CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

------------------------------------

Nota stampa
della seduta n. 113 del 16 giugno 2010

------------------------------------

Testo Unificato Modifiche della legge regionale 5 marzo 2008 n. 3 relative all’estensione dello Sportello unico per le attività produttive (Suap) al settore dell’edilizia residenziale

Cagliari, 16 giugno 2010 – La seduta pomeridiana del Consiglio regionale si è aperta sotto la presidenza dell’on. Claudia Lombardo.
All’esame dell’assemblea, l’articolo 1 del TU (Definizione di impianti produttivi). In apertura l’on. Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori) ha chiesto la verifica del numero legale. Essendo presente in aula il numero di consiglieri previsto i lavori sono proseguiti.
Sull’articolo 1 e sugli emendamenti è intervenuto l’on. Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori) che ha dichiarato di votare contro. Oggi stiamo consumando un errore – ha detto Uras – sulla base del capriccio di qualcuno. Questo errore lo pagheranno i cittadini.
L’emendamento n. 1 (Uras e più), soppressivo totale dell’articolo 1, è stato bocciato.
L’on. Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori) ha chiesto il voto segreto sull’articolo 1.
Sull’emendamento n. 2 (Uras e più), soppressivo del comma 2 dell’articolo 1, è intervenuto l’on. Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori) che ha chiesto il voto elettronico palese. L’emendamento è stato bocciato.
Sull’emendamento n. 3 (Uras e più), soppressivo del comma 3 dell’articolo 1, è intervenuto l’on. Uras che ha parlato ironicamente di “governassimo di edilizia residenziale” esistente in Consiglio regionale. Per Uras questa norma passa come una “ruspa” sul diritto. L’on. Campus (Pdl) ha rimandato al mittente le accuse fatte dall’on. Uras. Chi vota questo Testo – ha detto - non è complice, ma semplicemente vuole dare tempi certi e trasparenza all’amministrazione. Siamo nel giusto. L’on. Salis (Idv) ha parlato, invece, di “forzatura” e di atteggiamento da “peracottari” da parte della stessa opposizione che è divisa sull’approvazione della legge.
L’emendamento n. 3 è stato bocciato.
L’articolo 1, su cui era stato chiesto il voto segreto dall’on. Uras, è stato approvato (presenti 60, votanti 59, sì 47, no 12, 1 astenuto).
Sull’articolo 2 (Ambito di applicazione), e sugli emendamenti presentati, sono intervenuti l’on. Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori), l’on. Porcu (Pd), l’on. Carlo Sechi (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori).
Sull’articolo 2 è intervenuto anche l’assessore Asunis che ha detto di valutare positivamente il testo.
Sull’articolo 2, per dichiarazione di voto, sono intervenuti l’on. Salis (Idv), l’on. Massimo Zedda (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori), l’on. Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori). Uras ha ribadito che neanche voterà questo articolo, perché non vuole che compaia nei verbali neanche il suo voto contrario. Io non voglio essere complice di un reato – ha detto - questa norma ha un contenuto che prefigura un comportamento non lecito. Non si può fare una norma che, con effetto retroattivo, viola la legge. L’on. Rassu (Pdl) ha, invece, dichiarato il suo voto a favore di un articolo che snellisce la burocrazia.
L’articolo 2 è stato approvato.
Sull’articolo 3 (Entrata in vigore) e sugli emendamenti, sono intervenuti: l’on. Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori), l’on. Sechi (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori), l’on. Massimo Zedda (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori),
All’articolo 3 è stato presentato l’emendamento 6 (Uras e più), soppressivo dell’articolo 3, che è stato bocciato.
Per dichiarazione di voto sull’articolo 3 è intervenuto l’on. Uras che ha chiesto il voto elettronico palese. Abbiamo passato l’intera giornata – ha detto - a fare un testo che non regolerà nulla. Si tratta di un chiaro esempio di “acrobazia legislativa”. Questo Consiglio regionale – ha concluso – non è una guida per la comunità, non ci stiamo occupando delle cose che servono ma della cose che danneggiano. L’on. Adriano Salis (Idv) ha dichiarato il voto contrario all’articolo 3, mentre l’on. Campus (Pdl) voterà a favore in “piena coscienza”.
L’articolo 3, votato con sistema elettronico palese, è stato approvato (presenti 61, votanti 60, sì 52, no 8, 1 astenuto.
Per dichiarazione di voto, prima della votazione finale dell’intera legge, è intervenuto l’on. Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda - Rossomori) che ha affermato: “Non so cosa farà il centrosinistra nei prossimi provvedimenti che andremo a discutere, io so solo che non consentirò di assimilare il nostro gruppo politico in modo automatico ad altre forze politiche. La seduta di oggi non può proseguire con la presenza della minoranza, perché non esiste posizione concordata su nulla. In un sistema bipolare si dovrebbe invece concordare tutto. Per questo voterò contro questa legge”.
È’ quindi intervenuto l’on. Giuseppe Cuccu (PD), annunciando di votare a favore di questa legge. “Non una leggina, ma una legge importante, perché prova a dare risposte ai cittadini e alle imprese. Noi con lo strumento dei Suap”, ha proseguito Cuccu, “agiamo nell’ambito delle nostre prerogative, in senso federalista, disciplinando in autonomia questa materia. L’edilizia residenziale è un’attività produttiva. E il cantiere è lo stabilimento di quell’attività produttiva. Ma la cosa più importante è che stiamo dando risposte alla gente”.
L’on. Chicco Porcu (PD), è intervenuto brevemente per dichiarare il voto favorevole a questa legge, da parte di tutti i firmatari. “Oggi approviamo una legge utile, perché dà risposte a un problema concreto. Un atto coerente”, ha aggiunto, “con quanto fatto nella scorsa legislatura. Una legge giusta, perché elimina disparità e disuguaglianze tra imprese di diversi Comuni. Per le battaglie di parte ci saranno sicuramente altre occasioni”.
L’on. Adriano Salis (IDV), nell’annunciare il voto contrario, si è detto d’accordo col fatto che quella in discussione non sia una leggina. “Anzi. La norma si muove nell’ambito del processo di deregulation in corso, nel settore edilizio che, a torto, viene giudicato come trainante per l’economia della Sardegna”.
Per l’on. Massimo Zedda (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori), questo provvedimento non convince e non convincono alcune argomentazioni utilizzate dai promotori. “Non si capisce come la costruzione di una casa, ben definita nel tempo, possa essere equiparata a un’attività produttiva che produce beni. L’attività di edilizia residenziale non produce posti di lavoro duraturi. Questa è la differenza. Ed è per questo che queste due attività vengono distinte anche dal Tar. Ecco perché questa norma è un errore”, ha concluso.
L’on. Franco Cuccureddu (Gruppo Misto), ha poi annunciato il voto favorevole del proprio gruppo. “Credo che gli uffici tecnici dei Comuni sardi appiano quanto sono burocratizzate oggi le procedure. Si tratta di una norma positiva per la sburocratizzazione”.
Infine, l’on. Gianvalerio Sanna (PD) conferma il voto favorevole al provvedimento. “Si è delineata l’ipotesi che possano essere venuti meno alcuni rapporti politici nell’opposizione. Questo non è vero. Il primato del nostro lavoro deve essere il merito dei problemi”, ha concluso Sanna, “e non solo la visione autoreferenziale della parte politica di appartenenza. Domani il vero messaggio deve essere la nostra volontà di portare avanti un istituto di vitale importanza per l’economia della nostra Regione”.
Si è quindi proceduto alla votazione della legge, approvata con 54 voti a favore, 7 contrari e 2 astenuti.
Alla conclusione dei lavori, la Presidente Lombardo ha comunicato che i consiglieri sono riconvocati in aula per domani alle 10, per la discussione e l’approvazione del progetto legge regionale sulla “proroga della gestione liquidatoria dell’Esaf”. (R.R.)