CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 115 del 17 giugno 2010
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Presentata la proposta di legge sulle attività europee e internazionali della Regione
Sotto la presidenza dell’on. vicepresidente Giuseppe Luigi Cucca si è aperta la seduta pomeridiana del Consiglio, dedicata al testo unificato sulle attività europee e di rilievo internazionale della Regione.
Ha preso la parola l’on. Rodin (Pdl), secondo cui “la modifica dell’articolo 117 della Costituzione ha ridisegnato le competenze delle Regioni attribuendo ad esse anche competenze in materia internazionale e nel diritto comunitario. La proposta di legge giunge dopo un lustro rispetto alla legge Buttiglione e siamo costretti ad approvare questa legge anche per precisi obblighi internazionali e per evitare che la Regione incappi nelle procedure di infrazione. Il percorso di questa proposta di legge e la sua approvazione definitiva in commissione dimostrano che le riforme si possono fare, se il confronto tra le forze politiche è aperto, al di là delle posizioni di ciascun partito”.
Per l’on. Radhouan Ben Amara (Pdci) “con il nuovo titolo V della Costituzione gli enti locali e la Regione Sardegna hanno una maggiore autonomia e maggiori poteri, che devono spingerci ad approvare una serie di riforme per la Sardegna in campo europeo e internazionale”. Secondo l’oratore “alla luce della disciplina che ho citato ogni futura proposta legislativa dell’Ue dovrà tenere con to della competenza, del ruolo e delle necessità degli enti locali, che sono chiamati a svolgere un ruolo partecipativo in ambito Ue nella fare preparatoria e ed esecutiva dei provvedimenti legislativi del diritto comunitario. Dunque, l’approvazione di questa legge è fondamentale e da quando è entrato in vigore il Trattato di Lisbona lo è ancora di più”.
Ha poi preso la parola l’on. Rosanna Floris (Pdl): “Nella legge in discussione c’è un punto sul quale intendo soffermarmi e cioè la cooperazione internazionale nell’ambito dell’Ue perché ritengo che sia di particolare interesse per la Sardegna. Noi aderiamo già ai programmi transfrontalieri per valorizzare la risorsa mare ed è proprio la nostra posizione di centralità nel Mediterraneo la nostra forza, che già ci consente di promuovere parternariati pubblici. Certo, è fondamentale l’attività di diffusione che la Regione svolgerà a favore della collettività sarda”.
Ha preso poi la parola l’on. Marco Meloni (Pd): “Speriamo che questo sia un primo passo verso le riforme di sistema, assolutamente necessarie. Ma nella scorsa legislatura non abbiamo colto l’opportunità e non vorrei nemmeno che in ogni occasione dovessimo parlare di modifica dello Statuto. Spetta a tutti noi ma soprattutto alla Giunta portare avanti proposte che compensino il federalismo in atto in Italia, che provoca soltanto danni a zone del Paese come la Sardegna”. Secondo l’oratore “questa legge ci obbliga a ridefinire e migliorare la nostra attività trasferendo nella nostra organizzazione e legislazione principi positivi e necessari, adeguando il nostro ordinamento alla legislazione comunitaria. Anche per evitare che i nostri procedimenti siano a rischio di infrazione comunitaria, con grave danno per i beneficiari dei nostri provvedimenti”.
Per l’on. Simona De Francisci (Pdl), che ha ripercorso l’iter che ha portato al testo unificato in discussione “questa è una legge di notevole importanza per la Sardegna e mette le basi alla formazione del diritto dell’Ue. Renderà più forte l’Europa significa rafforzare anche la Sardegna nel quadro dell’Europa delle Regioni”.
Per l’on. Luciano Uras (Sel) “questo provvedimento provocherà conseguenze inevitabili, qualora fosse applicato a differenza di tante leggi che noi facciamo e non applichiamo. E’ chiaro che questo provvedimento condizionerà l’azione legislativa e amministrativa di tutta la Regione e alcuni contenuti di questo testo unificato tracciano obblighi per il Consiglio regionale che a me paiono impropri. Faccio l‘esempio dell’articolo 11, intitolato “contenuto della legge europea regionale”: le nuove spese e le minori entrate vengono indicate soltanto nella legge europea, che diventa così l’unica sede in materia di spese e minori entrate. Significa che rischiamo di dare alla legge europea il compito di esaurire la funzione legislativa della Regione nel corso dell’esercizio”.
Poi, l’oratore ha cominciato ad esporre i dubbi sul testo in esame: “Abbiamo idea di cosa stiamo per votare? Abbiamo visto che, in virtù della norma secondo cui noi ci impegniamo a recepire tutti gli atti dell’Unione Europea, rischiamo di limitare in maniera drastica la nostra autonomia politica e decisionale? C’è il rischio che questa legge, così come è scritta, renda inutile questo Consiglio regionale. Non possiamo consegnare l’autonomia a uno che per giunta si chiama Barroso: è necessario sospendere il Consiglio per poter presentare emendamenti migliorativi a questo testo”.
Ha poi preso la parola l’on. Francesca Barracciu (Pd): “Questa è una legge importante e condivido anche alcune delle preoccupazioni del collega Uras. Non è più pensabile che si rimandi l’attuazione in sede regionale del diritto dell’Unione Europea ed è singolare che il riconoscimento dell’autonomia della Sardegna arrivi dall’esterno, cioè dalla nuova formulazione dell’articolo 117 della Costituzione. Se in Europa arriviamo così tardi, meglio non pensare a quanto prima di noi sono arrivate le Regioni tedesche e quelle francesi, che tracciano la via del regionalismo europeo. Questo progetto di legge, condiviso da tutti, potrà esserlo ancora di più con gli emendamenti e ci darà la possibilità di metterci in linea rispetto a quanto avviene in Europa. Ma non è la panacea di tutti i mali: è uno strumento formale che ha bisogno di contenuti e i contenuti devono arrivare dalla Giunta e da noi.
Per la Giunta è intervenuta l’assessore Corona, che ha confermato la posizione espressa dal presidente della commissione Seconda.
Il presidente Cucca ha sospeso la seduta per consentire la riunione della conferenza dei capigruppo. La seduta riprenderà alle 18.
Testo Unificato Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione autonoma della Sardegna. Lavori sospesi fino alle 19 per l’esame degli emendamentiAlla ripresa dei lavori il presidente on. Cucca ha comunicato la sospensione dei lavori per un’ora per permettere alla seconda commissione di esaminare gli emendamenti presentati.
I lavori sono sospesi (R.R.)
Testo Unificato Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione autonoma della Sardegna. Lavori conclusi , il Consiglio convocato per mercoledì mattina alle 10,00
Cagliari, 17 giugno 2010 - Dopo un’ora il presidente Cucca ha comunicato all’aula l’interruzione dei lavori in quanto la seconda commissione non ha ancora terminato l’esame degli emendamenti.
Il Consiglio è stato convocato per mercoledì alle 10. (R.R.)