CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 165 del 20 dicembre 2010

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Esame della Manovra finanziaria 2011 - 2013. L’opposizione presenta una questione sospensiva che è stata bocciata dall’Aula. Dopo la relazione di maggioranza il centrosinistra ha occupato l’aula. I lavori sono stati interrotti riprenderanno alle 16,30.

Cagliari, 20 dicembre 2010 – La seduta si è aperta sotto la presidenza dell’on. Claudia Lombardo. All’ordine del giorno dei lavori la manovra finanziaria 2011 -2013. La maggior parte della seduta di stamattina è stata dedicata a una questione sospensiva che è stata presentata dal centrosinistra. Dopo la bocciatura da parte dell’aula l’opposizione ha occupato l’aula e la presidente Lombardo ha interrotto i lavori che riprenderanno questo pomeriggio alle 16 e 30. L’on. Porcu (Pd) ha chiesto in apertura che, prima di entrare nella sessione finanziaria, si facesse chiarezza sullo stato della vertenza entrate. Il 10 dicembre – ha affermato – con l’approvazione del bilancio dello Stato sono state ufficializzate le risorse da devolvere alla Sardegna. Per il 2010 ì’entità delle risorse è di 1 miliardo e 100 milioni di euro in meno rispetto a quanto c’è scritto nel nostro bilancio. Quindi per non andare ad approvare un bilancio falso è necessario che la giunta chiarisca l’effettiva sussistenza delle differenze e a che punto sono le trattative sul patto di stabilità. Questi due chiarimenti sono essenziali prima di iniziare la Finanziaria. Posta la questione sospensiva l’on. Porcu ha chiarito che nel caso l’opposizione si ritenesse insoddisfatta avrebbe posto una questione pregiudiziale con la richiesta di rinviare la finanziaria.
L’on. Mario Bruno (Pd) ha chiesto maggiore chiarezza prima di affrontare una finanziaria, vuota e che non dà risposte. Vogliamo sapere – ha affermato – se esiste una differenza tra quello che è iscritto nel bilancio della regione e quello che è iscritto nel bilancio dello Stato. Ci sono differenze importanti di oltre 2 miliardi e 200 milioni di euro nel biennio. Vogliamo confrontarci per non avere davanti un bilancio fasullo e, prima della discussione della finanziaria in aula, è necessario un atto che impegni il presidente della giunta a sollevare il conflitto di attribuzione se lo Stato non ci conferisce le somme che ci deve.
Sulla richiesta di sospensione della Finanziaria sono intervenuti:
l’on. Uras (La sinistra sarda – comunisti- Rossomori) che ha detto di essere a favore della questione sospensiva. E’ opportuno – ha affermato - sospendere la discussione della manovra in attesa di documenti sulla vertenza entrate. Per Uras è necessario avere documenti, non parole. Questi documenti non sono mai stati forniti forse perché l’interlocuzione viaggia – ha detto – solo sui media. Noi ora vogliamo gli atti. Il governo nazionale ci sta togliendo dei fondi per darli a altre regioni d’Italia. Noi chiediamo che la legge di bilancio della regione torni in commissione perché in caso contrario si approverebbe un bilancio falso.
L’on. Mario Diana (Pdl) ha detto di essere totalmente contrario alla questione sospensiva, dobbiamo andare avanti.
L’on. Cocco (Idv) ha auspicato più chiarezza e ha detto di essere a favore della sospensiva.
L’on. Steri (Udc) ha espresso parere contrario sulla sospensiva ma ha auspicato chiarimenti da parte della giunta.
L’on. Maninchedda (Psd’az) ha chiarito che anche il Psd’az voterà contro la sospensiva.
L’on. Capelli (Misto) ha dichiarato di essere contrario alla sospensiva ma di ritenere necessaria una informativa da parte della giunta. Bloccare adesso la finanziaria significherebbe allungare i tempi. L’istruttoria va completata in aula ma non bloccando l’esame della finanziaria e del bilancio.
La proposta di sospensiva, per alzata di mano, è stata bocciata.
Sull’ordine dei lavori è intervenuto l’on. Porcu (PD) che ha dichiarato di voler presentare una questione pregiudiziale.
La presidente Lombardo ha ribadito che la questione pregiudiziale non poteva essere proposta.
L’on. Porcu (Pd) ha chiarito che intendeva porre un’altra sospensiva sul patto di stabilità.
L’on. Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori) ha specificato che le questioni sospensive possono essere poste in qualunque momento su vari argomenti. La questione pregiudiziale è una questione doverosa. Non è un problema di natura regolamentare – ha detto –è un problema essenziale. Dobbiamo capire quale è la somma che dobbiamo iscrivere in bilancio. Noi non accetteremo in ogni caso che si vada avanti con un bilancio fondato sulla “non verità”.
L’on. Bruno (Pd), sull’ordine dei lavori, ha affermato che la vera forzatura la stanno facendo la giunta e la maggioranza. Io credo che questa finanziaria non risolve neanche un problema della Sardegna, non si può affrontare una discussione senza avere entrate certe. Noi siamo in un momento di crisi drammatica e stiamo presentando una finanziaria che non dà
certezze. Dobbiamo tornare in commissione. Con questa finanziaria si sta prendendo in giro la Sardegna.
L’on. Gian Valerio Sanna (Pd) ha detto che il Regolamento è uno strumento di funzionamento ma non abdica all’uso del buon senso e all’esigenza di salvaguardare i principi giuridici. Gli uffici quando vedono che un emendamento non ha la copertura lo dichiarano inammissibile perché gli uffici non sollevano la questione quando c’è una violazione nel principio delle spese? Il Consiglio sta deliberando spese che non si potranno fare. Gli uffici devono sollevare questa questione. Per G.V. Sanna la giunta deve impugnare il bilancio dello Stato. Noi ci rifiutiamo – ha concluso - di essere presi in giro. Qui si decide il profilo morale delle nostre istituzioni.

L’on. Mario Diana (Pdl) ha chiarito ancora una volta che la maggioranza è contraria a questioni sospensive.

La presidente ha dato la parola al presidente della Commissione bilancio Paolo Maninchedda per la relazione di maggioranza sulla manovra finanziaria. Il consigliere sardista si è rifatto alla relazione scritta che riportiamo integralmente:

La Commissione Bilancio, nella seduta del 7 dicembre 2010, ha approvato, con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e il voto contrario dei gruppi di opposizione, la manovra finanziaria 2011-2013, comprensiva del Documento annuale di programmazione economica e finanziaria (DAPEF), del disegno di legge finanziaria 2011 e del disegno di legge di bilancio per l’anno 2011 e per gli anni 2011-2013.
I documenti costituenti la manovra finanziaria, pervenuti al Consiglio regionale per l'approvazione in data 15 novembre 2010 in luogo del prescritto termine del 30 settembre, sono stati trasmessi alla Terza Commissione il 22 novembre c.a.; nella medesima giornata la Commissione, ai sensi dell’art. 34 bis, comma 1, del Regolamento, ha espresso parere favorevole sulle disposizioni estranee al contenuto della legge finanziaria individuate dalla Presidente del Consiglio. Nelle giornate successive la Commissione ha dato luogo al consueto ciclo di audizioni sentendo l'Assessore al bilancio, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria, delle associazioni degli enti locali, degli istituti di credito, delle cooperative, del settore agricolo e dello sport, i rettori delle Università di Cagliari e Sassari, il Presidente dell'agenzia regionale AREA e l'amministratore unico della società regionale in house Sardegna IT e, infine, il Presidente della Regione, il quale ha riferito in merito alla trattativa in corso con lo Stato per l'attuazione del nuovo regime delle entrate. Nel corso delle audizioni è emersa la situazione di grave crisi che ancora colpisce largamente il sistema socio- economico regionale da un lato, addebitabile certamente agli effetti congiunturali della crisi economica nazionale e internazionale, dall'altro, alla mancata risoluzione dei noti problemi di carattere strutturale. Si è così sottolineata preliminarmente l'urgenza, oramai improcrastinabile, di chiudere la vertenza con lo Stato in merito al nuovo regime delle entrate e, parimenti, la necessità di aumentare i tetti di spesa previsti dal patto di stabilità interno i quali, con l'impedire alla Regione di pagare interamente nel corso dell'esercizio finanziario in misura corrispondente agli impegni di spesa assunti, costituiscono un pesante impedimento alla celere attuazione delle politiche determinate nel Programma regionale di sviluppo. Nell'ambito di questo difficile quadro, si è, da più parti, manifestata l'urgenza di anticipare già nella legge finanziaria all'esame della Commissione l'adozione di alcuni interventi riconducibili agli obiettivi e alle priorità rappresentati nel DAPEF e solo in parte recepiti nel disegno di legge finanziaria presentato dalla Giunta. L'attenzione si è soffermata, in particolare, sulle misure tendenti a favorire la crescita e lo sviluppo, l'accelerazione della spesa e il risanamento finanziario, l'efficienza e l'economicità della macchina amministrativa regionale, la qualità delle prestazioni del sistema sanitario, l'istruzione e la formazione professionale. A tale riguardo, si è rilevato che tra le varie finalità che la legge regionale di contabilità n. 11 del 2006 attribuisce alla legge finanziaria alla lettera a) del comma 1 dell'art. 4 è prescritta proprio quella di "adeguare il bilancio annuale e pluriennale agli obiettivi contenuti nel DAPEF", nonché alla successiva lett. 1) quella di "fissare autorizzazioni di spesa per nuovi interventi che non richiedano una disciplina organica della materia e sotto il vincolo di coerenza con gli strumenti di programmazione regionale". Ciò posto, si è ritenuto che i limiti normativi al contenuto della legge finanziaria previsti al comma 1 bis del medesimo art. 4 debbano essere valutati alla luce delle descritte finalità di carattere generale, non potendosi, peraltro, il legislatore regionale, in questo difficile contesto socio-economico, sottrarre dall’obbligo di adottare tutte le misure giudicate essenziali e indifferibili.
Si è addivenuti così alla approvazione di alcune disposizioni che vanno nella direzione indicata nel DAPEF nonché in quella auspicata in Commissione dai rappresentanti delle parti sociali e delle varie categorie produttive. Si segnala in tal senso l'approvazione di alcune misure tendenti a rilanciare gli investimenti in opere pubbliche, la continuità territoriale delle merci, l'attuazione dell'obbligo di istruzione e formazione. La necessità di procedere in Commissione a un'approvazione rapida della manovra ai fini del suo ingresso in Aula nei tempi concordati e insieme l'esigenza di approfondire maggiormente alcune materie portate all'attenzione dei commissari, hanno responsabilmente indotto la maggioranza al ritiro di gran parte degli emendamenti presentati.
Attesa l'estrema rilevanza degli argomenti ivi affrontati, se ne auspica l'esame in Aula ai fini di una rapida approvazione. Subito dopo il centrosinistra ha occupato l’aula e la presidente Lombardo ha interrotto i lavori che riprenderanno alle 16 e 30. FINE