CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 121 del 30 giugno 2010
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Bocciato a voto segreto il passaggio agli articoli sul Disegno di legge n. 93 Modifiche e integrazioni alla legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4 Disposizioni straordinarie per il sostegno dell'economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo.. Consiglio convocato a domicilio.
Cagliari, 30 giugno 2010 – E’ stato bocciato a voto segreto (chiesto dall’on. Uras) il passaggio agli articoli (Presenti 65, votanti 33, sì 27, no 37, 1 astenuto) del DL n. 93 Modifiche e integrazioni alla legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4 Disposizioni straordinarie per il sostegno dell'economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo. Dopo la bocciatura la seduta si è conclusa e il Consiglio è stato convocato a domicilio.
La seduta pomeridiana si era aperta sotto la presidenza dell’on. Claudia Lombardo.
Il primo a intervenire è stato l’on. Giampaolo Diana (PD), che ha ricordato come la discussione in aula al momento dell’approvazione della legge sul Piano Casa, meno di un anno fa, fu particolarmente accesa. “Noi dicemmo già allora che non sarebbe stata una legge di rilancio dell’economia. Senza investimenti pubblici non c’è sviluppo. Siete gli unici a pensarla diversamente”, ha affermato l’on. Diana, “questa legge non ha creato nemmeno un posto di lavoro e non ha prodotto sviluppo. Ma voi avete dimostrato supponenza e protervia”, ha concluso rivolgendosi all’assessore competente Gabriele Asunis, “approvandola comunque, nonostante fosse chiaro che non servisse per risolvere l’emergenza abitativa, propria delle classi sociali più disagiate. Oggi si svolge una discussione completamente avulsa dalla realtà in cui viviamo, mentre si sarebbe dovuto parlare della manovra di assestamento”.
È poi intervenuto l’on. Giorgio Locci (PDL), il quale ha spiegato che la seduta odierna ha lo scopo di modificare quelle parti della legge sul Piano Casa che in fase attuativa si sono dimostrate inadeguate. “Questa legge non risolverà i problemi economici della Sardegna”, ha aggiunto l’on. Locci, “ma certamente metterà in campo risorse che andranno a vantaggio, tra l’altro, dei lavoratori del settore edilizio. Le piccole modifiche di cui discutiamo non giustificano questa acredine negli interventi della minoranza”.
Per l’on. Adriano Salis (IDV) la necessità di modifiche alla legge 4 era stata abbondantemente prevista. “Ma la IV Commissione ha reso ancora più indigeribile questa legge”, ha aggiunto l’on. Salis, “anzi, una leggina, rispetto all’urgenza di altre norme, quali la manovra finanziaria o le emergenze del comparto agropastorale”. L’esponente dell’Italia dei Valori ha quindi concluso invitando l’assessore Asunis a predisporre un vero Piano di edilizia pubblica residenziale.
L’on. Luciano Uras (Comunisti-La Sinistra sarda-Rossomori) ha quindi invitato il Presidente della Giunta regionale, assente in aula, a rileggere i resoconti del 2009, per capire che le dichiarazioni dell’opposizione furono profetiche. “Questo Consiglio non fa nulla di utile e continua a discutere di leggi che non servono a nulla”, ha proseguito l’on. Uras, rivolto ai banchi della maggioranza “ma gli elettori vi manderanno a casa”. L’esponente dell’opposizione ha concluso lanciando un appello alla maggioranza affinché si possa passare in tempi brevi alla discussione di problemi più seri.
È quindi intervenuto l’on. Mario Diana (PDL), ricordando il fallimento del PPR voluto dalla precedente Giunta regionale, su cui si è scelto di intervenire nell’attuale legislatura. “Il Piano Paesaggistico Regionale non è stato ancora smantellato, ma stiamo lavorando per questo. Nonostante ciò, la minoranza si affanna ad elencare i mali della Sardegna, senza entrare nel merito della legge oggi in discussione”, ha dichiarato l’on. Diana, “senza dare alcun contributo al miglioramento della stessa legge”.
E’ poi intervenuto l’on. Mario Bruno (Pd) che ha detto che questa non è la legge che i sardi attendono. I sardi attendono provvedimenti in grado di incidere sulla crisi economica in atto. Non è il momento di perdere tempo – ha detto il capogruppo del Pd - con provvedimenti come questo ma la giunta è subalterna e supina ai voleri romani. Perché il governo nazionale – ha chiesto - non ci versa i nostri soldi? Sono convinto – ha aggiunto - che serva una mobilitazione senza precedenti per aprire una vertenza con lo Stato. L’on. Bruno ha ricordato che la minoranza ha presentato 250 emendamenti. Sono quasi una legge – ha aggiunto - fareste bene ad accoglierli. Per l’on. Bruno è necessario affrontare le emergenze vere, come la manovra correttiva. Questo DL non affronta le vere emergenze, ma solo aiuta gli interessi di qualcuno. Il centrosinistra ritiene che non si può correggere questa legge che non è emendabile. Bisogna fare un’altra legge.
L’assessore Asunis, nella replica, ha detto di essere soddisfatto della legge che in otto mesi di applicazione ha già dato buoni risultati. Saranno i fatti – ha detto Asunis - a dimostrare che questa legge funziona Allo stato attuale siamo in presenza di circa 4.000 istanze a valere sul capo I della legge n. 4, mentre l’art 10 ha prodotto circa 10.500 domande. Quindi, ha detto io non sono deluso, sono deluso che ci siano persone deluse. Io sono fermamente convinto che questa legge raggiungerà gli obiettivi.
L’on. Uras (Comunisti – La sinistra sarda - Rossomori), sull’ordine dei lavori, ha detto che l’articolo 1 del DL è fatto di 27 commi, ogni comma è quasi un articolo. Si vuole così evitare la discussione. Le furberie – ha detto Uras - non sono legittime. La norma finanziaria è anche essa un comma. Io chiedo prima che si inizi la votazione sui singoli articoli che questa vicenda sia esaminata dalla presidenza. L’on. Uras ha chiesto anche il voto segreto sul passaggio agli articoli.
L’on. Gian Valerio Sanna (Pd) ha parlato di violazione del regolamento e di “furberie”. Per Sanna ogni comma deve essere considerato un articolo.
Il presidente Cossa ha convocato una conferenza dei capigruppo sull’argomento. I lavori sono stati sospesi per qualche minuto.
Alla ripresa dei lavori la presidente Claudia Lombardo ha messo in votazione il passaggio agli articoli con voto segreto. Il passaggio agli articoli è stato bocciato. (Presenti 65m, votanti 33, sì 27, no 37, 1 astenuto.
Il consiglio è stato convocato a domicilio. (R.R.)