a quei comuni che tra qualche mese dovranno andare al voto. Anche per Cuccureddu i comuni rappresentano il presidio della democrazia. Quindi, l’esigenza di fare finta di tagliare le poltrone sarebbe solo “gettare il fumo negli occhi” alla piazza. Gli sprechi ci sono, ma sono altri. E’ necessario, pertanto, riportare la discussione su ciò che è: si tratta di una norma transitoria in vista delle ormai imminenti elezioni e poi si dovrà affrontare tutta la materia in maniera organica.
L’on. Tarcisio Agus (Pd) ha detto che si tratta di una legge transitoria e ha chiesto di affrontare la materia in una legge organica.
L’on. Maninchedda (Psd’az) , sull’ordine dei lavori, ha chiesto una breve sospensione per trovare un accordo e per tentare di accorciare i tempi.
L’on. Dedoni (Riformatori), in un breve intervento, ha detto che le riforme vanno fatte perché questa politica ha bisogno di riforme serie.
L’aula ha votato il passaggio agli articoli (presenti 58, votanti 57, sì 57, 1 astenuto).
Il presidente Cossa ha sospeso i lavori e ha convocato la prima commissione per l’esame degli emendamenti. Il Consiglio riprenderà alle 12 e 45.
I lavori sono ripresi alle 13 e 30.
L’aula ha cominciato l’esame dell’ emendamento di sintesi n. 18 che prevede la composizione dei consigli comunali che saranno formati dal sindaco e da: da 8 membri per i comuni con popolazione inferiore ai 1000 abitanti; 12 membri per i comuni la cui popolazione è superiore ai 1000 abitanti; 16 membri per i comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti, 20 membri per comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti; da 24 membri nei comuni con popolazione superiore ai 25.000 abitanti; da 28 membri nei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti; da 34 membri nei comuni con popolazione superiore ai 100.000.
Sull’emendamento di sintesi n. 18 è intervenuto l’on. Pietro Cocco (Pd) che ha chiesto il voto per parti dell’emendamento. Cocco ha chiesto di votare a parte la lettera G ( 8 membri per i comuni con popolazione fino a 1000 abitanti) su cui non era d’accordo.
L’on. Uras (Sel) ha espresso un voto di astensione sulla lettera G
L’on. Cuccureddu (Misto) ha detto che non è ammissibile la votazione per parti.
L’on. Vargiu (Riformatori) ha detto che il gruppo voterà a favore della lettera G e si asterrà sul resto. Non si può – per il capogruppo – cambiare in aula ciò che si è deciso in commissione.
L’on. Giampaolo Diana (Pd) ha espresso un voto contro la lettera G.
La prima parte dell’emendamento n. 18 (esclusa la lettera G) è stata approvata. (presenti 53, sì 53, 7 astenuti). La seconda parte (la lettera G) è stata approvata (presenti 60, votanti 53, sì 37, no 16, astenuti 7)
L’articolo 1 è stato approvato (presenti 60, votanti 54, sì 54, 6 astenuti).
L’emendamento 8, con l’ emendamento orale proposto dell’on. Meloni dei Riformatori (non censimento, ma dati Istat riferiti al 31 dicembre dell’anno precedente) è stato approvato (presenti 60, votanti 58, sì 58, 2 astenuti).
Sull’articolo 2 “Razionalizzazione dell’esercizio delle funzioni comunali” e sugli emendamenti sono intervenuti gli on.li Gianvalerio Sanna (Pd), Maninchedda (Psd’az), Dedoni (Riformatori), Uras (Misto), Giampaolo Diana (Pd).
L’emendamento 14 è stato bocciato.
Sull’emendamento 3 (Giampaolo Diana e più) sono intervenuti: l’on. Salis (Idv) che ha annunciato il voto favorevole, l’on. Campus (Pdl), l’on. Capelli (Misto), l’on. Steri (Udc), l’on. Maninchedda (Psd’az), Carlo Sechi (Misto), Cuccu (Pd), Pietro Cocco (Pd), Dedoni (Riformatori), Uras (Misto).
L’emendamento 3 è stato bocciato. (presenti 50, votanti 48, sì 18, no 30, astenuti 2).
L’articolo 2 , con emendamento orale presentato dall’on. Maninchedda ( alla 14sima riga cassare l’inciso “entro il 31 dicembre 2012 con riguardo a due funzioni”) è stato approvato.
Approvati anche gli emendamenti: 15, con l’emendamento orale presentato dall’on. Steri, 1, 6, il testo dell’articolo 3, il 16, 17.
Messa in votazione la legge è stata approvata (presenti 52, votanti 51, sì 51, astenuti 1).
Il presidente Cossa ha ricordato ai consiglieri che il Consiglio si riunirà, in seduta solenne alla presenza del Capo dello Stato, lunedì 20 alle 16,30. L’Aula riprenderà l’esame della Finanziaria mercoledì 22 alle ore 10.