CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 151 del 14 ottobre 2010
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Seduta pomeridiana aperta e sospesa. I lavori riprendono alle 17.
Cagliari, 14 ottobre 2010 – I lavori si sono aperti sotto la presidenza dell’on. Claudia Lombardo. In apertura l’on. Mario Diana (Pdl) ha chiesto una sospensione che è stata accordata. La seduta riprende alle 17. (SEGUE R.R.)
Approvato Ordine del giorno sull’Eurallumina
Alla ripresa dei lavori l’on. Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori) ha chiesto un’inversione dell’ordine del giorno. Luciano Uras ha chiesto di discutere prima l’ordine del giorno riguardante la situazione dell’Eurallumina, poi l’ordine del giorno sulle dichiarazioni del Presidente della Regione e successivamente la mozione sulla scuola, lasciando le riforme come ultimo punto .
L’Ordine del giorno sulla vertenza Euroallumina è stato approvato. (presenti 70, votanti 69, sì 68, no 1, 1 astenuto)
L’ordine del giorno (Cossa e più) sulle dichiarazioni del Presidente della Regione. Chiesta la votazione per parti.
Sull’ordine del giorno Dichiarazioni del presidente della Regione (Cossa e più) l’on. Bruno (Pd) ha chiesto il voto per parti. Quindi l’ordine del giorno è stato suddiviso in quattro parti.
Sulla prima parte (da … ascoltate le dichiarazioni del presidente…… a convivenza civile in Sardegna) l’on. Capelli (Udc) ha chiesto l’introduzione di un emendamento orale. Vorrei aggiungere – ha detto - tre punti: presentazione di un piano sanitario regionale, attivazione dell’agenzia regionale sanità, elaborazione di un piano infrastrutturale per il settore viario e ferroviario della Sardegna,.Ma la proposta dell’on. Capelli non è stata accolta dall’aula .
Su questa prima parte è intervenuto l’on. Porcu (Pd) che ha detto che da questo ordine del giorno emergono tutte le difficoltà in cui si trova la maggioranza, emerge che quello che è stato fatto oggi è inadeguato e che sono mancati interventi di sostegno per lo sviluppo. Il mio voto personale sarà favorevole – ha detto - con il rimpasto è cambiata la squadra ma non è cambiato il motore. Nonostante gli intenti le condizioni per andare avanti non ci sono.
Anche l’on. Bruno (PD) ha annunciato il voto a favore di questa prima parte.
La prima parte dell’ordine del giorno (fino a convivenza civile della Sardegna) è stata approvata (presenti 68, votanti 63, sì 35, no 28, 5 astenuti).
Sulla seconda parte dell’odg (quarto capoverso) l’on. Bruno ha dichiarato che il Pd si asterrà.
Messa in votazione non è stata approvata (presenti 70, votanti 41, sì 9, no 32, 29 astenuti)
Sulla terza parte (da ritenuta a il numero 1) sono intervenuti: l’on. Capelli (Udc), l’on. Salis (Idv) che ha dichiarato di votare a favore, l’on. Mario Diana (Pdl) che ha annunciato il voto contrario del Pdl perché “votare questi punti vuol dire votare contro il Consiglio regionale”, l’on. Porcu (Pd) che ha detto che il punto 1 è di stretta competenza della giunta e che voterà a favore, l’on. Uras che ha dichiarato il voto a favore di questa terza parte; l’on. Maninchedda (Psd’az) che ha affermato che questa parte rappresenta “un’agenda con cui il Consiglio stringe i tempi di lavoro”. La Terza parte è stata approvata (presenti 70, votanti 65, sì 34, no 31, 5 astenuti).
Per dichiarazione di voto sull’ultima parte l’on. Bruno (PD) ha detto che il voto di prima dimostra che la crisi è ancora in atto. Questa giunta – ha affermato - appena nata non ha i numeri per poter governare. Il nostro voto è di astensione perché i problemi sono della maggioranza.
L’on. Salis (Idv) ha detto che con il voto di oggi il Consiglio regionale ha espresso parere sull’ assoluta inadeguatezza della giunta Cappellacci e ha certificato che la soluzione della crisi di governo non ha risolto i problemi politici della maggioranza. Il voto dell’Idv è di astensione.
L’on. Zuncheddu (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori) ha annunciato la sua astensione. Io non sono d’accordo – ha sottolineato -che si riduca il numero dei consiglieri , è una proposta demagogica. Se vogliamo parlare di abbattere i costi parliamone seriamente e concretamente a partire dagli stipendi. Anche l’abolizione delle province è pura demagogia.
L’on. Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori) ha detto di condividere molti dei punti indicati, per esempio la riduzione consiglieri regionali “prima lo facciamo meglio è” mentre ha detto di essere contrario sull’abolizione delle province perché sono frutto di un’esigenza spontanea della comunità.
L’on. Gian Valerio Sanna (Pd) ha detto che l’astensione su questa parte rappresenta una tutela del Consiglio regionale. Per Sanna un dato politico emerge: la crisi non è terminata. Bisogna partire da un esame di coscienza da parte della maggioranza.
L’on. Cuccureddu (Mpa) ha detto di non capire se l’Mpa fa parte o meno della maggioranza, ci siamo astenuti sulle premesse, ci asteniamo su altri punti. Cuccureddu ha chiesto una votazione separata del punto 4 ma la sua richiesta non è stata accolta.
Messa in votazione la Quarta parte (dal punto 2 al punto 8) non è stata approvata (presenti 67, votanti 43, sì 8, no 36, 23 astenuti).
L’on. Uras ha chiesto la convocazione della conferenza dei capigruppo che ha deciso di interrompere i lavori. Il Consiglio è stato convocato mercoledì 20 alle ore 16. All’ordine del giorno la scuola e le riforme. (R.R.)