CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 236 del 27 luglio 2011
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Approvato ordine del giorno unitario sulla vendita di Tirrenia e sulla continuità marittima
Cagliari, 27 luglio 2011 - In apertura di seduta la Presidente Lombardo, dopo le formalità di rito, informa l’assemblea che sono stati presentati due ordini del giorno, a firma Giacomo Sanna (Psd’Az) e più e Mario Bruno (Pd) e più.
L’on. Franco Cuccureddu, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha sollecitato un chiarimento urgente sul meccanismo di votazione. “Si è sempre votato, ha ricordato citando lo scrutinio svoltosi ieri sulla legge n° 300, non computando il voto di astensione. In particolare, ieri la votazione si è conclusa con 31 voti favorevoli e 30 contrari ma, nonostante questo, il provvedimento non è stato approvato”. Ciò, secondo Cuccureddu, “costituisce un vulnus grave, perché è stato proclamato un voto diverso da quello espresso dall’aula”. L’esponente del gruppo Misto ha auspicato infine che la Presidente trovi una soluzione.
La Presidente Lombardo ha precisato che il regolamento è chiaro: “le delibere del Consiglio non sono valide se non sono adottate a maggioranza dei componenti e, sulla falsariga dei regolamenti di Camera e non del Senato, le astensioni non sono valide. Ieri c’è stato un errore materiale perché il sistema ha computato nella maggioranza anche l’astensione del Presidente. In presenza di un errore materiale, la presidenza può annullare la votazione e farla ripetere, ma per attivare questo meccanismo il rilievo doveva essere formulato immediatamente. Ora il voto è stato proclamato, ma non c’è vulnus né precedente di alcun genere”.
L’on. Adriano Salis (Idv) prendendo la parola sull’ordine dei lavori, ha comunicato che “pur essendoci all’ordine del giorno del Consiglio regionale una mozione sul campus universitario di Cagliari, la Giunta regionale ha adottato una delibera fuori sacco sulla stessa materia, di cui non si conosce il contenuto. La deliberà è venuta in possesso di alcuni organi di stampa, ma non del Consiglio regionale. E questo è inammissibile”.
La Presidente Lombardo ha assicurato il suo sollecito intervento presso la Giunta in modo da consentire al Consiglio, con tutta la documentazione a disposizione, di discutere il punto all’ordine del giorno.
L’on. Gian Valerio Sanna (Pd) ha manifestato il suo voto contrario sull’ordine del giorno. Il presidente, ha detto, “ha fatto una messa in scena, da una parte tendendo la mano all’opposizione per recuperare ritardi ed errore, e dall’altra nascondendo molto probabilmente tutta la verità al Consiglio regionale. Le appartenenze hanno prevalso sulle esigente di tutela dei sardi”. Quello che è accaduto, secondo Sanna, è molto chiaro: “una parte della maggioranza ha minacciato di uscire dalla coalizione se non avesse ottenuto il voto favorevole, su un argomento squallido. Oramai si vive con il ricatto della fiducia e quell’ordine del giorno è un atto di falsità”.
L’on. Tarcisio Agus, sempre del Pd, ha espresso voto contrario, “non foss’altro perché ieri si volevano mettere le basi per una intesa bipartisan sui trasporti e non solo, si pensava addirittura di poter avviare una stagione nuova chiamata vertenza Sardegna, che doveva contenere anche i problemi delle entrate”.
L’on. Roberto Capelli (Misto) ha annunciato la sua astensione, perché l’ordine del giorno è “molto blando, ma manderà comunque un segnale al governo. Rispetto all’ordine del giorno presentato dallo stesso Psd’Az a marzo, poi ritirato, quello in esame è molto più debole”. Nello stesso tempo ha annunciato il voto favorevole sull’ordine del giorno n° 2 del centro sinistra, anche se non lo condivide totalmente.
L’on. Adriano Salis, capogruppo dell’Idv, ha detto di non poter votare l’ordine del giorno n°1, anche se ne condivide alcune parti. In particolare, “mancano alcune premesse peraltro individuate dal Presidente Cappellacci, c’è troppo buonismo. Inoltre risponde solo parzialmente alle domande ed alle proposte emerse dal dibattito. L’Assessore Solinas ha detto che bisogna recuperare un’iniziativa forte per tentare di scardinare l’accordo fra governo ed armatori che ha lo scopo di sottrarre al controllo della Sardegna le rotte della continuità territoriale marittima”. Salis si è dichiarato poi d’accordo per portare in Europa questo problema, ma questo “non è sufficiente” per sostenere l’ordine del giorno n° 1.
L’on. Franco Sabatini, a nome del Pd, si è dichiarato contrario al documento. Stamattina, ha ricordato, “c’è stata molta confusione nella maggioranza, nonostante ieri il Presidente Cappellacci avesse chiesto all’opposizione di schierarsi al suo fianco per sostenere una giusta battaglia contro lo Stato. Poi le posizioni della stessa maggioranza si sono diversificate, non si capisce più su che cosa si possa o si debba convergere”. Il punto che ci divide con i sardisti, ha precisato l’on. Sabatini, “è il riconoscimento delle responsabilità del governo regionale, per quanto non ha fatto in questi due anni e mezzo. Su questo non si può fare finta di niente”.
L’on. Mario Bruno, capogruppo del Pd, ha definito “un bluff” la disponibilità unitaria manifestata dal Presidente Cappellacci. La maggioranza, ha continuato, “ha rifiutato il confronto ricompattandosi sulle palline da golf, altro che trasporti e vertenza entrate. Siamo contro perché siete inaffidabili ed avete tecnicamente il dovere di andare a casa”. Con il nostro ordine del giorno, ha spiegato Bruno, “abbiamo cercato di dire che vanno separate le vicende della privatizzazione da quelle della continuità territoriale, ma la maggioranza è inaffidabile. Quale mobilitazione si vuole? L’unica che vi chiediamo è lasciare le poltrone”.
L’on. Mario Diana, capogruppo del Pdl, ha rimproverato all’on. Bruno di non aver letto l’ordine del giorno “dove peraltro c’è solo un punto, peraltro non attinente al contenuto del documento, che differenzia le posizioni di maggioranza e opposizione. La premessa dell’ordine del giorno del centrosinistra è il manifesto di una campagna elettorale; sono le stesse cose che dite vanamente da due anni. Volete lo scontro, ma la maggioranza andrà avanti, con o senza il concorso del centro sinistra, per questa ed altre materie”.
L’on. Antonio Solinas (Pd) si chiesto “cosa sia cambiato dopo l’intervento del Presidente della Regione, forse ci sono stati i soliti incontri romani che vanno avanti da due anni e mezzo. Era sembrato di capire da Cappellacci che la situazione era davvero drammatica, al punto da spingere l’esecutivo a ricercare un percorso unitario”. Solinas ha ricordato infine disponibilità del Pd e dell’opposizione ad operare nell’interesse dei sardi aggiungendo che “respingendo questa apertura vi state assumendo la responsabilità di dividere il Consiglio regionale”. (A.F.)
Giuseppe Cuccu, Pd, considera il dibattito cominciato ieri sera “una farsa”. “Il presidente ci ha raccontato la sua versione dei fatti e ha fatto appello alla mobilitazione, ma stamattina l’on. Mario Diana ci ha messo in guardia dalla mobilitazione, ha scaricato Cappellacci difendendo Matteoli”.Per Cuccu l’intesa ritrovata nella maggioranza “è un’intesa al ribasso e in questo modo vi macchiate di una grossa responsabilità”.
Anche Renato Soru, Pd, ha annunciato il proprio voto contrario all’ordine del giorno 1. “Al sopruso di cui ha parlato il presidente Cappellacci noi avremmo voluto rispondere con la nostra parte, non siamo senza idee ma l’idea è quella di sempre: non dovevamo accettare la privatizzazione della Tirrenia mettendo insieme gli oneri di servizio per la continuità, sono due cose da tenere distinte”.
Il capogruppo del Psd’Az Giacomo Sanna ha cercato l’intesa, annunciando il voto favorevole al documento da lui stesso firmato, ha spiegato come l’ordine del giorno in esame non fosse “un inno alla giunta, ha la durezza necessaria”. L’appello alla minoranza è quello dell’unità e della mobilitazione: “C’è ancora la volontà di trovare un percorso comune, andiamo tutti insieme a Bruxelles, è una battaglia di tutti i sardi”.
Per Chicco Porcu, Pd, “si è presa una china che porterà inesorabilmente verso la fine di questo Consiglio”. “Gli insulti non servono mai”, ha detto rivolgendosi al capogruppo del Pdl Mario Diana che aveva dato del bugiardo a Mario Bruno. Porcu ha ribadito che “la privatizzazione andava fatta separando la questione degli oneri di servizio sulla continuità territoriale”. “Assumetevi la responsabilità di andare da soli” ha affermato rivolgendosi alla maggioranza.
Anche per la consigliera del Pd Francesca Barracciu la responsabilità è tutta della maggioranza: “Votate questo ordine del giorno pensando di essere autosufficienti senza condividere la strada con le altre parti politiche, è stato il vostro gruppo a dire no a un ordine del giorno unitario”.
“Una grossa occasione persa” secondo Giuseppe Luigi Cucca, Pd. “Si tratta di un ordine del giorno troppo blando per affrontare un problema di così grande portata. Se ci fosse stata davvero la volontà di unità una soluzione l’avremmo potuta trovare. Stiamo di nuovo cadendo nelle grinfie di un governo che non è mai stato amico. I sardi si aspettavano una posizione molto più netta”.
Per Attilio Dedoni, Riformatori sardi-Liberaldemocratici, è invece “la buona volontà che fa l’azione e l’unità, mentre l’opposizione cerca di dividere comunque”.
Silvestro Ladu, Pdl, annunciando il suo voto favorevole all’ordine del giorno ha insistito sulla necessità di arrivare all’obiettivo finale del diritto alla mobilità e alla continuità territoriale. “La battaglia deve essere per la continuità territoriale e gli oneri di servizio. Con la flotta sarda si deve andare avanti e garantire i collegamenti per tutto l’anno”. (MP)
L’on. Giampaolo Diana (Pd) ha detto che la discussione di ieri e di oggi si era soffermata sulla necessità di dare un ruolo politico al Consiglio regionale, che dopo l’appello del presidente Cappellacci sembrava potesse aprirsi una fase nuova, ma che non si è arrivati all’epilogo auspicato. Il ruolo chiesto al Consiglio, ha aggiunto, è di surroga alla debolezza della Giunta e del suo presidente: senza debolezza non ci sarebbe stato il sopruso.
L’on. Elia Corda (Pd) ha ammesso: “Ci eravamo un po’ illusi che l’unità del Consiglio sarebbe stata scontata, raggiunta con facilità. Era ovvio procedere con la stesura di un ordine del giorno unitario”. Invece, si è arrivati ad un documento poco severo che ha tradito le aspettative che si erano create dopo aver colto inizialmente un sentimento “quasi di ribellione, di indignazione nei confronti del Governo”.
Secondo l’on. Radhouan Ben Amara (Sel-Comunisti-Indipendentistas) non è corretto “piangere” perché non si è uniti. Annunciando il voto contrario ha precisato: “Ma perché dobbiamo unirci? Non siamo una coalizione. Non siamo mica i soccorritori del vostro fallimento”.
Per l’on Claudia Zuncheddu (Sel-Comunisti-Indipendentistas) bisogna prendere atto che “il presidente è artefice dei soprusi ai danni dei sardi” per inadeguatezza e crescente sudditanza. Ha poi espresso dubbi sulla effettiva presenza di Cappellacci alle riunioni romane: “Lo Stato italiano ha preferito trattare con i privati escludendo la Sardegna perché priva di rappresentanza”.
L’on. Luigi Lotto (Pd) ha espresso “disagio e delusione” dichiarandosi indignato per quella che è definita una “commedia degli inganni” anche alla luce, su Tirrenia, dei contenuti della convenzione firmata: “Questa vicenda mi ha fatto capire che la rappresentanza non ce l’abbiamo né a Roma né a Cagliari”.
In contemporanea con la celebrazione dei funerali del primo caporal maggiore David Tobini, ucciso in Afghanistan, la presidente del Consiglio on. Claudia Lombardo ha fatto osservare un minuto di silenzio in segno di lutto. (MM)
L’Assessore dei Trasporti on. Christian Solinas, nel rammaricarsi per il mancato raggiungimento, allo stato, di una posizione unitaria del Consiglio, ha chiesto una breve di sospensione della seduta per compiere ulteriori approfondimenti. La richiesta è stata accolta.
Alla ripresa dei lavori, la Presidente ha comunicato la presentazione di un ordine del giorno unitario di cui è stata data lettura.
L’on. Mario Diana, capogruppo del Pdl, ha colto l’occasione per manifestare “rammarico per il brevissimo alterco con l’on. Bruno e gli ha formulato le sue scuse. “Il momento di riflessione, ha osservato, è comunque servito per concordare un ordine del giorno unitario. E’un fatto significativo accaduto altre volte ma in questo caso il documento ha una importanza particolare”.
L’on. Mario Bruno, capogruppo del Pd, ha rilevato in primo luogo che l’interlocuzione su invito dell’Assessore Solinas è stata utile: “Niente di personale con l’on. Diana, il risultato è da sintetizzare con la frase chiave che indica una nuova e diversa strategia, che veda separate la vendita della Tirrenia dalla gara internazionale per la continuità in un percorso chiaro con una tempistica definita che consentirà di andare fino in fondo. Bene anche la censura del comportamento del governo nazionale, da cui deriva atteggiamento coerente concentrato sul bene comune”.
L’on. Giacomo Sanna, capogruppo del Psd’Az, ha espresso la sua soddisfazione per il documento unitario arrivato alla fine del dibattito: “L’aula ha dimostrato tutta la sua sensibilità e responsabilità. Si parte da qui tutti assieme, e dovremo essere capaci di coinvolgere la società sarda, magari andando tutti a Bruxelles sulla nave, come accadde a Roma qualche anno fa, quando pioveva. Non ero consigliere regionale ma ero li con tanti miei compagni di partito”.
L’on. Adriano Salis, capogruppo dell’Idv, ha sottolineato che “l’unità e l’equilibrio dell’ordine del giorno sono stati raggiunti con intelligenza politica. Nel momento cui la Sardegna è sotto attacco da parte del governo e degli armatori privati l’unità del Consiglio regionale è essenziale. Le agenzie di stampa dicono che il Presidente della Regione ha definito interlocutorio l’incontro di oggi con il Ministro Tremonti sulle entrate: forse dovremo manifestare anche in altrui momenti”.
L’on. Pierpaolo Vargiu, capogruppo dei Riformatori sardi, ha espresso la soddisfazione del suo gruppo e rivolto un particolare ringraziamento all’Assessore Solinas per la sua mediazione ed il suo impegno nel raggiungimento del risultato”. Certo, ha aggiunto, “non sono gli ordini del giorno che cambiano la Sardegna e forse non la cambierà nemmeno questo. Però l’indicazione è che qualche volta l’esercizio del buon senso e la capacità di ascoltarsi prevalgono su tutto. Sappiamo di essere quasi disarmati nei confronti del governo, ma se siamo anche divisi c’è l’assoluta certezza della sconfitta. Questo documento è un buon auspicio per il futuro”.
L’on. Felice Contu, a nome dell’Udc-Fl ha dichiarato di “non poter fare a meno di esprimere piena soddisfazione perché finalmente c’è stato un sussulto di orgoglio del Consiglio regionale che ha saputo ritrovare unità di intenti. Qualche volta è giusto che gli scandali accadano, se servono per ritrovare unità e coraggio.” Ricordando di aver ricoperto la carica di consigliere regionale per diverse legislatura, l’on. Contu ha sottolineato che “in passato non è mai stato affrontato sufficientemente il problema della continuità territoriale. Ora il nostro obiettivo è trovare un fronte comune e se sapremo sensibilizzare l’Europa avremo qualche soddisfazione. Certo, se fossimo stati come Malta avremmo avuto 6 deputati europei ed un membro della commissione. Vuol dire che dobbiamo proseguire nella riflessione sulla sovranità”.
L’on. Roberto Capelli (Misto), nell’esprimere soddisfazione per il contenuto del documento unitario ha affermato che questo risultato positivo “rimette a posto le cose”. Saremo chiamati a breve, ha proseguito, “a ripetere questa esperienza, dato che il Presidente della Regione torna a mani vuote, a quanto si apprende, dall’incontro col Ministro Tremonti. Tuttavia, si partecipa sempre con piacere a momenti di unità; l’auspicio è che si possa partecipare anche a momenti alti di programmazione, evitando di rincorrere un problema anzichè affrontarlo nel modo dovuto”.
Successivamente la Presidente Lombardo ha messo in votazione l’ordine del giorno, con il seguente esito: favorevoli 66, astenuti 1. Il Consiglio approva.
La seduta è stata quindi sospesa. I lavori riprenderanno domattina alle ore 10.
(A.F.)