CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 290 del 1° febbraio 2012

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DOCUMENTO n. 21/A - Documento annuale di programmazione economica e finanziaria (DAPEF)
DISEGNO DI LEGGE n. 332/S/A (Giunta regionale) - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2012)
DISEGNO DI LEGGE n. 333/A (Giunta regionale) - Bilancio di previsione per l'anno 2012 e bilancio pluriennale per gli anni 2012-2014

Cagliari, 01 febbraio 2012 - La seduta si è aperta sotto la presidenza della presidente Claudia Lombardo. All’ordine del giorno l’esame della Manovra finanziaria 2012-2014.
La presidente ha dato la parola al presidente della Commissione Bilancio, l’on. Pietro Fois (Riformatori sardi-Liberaldemocratici), relatore del testo.
L’on. Fois ha illustrato i passaggi essenziali che, in trenta sedute, hanno portato all’approvazione del testo in commissione a maggioranza, con i voti contrari dell’opposizione e l’astensione dell’on. Roberto Capelli (Api-Misto). “Il voto contrario dell’opposizione marca una distinzione su temi centrali – ha spiegato Fois – in particolare sull’attuazione del titolo Terzo dello Statuto e sul confronto della giunta regionale con il governo nazionale sulla vertenza entrate”. Fois ha comunque affermato che il testo elaborato è “frutto di un proficuo lavoro comune e di una sostanziale condivisione dei fondamentali passaggi del testo”. Non è mancata la sottolineatura sulle “vicende estranee che hanno contribuito negativamente in modo significativo sulla stesura”, in particolare il presidente della commissione Bilancio si è riferito all’approvazione della Manovra Monti. Quanto alla vertenza entrate la commissione ha tentato di evitare di gonfiare le previsioni degli stanziamenti, ribadendo la fiducia di arrivare a conclusione della vertenza con lo Stato. “Per questo è rimasta inalterata la previsione di entrata, al fine di ribadire la convinzione della Regione del diritto a ricevere quelle somme e calcare la mano con lo Stato”. Ed è proprio su questo punto che si è concentrata la posizione critica da parte dell’opposizione.
L’on. Fois ha poi dato conto dell’ampia serie di consultazioni aperte dalla commissione con le parti sociali, le categorie economiche e gli addetti ai lavori. Audizioni che hanno registrato forte disagio e inviti a un preciso riorientamento della spesa a sostegno dell’economia sarda e delle classi sociali più deboli. Più precisamente, riguardo al Bilancio la commissione, come ha sottolineato il presidente, si è orientata nel senso di una rimodulazione della spesa per consentirne una erogazione immediata.. “Una rivisitazione nuova, mai attuata negli ultimi anni, che necessita di un rinnovo degli strumenti contabili, totalmente inadeguati, ma che ha liberato risorse”. In particolare, rispetto al testo originario della Giunta, la commissione ha modificato stanziamenti per 145 milioni di euro, di questi 62 milioni di euro sono stati liberati operando tagli e rimodulazioni. In particolare i tagli sono stati operati sui costi degli uffici, la pubblicità istituzionale, i costi degli enti, la formazione del personale ecc. “Somme che sono state destinate a significativi interventi volti ad avere effetti immediati, in particolare sui cantieri comunali, le opere cantierabili, il master and back, l’esenzione dell’Irap per le piccole e medie imprese, il microcredito e la creazione di impresa.
In conclusione della sua relazione Fois ha auspicato una discussione seria e celere perché “in un momento come questo diventa sempre più urgente dare corso a interventi per immettere con maggiore celerità le risorse nel sistema economico e sociale”. (MP)

La presidente Lombardo ha, quindi, dato la parola all’on. Franco Sabatini (Pd), vicepresidente della Commissione Bilancio, per la relazione di minoranza. L’esponente dell’opposizione ha dichiarato che lo spirito che ha portato l’opposizione a lavorare fattivamente in Commissione per riscrivere, di fatto, la Finanziaria è minuziosamente illustrato nella relazione di minoranza depositata agli Uffici.
L’on. Sabatini si è invece voluto concentrare su alcune considerazioni. L’esponente del Pd ha evidenziato, in particolare, che bisogna prendere atto della crisi che ha colpito pesantemente la nostra Sardegna da tutti i punti di vista, sia occupazionale sia della produzione. Non bisogna, però, fermarsi alla semplice constatazione dello stato di crisi, bisogna analizzare nel dettaglio la situazione per trovare soluzioni. L’industria sta scomparendo dall’isola – ha spiegato – sono stati persi 35mila posti di lavoro in tre anni, e di contro c’è stato un incremento del lavoro femminile, mal pagato e di basso livello. “Quella delle donne sarde è stata la reazione alla crisi che sta colpendo le loro famiglie, ma non può però contrastare la perdita di lavoro maschile, soprattutto nel settore dell’industria”.
Poi i dati di una Sardegna in ginocchio: 40 mila posti di lavoro a tempo indeterminato persi, un progressivo invecchiamento della popolazione e lo spopolamento delle zone interne. Davanti a tutto questo “la Politica e la Giunta regionale sono assenti. Il lavoro è la vera emergenza sociale della Sardegna”. L’on. Sabatini ha fatto un raffronto con quanto accadde nel triennio ‘92-‘94 in cui si persero 35mila posti di lavoro: “Una crisi durissima. Ci sono voluti 10 anni perché tutti quei posti di lavoro venissero riassorbiti. E quella che stiamo attraversando oggi – ha proseguito il vicepresidente della Commissione Bilancio – è una crisi ancora più grave rispetto a quella del ‘92”. Secondo l’esponente del Pd quella che sta attraversando la Sardegna è una crisi che necessita di interventi strutturali e la Finanziaria non è risolutiva di tutti i problemi. “Sicuramente rispetto a quella presentata dalla Giunta, abbiamo davanti una Finanziaria diversa, riscritta dalla Commissione Bilancio con il fattivo contributo dell’opposizione. Il testo precedente non conteneva interventi per combattere la crisi. L’opposizione ha dato il suo fattivo contributo a creare misure anti-crisi, con interventi importanti a sostegno delle imprese e delle famiglie. Ma bisogna stare attenti perché questi provvedimenti possono rimanere lettera morta e non produrre effetti, come altre volte è accaduto. Penso alla Giunta regionale ma anche agli enti locali che hanno le risorse e non le spendono”.
Per l’on. Sabatini la Finanziaria contiene però solo misure tampone, mentre una crisi di tale portata ha bisogno di interventi strutturali e politiche di sviluppo che devono passare dalla risoluzione della vertenza Sardegna con lo Stato. “A oggi non è ancora stato aperto un tavolo serio con lo Stato. Se dovessi definire questa Giunta regionale la definirei sporadica e improvvisata”. E ha aggiunto: “Ieri si è aperto un confronto a Roma in cui si è ipotizzato un percorso unitario: quanto tempo si è perso? Noi dell’opposizione avevamo più volte raccomandato questo percorso al Presidente alla Regione”. L’on. Sabatini ha poi proseguito: “Si riparte dal dibattito in quest’aula. Non credo che il dibattito debba essere eccessivamente lungo. Va solo deciso il percorso da seguire, la Giunta porti un documento con punti precisi”.
Il relatore di minoranza ha poi aggiunto: “A chi legge il Depef non sfugge la mancanza di un’idea di sviluppo, manca un’idea di Sardegna, che non c’è mai stata sin dall’inizio della legislatura. Quasi tutti i moduli usati erano già stati previsti nella scorsa legislatura”. L’on. Sabatini ha anche ribadito che i fondi iscritti nella Manovra, 6952 milioni di euro, non sono rispondenti alla situazione reale perché, ancora una volta, sono stati iscritti i crediti della Vertenza entrate, che non sono nella disponibilità della Regione.
Critiche poi alla spesa della Sanità sono state mosse alla maggioranza dall’esponente del Pd: “La sanità ormai incide per il 60% dei pagamenti regionali e nessuno vi pone rimedio. Senza parlare delle spese inutili, verificate in Commissione, che sicuramente non aiutano a far uscire la Sardegna dalla crisi”. Capitolo a parte il Patto di stabilità, che l’on. Sabatini ha definito “una mannaia per la Sardegna, che mette in crisi gli enti locali. Aumentano le spese ma non la nostra capacità di spendere”, auspicando che il Patto di Stabilità venga ricontrattato con lo Stato come hanno fatto altre regioni. “Credo che la situazione della nostra Sardegna non debba essere sottovalutata. Lo stato di grande crisi può essere però anche l’opportunità di tirare su la testa e fare le cose seriamente”.
Al termine della relazione dell’on. Sabatini, la presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, ha sospeso i lavori e ha convocato la conferenza dei capigruppo.
Al termine della conferenza dei capigruppo, la presidente ha comunicato che i lavori della mattina erano conclusi. Il Consiglio si riunirà questo pomeriggio alle 16 e comincerà la discussione generale sulla Manovra finanziaria 2012-2014. (E.L.N.)