CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 114 del 17 giugno 2010

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Disegno di legge della giunta regionale sulla proroga della gestione liquidatoria dell’Esaf. Votato il passaggio agli articoli

Cagliari, 17 giugno 2010 – I lavori si sono aperti sotto la presidenza dell’on. Michele Cossa. All’ordine del giorno il Disegno di legge della giunta regionale sulla proroga della gestione liquidatoria dell’Esaf. Il disegno di legge era stato approvato dalla prima commissione il 20 maggio 2010 con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza. La relatrice, l’on. Gabriella Greco (Pdl), ha detto che il DL ha l’obiettivo di garantire il proseguo delle operazioni di chiusura relative alla gestione liquidatoria dell'ESAF. Per tale finalità – ha aggiunto – la giunta aveva richiesto l’ autorizzazione di un ulteriore periodo di proroga pari a ventiquattro mesi, ridotto a 12 mesi dalla commissione. Inoltre, la Commissione, a modifica di quanto previsto nel testo del proponente, ha stabilito di stralciare la disposizione prevista al comma 2 dell'articolo 1 che prevedeva, al termine della gestione liquidatoria, l'inserimento del personale precario assunto con selezione pubblica per le esigenze della gestione nei procedimenti di stabilizzazione ex articolo 36 della legge regionale n. 2 del 2007, rinviando la valutazione in ordine all'opportunità di tale partecipazione all'esame del disegno di legge n. 71/A (Norme in materia di organizzazione e personale) da parte dell'Aula, sia per una considerazione di insieme con situazioni analoghe, sia per un miglior coordinamento con la normativa più generale che sarà eventualmente adottata. La spesa prevista per l’anno 2010 per gli oneri derivanti dalla gestione liquidatoria dell'Ente è di 4.000.000 di euro.
Nella discussione generale è intervenuto il presidente della Prima commissione on. Mario Floris che ha detto che questo provvedimento è necessario per consentire la definizione della fase della gestione liquidatoria dell’Esaf ancora in itinere. Il presidente della commissione Autonomia ha ricordato che il costo annuale della gestione è di 500.000 euro l’anno mentre gli incassi (il dato si riferisce al 2008) è di 1 milione e 900.000 euro. L’on. G.V. Sanna (Pd) ha ricordato che la gestione liquidatoria dell’Esaf ha avuto già due proroghe e dura da quando è stata approvata la legge n. 7 del 2005. La prima scadenza è avvenuta nel 2008 e la seconda nel maggio 2010. Ora – ha detto G.V. Sanna - si propone la terza proroga biennale su cui l’opposizione non è d’accordo. Il centrosinistra – ha aggiunto - ha votato contro perché non è possibile che si portino avanti “vite parallele degli enti in liquidazione”. Per l’esponente del Pd è necessaria una norma che definisca un punto fermo in cui finirà la gestione liquidatoria. Per Sanna c’è l’esigenza di chiudere la gestione liquidatoria e risparmiare le risorse pubbliche. E’ d’accordo anche l’on. Giulio Steri (Udc), primo firmatario di tre emendamenti. Dobbiamo risparmiare – ha detto - la Regione può e deve subentrare nella gestione liquidatoria. 4.000.000 di euro per il 2010 è una spesa troppo grossa. Siamo in un momento in cui deve essere garantito il massimo risparmio. L’ente deve essere estinto. I soldi dobbiamo spenderli per creare occasioni di lavoro. Brevissimo l’intervento dell’on. Ben Amara (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori) che, a causa del brusio in aula, ha terminato polemicamente dopo pochi minuti di illustrare la sua relazione. Per l’on. Cuccureddu (Mpa) entro sei mesi è necessario chiudere la fase liquidatoria. L’esponente dell’Mpa ha detto di essere sorpreso dall’emendamento n. 4 presentato dai Riformatori sulla stabilizzazione dei lavoratori. L’on.Capelli (Udc) ha ricordato la sua astensione durante il voto in Terza commissione e ha annunciato il voto contrario se non verranno accolti gli emendamenti. Siamo in una fase – ha detto - di straordinaria necessità di far quadrare i conti delle amministrazioni pubbliche, di grandi sacrifici per i cittadini. Davanti a questa situazione è impensabile che i commissariamenti si protraggono per decenni. Ci vogliono tempi certi e costi definiti come prevede la legge. Capelli è stato molto critico anche sul comma 2 dell’articolo 1 (sulla stabilizzazione). Questo comma – ha affermato – prende “a schiaffi” il principio di trasparenza. Questo non va bene basta questo comma per bocciare tutto il DL. Per Capelli è necessario fissare il termine perentorio al 31 dicembre 2010 in cui chiudere la gestione liquidatoria ed eliminare le spese inutili, come il caso di un corso fatto dai commessi del Consiglio regionale a Roma. Per la giunta è intervenuto l’assessore dei lavori pubblici Carta che ha condiviso l’impegno a evitare sprechi. Nella gestione liquidatoria - ha aggiunto - non ci sono sprechi . Il timore è quello che questa gestione possa protrarsi a tempo illimitato. Per l’esponente dell’esecutivo, però, la proroga non può essere inferiore a un anno, il termine di sei mesi è troppo breve. Sul comma che prevede la stabilizzazione dei lavoratori l’assessore ha dato la sua approvazione a stralciarlo dal testo. Dopo la replica dell’assessore, l’aula ha approvato il passaggio agli articoli. I lavori proseguono. ( R.R.)

Esaf, approvata la legge di proroga al 31 dicembre 2010

All’articolo 1 sono stati presentati alcuni emendamenti e il presidente Cossa ha dichiarato aperta la discussione sull’articolo e sugli emendamenti. Sull’emendamento 3 all’articolo 1 l’on. Uras (Sel) ha detto annunciando il voto a favore: “Non è con le autocertificazioni che risolviamo il problema, a meno che non vogliamo cancellare la funzione pubblica da questo Paese. Avremmo già potuto risolvere il problema organizzando diversamente la funzione liquidatoria dell’ente”. L’on. Gianni Campus (Pdl) “fa specie che ci sia la firma di commissari su un testo che aveva trovato l’accordo in commissione” e ha annunciato il voto favorevole all’emendamento. Per l’on. Silvestro Ladu (Pdl) “è doveroso interrompere la catena di Sant’Antonio dei commissariamenti e sono d’accordo con l’emendamento 1 mentre voterò a favore della proroga ma sono sufficienti sei mesi per chiudere la fase commissariale”. L’on. Franco Meloni (Riformatori) ha annunciato il voto favorevole agli emendamenti e ha ipotizzato il ritiro di alcuni emendamenti. Favorevole anche il voto sull’emendamento 3 per l’on. Chicco Porcu (Pd).
Il presidente Cossa ha annunciato l’arrivo dell’emendamento 5, aggiuntivo, a firma di Cappai e più, e ha messo in votazione l’emendamento 3 (sostitutivo parziale) a firma Steri e più che prevede la fine della gestione commissariale al 31 dicembre 2010.

L’emendamento è stato approvato e così l’emendamento 2. Il presidente Cossa ha messo in votazione il testo definitivo dell’articolo, che è stato approvato.
Nonostante l’invito al ritiro da parte del relatore e della Giunta, l’on. Cappai ha difeso l’emendamento 5 e così ha fatto anche l’on. Uras, firmatario come del resto tutte le forze politiche dell’emendamento in questione. Il presidente Cossa ha fatto rilevare che all’emendamento manca la copertura finanziaria e ha sospeso per cinque minuti la seduta.
Alla ripresa l’emendamento 5 è stato messo in votazione con una copertura finanziaria di 150 mila euro a valere sul fondo “nuovi oneri legislativi”. L’emendamento è stato approvato e a seguire l’Aula ha approvato all’unanimità anche la legge di proroga della gestione liquidatoria dell’Esaf. (c.c.)

Presentata la proposta di legge sulle attività europee e internazionali della Regione

A seguire, il presidente Cossa ha dato la parola all’on. Silvestro Ladu (Pdl) per l’illustrazione di una proposta di legge che disciplina le attività europee e di rilievo internazionale della Regione Sardegna. Si tratta di un testo unificato (73 – 103 – 106 A) approvato dalla commissione Seconda il 14 aprile 2010.
L’oratore ha parlato dei poteri che derivano alla Regione e più in generale alle regioni, sotto il profilo dell’attività internazionale, dalla riforma del Titolo V della Costituzione e dal Trattato di Lisbona, “poteri che saranno ampliati quando sarà approvata la riforma dello Statuto sardo. Il Consiglio regionale deve poter fornire indirizzi veri alla Regione in ordine all’attività internazionale, cerchiamo di scrivere una pagina nuova per la Sardegna anche alla luce dei principi affermati dal Trattato di Lisbona, che prevede un ruolo fondamentale anche per il coinvolgimento degli enti locali, nel rispetto del valore della sussidiarietà. Questa legge, che prevede anche uno sportello informativo sulle attività e il funzionamento dell’Ue, ci permetterà di far contare di più la Sardegna in Europa e incidere sul processo decisionale dell’Ue favorendo la nostra isola”.
L’on. Salis (Idv) ha detto che “davanti a un tema talmente importante è assurdo che metà dei consiglieri siano assenti”. Per questo l’oratore ha chiesto la verifica del numero legale. Il presidente ha constatato l’assenza del numero legale e ha rinviato la seduta alle 16. (c.c.)