CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 170 del 29 dicembre 2010
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Disegno di Legge n. 219 della giunta regionale “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 2011)”
Cagliari, 29 dicembre 2010 – La seduta si è aperta sotto la presidenza della presidente Claudia Lombardo. All’esame dell’aula il Disegno di legge n. 219 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 2011)” L’on. Lotto, sull’ordine dei lavori, ha detto che prima di affrontare i lavori della Finanziaria è necessario parlare di quanto è successo ieri a Civitavecchia. Un gruppo di pastori – ha detto - intendeva manifestare il proprio disagio presso il ministero dell’agricoltura ma sono stati oggetto di violenza da parte della polizia. Il comportamento del ministro Maroni – ha aggiunto - è inaccettabile , c’è una criminalizzazione della categoria. E si usano due pesi e due misure: gli allevatori della Lombardia non sono stati certo trattati così, anzi sono stati premiati con atteggiamenti permissivi da parte del governo nazionale. Noi non possiamo accettare – ha detto ancora Lotto - la repressione come strumento per arginare le proteste. Presidente Cappellacci mentre la polizia picchiava i pastori lei e l’assessore Prato vi magnificavate per la legge approvata. Avremo tempo per valutare attentamente i risultati concreti ma il malcontento nelle campagne cresce. Il presidente Cappellacci – ha concluso - deve difendere i diritti dei pastori e il Consiglio regionale deve aprire un dibattito.
A favore della proposta dell’on. Lotto (Pd) è intervenuto l’on. Giampaolo Diana (Pd) che ha detto che è fondamentale che il Consiglio adotti una risoluzione che stigmatizzi quello che è successo. Ieri una parte importante della nostra isola – ha concluso - è stata trattata in maniera vergognosa.
Contro la proposta dell’on. Lotto (Pd) si è espresso l’on. Pittalis (Pdl) che ha detto di essere solidale con il movimento dei pastori. Esprimiamo la più totale solidarietà ma questo non ci induce a farci travolgere da passioni e sentimenti che ci fanno perdere di vista l’obiettivo di esaminare la Finanziaria, un provvedimento che è rivolto anche a quel mondo che oggi protesta. La condanna è unanime – ha concluso - ma il Consiglio se ne deve occupare con un dibattito ad hoc dopo che avremo esitato la Finanziaria.
La presidente ha messo in votazione la richiesta dell’on. Lotto di aprire un dibattito sui fatti accaduti ieri. Il Consiglio ha rigettato la proposta.
La presidente ha chiesto all’aula di predisporre un ordine del giorno, da votare alla fine dei lavori, per esprimere la condanna del Consiglio regionale sui fatti accaduti ieri a Civitavecchia.
L’on. Giampaolo Diana (Pd), ha chiesto nuovamente la parola sull’ordine dei lavori e ha ricordato la tragedia che si è consumata alla vigilia di Natale quando un giovane di 27 anni si è suicidato dopo essere stato licenziato. Io vorrei – ha detto Diana _ che questo Consiglio aprisse uno squarcio nel silenzio. Voglio sottolineare che noi siamo fautori, nostro malgrado, della crescita esponenziale del lavoro precario in quest’isola. Anche la Regione e gli enti alimentano il lavoro precario. Su circa 420.000 lavoratori in Sardegna, circa 120.000 sono precari. Il Consiglio e l’esecutivo devono impegnarsi per eliminare il lavoro interinale. L’on. Diana ha proposto di osservare un minuto di silenzio in segno di lutto.
Il Consiglio è stato sospeso in segno di lutto.
I lavori del Consiglio regionale sono poi ripresi con l’esame dell’articolo 1 del DL 219 e degli emendamenti.
Il primo a intervenire nel dibattito generale è stato l’on. Porcu (Pd) .
“Questa finanziaria, nonostante la rappresentazione semplicistica fornita dai media, ci vede su posizioni profondamente diverse – ha esordito Chicco Porcu (Pd), sottolineando come l’articolo 1 in discussione in Aula “dimostri la carenza di programmazione, di un’idea di Sardegna e di un progetto condiviso” da parte della maggioranza. Porcu ha parlato di legislazione “rabberciata” che “genera mostri perché priva di una bussola”. I contenuti dell’articolo 1 sono stati oggetto dell’attacco del consigliere di centro-sinistra che ha evidenziato come “un articolo che dovrebbe essere di natura preminentemente finanziaria” contenga invece i più disparati argomenti. “Al comma 17 – ha esemplificato – si parla di una cabina di regia che dovrebbe, con 200mila euro, essere finalizzata al supporto delle attività progettuali delle istituzioni scolastiche”. Una scelta che secondo Porcu dimostrerebbe che “questa finanziaria, che sarebbe dovuta essere snella, è invece riempita di piccoli interventi che dovrebbero lavare le coscienze di coloro che hanno evitato riforme organiche, come quella sulla scuola. Come valutare inoltre i commi 18 e 19, che tratteggiano obiettivi importanti e grandiosi senza che sia specificata la natura degli interventi necessari ad attuarli?”. Il consigliere dell’opposizione ha poi chiamato in causa l’assessore regionale al Bilancio, Giorgio La Spisa, dichiarando l’impossibilità anche per l’assessore stesso di trovarsi d’accordo con l’emendamento 29, “che inserisce un tema importantissimo come quello della partecipazione dei dipendenti agli utili d’impresa, liquidato in un testo di tre righe che non specifica in che modo le imprese che mettono in atto sistemi di cooperazione dovrebbero essere finanziate. Procedete mettendo toppe – ha concluso Porcu - che non riusciranno a colmare il vuoto della vostra insipienza legislativa”.
Per Carlo Sechi (Comunisti - La Sinistra Sarda - Rosso Mori) la manovra finanziaria “è una legge inadeguata ad affrontare i drammatici problemi della società sarda, probabilmente colpita in modo più duro dalla crisi economica”. Il suo contenuto – ha precisato – “fa ritornare prepotentemente in mente quello che è stato lo slogan di questa Giunta e di questa maggioranza: “Non abbiamo un’idea straordinaria né un progetto forte, ma siamo aperti al contributo di idee e suggerimenti”. Uno slogan – ha precisato Sechi – “che dimostra la sua inadeguatezza per il momento che oggi viviamo. Un momento, che richiede invece di avere idee e progettualità, conoscenza e consapevolezza della situazione, e di fare scelte individuando le priorità”. Il consigliere di opposizione ha poi espresso la sua soddisfazione per la richiesta avanzata dalla presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, di proporre un ordine del giorno su quanto accaduto ieri ai pastori sbarcati a Civitavecchia. Una circostanza che segna – ha sostenuto il consigliere di opposizione - “una delle tappe più drammatiche della vertenza pastori, rispetto a un governo nazionale che dimostra, impedendo l’esercizio democratico della protesta, di avere nei confronti dei sardi un atteggiamento gratuito”. Sechi ha poi aggiunto che vi sono altri temi che necessitano di essere ricollegati al discorso del provvedimento in esame. Come quello “delle morti su lavoro, che segna un aspetto di debolezza del mondo produttivo della nostra Regione. L’intero Consiglio regionale e l’intera Giunta – ha sostenuto - devono spingere perché nei cantieri coloro che hanno garantito un posto di lavoro non debbano averlo a discapito della propria vita e sicurezza”. Ha poi concluso chiamando l’opposizione e la Giunta a mostrare disponibilità nell’accogliere le gli emendamenti presentati dall’opposizione. “Ci sono molte scelte da fare, e da parte nostra saranno indirizzate verso la scuola, il sociale, la formazione e tutte quelle misure che garantiscano attenzione ai giovani e alle fasce più deboli della società sarda. Affinché sia possibile guardare con un pizzico di speranza a un futuro che preclude ai nostri giovani molte possibilità legittime” .
Massimo Zedda (Comunisti - La Sinistra Sarda - Rosso Mori) ha esordito ricordando all’Aula che i pastori “ancora protestano perché non è stato dato corso alle loro richieste da parte della Giunta”, così come continuano – ha sostenuto – le proteste del mondo della scuola e del lavoro. “I giovani - ha precisato il vicepresidente della commissione Diritto alla Studio - hanno smesso di sperare nel futuro personale e in quello collettivo. Non è uno scenario che preluda a un maggiore slancio e lo stato dell’arte non è di certo positivo perché l’idea nelle vostre corde – ha attaccato – era quella di non avere idee”. Zedda ha poi criticato le scelte dell’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Sergio Milia, sul tema della ricerca. “Assessore, – ha sostenuto -lei ha deciso di eliminare il finanziamento diretto ai giovani ricercatori per favorire quello ai dipartimenti, stravolgendo una norma che era stata pensata per consentire la libera ricerca, scevra da condizionamenti esterni. La sua modifica, invece, riporta i giovani ricercatori al legame stretto con quei baroni che ne limitano la libertà”. Il consigliere di opposizione ha inoltre espresso le sue critiche al provvedimento che ha visto l’eliminazione dei tirocini formativi dal programma Master and Back, “che ha tolto ai giovani sardi la possibilità di formarsi nel mondo del lavoro estero, in realtà di eccellenza come ad esempio il Cern di Ginevra, e di spendere successivamente queste competenze nel nostro territorio”.
L’on. Gianvalerio Sanna (PD) ha parlato di un legame forte e logico tra l’esigenza di integrare il nuovo regime delle entrate con la capacità di programmazione. “Mi voglio riferire anche alla morte del giovane che ha perso il lavoro”, ha sostenuto, “che è anche frutto dei danni provocati dai nostri errori, quando utilizziamo male ciò che abbiamo. Vi prego, non spacciate cose che sono sempre state fatte dalla Regione come vostre iniziative. Questo atteggiamento di propaganda, che si può vedere anche sul sito della Regione, non ci porta da nessuna parte e non aiuta chi soffre. Ognuno risponde alla propria coscienza, non certo alle strategie della comunicazione, e questa manovra finanziaria rischia di fare un buco nell’acqua, senza dare alcuna risposta. I nostri emendamenti”, ha concluso, “servono anche per farvi riflettere”.
È quindi intervenuta l’on. Francesca Barracciu (PD). “Ci apprestiamo ad entrare nel merito degli articoli”, ha affermato, “e per la terza volta da quando siete al governo della Regione assistiamo ad un copione visto e rivisto. Da parte nostra c’è imbarazzo, ma abbiamo ancora voglia di lavorare per modificare e migliorare questa legge, in cui vi sono perfino parti condivisibili, in particolare nel Dapef, nelle parole a favore dello sviluppo. Ma nella Finanziaria non vi sono atti e fatti conseguenti. Questa legge lascia l’amaro in bocca”, ha aggiunto l’on. Barracciu, “a causa dell’inerzia e della trascuratezza. Tutti si aspettano risposte e riscontri, ma per la terza volta al titolo della legge non corrisponde il contenuto, vuoto di idee e di visione strategica, un palliativo dal respiro corto. Tutti i buoni propositi, ancora una volta, rimarranno lettera morta. Chiediamo alla maggioranza di ascoltare le nostre sollecitazioni. Personalmente, richiamerei la Giunta alla sobrietà e all’umiltà: la lettera del Presidente della Regione ai sardi in modello Scientology, non risolve nessun problema e mette a rischio l’autorevolezza dell’istituzione”, ha concluso l’esponente del PD..
L’on. Mario Bruno (PD) ha poi chiesto la verifica del numero legale. La Presidente Lombardo, dopo aver verificato la mancanza del numero legale, ha sospeso la seduta per mezzora. I lavori riprenderanno alle 13.10 (R.R.)
Alla ripresa è intervenuto l’on. Luigi Lotto (Pd), che ha denunciato “l’assenza della Regione sulla crisi e su tutte le crisi che stiamo vivendo. Nell’industria, nella scuola, nella sanità. Non ci sembra che ci siano segnali di serenità”. Sui fatti di Civitavecchia “siamo fortemente preoccupati perché il mondo organizzato delle campagne sta levando inascoltato il suo grido di dolore. Non possiamo permetterci il lusso di ignorare il bisogno di politiche urgenti di sviluppo”.
Ha preso poi la parola l’on. Giampaolo Diana (Pd), che ha detto: “Questa manovra finanziaria sembra avulsa dalla realtà. Ma se la Regione volesse, potrebbe portare un minimo di fiducia al sistema, per esempio accogliendo alcuni nostri emendamenti. A oggi il tasso di disoccupazione è al 14 per cento, in aumento rispetto allo scorso anno. I nostri emendamenti mirano a ridurre questa piaga: siete davvero convinti che la vostra finanziaria contenga misure adatte?”. L’oratore ha poi denunciato “la piaga clientelare del lavoro interinale, a cominciare dalla sanità. A chi rispondono i commissari se non a voi?”.
L’on. Paolo Maninchedda (Psd’az) ha parlato del rapporto con gli enti locali e della disciplina della continuità territoriale: “E’ quanto meno strano che ai sardi si chieda di pagare questi oneri mentre ad altre regioni sia consentita una compartecipazione”. A seguire l’onorevole Marco Espa (Pd) ha ripreso l’intervento dell’on. Diana e ha concentrato il suo intervento “sulla spesa sanitaria”, parlando “della necessità di garantire i diritti dei malati, di tutti i malati sardi garantendo al tempo stesso i diritti dei lavoratori”. (c.c.)
I lavori riprenderanno questo pomeriggio alle 16.30 con l’intervento dell’on. Franco Sabatini (Pd). (FINE)