CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 282 del 29 novembre 2011
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Disegno di legge- Giunta regionale - Norme per la copertura finanziaria della continuità territoriale aerea
Cagliari, 29 novembre 2011. La seduta si è aperta sotto la presidenza della Presidente Lombardo. Dopo le formalità di rito, la Presidente ha comunicato la programmazione bimestrale dei lavori dell’Assemblea e delle commissioni, così come definita dalla conferenza dei capigruppo.
L’on. Giampaolo Diana, capogruppo del Pd, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha chiesto che sia messo a disposizione del Consiglio lo schema di convenzione che regola i rapporti fra Regione e compagnie aeree in materia di continuità territoriale. “Oltre all’individuazione delle risorse finanziarie”, ha dichiarato, “è necessario conoscere il contenuto del documento in modo da consentire al Consiglio la discussione completa e puntuale dell’argomento all’ordine del giorno”.
Nell’accogliere la richiesta, la Presidente ha disposto una breve sospensione della seduta. (A.F.)Alla ripresa è intervenuto l’on. Efisio Planetta (Psd’Az) che ha elogiato il lavoro dell’assessore ai Trasporti e ha ricordato il senso della continuità territoriale: “Si tratta di una garanzia dell’uguaglianza sostanziale dei cittadini e di una forte coesione di natura economica e sociale. Il trasporto, dunque, è il diritto alla mobilità previsto dall’articolo 16 della Costituzione, tale da dover essere garantito a tutti, indipendentemente da dove àbitino. E il diritto dei sardi al trasporto rischiava di essere aggredito nel profondo: aspettare la nuova finanziaria sarebbe stato troppo tardi, anche in considerazione dei tempi di gara dell’Unione Europea. Oggi cadranno tutti i presupporti dell’incertezza sulla continuità territoriale e sul diritto dei sardi al collegamento con l’Italia”. Per l’oratore sardista “con questo disegno di legge, che è poi una semplice norma finanziaria, non c’è più il rischio di compromettere l’avvio da marzo prossimo della nuova continuità. Mi auguro che l’approvazione di questa legge sia il primo passo verso il traguardo di una continuità territoriale vera e alla portata delle possibilità dei sardi”.
L’on. Giampaolo Diana, capogruppo del Pd, ha detto: “Rimarco alla presidenza del Consiglio che si svolge una discussione senza che i consiglieri siano messi in condizione di sapere cosa la Regione propone al Governo sul nuovo regime di continuità territoriale. Non è un fatto marginale, come capite. Il Pd non è contrario alla tariffa unica: per noi rappresenta un’occasione per aumentare i flussi di passeggeri e turisti verso la Sardegna. Però, non siamo in condizione di immaginare, nemmeno sulla copertura finanziaria, quanto costerà effettivamente il nuovo regime di continuità territoriale né sappiamo quanti voli preveda il nuovo sistema né se è vero che saranno inferiori anche su Roma e Milano. Come si può discutere senza conoscere nemmeno queste dinamiche? Non conosciamo nemmeno le fasce orarie, a oggi abbiamo “buchi” di cinque, sei ore che devono essere colmati”. Rivolto all’assessore Solinas, l’oratore ha chiesto: “Che fine farà la continuità territoriale con le altre città italiane diverse da Roma e Milano?”.
Per l’on. Mario Bruno (Pd) “è possibile che su questo settore facciate scatenare una guerra tra poveri? Ammesso che troviamo la copertura, poi il ministro Passera dovrà firmare e pubblicare sulla Gazzetta ufficiale europea e attendere la partecipazione delle compagnie. Insomma, sono tante le criticità e sono inevitabili i ricorsi: aspettiamoceli. Andando bene, non riusciremo ad attivare il servizio prima di maggio. Abbiamo come obiettivo la propaganda o l’interesse alla mobilità dei sardi? Fatecelo capire”.
L’on. Luigi Lotto (Pd) ha rievocato la storia della continuità territoriale sarda e ha detto: “Oggi non ci resta che continuare nella continuità territoriale, non possiamo dimenticarci dei tanti errori fatti in questo tempo, del rischio che il trasporto pubblico locale sia danneggiato da questa manovra”. (C.C.)L’on. Claudia Zuncheddu (Misto) ha detto che il disegno di legge non risolve il problema della continuità territoriale per i sardi e aggrava la situazione del trasporto pubblico locale, settore al quale si sottraggono 19,383 milioni di euro per il 2012 e 35,750 per l’anno seguente. Per l’on. Zuncheddu ne conseguirà un aumento delle tariffe che colpirà un’ampia fascia di cittadini, lavoratori e studenti pendolari. Ha contestato la latitanza del Governo italiano che costringerà i sardi a pagare il conto e ha criticato il presidente della Regione Cappellacci e l’assessore dei Trasporti Solinas per non aver incalzato con forza il Governo Berlusconi. Secondo l’on. Zuncheddu la proposta sotto esame non è risolutiva, è lontana anni luce dalle esigenze dei sardi e mostra come la Giunta, in modo “maldestro”, da un lato finge di risolvere il problema, mentre dall’altro ne crea ulteriori. Questa legge, ha concluso, è stata ideata per remare contro gli interessi dell’isola e assolve lo Stato italiano dalle sue responsabilità economiche e morali.
Il vicepresidente del Consiglio Mario Bruno ha dato la parola all’on. Roberto Capelli (Misto). Ritenendo più che opportuno intervenire perché bisogna far fronte ad una situazione di emergenza, ha sottolineato che, però, bisogna fare il punto della situazione e capire cosa fare per evitare che in futuro la questione si riproponga. L’on. Capelli, riferendosi alla riscrittura dell’art. 8 dello Statuto, ha definito una “manchevolezza” la scelta della Sardegna di accollarsi i costi della continuità e ha ricordato che la Sicilia gode di finanziamenti statali per garantire i collegamenti con le sue isole minori. Ha poi espresso dubbi sulla scelta di svuotare il capitolo di spesa per il trasporto pubblico locale e, riguardo l’impegno ulteriore sul Fondo nuovi oneri legislativi, ha espresso il timore che nei prossimi tre anni verrà fortemente limitata l’attività legislativa del Consiglio. Piuttosto, ha aggiunto, i tagli si facciano analiticamente e non si tengano in Bilancio, ad esempio, i 42 milioni di euro che per due anni sono destinati alla pubblicità istituzionale. Infine, l’on. Capelli ha suggerito di ripensare all’imposta di soggiorno: viene pagata in tutto il mondo, se limitata, e non mette in ginocchio alcuna economia turistica. (MM)Nel suo intervento, l’on. Adriano Salis (capogruppo dell’Idv) ha manifestato “l’imbarazzo nell’intervenire su questo disegno di legge, perché siamo combattuti tra la necessità di supportare il settore trasporti da e per la Sardegna, che riteniamo fondamentale, e di contro siamo contrari a parlare di una continuità territoriale aerea che è una presa in giro, un imbroglio perpetrato ai danni dei sardi”. Per l’on. Salis il grave errore commesso della Regione sarda è stato, e continua a esserlo, quello di non aver ottenuto la quota di Entrate dallo Stato, quota che era stata stabilita nel momento in cui la Regione si era accollata gli oneri della continuità territoriale. “Abbiamo dato credito al governo e abbiamo preso solo schiaffi”. Per l’esponente dell’Idv la Regione (non l’assessore Solinas al quale l’on. Salis non imputa responsabilità per questa situazione) ha dimostrato un’assoluta inconcludenza e incapacità di gestire un settore così difficile, puntando soltanto sulla propaganda. “Non siamo d’accordo, tra l’altro, che la copertura finanziaria venga trovata a scapito del trasporto interno dell’Isola”, ha affermato l’on. Salis che ha proposto di recuperare stanziamenti togliendone una parte alla promozione turistica. L’esponente dell’Idv ha poi concluso: “Pur essendo convinti che questo intervento sia importante, siamo più che convinti che si debba attivare una battaglia istituzionale perché queste risorse, quelle relative alla Vertenza entrate con lo Stato, siano restituite alla Sardegna. Per queste ragioni saremo costretti a negare il voto favorevole”.
La presidente del Consiglio Claudia Lombardo ha poi dato la parola all’on. Giacomo Sanna (capogruppo del Psd’Az) che ha incentrato il suo intervento ricordando a tutti i colleghi che l’errore è stato quello di accettare di far pagare ai sardi la Continuità territoriale, il diritto a muoversi dall’Isola per raggiungere il resto del territorio italiano, di non aver saputo difendere i cittadini sardi che vivono in un’Isola e per questo da sempre penalizzati rispetto agli altri italiani. L’on. Giacomo Sanna ha poi sottolineato la bontà della proposta della Giunta regionale, evidenziando come il Psd’Az sia d’accordo sul fatto di concentrare le risorse sulle tratte da e per Roma e Milano, per poter abbassare ulteriormente le tariffe anche per i non residenti. (E.L.N.)L’on. Attilio Dedoni, capogruppo dei Riformatori, ha auspicato che “la legge passi al più presto, pur attribuendo grande importanza al disegno di legge di riordino complessivo del settore”. Ha ricordato poi che “la Sardegna è un’isola e ciò comporta comunque l’attraversamento di un deserto; bisogna dunque attrezzarsi e capire qual è la concreta capacità della Regione di incidere in questa materia. A volte si ha l’impressione di fare più gli interessi delle compagnie che quelli dei sardi, soprattutto in termini di qualità del servizio. Bisogna aprirsi di più alla concorrenza a vantaggio degli utenti e raggiungere standard di qualità elevati in tutti i periodi dell’anno”. Su questi temi, ha concluso il capogruppo dei Riformatori, “ci sarà un dibattito forte a cominciare dal nuovo disegno di legge, tenendo presente che anche questo governo non si dimostrerà amico della Sardegna più e meno di altri. Non dobbiamo quindi venir meno al dovere ed alla responsabilità di essere parlamento dei sardi”.
L’on. Luciano Uras, capogruppo del gruppo Misto, ha osservato in apertura che, a suo giudizio, “il dibattito è stato preso sottogamba. Alla conferenza dei servizi da cui è scaturita questa norma erano invitati tutti, esperti e consulenti, ma non l’Assessore, che però viene mandato a rispondere in Consiglio di una questione in cui non ha avuto un ruolo effettivo”. Riprendendo il problema della vertenza entrate, l’on. Uras ha definito la Regione “un tappetino nei rapporti con lo Stato, mostrando una sudditanza confermata nello specifico anche dalle vicende che hanno accompagnato la riforma dell’art. 8 dello Statuto che, come risultato, ha negato ai sardi il loro diritto fondamentale alla mobilità. E’un fallimento annunciato e consumato”. Anche perché, ha sottolineato Uras, “non si conosce nemmeno la situazione delle società di gestione degli aeroporti sul territorio regionale e, complessivamente, la stessa confusione riguarda il trasporto marittimo e la rete dei collegamenti interni le cui inefficienze si ripercuotono soprattutto a danno dei pendolari e degli studenti. In gioco si sono circa 170 milioni in 3 anni, più del cosiddetto Piano per il lavoro, peraltro inapplicato, che aveva una dotazione di 60 milioni di euro”. Infine, annunciando un ulteriore intervento sull’articolo, il capogruppo del Misto ha detto “non ha accettato nessuna riduzione dei tempi, anche perché è intervenuta a dibattito iniziato quando altri hanno utilizzato tutto il tempo disponibile”.
La Presidente Lombardo, sull’ultimo punto, ha tenuto a precisare che il contingentamento dei tempi è stato deciso chiedendo la disponibilità a tutti i capigruppo visto, da un lato, l’andamento del dibattito e dall’altro la necessità di concludere i lavori nella mattinata per consentire alle commissioni, già convocate, di poter lavorare ai pareri sulla manovra finanziaria. Rivolta in particolare all’on. Uras, la Presidente ha aggiunto che “ritenevo che questa disponibilità fosse stata chiesta anche a lei; se non è stato così me ne scuso.” (A.F.)Il capogruppo del Pdl on. Mario Diana ha detto che la norma è indispensabile, necessaria e fondamentale e che la discussione odierna non può esaurire il discorso sulla continuità territoriale aerea e, più in generale, sull’intero sistema dei trasporti. Ricordando che occorre affrontare una serie di provvedimenti importanti, a cominciare dalla rivisitazione del Piano regionale di settore, l’on. Diana ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno sull’aeroporto di Fenosu ad Oristano. Chiedendo che non ci si dimentichi degli scali minori per non vanificare le ingenti risorse finanziarie investite negli anni dalla Regione, dal Ministero e dagli Enti locali, ha suggerito una rivisitazione del sistema di gestione: bisogna pensare a privatizzare il più possibile le infrastrutture ed è tempo, ha aggiunto, che gli amministratori pubblici la smettano di gestire aeroporti, porti turistici, aziende agricole e altro.
L’assessore dei Trasporti Christian Solinas ha ricordato che definire la copertura finanziaria è un atto indispensabile per procedere alla definizione degli oneri di servizio pubblico e alla pubblicazione dei decreti. Ricordando che la continuità è a carico della Regione e dichiarandosi d’accordo a iniziare subito una vertenza con lo Stato perché si ricontratti, ha citato una serie di dati per mostrare come la situazione potrebbe essere ben gestita se si arrivasse alla soluzione della vertenza entrate: con un quadro certo delle disponibilità finanziaria e, in base ad una previsione prudenziale di crescita di mezzo milione di passeggeri nei prossimi quattro anni, “oggi staremmo a parlare di un investimento che produce 200 milioni di euro”. L’on. Solinas ha spiegato che la copertura richiesta è solo tecnica perché, effettivamente, le prime eventuali compensazioni si cominceranno a pagare dal 27 marzo 2012: in seguito il Consiglio potrà fare modifiche. Ha annunciato che giovedì la Regione incontrerà nuovamente le compagnie aeree per sottoscrivere un verbale che darà un quadro di riferimento certo su frequenze e qualità dei collegamenti e che eviterà che ci sia un “buco” fino all’adozione del nuovo sistema di continuità.
La presidente Claudia Lombardo ha messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato con 50 sì, 22 no e un’astensione. (MM)La presidente Lombardo ha poi aperto la discussione generale sull’Articolo 1 del Disegno di Legge 337. Il primo a intervenire è stato il capogruppo del Gruppo Misto, on. Luciano Uras, che ha ricordato che siamo nel pieno di una crisi economico e finanziaria generale da cui non si sa quando e come si uscirà e che pensare di recuperare questi 500mila passeggeri offrendo biglietti a pochi euro in meno rispetto ad ora e “con una qualità scadente dei trasporti” è utopia. L’on. Uras ha poi ricordato che nella stessa Conferenza dei sevizi lo stesso Ministero dei Trasporti ha sollevato perplessità sulla tempistica gara e sulle eventuali reazioni che arriveranno della Unione europea. “A rispondere – ha proseguito criticamente l’esponente dell’opposizione - è stato il consulente del presidente Cappellacci”. L’on. Uras ha poi evidenziato che a causa di questo modo di agire della Giunta e di questa “approssimazione preoccupante” le nostre leggi restano quasi sempre lettera morta”.
L’on. Mario Bruno (Pd) ha sottolineato che ciò che finora è emerso chiaramente è che “i voli saranno ridotti, che non c’è garanzia sui voli aggiuntivi, su quanti saranno, sulla qualità e sulle fasce orarie”. “Attualmente non c’è una proroga della continuità territoriale, siamo nel libero mercato. Non torneremo nel regime di continuità territoriale fino all’espletamento della gara che si terrà a primavera. Quindi credo – ha concluso l’on. Bruno - che non ci sia un quadro della situazione sufficientemente chiaro ed esaustivo per farci votare a favore di un provvedimento che vuole destinare 57 milioni e mezzo di euro per i voli da e per Roma e Milano”. (E.L.N.)L’on. Chicco Porcu (Pd) ha osservato che “di fatto stiamo approvando la Finanziaria in un contesto in cui sono scarsissime le risorse manovrabili, a causa dei vincoli strettissimi del patto di stabilità e delle spese di funzionamento, dato che questi soldi li spenderemo di sicuro vincolando il 100% delle politiche anti-crisi. Questo è il punto, a prescindere dall’opportunità o meno di operare nell’emergenza. In altre parole, dunque, si stanno mettendo in secondo piano scuola, lavoro, ambiente, energia e tante altre cose che avrebbero dovuto costituire precise priorità della Regione. Quando affronteremo la Finanziaria, ci accorgeremo che la discussione l’abbiamo già fatta qui. La maggioranza si sta assumendo una responsabilità molto grande ed è giusto che lo sappiano i sindacati, le imprese e tutti sardi. Il nostro voto sarà contrario.”
L’on. Giampaolo Diana, capogruppo del Pd, ha affermato che “è evidente che non siamo in regime di continuità territoriale, come ha dimostrato la stessa replica dell’Assessore. Siamo sotto ricatto per dare copertura ad un obbrobrio di continuità che non garantirà nemmeno la metà di quella esistente, in cui non saremo in grado di mantenere lo stesso livello di qualità nemmeno sulle rotte principali di Roma e Milano, a parte il fatto che siamo passati da zero euro a 53 milioni”. Sugli appelli all’unità rivolti all’Assemblea dall’Assessore Solinas, per l’on. Diana “raccoglierlo non è un problema, semmai lo è per la maggioranza ed il Presidente della Regione in particolare che finora non li hanno mai ascoltati, ignorando le attese e la voglia di riscatto del popolo sardo. Oggi Cappellacci riappare in contemporanea con il governo Monti cercando di recuperare 2 anni e mezzo di atteggiamenti inqualificabili. Da parte del Pd si manterrà il ruolo svolto finora, ma a condizione che il Presidente Cappellacci si faccia da parte, perché non ha la credibilità e l’autorevolezza per raccogliere questo appello”. L’on. Diana ha annunciato infine il voto contrario del gruppo del Pd.
L’Assemblea ha quindi proceduto alla votazione dell’emendamento n°1 (parziale rettifica delle coperture finanziarie), che è stato approvato con 48 voti favorevoli, 23 contrari e 1 astenuto. Successivamente, è stato approvato anche l’art.1 e l’emendamento n°2 (entrata in vigore della legge). (A.F.)E’ stato messo in discussione l’ordine del giorno (Diana M e più) che impegna la Giunta: alla concreta attuazione degli accordi istituzionali finalizzati al completamento e all’inserimento dell’aeroporto di Fenosu nel sistema di offerta del trasporto sardo; in qualità di socio della Sogaeor, ad adottare le misure necessarie al superamento della crisi economica e gestionale; a studiare un percorso per includere lo scalo oristanese nel sistema della continuità territoriale.
L’assessore dei Trasporti Christian Solinas si è rimesso alla volontà dell’aula esprimendo, però, dubbi sull’ultimo punto del documento perché comporterebbe ulteriori oneri finanziari a carico della Regione.
Il capogruppo del Psd’Az on. Giacomo Sanna ha subordinato la sottoscrizione dell’ordine del giorno all’inserimento del preciso impegno a che si arrivi finalmente alla privatizzazione di tutti gli aeroporti isolani.
Il capogruppo del Pdl on. Mario Diana, dichiarando di non aver personalmente nulla in contrario, ha ricordato che per Fenosu la privatizzazione è prevista dallo statuto.
La richiesta dell’on. Giacomo Sanna non è stata accolta dall’intera Aula.
Per dichiarazione di voto, il capogruppo dell’Idv on. Adriano Salis si è augurato che lo scalo oristanese possa essere salvaguardato, ma solo mostrando un’attenzione particolare alla gestione considerata unanimemente fallimentare.
Il capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici on. Attilio Dedoni ha detto di essere d’accordo sulla privatizzazione a patto che si smetta di acquisire altre avio superfici e che, con riferimento anche ai 19 milioni di euro concessi ad Alghero-Fertilia, tutti gli scali vengano messi nelle stesse condizioni.
L’on. Angelo Francesco Cuccureddu (Misto) ha annunciato il voto favorevole e ha spiegato che tutta una serie di finanziamenti nazionali per Fenosu sono proprio subordinati alla effettiva privatizzazione, anche per evitare che l’infrastruttura si trasformi in un pozzo senza fondo di risorse pubbliche.
L’on. Antonio Solinas (Pd) ha rimarcato l’insoddisfazione per la gestione non molto trasparente degli ultimi 10-12 anni e ha stimolato la Regione, in qualità di socio di Sogaeor, a intervenire per decidere quale potrà essere il ruolo di Fenosu nel sistema aeroportuale sardo. (MM)L’on. Luciano Uras, capogruppo del gruppo Misto, si è dichiarato favorevole alla privatizzazione del sistema aeroportuale regionale, come per altre realtà. “Ma è molto più importante”, ha aggiunto, “conoscere esattamente la situazione finanziaria delle società partecipate dalla Regione , anche attraverso la Sfirs. La commissione bilancio, con un pizzico di creatività, ha anche individuato alcune soluzioni ma è necessario avere certezze sul quadro generale di riferimento.”
L’on. Giampaolo Diana, capogruppo del Pd, ha definito “necessario un approfondimento della proposta dell’on. Giacomo Sanna inserita nell’ordine del giorno, perchè sulle società di gestione deve essere fatta una discussione seria. Soprattutto la commissione deve conoscere con chiarezza lo stato di salute della società e i piani industriali, per verificare se sono coerenti con la programmazione regionale. In riferimento a tutte le partecipate, non possiamo permetterci di non guardare con attenzione a questa realtà, perchè rifiuto il concetto che una società con una partecipazione pubblica non possa stare sul mercato. Il problema, semmai, è che l’azionista pubblico finora non ha fatto la sua parte”.
L’on. Roberto Capelli (Misto) ha ricordato che “nel marzo del 2010 e del 2011 il Consiglio ha votato la ricapitalizzazione delle aziende di gestione degli aeroporti sardi sottoponendola ad una condizione, che fosse l’ultima volta e che aprisse la strada alla privatizzazione. La commissione finanze ha già programmato le audizioni con i presidenti delle società aeroportuali ma non vorremmo continuare a mettere soldi in società dove poi si perdono. In fondo, anche adesso ci stiamo prendendo un po’ in giro tutti, ma non ci crede più nessuno. La privatizzazione è giusta ma, al di là dell’ordine del giorno, bisogna decidere sul serio”.
L’on. Mario Diana, capogruppo del Pdl, rivolto all’Capelli, ha tenuto a precisare che “non si sta parlando di richieste di ricapitalizzazione, ma anzi di creare le premesse perché non ci siano più tali richieste.”
L’on. Mario Bruno (Pd) ha sottolineato che “si tratta di un tema vastissimo che non può essere compresso nel dibattito su un ordine del giorno. Piuttosto, c’è in vigore un piano dei trasporti? Il Consiglio regionale non l’ha visto, ma la Sardegna ne ha assolutamente bisogno, anche perché proprio quest’anno scade il quadriennio entro il quale le società di gestione degli aeroporti dovevano raggiungere il pareggio di bilancio, altrimenti c’è la revoca della concessione quarantennale”.
Successivamente, l’Assemblea ha approvato l’ordine del giorno e, a seguire, la proposta di legge n°337 con 45 voti favorevoli, 23 contrari e 1 astenuto.
Al termine dello scrutinio, la seduta si è conclusa. I lavori del Consiglio regionale riprenderanno il 13 dicembre prossimo alle ore 10.00 (A.F.)