CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 210 del 14 giugno 2011
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DL 222/A parte I – Disposizioni nei vari settori d’intervento (collegato alla manovra finanziaria 2011-2013). I lavori riprenderanno giovedì 16 giugno alle ore 10
Cagliari, 14 giugno 2011 - La seduta pomeridiana del Consiglio regionale, sotto la presidenza della presidente Claudia Lombardo, ha proseguito l’esame del Dl 222, disposizioni nei vari settori di intervento, Collegato alla Manovra finanziaria 2011-2013. I lavori sono stati sospesi per dieci minuti per poter passare alla votazione del comma 5 dell’articolo 15 quater che autorizza la spesa di 200mila euro a favore del Comune di Oristano per la realizzazione di un’aula protetta per l’ascolto dei minori all’interno del palazzo del Tribunale di Oristano. Il comma 5 è stato approvato con 38 voti favorevoli, 1 contrario e 1 astenuto.
Il Consiglio ha poi cominciato l’esame degli emendamenti aggiuntivi all’articolo 15 quater.
Sull’emendamento 52 che intendeva concedere un finanziamento straordinario di 120mila euro all’Università di Sassari per la prosecuzione degli scavi archeologici del cimitero medievale nel complesso di San Michele ad Alghero, il consigliere Carlo Sechi, Sel-Comunisti-Indipendentistas, ha voluto richiamare l’importanza del tema. L’assessore Giorgio La Spisa ha poi precisato, invitando Sechi al ritiro, che l’intervento in oggetto è già sotto esame dalla giunta insieme. Carlo Sechi ha dunque annunciato il ritiro dell’emendamento 52.
All’esame poi l’emendamento 53, a firma Sechi e più, che concede un finanziamento di 3 milioni di euro in favore della Provincia di Sassari per superare la situazione di precarietà in cui versa l’Istituto Alberghiero di Alghero attualmente ospitato nell’ex Hotel Esit di proprietà della Regione.
Paolo Maninchedda, dopo l’intervento di Mario Bruno, ha sollecitato cinque minuti di sospensione per una riformulazione del testo dell’emendamento che riveda la copertura finanziaria reperendo le risorse attraverso la vendita dell’immobile ex Esit.
Con la nuova formulazione l’emendamento 53 autorizza la vendita con evidenza pubblica dell’Hotel ex Esit con vincolo di destinazione d’uso alberghiero e il ricavato sarà utilizzato per la realizzazione dell’Istituto Alberghiero di Alghero.
Gian Valerio Sanna e Luciano Uras, nell’annunciare il voto favorevole alla nuova formulazione dell’emendamento, hanno voluto precisare che non è comunque con questa soluzione che si risolve il problema delle strutture scolastiche in Sardegna.
L’assessore Giorgio La Spisa ha precisato che la nuova formulazione non comporta ulteriori ordini di spesa e che la giunta lo approva.
Il Consiglio ha approvato l’emendamento 53 nella nuova formulazione con 64 voti favorevoli e 3 astenuti. (MP)
Dopo aver dichiarato l’esito della votazione, la presidente Lombardo ha aperto la discussione sull’emendamento 66 della Giunta all’art. 15 quater, che autorizza per il 2011 “la spesa di 3.800.000 per il completamento dei progetti pilota relativi al riuso turistico e al marketing delle borgate marine di Fertilia e San Giovanni di Sinis, di cui al programma di interventi della deliberazione della Giunta regionale n. 28/3 del 16 maggio 2008”.
Ha, quindi, preso la parola l’on. Chicco Porcu (Pd) che ha annunciato il voto favorevole suo e dei colleghi del gruppo all’emendamento: “E’ la prosecuzione di un intervento già iniziato nella scorsa legislatura. Spero – ha detto l’on. Porcu – che il recupero delle borgate diventi sempre di più una delle politiche portate avanti anche della vostra Amministrazione”.
Parere favorevole all’emendamento è stato espresso anche dall’on. Gian Valerio Sanna (Pd): “L’emendamento 66 da parte della Giunta si è reso necessario perché, durante la Finanziaria, era stato da noi sollevato il problema. L’assessore competente ci aveva detto che c’erano le risorse, ma evidentemente non era così. Anche noi – ha concluso l’on. Sanna - abbiamo presentato un emendamento uguale, il 78 all’art. 27, che si deve ritenere unificato”. Ha chiesto subito dopo la parola l’on. Paolo Maninchedda (Psd’Az) per chiedere alla presidente una sospensione dei lavori. Una sospensione, ha affermato, necessaria perché alcuni componenti dei gruppi di maggioranza chiedevano un confronto con la Giunta per valutare l’ammontare di questo stanziamento in proporzione ai fondi complessivi previsti nel Collegato. La presidente ha sospeso la seduta per 10 minuti.
Alla ripresa dei lavori è intervenuto l’on. Adriano Salis (capogruppo Idv) annunciando il suo voto a favore dell’emendamento: “Fatta salva la bontà dell’iniziativa, intervengo per chiedere alla Giunta un analogo intervento, affinché possa essere allargato ad altre realtà presenti in Sardegna e che non sono state valorizzate. Sarebbe paradossale concentrare questo intervento a poche aree”. Per l’on. Mario Bruno (capogruppo Pd) “l’emendamento si riferisce a un progetto pilota avviato nel 2008 per le borgate marine. Credo che per Fertilia e San Giovanni di Sinis i Comuni abbiano già presentato una manifestazione di interesse per alcuni beni e già sostenuto spese di progettazione per 200mila euro, quindi ritengo che l’importo previsto sia corretto”.
Critico il capogruppo dell’Udc-Fli, on. Giulio Steri: “Abbiamo forti perplessità, non sull’iniziativa, ma sulla procedura che ha portato alla formulazione di questo emendamento e ci auspichiamo, per il futuro, un maggior coinvolgimento di tutte le forze di maggioranza. Nonostante queste critiche, trattandosi di un emendamento della Giunta voteremo a favore”. Favorevole anche l’on. Luciano Uras (capogruppo Sel – Comunisti – Indipendentistas): “Rimangono decine di emendamenti che intervengono sulle materie più disparate, in maniera disordinata e caotica e noi non sappiamo se i fondi ci sono”. L’on. Uras ha fatto riferimento, in particolare, alle associazioni Gramsci che “non hanno ricevuto una lira” dei fondi stanziati in Finanziaria. Favorevole anche l’on. Carlo Sechi (Sel – Comunisti – Indipendentistas): “Con questo provvedimento si riprende un cammino già avviato, perché consentire il recupero di questi borghi dà l’ooportunità alla Sardegna di crescere. Va bene questo emendamento dunque, ma auspichiamo di allargare il provvedimento ad altre realtà dell’Isola”. Sorpreso per la lunga discussione su questo emendamento condiviso da tutti, l’on. Roberto Capelli (Gruppo Misto), che ha evidenziato come però con un atto della Giunta, l’Esecutivo abbia stanziato 30 milioni per il recupero della borgata di Sant’Elia a Cagliari a ridosso delle elezioni amministrative. “Lo stanziamento è stato, tra l’altro, affidato all’Area che sappiano non in grado di gestirlo”. Messo in votazione, l’emendamento 66 all’articolo 15 quater è stato approvato. (E.L.N.)
È stato messo in votazione l’emendamento 77 che autorizza “a favore del Comune di Torpè la concessione di un contributo straordinario di 150 mila euro per l’acquisizione dell’area del campo sportivo e la messa in sicurezza della stessa struttura”. Giuseppe Cucca (Pd) ha precisato che l’emendamento verrà ritirato perché - ha spiegato – era stato presentato in maniera provocatoria per richiamare la Giunta a prestare maggiore attenzione a un problema che non riguarda solo il comune di Torpè.
Il capogruppo dell’Idv Adriano Salis ha fatto presente all’assessore Sergio Milia che sarebbe opportuno riprendere “un vecchio progetto legato alla possibilità di concedere mutui agevolati ai comuni” per mettere in sicurezza gli impianti sportivi.
L’emendamento 89 è stato ritirato.
La presidente Lombardo ha messo in votazione l’emendamento 149 uguale al 207 che “autorizza, per l’anno 2011, la spesa di 300 mila euro quale contributo straordinario per i lavori di ristrutturazione del Pontificio Seminario Regionale del Sacro Cuore di Gesù”. Francesco Sabatini (Pd) ha ricordato che si tratta del terzo finanziamento al Seminario. Luciano Uras (Sel-Comunisti-Indipendentistas) ha dichiarato di astenersi, anche Giulio Steri ha precisato che non si pronuncerà nel merito perché si era deciso di ritirare gli emendamenti di spesa.
Si è aperta la votazione dell’emendamento 149 uguale al 207. Il Consiglio non ha approvato l’emendamento (presenti 62; votanti 43; sì 1; no 41; astenuti 19)
Si è aperta la votazione sull’emendamento 206, per la prosecuzione degli interventi previsti dall’articolo 41, comma 13, della legge regionale 21 aprile 2005, n.7, che destinava una quota pari a 50 mila euro al rafforzamento del progetto di cooperazione internazionale con la Bielorussia, già avviato nel campo della formazione professionale. L’emendamento autorizza, a decorrere dall’anno 2011, una spesa valutata in 60 mila euro annui. Giuseppe Cucca (Pd) si è detto favorevole all’emendamento perché consente di proseguire il progetto di cooperazione con la Bileorussia. Silvestro Ladu (Pdl) ha definito il progetto “il fiore all’occhiello della politica sarda in Bielorussia”. L’emendamento è stato approvato.
L’emendamento 48 (che aggiunte al comma 3 dell’articolo 15 quater la seguente frase “di cui euro 900.000 da destinare alla società per i servizi universitari e la formazione in Alghero S.C. a R.L.”) non ha il parere favorevole della Giunta. L’emendamento 305, che sostituisce il testo dell’emendamento 48, autorizza per l’anno 2011, la spesa di 250 mila euro da destinare all’università di Sassari per la facoltà di architettura di Alghero.Secondo il capogruppo del Pd, Mario Bruno, i 250 mila euro sono risorse precedentemente assegnate dalla Giunta regionale e poi non erogate. Ma sono necessari almeno 800 mila euro per la sopravvivenza del polo di eccellenza. Francesco Cuccureddu (gruppo Misto) ha dichiarato il voto favorevole all’emendamento all’emendamento, pur non ritenendolo incompatibile con il 48. “Mi sorprende – ha chiarito – il parere contrario della Giunta dopo che la commissione aveva rinviato la decisione all’Aula”. Come per Bruno, anche Cuccureddu ritiene che il finanziamento sia insufficiente per salvare “una delle eccellenze del’Italia meridionale e insulare”. L’emendamento 305 è stato approvato. (M.C)
L’On. Chicco Porcu, del Pd, chiede voto per parti perché, sostiene, “è assurdo tagliare assegni di merito per indirizzare le stesse risorse alla realizzazione di alloggi per studenti. Quella degli assegni, che rischiano un taglio reale di circa il 15%, è una politica che fa onore alla regione e non può essere oggetto di meccanismi contabili”. Molti studenti, ha sottolineato Porcu, “hanno proseguito gli studi in virtù della prospettiva di non gravare sul bilancio familiare, e perderebbero questa possibilità”. Quanto alla copertura, suggerisce di recuperare fondi dai tagli recentemente votati dal consiglio nei confronti di alcune partecipate, o in alternativa, di esaminare soluzioni diverse.
La Presidente Lombardo ricorda che la votazione per parti non è possibile, “in quanto le singole parti non hanno contenuto normativo autonomo.”
Proseguendo nelle dichiarazioni di voto un altro esponente del Pd, l’On. Gianvalerio Sanna, si dichiara convinto della necessità di sospendere questa decisione, o di ritirare emendamento. “C’era una legge del ’99 per l’edilizia studentesca, osserva Sanna, e in seguito sono stati stipulati accordi di programma per centinaia di posti recuperati dopo la cessione di immobili pubblici, ed una parte di quel patrimonio è stata già ceduta a soggetti privati”. Secondo Sanna, è urgente invece “aggiornare il consiglio sul quadro generale, evitando al consiglio di dare soldi che non servono. Ogni euro oggi è importante per i cittadini, ed è meglio riflettere prima di spendere.”
Spiegando il parere favorevole dell’esecutivo, l’Assessore del Bilancio La Spisa afferma che “l’emendamento deriva da impegno di copertura degni oneri riguardanti mutui per alloggi già realizzati dall’Ersu di Cagliari. C’è stato un errore materiale, erano per l’ammortamento dei mutui. Per ciò che concerne gli assegni di merito, “gli uffici ritengono che risorse destinate a questa finalità siano comunque sufficienti anche in proporzione alle richieste presentate.”
L’On. Giuseppe Cuccu, esponente del Pd, manifesta anch’egli perplessità sull’ingiustificato spostamento delle risorse e coglie occasione per segnalare che “le richieste sono state in toto ma solo per l’Ersu di Cagliari, mentre a Sassari sono rimaste fuori un centinaia di persone. L’alloggio, purtroppo, è un buon motivo per non proseguire gli studi”. Auspica di “approfondire la verifica per individuare le risorse che servono, anche per Ersu di Sassari.”
Per il gruppo Sel-Comunisti-Indipendentistas l’On. Luciano Uras condivide le argomentazioni dell’On. Chicco Porcu. “L’Assessore La Spisa dice cose preoccupanti quando dichiara, a metà anno, che quei fondi servono per l’ammortamento dei mutui. Poi c’è il problema degli operatori dei beni culturali: manca la copertura per circa 400 lavoratori in tutta la Sardegna e se non c’è, rischiamo di fare un collegato piano di buchi”. Uras si dichiara quindi a favore della votazione per parti dell’emendamento, altrimenti vota contro, pur auspicando una sospensione chiarificatrice.
Anche l’On. Adriano Salis, capogruppo dell’Idv, aderisce alla tesi dell’Chicco Porcu e sottopone all’attenzione dell’aula l’urgenza di portare a completamento al più presto la struttura direttiva dell’Ersu, sia di Cagliari che di Sassari.” E’ una richiesta, ha chiarito, motivata dalle tante proteste per un crescente ed intollerabile disagio su operatività degli enti, che provocherà gravissimi danni agli studenti, sia a Cagliari che a Sassari”. Chiede quindi all’Assessore Milia interventi in tempi rapidi”. Sul contenuto dell’emendamento, auspica una approfondita ricognizione in commissione bilancio soprattutto a Cagliari, dove sull’edilizia residenziale universitaria, “c’è molta confusione”.
L’On. Gian Vittorio Campus, a nome del Pdl, rilancia il forte invito all’esecutivo perché nomini i due direttori generali degli Ersu; “su questo si deve correre. Anche come consiglieri di maggioranza abbiamo fatto molte sollecitazioni per evitare il blocco amministrativo e soprattutto le conseguenze che ci potranno essere a breve scadenza per gli studenti”.
Sul problema degli operatori dei beni culturali, l’On. Attilio Dedoni (Riformatori sardi) ha comunicato che c’è un accordo, condiviso dall’Assessore e dal presidente della commissione bilancio per risolvere il problema: “la copertura c’è, ha chiarito Dedoni, anche se servirà una verifica sulla gestione di questi beni in Sardegna, argomento che andrà sviluppato in una proposta di legge organica.”
Il presidente della commissione bilancio Paolo Maninchedda (Psd’Az) chiede sospensione dei lavori per confrontarsi con la su giunta, e verificare la compatibilità di alcune richieste.
L’Assessore della Pubblica Istruzione On. Sergio Milia, per quanto riguarda i vertici degli Ersu di Cagliari e Sassari, dichiara che “la giunta si sta adoperando per definire le nomine in tempi brevissimi, soprattutto in considerazione della situazione presente a Sassari dove all’interno dell’ente non figura un dirigente che possa ricoprire l’incarico nemmeno temporaneamente”. I contributi per l’affitto, invece, non dovrebbero essere a rischio, “perché gli esclusi potrebbero essere ripescati con i fondi residui del primo bando”.
Successivamente, la Presidente Lombardo mette in votazione l’art. 65 e lo scrutinio dà il seguente esito: favorevoli 33, contrari 20, astenuti 2. Il consiglio approva. (A.F.)
La presidente Claudia Lombardo ha poi messo in votazione l’emendamento 68, che destina 100mila euro alla sperimentazione nelle scuole di ogni ordine e grado dell’insegnamento della lingua sarda, che è stato approvato.
In discussione successivamente l’emendamento 331 all’emendamento 141, che ne modificava la copertura finanziaria, che, messo in votazione, è stato respinto con 41 voti contrari, 20 favorevoli e 2 astenuti.
Approvato invece l’emendamento 141, che inserisce al testo dell’articolo 15 quater il comma 5 bis sulla somma di 2 milioni di euro in favore dei Comuni per la prosecuzione dell’inserimento in struttura dei minori in esecuzione dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria.
Sull’emendamento 63, che inserisce il comma 10 bis con il quale si destinano 500mila euro in favore di Comuni, Provincie e Caritas per fronteggiare l’emergenza derivante dall’eccezionale flusso migratorio proveniente dal Nord Africa, è stato invece respinto il relativo emendamento 332 a firma Espa e più, con 40 voti contrari, 19 favorevoli e 2 astenuti.
L’emendamento 63 è stato approvato con 31 voti a favore, 2 contrari e 28 astenuti. (MP)
La presidente Lombardo ha messo in discussione l’emendamento 64 della Giunta (Spesa di 1 milione di euro per l’anno 2011, per la concessione di un contributo per la copertura degli interessi passivi derivanti dalla postergazione, di 12 rate, se mensili, o 2 rate se semestrali, del mutuo contratto per l’acquisto della prima casa a favore di soggetti che hanno subito una consistente riduzione del reddito, nelle annualità 2010 e 2011, per i provvedimenti conseguenti alle crisi aziendali, quali cassa integrazione, la messa in mobilità o il licenziamento e che versano in condizioni di grave disagio economico).
Per questo emendamento era stato sospeso il parere da pare della Commissione Bilancio. La presidente ha perciò dato la parola al presidente della Commissione, l’on. Paolo Maninchedda (Psd’Az), il quale ha ribadito il motivo di questo parere: “Si era suggerito alla Giunta di spostare la copertura al 2012, e che serviva una correzione con un emendamento all’emendamento”. Secondo l’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, invece “in questo capitolo ci sono i residui, c’è la disponibilità e non è necessario spostare la copertura all’annualità 2012”.
Per l’on. Gian Valerio Sanna (Pd) non è possibile sapere se, a scadere dei 12 mesi, i cittadini beneficiari del provvedimento saranno poi in grado di continuare a pagare le rate. “Sono persone che rischiano di diventare disoccupati di lunga durata. Così diventerà un fondo di 1 milione immobilizzato”. L’on. Sanna ha invece proposto di aumentare il fondo “e che la Regione, nei casi limite, si sostituisca ai cittadini fino alla fine della durata del mutuo. Critico l’on. Luciano Uras (capogruppo Sel - Comunisti – Indipendentistas): “E’ una norma pasticciata. Questa condizione di povertà riguarda tantissime famiglie, che oggi non sono in condizione di pagare la casa. Sono lavoratori che mantengono il posto di lavoro, non solo quelli che lo hanno perso. Mettiamo che il numero di domande sia superiore e che si arrivi a una previsione di 10 milioni di euro di richieste. Allora bisognerà fare una graduatoria, quindi un bando. Intanto che passa il tempo a quei cittadini fanno in tempo a pignorare la casa. La Giunta ritiri l’emendamento oppure sospendiamo e vediamo insieme di aggiustarlo”. L’on. Roberto Capelli (Gruppo misto) ha proposto di seguire l’esempio del ministro Tremonti che ha “convenzionato il sistema bancario”. In particolare l’on. Capelli ha esortato la Giunta a convenzionare il sistema del credito sardo, che dovrà applicare le condizioni sui tassi d’interesse dettate dalla Regione.
L’on. Paolo Maninchedda (Psd’Az) ha ribadito che i costi di questo intervento non possono che essere imputati al 2012 visto che gli aventi diritto sono persone che si trovano in queste situazioni di difficoltà nel 2010 e nel 2011, anno ancora in corso. Dal canto suo l’assessore degli Enti locali, Nicola Rassu, ha proposto di non individuare l’anno e di inserire tra gli aventi diritto non solo chi ha acquistato la casa, ma anche chi ha chiesto un mutuo per costruzione e ristrutturazione. L’on. Mario Bruno (capogruppo Pd) ha chiesto una sospensione dei lavori di cinque minuti per la necessità di un ulteriore riflessione sull’emendamento, che ha finalità nobili. La presidente Lombardo ha sospeso la seduta.
Alla ripresa dei lavori è intervenuto l’assessore Giorgio La Spisa che ha proposto di sospendere, per il momento, l’emendamento e spostarlo all’articolo 27 del Collegato, per avere il tempo di effettuare le modifiche proposte in Aula. (E.L.N.)
La presidente Lombardo ha precisato che l’emendamento all’emendamento 210, il 288 (Tocco e più), ha il parere contrario del relatore e della Giunta. La Giunta ha chiesto il ritiro dell’emendamento 218 (che al termine dell’articolo 15 quater comma 12 aggiunge il seguente testo: “per le altre finalità di cui all’articolo 72 della legge regionale 30 aprile 1991, n.13 è autorizzata per l’anno 2011 l’ulteriore spesa di 100.000 euro”). Edoardo Tocco (Pdl) ha precisato che si trattava di un emendamento “senza alcun tipo di aumento di spesa. Era – ha spiegato - una disposizione legislativa per evitare tagli alle associazioni di sicurezza sociale che, per tipologia, hanno sempre necessità risorse”. Tocco ha quindi ritirato l’emendamento. Chicco Porcu (Pd) ha fatto proprio l’emendamento e ha chiesto il voto elettronico palese. L’emendamento all’emendamento non è stato approvato (presenti 60; votanti 57; sì 18; no 39; astenuti 3)
L’emendamento 210 (che aggiunge all’articolo 15 quater comma 12 il testo “per le altre finalità di cui all’articolo 72 della legge regionale 30 aprile 1991, n.13 è autorizzata per l’anno 2011 l’ulteriore spesa di euro 120.000) non è stato approvato.
Sull’emendamento 92 (che autorizza per l’anno 2011 la spesa di 100 mila euro a favore dell’Associazione onlus “Giovani in Cammino” di Sorso, per l’attività di assistenza e ricovero dei detenuti) dopo un ampio dibattito in Aula, l’assessore regionale al Bilancio La Spisa ha assicurato l’impegno della Giunta di provvedere con un atto amministrativo. L’emendamento è stato pertanto ritirato. (M.C.)
L’On. Chicco Porcu, Pd, si associa al voto a favore già espresso dai colleghi di gruppo Barracciu e Bruno. “Anche gli ultimi emendamenti discussi, annota, dimostrano che la maggioranza va in ordine sparso e riesce difficilmente a selezionare le priorità, fa opposizione a se stessa e rallenta l’approvazione del collegato. Anzi. consente all’opposizione di sottolineare il modo poco efficiente con cui si procede.”
A nome dell’esecutivo, l’Assessore dei Bilancio La Spisa chiarisce che l’invito al ritiro “è finalizzato, ad accogliere la ratio dell’emendamento, per far partecipare il consorzio alla ripartizione delle risorse. Verrà esaminato in coincidenza con la discussione dell’art. 27.”
L’On. Giuseppe Luigi Cucca spiega che il suo intendimento era solo quello “di recuperare il consorzio, che in un primo momento era rimasto escluso”. Prende atto dell’impegno dell’Assessore e l’emendamento viene ritirato.
La Presidente Lombardo dichiara quindi aperta la discussione sull’emendamento 57, presentato dall’On. Gavino Manca (Pd) e più, che prevede un intervento di 15 milioni di euro per il recupero degli insediamenti rurali extraurbani della Sardegna.
Intervenendo per dichiarazione di voto, il capogruppo di Sel-Comunisti-Indipendentistas Luciano Uras annuncia la sua posizione favorevole. Piuttosto, aggiunge, “chiederò al presidente della commissione competente di capire la dimensione del bilancio regionale, che si fatica a comprendere. Fondi di programmazione negoziata che in origine non potevano essere intaccati sono invece oggetto delle più diverse iniziative”. Viene fuori in altre parole una situazione preoccupante in cui “non si sa quanto si può spendere e si suscitano speranze che non ci sono, anche per colpa del patto di stabilità e del volume dei residui passivi. Non facciamo leggi, solo finanziarie e collegati, peraltro di spesa virtuale a parte ciò che serve per mantenere gli apparati. Così facendo la bancarotta è dietro l’angolo.”
L’On. Gavino Manca (Pd), primo firmatario dell’emendamento, richiama l’attenzione degli Assessori Rassu e La Spisa sull’importanza del recupero di immobili rurali. “Dopo tante parole, afferma, c’è ora una graduatoria con circa 300 progetti approvati, e l’opportunità significativa del co-finanziamento dei privati, che può mettere in moto un volano di rilancio economico”. Si possono anche ridurre le risorse, ha concluso, ma sarebbe sbagliato accantonare l’iniziativa.
Anche per l’On. Marco Espa il voto sarà favorevole. Tuttavia, l’esponente del Pd si sofferma sulla fase precedente e sulle osservazioni dei colleghi Luciano Uras e Chicco Porcu. La maggioranza, ha dichiarato, “non riesce a capire che si stanno i fondamenti del sistema di sicurezza sociale, contro i più deboli. Il tanto declamato ricompattamento è sul nulla, ci sono tagli del 30% e oltre a danno delle categoria più svantaggiate; bisogna trovare soluzioni, anche per via amministrativa”.
L’On. Carlo Sechi (Sel-Comunisti-Indipendentistas) sostiene con convinzione l’emendamento affermando “che il patrimonio storico rurale deve essere difeso da una legge apposita, riconoscendogli la stessa valenza dei centri storici. Sono aree sottoposte a disciplina particolare, non possono essere abbandonate solo perché fuori dall’area urbana, è un danno grave che stiamo facendo alla nostra terra”. In Europa, ha proseguito, il patrimonio rurale viene “valorizzato, tutelato, catalogato e studiato, come in Francia e Spagna. Non è un argomento da trattare con leggerezza, per difendere ciò che è sopravissuto alle demolizioni selvagge”.
Per l’On. Gianvalerio Sanna (Pd) l’emendamento fa molto riflettere, “al netto della propaganda”. Qui c’è gente che vive in un altro mondo, ha detto, “e pensa che la Sardegna sta decollando mentre invece saremo quelli che assisteranno alla bancarotta della regione. Stiamo finanziando cose faziose che ci tolgono credibilità; “in questo caso i comuni hanno investito per fare progetti che generano un indotto e noi non li finanziamo. Anche se Il patto di stabilità, ha avvertito, svuoterà gran parte del lavoro che stiamo facendo col collegato.”
Sottolineando la presenza in aula del Presidente della Regione, l’On. Chicco Porcu (Pd) si augura che questo restituisca slancio alla maggioranza: “oggi si è comportata bene e questo potrà essere utile anche dopo”. Condivide la tesi del collega Manca: “qui si parla di 15 milioni di euro di progetti già presentati, che mettono in moto un indotto di 50-60 milioni, co-finanziati da privati”. A suo giudizio, è un “esempio di proposta concreta dell’opposizione che valorizza il principio della riqualificazione del patrimonio urbanistico regionale di particolare pregio. La copertura? Potrebbe essere quella dei Pia (Piani integrati d’area).
Valutazione positiva anche quella dell’On. Francesca Barracciu (Pd) che definisce l’emendamento ““una priorità della minoranza e un provvedimento di alta qualità, per diverse ragioni: si possono scorrere le graduatorie, è una risposta vera ai problemi del nostro patrimonio rurale, si possono spendere risorse importanti in modo rapido,, cosa su cui la giunta è molto indietro”. A proposito di priorità, l’On. Barracciu ha polemizzato contro l’iniziativa dell’ex Assessore regionale Andrea Prato, che avrebbe presentato un suo libro a Sassari utilizzando risorse regionali.
L’On. Angelo Stochino (Pdl) annuncia invece il suo voto contrario, “ma non perché non credo nei programmi di sviluppo rurale. La minoranza è incoerente: il collegato è sempre poco serio quando è frutto del lavoro della maggioranza, e lo diventa solo quando l’opposizione presenta un emendamento”. Dal 2000 al 2005, ricorda, “ho fatto l’amministratore al comune di Arzana e la legge sui centri storici con bandi domus e biddas sono stati un aborto, come ha certificato il direttore del servizio. Bisogna essere seri e riconoscere gli errori che si fanno”.
Opinione favorevole per l’On. Tarcio Agus (Pd), “perché segna una rottura con una prassi negativa del collegato. Qui si utilizzano bene risorse europee con procedure di spesa veloci, si immettono nel mercato risorse e si muove l’economia. Ci si è spesi tanto per la prima casa, è coerente seguire la stessa linea per i fabbricati rurali, è un modo per rimettere in moto il sistema produttivo regionale, non tralasciando il suo significato culturale legato al mondo delle campagne.
L’On. Pietro Cocco (Pd) in totale disaccordo con Stochino ha ripercorso la sua esperienza di amministratore comunale che, nel Sulcis, grazie ai bandi della regione della precedente legislatura “ha contribuito non poso a migliorare la qualità architettonica dei centri storici in tante realtà di medie e piccole dimensioni. Occorre valorizzare progetti di rete che meritano di essere presi in considerazione, per storia e cultura e soprattutto per opportunità economiche che presentano.”
Anche l’’On. Giuseppe Cuccu (Pd) ha difeso le iniziative della passata legislatura “che hanno funzionato, anche se non sempre hanno saputo assecondare le richieste dei privati. Ora è diverso perchè i privati possono operare con grande facilità riportando in vita un tessuto di grande significato per la Sardegna, con più una concreta possibilità di rilancio per le piccole e piccolissime imprese edili, ora in difficoltà”.
Al termine di questo intervento, la Presidente Lomabrdo ha messo in votazione l’emendamento. Lo scrutinio ha dato il seguente esito: favorevoli 22, contrari 38, astenuti nessuno. Il consiglio non approva. La seduta è stata quindi sospesa; i lavori riprenderanno giovedi 16 alle ore 10.00 (A.F.)