CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 155 del 10 novembre 2010

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Disegno di legge n.186/A “Disposizioni in materia di agricoltura”. Conclusa la discussione generale

Cagliari, 10 novembre 2010 – La seduta pomeridiana si è aperta sotto la presidenza dell’on. Michele Cossa e poi dell’on. Claudia Lombardo. All’ordine del giorno il Disegno di legge 186/A “Disposizioni in materia di agricoltura” . Il primo a intervenire nel dibattito generale di questo pomeriggio è stato l’on. Sabatini (Pd) . L’esponente del Partito Democratico ha criticato il metodo con cui ha operato la giunta. L’iter – ha detto - è stato confuso. E adesso tutto il lavoro svolto dalla commissione e dai gruppi politici del consiglio regionale è stato stravolto da una trattativa portata avanti dalla giunta. E oggi ci troviamo di fronte a un disegno di legge completamente diverso. Per Sabatini un altro dato poco chiaro è la discordanza tra l’accordo raggiunto con il Movimento dei pastori sardi e il Disegno di legge presentato. I 2500 euro promessi ad azienda in questo DL non ci sono. Quindi l’accordo - è stato disatteso. Non si può scherzare - ha affermato - con la vita della gente. La giunta deve essere chiara, non vogliamo essere polemici ma le false promesse sono pericolose. Dobbiamo dire la verità, è da irresponsabili fare accordi in un modo e poi presentare emendamenti che vanno in direzione opposta.
L’on. Capelli (udc) ha detto che tutto quello che è successo in passato non interessa più a nessuno. La liturgia dell’aula – ha aggiunto - deve essere accantonata. Dobbiamo essere pragmatici e dare risposte. Il DL 186 non avrà il mio voto contrario ma neanche il mio favorevole. Anche oggi in quest’aula parliamo di “agricoltura assistita” ma come facciamo a parlare di “agricoltura assistita” quando abbiamo una regione assistita? Vogliamo contare i dipendenti della Pubblica amministrazione? Noi abbiamo un assistenzialismo diffuso che legittima anche l’agricoltura assistita. Noi potremo “staccare la spina” all’agricoltura quando negheremo l’assistenzialismo nella pubblica amministrazione. Questo DL deve essere approvato nel più breve tempo possibile.

L’on. Barracciu (Pd) ha detto che il malessere dei pastori è il malessere della Sardegna, In questo Dl non c’è né benessere né futuro del comparto. Questa giunta, in carica da 19 mesi, non ha fatto niente. Per risolvere la questione c’è voluta la percezione della paura, delle manifestazioni. Ma le proposte presentate sono assolutamente insufficienti. Il mondo della cooperazione e anche noi vogliamo sapere come gli impegni saranno onorati. Un accordo frutto della paura è un accordo pasticciato, come è pasticciato il DL di legge all’esame del Consiglio. Rivolgendosi all’assessore Prato, l’on. Barracciu ha detto che l’esponente della giunta ha diviso il mondo agropastorale. L’esempio politico che lei ha dato – ha aggiunto - è una vergogna ed è devastante. Proprio la divisione è una delle cause della crisi. Noi non ci renderemo complici di un provvedimento che prende in giro questo mondo.

L’on. Claudia Zuncheddu (La sinistra sarda – Comunisti – Rossomori) ha detto che il DL 186 è espressione della confusione generale politica in cui versa questa giunta e la discussione si svolge in un clima torbido in cui si tenta di difendere gli industriali sulla pelle dei produttori. La regione Sardegna deve stabilire una volta per tutti con chi stare e intervenire sia per l’emergenza sia sulle politiche del latte. Assessore Prato – ha affermato Claudia Zuncheddu - se si vuole realmente aiutare l’economia dei pastori non si può legare il contributo al numero dei capi registrati perché questo rischia di diventare una grande truffa. Noi riteniamo necessario rimettere in moto la commercializzazione , stabilire il prezzo del latte non solo basandosi sul pecorino romano e chiediamo che la regione Sardegna ripristini l’Osservatorio presso Laore.
L’on. Salis (IDV) ha lanciato una sfida al presidente e all’assessore Prato: vi chiediamo di inserire il comparto agro pastorale nelle priorità dell’agenda politica della regione, cioè a partire da questa iniziativa vi chiediamo di continuare a invertire la rotta che ha visto l’agricoltura , la pastorizia e l’intero settore relegate in una condizione marginale e assistenziale. Dovete prendere con forza tra le mani il timone dello sviluppo del settore. Per Salis è essenziale che gli accordi sottoscritti siano totalmente rispettati.

L’on. Giacomo Sanna (psd’az) ha ricordato che l’assessore Prato aveva accusato il Consiglio di essere inadempiente perché aveva in carico una legge che non arrivava all’esame dell’aula. Oggi dico – ha aggiunto - “meno male” visto poi che la legge è stata stravolta totalmente. Il gioco di voler scaricare sull’assemblea legislativa le responsabilità non va bene. Le responsabilità sono solo di chi gestisce direttamente l’assessorato. Sanna ha sottolineato la necessità di approvare la legge in fretta ma anche la necessità di fare chiarezza su molti punti.

L’on. Vargiu (Riformatori sardi) ha auspicato che sia la maggioranza che l’opposizione si basino solo su cose reali. Noi Riformatori – ha aggiunto - siamo consapevoli che i tempi sono strettissimi e che ogni giorno di ritardo nell’approvazione di questa legge può voler dire la mancata erogazione dei finanziamenti. Questo provvedimento è un buon provvedimento perché introduce una serie di interventi di carattere strutturale. Però – ha sottolineato - questo Consiglio regionale rischia di trasformarsi in un “bancomat dell’emergenza” e noi rischiamo, se inseguiamo questo tipo di ragionamento, di non agire da legislatori. Comunque il Dl 186 di legge che deve essere approvato nel più breve tempo possibile.
L’on. Maninchedda (psd’az) ha chiesto che la giunta, in sede di replica, fornisca chiarimenti sulle dichiarazioni rilasciate in seguito all’incontro tra il senatore Massidda e Berlusconi in cui il premier ha detto “Non ero al corrente dei problemi sardi”.
L’on. Steri (Udc) ha detto che questo Dl deve essere approvato con urgenza ma che bisogna affrontare l’argomento con una serie di norme a carattere strutturale. In questo progetto l’uso della terra e lo sviluppo sostenibile devono essere alla base. Agricoltura vuol dire curare l’ambiente e curare lo sviluppo sostenibile.
L’on. Mario Diana (Pdl) ha affermato che l’agricoltura deve essere radicalmente modificata. Non è possibile – ha aggiunto - dare la croce all’assessore di turno. E’ troppo facile elargire a pioggia interventi, non è più possibile. Questo Dl è necessario ma è solo un primo passo verso il riordino complessivo della materia. Abbiamo l’obbligo di approvare subito questo DL che certo, però, non risolverà i problemi dell’agricoltura della Sardegna. Con questo DL si sta cominciando a dire basta a quei soggetti che non riescono a stare sul mercato e che non rispettano le regole. Dunque, è il primo passo verso il cambiamento.
L’on. Mario Bruno (Pd) riferendosi alla vertenza entrate ha detto che ormai occorre una mobilitazione senza precedenti. Dobbiamo andare a Roma tutti insieme per rappresentare i problemi dei sardi. Non possiamo accettare che la Sardegna sia trattata in questo modo . Cosa dobbiamo aspettare – ha chiesto - per sollevare un conflitto di attribuzione? Cosa aspettiamo a impugnare ogni Finanziaria che non contenga le risorse che lo Stato deve erogare alla nostra isola? Sul DL all’esame del Consiglio il capogruppo del Pd ha ricordato l’accordo che la giunta ha chiuso con i pastori. Questo accordo – ha detto – deve essere rispettato. Comunque – ha aggiunto – l’intervento dell’assessore Prato di stamattina ci ha confermato il Dl 186 non esiste più, esiste un altro testo. Siamo chiamati a fare un lavoro importante noi non dobbiamo assistere a giochi di prestigio noi vogliamo richiamare tutti alla responsabilità, noi vogliamo chiarezza non vogliamo fare demagogia. Di tutto ha necessità la Sardegna ma non di atteggiamenti irresponsabili.

E’ poi intervenuto il presidente della Regione Cappellacci che, rispondendo alle richieste dell’on. Maninchedda sulle dichiarazioni fatte dopo il vertice Berlusconi- Massidda ha detto che la smentita è già arrivata, le parole di Massidda erano state male interpretate. Comunque – ha aggiunto - siamo in un momento molto delicato, siamo arrivati al punto cruciale. Sono il presidente dei sardi – ha detto – se non arriveranno le risposte sarò io il primo ad assumere un atteggiamento duro nei confronti di chiunque. E’ finito il momento dei tavoli tecnici è arrivato il tempo delle risposte. Questo pomeriggio – ha sottolineato - ho firmato una lettera in cui ho chiesto al presidente del Consiglio l’immediato trasferimento delle risorse per la Ss- Olbia, se i fondi non dovessero arrivare, rassegnerò le dimissioni da commissario delegato. Entrando nello specifico del DL 186 Cappellacci ha detto che è intenzione della giunta arrivare a una soluzione alta della politica. Noi affrontiamo questo momento con spirito di grande apertura rispetto ai contributi che l’aula vorrà dare, ma partiamo dalle cose possibili.

L’assessore Prato ha chiarito che non ha mai scaricato sul consiglio la responsabilità della mancata approvazione di un provvedimento. Le mie parole – ha aggiunto - sono state travisate. Questo DL è frutto di un grande dialogo ma il testo va migliorato. Per l’esponente della giunta nella giornata di oggi si registra un dato positivo: siamo tutti d’accordo che in materia di agricoltura qualcosa va cambiato. Questa non è una riforma agraria, è solo un primo passo.

Dopo l’intervento dell’assessore Prato la presidente del Consiglio ha chiuso i lavori. Il Consiglio è convocato per domani mattina alle 10. Si vota il passaggio agli articoli. (R.R.)