CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 119 del 29 giugno 2010
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Disegno di legge N. 93 “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4 (Disposizioni straordinarie per il sostegno dell'economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo)
Cagliari, 29 Giugno 2010 – Il Consiglio si è riunito sotto la presidenza del Presidente Claudia Lombardo. Dopo le comunicazioni di rito la Presidente ha aperto la discussione sul DL N.93 Modifiche alla legge per il rilancio dell’edilizia.
Intervenendo sull’ordine dei lavori, Gian Valerio Sanna (Pd) ha ricordato che nei giorni scorsi si era sottolineata da più parti, anche in seno alla Terza commissione. la necessità di prendere atto della grave situazione economica e quindi l’esigenza di trovare le condizioni per un dialogo fra le parti, per trovare un’unità di intenti proficua. In quest’ottica era stata posta l’esigenza di mettere da parte argomenti di discussione che necessariamente avrebbero portato a contrapposizioni forti. Invece ecco che si porta in aula la discussione di una legge che porterà ovviamente conflittualità fra le parti e di conseguenza perdite di tempo. Ha proposto che la discussione di questo argomento venga rinviato dando la precedenza al secondo punto all’odg, e cioè la manovra finanziaria.
La Presidente ha ricordato le deliberazioni della Conferenza dei capigruppo alla luce del fatto che la rimodulazione della manovra finanziaria non è ancora pronta per l’esame in aula e che quindi non appena essa lo sarà verrà assunta da parte dei capigruppo una ulteriore decisione al riguardo.
L’on. Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) ha ripreso i concetti espressi dall’on G.V. Sanna ed ha ricordato quanto affermato dallo stesso assessore alla Programmazione in seno alla Terza commissione in cui è stata unitariamente sottolineata l’urgenza della manovra correttiva. Ha chiesto la convocazione urgente della Conferenza dei Capigruppo.
Ha poi preso la parola Mario Diana (Pdl) che ha espresso contrarietà per le questioni sostenute e per le richieste avanzate. Che la situazione economica sia grave lo si condivide appieno, ha detto, ma da quanto affermato anche l’assessore alla Programmazione era evidente che la manovra prima di una settimana non sarebbe stata ultimata. Di fronte a tale situazione si è ritenuto portare alla discussione il cosiddetto piano casa in attesa che la Giunta possa terminare l’elaborazione della manovra economica.
La richiesta di rinviare la discussione è stata posta in votazione e respinta a maggioranza.
La Presidente ha quindi convocato la Conferenza dei Capigruppo.
Alla ripresa dei lavori è intervenuto il relatore di maggioranza, on. Matteo Sanna (Pdl) che ha illustrato i punti salienti della normativa presentata all’aula che si è resa necessaria sulla scorta dell’esigenza di integrare e modificare la precedente normativa. Sanna ha confermato la piena validità della legge N. 4 che tuttavia è stata resa difficile nell’applicazione da punti critici emersi e da cattive interpretazioni delle norme che spesso ne hanno ostacolato l’applicazione. Sanna ha quindi segnalato le parti specifiche delle modifiche apportate alla preesistente normativa spiegando dettagliatamente le motivazioni che hanno indotto la Commissione ad apportare correttivi. Avviandosi a conclusione Matteo Sanna ha ricordato come la nuova normativa apporterà profondi benefici ad un settore economico che attende risposte adeguate.
E’ quindi intervenuto l’on Gavino Manca (Pd), relatore di minoranza che ha espresso forti riserve sul fatto che questa legge possa produrre i risultati decantati dalla maggioranza, una legge, ha detto Manca, profondamente deludente e ben poco significativa. Per questi motivi era stata avanzata la proposta di rinviare la discussione in aula al fine di migliorare la normativa dando priorità alle azioni correttive della manovra economica che molta maggiore urgenza presentano. Di fronte alla sordità della maggioranza, Manca ha enumerato e approfondito con meticolosità i numerosi punti negativi della legge in discussione. L’atteggiamento della maggioranza è stato di totale chiusura, ha affermato Manca, di fronte alle osservazioni fatte dalle opposizioni e dalla società civile. Le grandi contraddizioni che contiene questa legge hanno portato inevitabilmente a un parere totalmente negativo da parte dell’opposizione.
Intervenendo sull’ordine dei lavori l’on Salis ha chiesto una sospensione di mezz’ora per consentire ai gruppi di opposizione una interlocuzione sul proseguo del dibattito.
La presidente ha accordato la sospensione.
(lp)Disegno di legge N. 93 “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4 (Disposizioni straordinarie per il sostegno dell'economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo)
Cagliari, 29 Giugno 2010 – Alla ripresa dei lavori è intervenuto l’on Efisio Planetta che nel sottolineare che non esistono disposizioni legislative perfette, ha ricordato che tutte le leggi, ed anche questa, possono essere migliorate. Anche il suo gruppo a suo tempo aveva parlato dell’esigenza di migliorare alcuni aspetti della norma. Occorre prendere atto che vi era una forte esigenza di varare una legge come questa. pur nelle perplessità esistenti. Dopo aver approfondito molti aspetti del problema paesaggistico Planetta ha sottolineato che molte critiche alla norma deriva dal fatto che molte questioni non sono state approfondite. Ha sottolineato la validità della scelta di fondo della legge 4.
Ha preso la parola, successivamente, Radhouan Ben Amara (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) che ha svolto un intervento fortemente critico. Ha parlato di lavoro superficiale, sordo alle esigenze delle comunità locali, una pasticcio legislativo. Anche le norme in discussione non sono affatto migliorative della legge 4, ma sono peggiorative. Ha definito la legge una cambiale elettorale, e si è soffermato su quelli che a suo giudizio sono gravi aspetti negativi. Questa legge, ha conclusa non fa niente per migliorare la normativa originaria.
Per Carlo Sechi (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori), per il quale è il caso di dire “ci risiamo”. Si parla di aspettative per questa legge, ma non è così. Sechi ha ricordato il grave malessere esistente in Sardegna per la disoccupazione e le crisi economica. Questi sono i veri problemi cui occorre dare risposte. La legge 4 non ha messo in moto nulla contrariamente alle aspettative, ha detto. Questa è una brutta legge che non migliora nessuna condizione. Con questa norma si fanno addirittura passi indietro. Si è imboccata una strada buia a causa del dilagare l’abusivismo.
(lp)
Disegno di legge n. 93 (GIUNTA REGIONALE) - Modifiche e integrazioni alla legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4 (Disposizioni straordinarie per il sostegno dell'economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo.
Cagliari, 29 giugno 2010 - Il dibattito è proseguito con l’ intervento dell’on. Gian Valerio Sanna (Pd) che è stato molto critico sul Disegno di Legge. L’esponente del Pd ha parlato di fallimento e di atto di insipienza politica. Sanna ha avvertito la maggioranza che il centrosinistra, su questa materia, non farà sconti a nessuno. Ci batteremo come dei leoni – ha aggiunto - perché siamo convinti della illiceità di questa legge. Sanna si è soffermato sul comma che riguarda i parcheggi. Questo comma – ha affermato - è in palese violazione dei regolamenti edilizi. E’un’aberrazione, è una violazione palese delle regole elementari della pianificazione. Molto critico anche sul comma 9 e sul comma 14.
L’on. Massimo Zedda (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori) ha detto che con questo DL si stravolgono le regole architettoniche e si va in tutt’altra direzione rispetto alle priorità e delle esigenze edilizie della Sardegna. Questo testo – ha detto Zedda – aggiunge un altro fallimento a quello della legge 4.
Al termine dell’intervento dell’on. Zedda è stata chiesta la verifica del numero legale. Non essendo presente in aula il numero dei consiglieri previsto, il presidente Cossa ha chiuso i lavori.
Il Consiglio si riunisce domani mattina alle 10.