CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 209 del 14 giugno 2011

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DL 222/A parte I – Disposizioni nei vari settori d’intervento (collegato alla manovra finanziaria 2011-2013).

Cagliari, 14 giugno 2011 - La presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, ha aperto la seduta alle ore 11. All’ordine del giorno il disegno di legge n. 222/A (parte prima) – Disposizione nei vari settori di intervento (Collegato alla manovra finanziaria 2011-2013). All’esame dell’Aula gli emendamenti aggiuntivi dell’articolo 24 (82-180). In apertura il presidente della commissione Bilancio Paolo Maninchedda (Psd’Az) è intervenuto sull’ordine dei lavori chiedendo alla presidente Lombardo se, previa verifica dei capigruppo, fosse possibile riprendere l’analisi dell’articolo 15 quater o se si intendesse proseguire con la votazione degli articoli 24 e 25. La presidente Lombardo, dopo avere registrato il consenso dei capigruppo, ha precisato che si sarebbe conclusa la votazione dell’articolo 24 prima di passare al 15 quater. Mario Diana (Pdl) ha sottolineato l’importanza di sentire il parere della Giunta in merito. La parola è passata all’assessore regionale alla Programmazione e Bilancio, Giorgio La Spisa, che ha dato il suo consenso. La presidente ha aperto la votazione dell’emendamento 82 (Solinas A. e più) che autorizza per gli anni 2011/2012/2013 la spesa di 5.000.000 euro per interventi di bonifica negli stagni della provincia di Oristano. È intervenuto Antonio Solinas (Pd) per esprimere il suo voto favorevole, sollecitando l’Aula a fare altrettanto per risolvere la “drammatica situazione” degli stagni dell’oristanese. La presidente ha aperto la votazione, con voto elettronico palese. L’emendamento non è stato approvato (presenti 58; votanti 56; votano sì 17; votano no 39; astenuti 2). È stato messo in votazione l’emendamento 180 della Giunta regionale che sopprime il comma 3 dell’articolo 2 della legge regionale 18 marzo 2011, n.10 (Disposizioni urgenti in materia di enti locali). L’assessore La Spisa ha dichiarato di rimettersi alla valutazione dell’Aula. È intervenuto Gian Valerio Sanna (Pd) che ha dichiarato il voto contrario e ha chiesto alla Giunta di ritirare l’emendamento, perché “in qualche modo, annulla una decisione del Consiglio e della Prima commissione”. Secondo Sanna, la Giunta propone di deliberare su quanto già deliberato con la legge n. 10 del 2011 per rispondere alla “base delle lobby dei segretari regionali”. La presidente Lombardo ha accolto la richiesta di Maninchedda di interrompere i lavori per pochi minuti. Alla ripresa è intervenuto Pietro Pittalis (Pdl) che, in riferimento a quanto dichiarato da Sanna, si è detto favorevole a fare “un’ulteriore riflessione e approfondimento” in commissione, invitando la Giunta al ritiro dell’emendamento. L’assessore regionale agli Enti locali, Nicolò Rassu, ha ritirato l’emendamento precisando che l’intenzione della Giunta non era quella di mancare di rispetto all’Aula, ma solo di tutelare i Comuni evitando il rischio che, una mutuata cornice giuridica, comportasse una perdita dei fondi a loro destinati.
Passando all’art. 15 quater, l’assemblea ha iniziato l’esame degli emendamenti soppressivi di alcuni commi dell’articolo. In particolare, sono stati respinti dall’aula gli emendamenti 97 (soppressivo del comma 1 – 2 milioni e 500 mila euro per l’acquisizione al patrimonio regionale di beni immobili della Società Bonifiche Sarde) , 98 (soppressivo del comma 2 – stanziamenti a favore dell’ Istituto Zooprofilattico di Sassari, 100 (sopressivo del comma 4 – spesa di 1 milione per interventi nel settore della cultura) e 102 (soppressivo del comma 6 – spesa di 250.000 euro per l’organizzazione della “Sardegna Marathon” ad Alghero), mentre sono stati ritirati gli emendamenti n° 99 (soppressivo del comma 3 – spesa di 6 milioni per le Università della Sardegna) e 101 (soppressivo del comma 5 – spesa di 200.000 a favore del Comune di Oristano per la realizzazione di un’aula protetta per l’ascolto dei minori nel tribunale di Oristano). (A.F.)
L’emendamento 103 uguale al 174, con il quale si voleva sopprimere il comma 7 dell’articolo 15 quater (ulteriore spesa di 2 milioni di euro per l’implementazione e la gestione dei sistemi informativi sanitari) è stato respinto a voto segreto con 44 voti contrari, 21 favorevoli e 3 astenuti. Sull’emendamento 104 che sopprime il comma 8 dell’articolo 15 quater (autorizzazione per la spesa di 300mila euro per le prestazioni sanitarie integrative riguardanti gli invalidi di servizi dello Stato), sono intervenuti per le dichiarazioni di voto i consiglieri Uras, Sanna Gian Valerio, Porcu, Maninchedda, Campus, Bruno, Capelli, Diana Giampaolo, Uras, Barracciu, Sanna Giacomo e Cuccureddu. Chicco Porcu, Pd, nel suo intervento ha annunciato il ritiro degli emendamenti 105, 106, 107 e 109. Dal vice capogruppo del Pd Diana, che ha dichiarato voto favorevole all’emendamento, è stato sollecitato più volte l’intervento del presidente della Regione Ugo Cappellacci per chiarimenti riguardo alle risorse relative al comma 8: “Ci dica da dove ha tagliato i 300mila euro che vuole destinare a queste prestazioni”. Anche Luciano Uras, capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà, annunciando il proprio voto a favore, ha esortato la giunta a chiarire le motivazioni per le quali si continuano “a regalare soldi e toglierli ai poveracci della Sardegna”. Francesca Barracciu, Pd, ha stigmatizzato il silenzio del governatore Cappellacci. “Si cerca di tappare i buchi e le falle del sistema sanitario con le modalità sbagliate, chiediamo che sulle questioni sanitarie si intervenga in materia decisa e organica. La norma è pasticciata e non ci viene chiarita e avendo voi responsabilità gravissime noi annunciamo il voto a favore dell’emendamento”
Giacomo Sanna, capogruppo Psd’Az nell’annunciare il voto contrario all’emendamento, ha specificato l’importanza e la serietà dell’argomento: “Ho presentato quest’emendamento dopo l’ingiustizia portata avanti dall’assessore Dirindin nella scorsa legislatura, che aveva negato un diritto a queste categorie. Con questo comma si riposizionano i diritti di una categoria di usufruire delle cure termali”. Dopo l’annuncio del parere contrario della giunta e del relatore della commissione all’emendamento, la presidente ha messo in votazione, con voto elettronico palese l’emendamento 104 che è stato respinto dall’Aula con 47 voti contrari, 12 favorevoli e 10 astenuti. (MP)
La presidente Lombardo ha, poi, aperto la discussione sull’emendamento 110 soppressivo del comma 14 dell’articolo 15 quater. Ha preso quindi la parola l’on. Chicco Porcu (Pd), primo firmatario dell’emendamento 110: “Presidente Cappellacci in questo collegato c’è un po’ di tutto. L’ho già definito una zattera, un’arca di Noè, in cui ognuno cerca di dare il proprio contributo, ma ognuno per conto suo”. L’esponente dell’opposizione, annunciando il suo voto favorevole, si è detto contrario all’inserimento di 50 mila euro per stipulare una convenzione con il Segretario generale della Giustizia amministrativa. “E’ un testo pasticciato”, ha concluso. Voto favorevole anche dell’on. Giampaolo Diana (Pd): “Ritengo importante la presenza del presidente Cappellacci in Aula”, poi ha aggiunto, “Si inseriscono, però, in questo collegato 50mila euro per organizzare corsi. E’ possibile che la Regione non abbia spazi gratuiti da mettere a disposizione?”. Favorevole anche l’on. Luciano Uras (capogruppo Sel – Comunisti – Indipendentistas ): “Abbiamo in sospeso una Vertenza entrate con lo Stato e noi, in più commi e in più articoli finanziamo lo Stato. Il Tribunale amministrativo – ha aggiunto - è una funzione dello Stato, ed è lo Stato che si deve occupare della formazione dei giudici”.
E’ quindi intervenuto l’on Giulio Steri (capogruppo dell’Udc-Fli) spiegando la ratio del comma 14, annunciando il suo voto contrario all’emendamento: “Si tratta di una norma qualificante perché ha l’obiettivo di portare la scuola per la Giustizia amministrativa in Sardegna. Vogliamo rinunciare all’istituzione della scuola in Sardegna, che avrà anche una ricaduta economica per l’Isola?”. L’on. Francesca Barracciu (Pd) ha annunciato il suo voto favorevole “nonostante l’on. Steri abbia chiarito le motivazioni di questo comma”. “Per come è scritto questo comma deve essere soppresso, perché non è chiaro”, ha concluso, “E’ un comma pasticciato che non chiarisce bene a che cosa servano questi 50mila euro. Crediamo, comunque, che sia una cifra esorbitante per la stipula di una convenzione”. La presidente Claudia Lombardo ha, quindi, messo in votazione l’emendamento che è stato bocciato (70 presenti, 69 votanti, 21 favorevoli, 48 contrari, un astenuto). (E.L.N.)

La presidente Lombardo ha aperto la votazione sull’emendamento 111, che sopprime il comma 15 (Autorizzazioni di spesa) all’articolo 15 quater. Chicco Porcu (Pd) ha dichiarato il voto favorevole, precisando di essere contrario al comma 15 perché definisce un intervento non organico. “Materie come queste, – ha precisato – comprese le borse di studio, hanno la loro dignità ma occorre normare il campo generale e non procedere con commi appiccicati”.
Secondo Luciano Uras (Sel-Comunisti-Indipendentistas) con questo comma si sostiene il finanziamento dell’istruzione “per impedire che una legge iniqua di questo Stato, approvata e sostenuta dalla maggioranza di centrodestra e dal Governo, ci metta in una china per cui la nostra università sarà ridotta a una scuola di formazione”.
Giulio Steri (U.D.C-Fli) ha precisato che il comma sopperisce le carenze statali e integra una disciplina settoriale, riconoscendo però che occorra una norma di carattere generale.
È stata aperta la votazione, con voto elettronico palese, dell’emendamento 111 (presenti 66; votanti 64; votano sì 21; votano no 43; astenuti 2). Il Consiglio non ha approvato l’emendamento.
La presidente ha poi messo in votazione l’emendamento 4 (sostitutivo parziale al comma 1 dell’articolo 15 quater).
È intervenuto Chicco Porcu (Pd) per esprimere il voto favorevole a un intervento che stanzia “risorse a valorizzazione dei sistemi costieri. Se poi dietro – ha continuato - c’è qualche altro interesse, sarò tra quelli un po’ creduloni che ritengono che tutti siano motivati dalle migliori intenzioni”.
Anche Antonio Solinas (Pd) ha espresso il voto favorevole, chiarendo però che “certamente non si risolve così il problema, ma almeno evitiamo che terreni di notevole importanza dal punto di vista paesaggistico finiscano nelle mani di speculatori, e diamo anche una boccata di ossigeno alla Sbs”. Da Solinas è giunto l’invito alla Giunta di verificare il ruolo del commissario della Sbs e di predisporre “un ordine del giorno a questo collegato per risolvere definitivamente i problemi della Sbs, con un bando che consenta a qualche privato di acquisire l’azienda”.
Anche Luciano Uras ha dichiarato il voto favorevole all’emendamento sostitutivo, raccomandando però al presidente della Giunta di cedere queste proprietà che registrano una situazione “piuttosto compromessa” senza determinare conseguenze negative per i lavoratori. Sarebbe inoltre necessario sostituire gli amministratori “per dare un segnale all’esterno”.
Gian Valerio Sanna (Pd) ha precisato che si atterrà alle dichiarazioni di voto del suo gruppo, specificando però che “secondo coscienza” questo emendamento “rappresenta la visualizzazione plastica della nostra momentanea inidoneità a essere riformisti”. Sanna ha riferito che si era infatti scelto di sospendere quest’articolo per cercare di trovare un “comune denominatore” ai problemi delle partecipate.
Per Carlo Sechi (Sel-Comunisti-Indipendentistas) il problema sollevato da Sanna è evidente a tutti, ma occorre superare l’attuale situazione con un emendamento “sostitutivo e migliorativo del primo comma”. Per Sechi si tratta di salvare la Sbs e i suoi dipendenti, ma anche uno straordinario patrimonio costiero dalla speculazione.
Adriano Salis (Idv) ha chiarito di aver espresso il voto a favore dell’emendamento migliorativo “perché ho dato la mia parola ai lavoratori e ai sindacati, che hanno chiesto un intervento per evitare il disastro economico di decine di famiglie. Se dovessi rispondere al mio impulso – ha concluso - rispetto alla gestione disastrosa della Sbs dovrei votare contro”.
Anche Attilio Dedoni (Riformatori) ha annunciato il voto favorevole precisando di essere “conscio” che di tratta di un “primo approccio per affrontare il tema sostanziale della Sbs”, a cui va però trovata una definitiva soluzione.
Mario Diana (Pdl) ha spiegato che l’emendamento cerca di bloccare la paralisi in cui si trova l’azienda agricola Società bonifiche sarde. “Questa – ha sostenuto - ci è sembrata l’unica formulazione per arginare una situazione finanziaria drammatica. Ovviamente, questo è solo un piccolissimo passo, perché sono convinta che la Giunta regionale, il presidente e Laore, debbano fornire, in tempi brevissimi, a questa Assemblea, una soluzione per evitare il disastro del territorio”.
Giuseppe Cuccu (Pd) ha sostenuto che a una lettura “letterale dell’emendamento” si sarebbe espresso come Porcu. Il provvedimento in esame che sembrerebbe – ha sottolineato – essere funzionale all’acquisto di un patrimonio pubblico, serve in realtà per elargire alla Sbs 2.500.000 euro. Perché – ha domandato rivolgendosi a Mario Diana – “non usiamo le parole giuste e diciamo che si ricapitalizza la Sbs?”. Pur ritenendo che non si “salvi nulla” in questo modo, ha dichiarato che voterà seguendo le indicazioni del suo gruppo.
Paolo Maninchedda (Psd’Az) ha ricordato che in commissione tale provvedimento trovò l’accordo unanime, compresa la scelta di non nominare direttamente la Sbs nell’emendamento.
Roberto Capelli, del gruppo Misto, si è detto contrario a questo emendamento. Finché alla guida di questi enti – ha fatto presente- continueremo a mettere persone “che sono buoni ricercatori del consenso elettore ma non professionisti” non si può pensare di risanare i conti della regione. Ha poi domandato al presidente della Giunta di verificare i canoni di locazione delle proprietà immobiliari di Laore, con ville sulla costa “locate a 52 euro all’anno”. Giulio Steri (U.D.C.-Fli) ha assicurato che
Laore sta provvedendo a incrementare i canoni di locazione. In merito all’emendamento, ha precisato che è stato “così riformulato secondo un accordo unanime espresso in commissione”.
Giampaolo Diana (Pd) si è detto favorevole alle partecipate regionali, ma ha sollecitato la Giunta a presentare un piano con degli obiettivi che spieghino come vadano governate.
La presidente Lombardo ha messo in votazione l’emendamento 4. Il Consiglio ha approvato l’emendamento. (M.C)

L’On. Luciano Uras (Sel-Comunisti-Indipendentistas) ribadisce a nome del suo gruppo la sua valutazione negativa sul collegato nel suo complesso e, in relazione all’art. 15 quater, chiede la votazione separata dei commi 3 e 5.
Nell’accettare la richiesta dell’On. Uras, la Presidente Lombardo pone prima in votazione l’interto articolo, fatta eccezione per i commi 3 e 5.
Intervenendo per dichiarazione di voto, l’On. Roberto Capelli (Misto) si riallaccia al precedente intervento dell’On. Steri (Udc-Fli) per mettere in evidenza che, in effetti, “quello dell’agenzia Laore è un esempio emblematico di buona gestione che però, proprio per questo, fa emergere con evidenza i tanti contesti di cattiva gestione, dall’agenzia Area a tutto il settore sanitario”. Concludendo, ha annunciato la sua astensione.
Dall’On. Gabriella Greco (Pdl) è arrivato un giudizio generale favorevole all’articolo in esame, “che contiene misure necessarie, in alcuni casi improrogabili”. Soffermandosi poi in particolare sul comma 5, che prevede l’erogazione di fondi destinati alla realizzazione di un’aula protetta per minori nel tribunale di Oristano, ha affermato che “con questa norma si tutela il benessere dei minori coinvolti in procedimenti giudiziari. La mancanza di questo spazio esponeva gli adolescenti ad ulteriori disagi personali e psicologici, assicurando risultati che in nessun altra udienza pubblica potevano essere garantiti”.
Il capogruppo di Sel-Comunisti-Indipendentistas Luciano Uras, ha ribadito il suo voto contrario sull’articolo, tranne i commi per i quali ha chiesto votazione separata. Nello stesso tempo, però, ha continuato Uras “è il momento di una rigorosa ricognizione dello stato debitorio delle società controllate e partecipate della regione, che proprio io ho chiesto all’Assessore La Spisa, per cominciare a mettere mano in una situazione economico-finanziaria che va verso il fallimento”.
L’On. Uras ha poi ripercorso le tappe che hanno accompagnato l’iter del collegato, ponendo l’accento sul fatto che, proprio sul tema delle controllate, “c’era stato un impegno a fare un assestamento di bilancio e non un pasticcio come questo, dove si è infilato un po’ di tutto”. L’esponente della sinistra ha quindi auspicato “un rigore nuovo, che non potrà essere la riproposizione di schemi già conosciuti, ma non sarà certo questa maggioranza a poterlo garantire”.
Forti critiche sul collegato anche da parte dell’On. Chicco Porcu, del Pd, che ha voluto comunque mettere in risalto “l’atteggiamento positivo e propositivo della minoranza, che non ha mai voluto seguire le facili scorciatoie dell’ostruzionismo, assumendosi sempre le proprie responsabilità, a cominciare dalla vertenza entrate.” E’ vero anche che, rispetto a questo collegato, “le emergenze della Sardegna sono purtroppo ben altre, ma è anche vero che la maggioranza ha fatto di tutto per rinviarle sine die facendo passare nel frattempo provvedimenti discutibili e in molti casi inutili”. L’opposizione, quindi, ha sottolineato l’On. Porcu, “manterrà fermo il suo atteggiamento rigoroso ma sarà disponibile, ed anzi auspica, che le forze più consapevoli e qualificate della maggioranza trovino il modo di dare una svolta, in positivo, a questa legislatura.”
L’art. 15 quater è “negativo”, a giudizio del capogruppo dell’Idv Adriano Salis. Il quale, rivolgendosi all’Assessore del Bilancio La Spisa, ha lanciato la proposta del “superamento definitivo” del concetto stesso di collegato alla finanziaria, dichiarandosi disponibile ad un serrato confronto di merito sull’argomento. “Per il futuro, secondo Salis, dobbiamo evitare che un collegato, teoricamente sottoposto alle stesse procedure della finanziaria, si trasformi in un trenino cui si agganciano tanti vagoni senza alcun criterio”. Una scelta strutturale che, per il capogruppo dell’Idv, dovrebbe poter essere inserita in un contesto in cui il consiglio regionale concentra la sua attenzione sulle grandi questioni, come ad esempio la vertenza entrate.”
La Presidente Lombardo ha quindi messo in votazione il testo dell’art. 15 quater, tranne i commi 3 e 5 come richiesto in precedenza dall’On. Uras. Lo scrutinio dà il seguente esito: favorevoli 48, contrari 21, astenuti 1. Il consiglio approva.
Per dichiarazione di voto, l’On. Chicco Porcu (Pd) ha annunciato voto favorevole al comma 3 ed astensione, a titolo personale, sul comma 5.
Sempre per dichiarazione di voto, l’On. Luciano Uras (Sel-Comunisti-Indipendentistas) ha affermato che i fondi previsti a favore delle università sarde dal comma 3 avrebbero dovuto essere ben più cospicui, anche perché è giusto “difendere il nostro sistema dell’istruzione e universitario in particolare dai continui attacchi del Ministro Gelmini.” Uras ha poi ricordato che già in sede di finanziaria, lo scorso anno, erano state stanziate risorse importanti per gli atenei sardi, nell’ordine di 2 milioni di euro per 4 anni, ma ancora non è stato speso nulla.”
L’On. Francesca Barracciu, per il Pd, ha voluto distinguere molto chiaramente fra giudizio negativo sul collegato nel suo complesso, che resta inalterato, e voto favorevole sul comma 3 relatico al sostegno economico delle università sarde. “Ci sono delle piccole cose, come questa, su cui siamo d’accordo, perché crediamo nell’università, e nella sua capacità di migliorarsi, di acquisire ancora più efficacia ed efficienza.”
A nome dell’Idv, il capogruppo Adriano Salis ha ricordato che la commissione ha sentito il dovere di “raccogliere il grido di dolore dei rettori delle università di Cagliari e Sassari, facendo in modo che l’intervento della regione compensasse, sia pure in parte, i tagli del governo e del ministero dell’istruzione”. Resta il rammarico di essersi fermati “a 6 milioni di euro e probabilmente sarebbero stati di più se l’assalto alla diligenza che ha contraddistinto questo collegato non avesse eroso le già scarse disponibilità.”
Secondo l’On. Attilio Dedoni (Riformatori sardi) “è comprensibile che il centro-sinistra sia perfettamente in sintonia con il finanziamento all’università”. Tuttavia, nell’ambito di una discussione franca sul ruolo della cultura, della ricerca e dell’innovazione nella nostra regione, per l’On. Dedoni sarebbe proprio il momento di superare “su connottu e cominciare a verificare come vengono utilizzati i fondi, perché spesso alcune inefficienze si ripercuotono a danno degli studenti. Non è questa la sede, ma dobbiamo una verifica seria su come vengono impiegate le risorse e su quali risultati si raggiungono, se abbiamo veramente a cuore l’etica della politica.”
Contrariamente alle perplessità manifestata dall’On. Dedoni, per l’On. Gianvalerio Sanna (Pd) “i fondi per l’istruzione “rappresentano quanto più produttivo in termini di immagine la regione possa dare di se stessa, anche se la maggiore disponibilità di risorse, da sola, non può risolvere il problema dei rapporti fra sistema nazionale e sistema regionale.”
Sul comma 3 c’è stato un lungo dibattito in commissione bilancio ed una significativa convergenza fra le forze politiche, ha ricordato L’On. Gian Vittorio Campus (Pdl). E’giusto quindi, ha osservato, che la regione intervenga per alleggerire i tagli del governo centrale al fondo ordinario delle università, ma è anche giusto che l’università garantisca il migliore utilizzo dei fondi pubblici. Il modo universitario, inoltre, ha molte buone ragioni per criticare la politica, ma credo che la politica debba chiedere conto, non solo gli atenei ma a chiunque, di come spende il danaro pubblico”.
La Presidente Lombardo mette quindi in votazione il comma 3 dell’art. 15 quater, che viene approvato all’unanimità. La seduta viene poi sospesa e riaggiornata alle ore 16.00.
(A.F.)