CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 109 dell'8 aprile 2010
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Misure per lo sviluppo del trasporto aereo, il Consiglio regionale approva la legge
Sotto la presidenza dell’on. Claudia Lombardo il Consiglio regionale si è riunito questa mattina per discutere il DL 119 “Misure per lo sviluppo del trasporto aereo”.
L’on. Steri (Udc) ha annunciato tre emendamenti orali agli articoli 3 e 4 mentre l’on. Zuncheddu ha chiesto la verifica del numero legale e la presidente Lombardo ha sospeso la seduta per quindici minuti.
Alla ripresa la presidente Lombardo ha posto in votazione l’emendamento orale dell’on. Steri con lo scrutinio elettronico palese, come richiesto dall’on. Uras (Sel). L’on. Campus (Pdl) ha suggerito al presentatore dell’emendamento di “prevedere una semplificazione delle procedure”. Per l’on. Lotto (Pd) “non si comprende come si possa dare a cuor leggero il via libera a stanziamenti di questa portata e per un periodo di tempo non breve, senza un programma della Giunta. Per questo viene difficile votare a favore. Su questo tema la commissione avrebbe dovuto avere la possibilità di discutere con tempi congrui”.
Per l’on. Giacomo Sanna (Psd’az) “l’Aula deve riflettere sull’articolo 3, perché la commissione deve poter prendere visione sia dei contratti aerei che dei programmi. Se c’è questo correttivo, bene: voteremo a favore”.
Ha replicato l’on. Steri: “Il parere della commissione deve essere vincolante, è già previsto che sia così”. E’ intervenuto il capogruppo del Pd, Mario Bruno, secondo cui “su questo tema, che di fatto modifica l’impostazione delle politiche di promozione della Sardegna attraverso i vettori low cost, bisognerebbe approfondire di più. Non abbiamo chiari gli elementi per votare”.
L’on. Uras ha annunciato l’astensione del suo gruppo all’emendamento orale Steri.
La presidente Lombardo ha posto in votazione l’emendamento, che è stato approvato insieme all’articolo 3. L’on. Bruno ha chiesto il voto elettronico palese sull’articolo 3 bis: l’articolo è stato respinto.
L’articolo 4 è stato messo in discussione, con un emendamento Bruno e più sul comma 4. Il testo dell’articolo 4 è stato approvato mentre l’Aula ha respinto l’emendamento.
La presidente Lombardo ha sollecitato il voto finale sulla legge, che è stata approvata. (c.c.)
In Consiglio regionale la risoluzione sui rapporti tra Regioni e UeDopo l’approvazione della legge sul trasporto aereo l’Aula è poi passata al successivo punto all’ordine del giorno, ovvero la risoluzione n. 4 sul rafforzamento del ruolo delle regioni nella partecipazione al processo normativo europeo, illustrata dall’on. Silvestro Ladu (Pdl). Per l’oratore “le proposte di modifica della legge nazionale 11/2005 devono tenere conto del fatto che le Regioni devono poter esercitare le proprie prerogative sul tema della sussidiarietà, formulando tutte le loro osservazioni anche con termini più lunghi”. L’on. Ladu ha esortato dunque il Parlamento italiano a prendere in maggiore considerazione il ruolo dei consigli regionali. L’on. Salis (Idv) ha chiesto la verifica del numero legale, segnalando assenze tra i banchi del Consiglio ma i lavori sono proseguiti, dopo la constatazione della presenza del numero legale. La presidente Lombardo ha posto in votazione la risoluzione e ha dato la parola all’on. Renato Soru, che è intervenuto per dichiarazione di voto: “Questo argomento meriterebbe ben altra attenzione da parte di tutti e anche della Giunta. Ed è del tutto insoddisfacente il livello di attenzione e di approfondimento dell’Aula davanti a un tema così”. L’on. Uras (Sel) ha chiesto una breve sospensione “per verificare il testo che andiamo a votare”. L’on. Bruno (Pd) ha concordato sulla richiesta e ha chiesto al presidente della Regione di partecipare ai lavori dell’Aula, considerato anche l’importanza del tema in discussione. La presidente Lombardo ha comunicato l’assenza del presidente Cappellacci per impegni istituzionali precedentemente assunti e ha disposto una breve sospensione.
Alla ripresa, per dichiarazione di voto è intervenuto l’on. Uras (Sel): “Abbiamo chiesto una sospensione per ragionare sull’importanza del tema, i rapporti tra Regione e Ue in questa fase in cui riemergono orientamenti riformatori su cui noi esprimiamo tutte le perplessità perché riteniamo che le parti politiche impegnate sul tema delle riforme istituzionali abbiano una visione troppo parziale e circoscritta di questo Paese. Sarebbe molto lungo e molto utile attardarsi sul fatto che il Mezzogiorno italiano è al servizio di altre parti, maggiormente avvantaggiate, del Paese”. (c.c.)Approvata la risoluzione n. 4 sul rafforzamento delle regioni nella partecipazione al processo normativo europeo e nel controllo della sussidarietà
I lavori sono proseguiti con l’ intervento, sempre per dichiarazione di voto, dell’on. Ladu (Pdl) che ha detto che su questa materia è necessario un dibattito articolato per capire quale ruolo deve avere la Sardegna nell’Unione europea. Per Ladu il ruolo della nostra isola deve essere forte e determinante. Noi abbiamo la necessità – ha aggiunto - di approvare oggi il provvedimento per non rimanere indietro rispetto alle altre regioni a Statuto speciale.
E’ poi intervenuto l’on. G.V. Sanna (Pd) che ha detto che è singolare che sta andando in onda un’altra fase dell’umiliazione della vocazione autonomistica della Sardegna. In questa risoluzione – ha aggiunto - si parla di sussidiarietà in astratto. Noi questa risoluzione la mandiamo al presidente della Regione che è quindi visto come controparte e non come il rappresentante istituzionale della Sardegna in Europa. Anche per l’esponente del Pd è necessario discutere questo argomento in una sessione allargata. Sono preoccupato – ha concluso Sanna - per l’assenza del presidente Cappellacci sui temi dell’autonomia. La misantropia istituzione del presidente della Regione sta diventando cronica. Dobbiamo confrontarci anche su questo.
L’on. Salis (Idv) ha detto che su questo argomento ci deve essere maggiore approfondimento. Vista la pericolosità delle azioni politiche che sono in atto contro l’autonomia degli enti locali è necessaria l’apertura di un’ampia discussione con la presenza del presidente della Regione.
Per l’on. Marco Meloni (Pd) questa risoluzione, nel merito, è condivisibile. Ma è necessario discutere di questo argomento in una sessione apposita dove si analizzi anche il tema della coesione sociale. Temi importanti che richiedono un’intera sessione di lavoro.
L’on. Carlo Sechi (Rossomori – Comunisti italiani – La sinistra sarda) ha sottolineato l’importanza del tema in discussione. La politica europea può dare ricadute enormi alla Sardegna. Dobbiamo essere protagonisti nelle scelte europee non subirle passivamente. La Sardegna subisce la politica arrogante di Roma e del Nord Europa. Siamo preoccupati – ha concluso - del disinteresse del parlamento nazionale nei confronti dei consigli regionali.
La risoluzione n. 4 è stata approvata: presenti 57, votanti 56, sì 55, 1 astenuto.
Richiesta di istituzione di commissione d’inchiesta n. 2 sulla mancata applicazione delle leggi regionali al fine di individuare le ragioni dell’anomalia amministrativa, verificare se vi siano motivazioni di ordine tecnico e/o organizzativo, se si siano determinate violazioni di legge e se vi siano specifiche responsabilità gestionali. Approvato un ordine del giorno.
La presidente del Consiglio ha comunicato che è stato presentato un ordine del giorno (Uras, Pittalis e più) che delega il presidente del Consiglio regionale a nominare i componenti della commissione d’inchiesta che, entro sei mesi, dovranno riferire al consiglio sulla mancata applicazione delle leggi regionali con particolare riferimento a quelle finanziarie e di spesa e a quelle in materia di politiche sociali, a sostegno del sistema produttivo e per il lavoro al fine di individuare le ragioni dell’anomalia amministrativa e di verificare se vi siano motivazioni di ordine tecnico e/o organizzativo, se vi siano determinate violazioni di legge e se vi siano specifiche responsabilità gestionali.
L’odg, è stato approvato (presenti 59, votanti 58, sì 58, 1 astenuto) con voto elettronico palese chiesto dall’on. Uras.
L’on. Diana (Pdl) ha chiesto la sospensione della richiesta di istituzione della commissione d’inchiesta n. 3 sui finanziamenti erogati dalla Regione all’Universtà di Sassari.
La richiesta di sospensione è stata accolta.
Elezione di un componente del Consiglio di amministrazione dell’Ersu di Sassari.
E’ stato eletto Ottaviano Canalis.
Il risultato della votazione: Ottaviano Canalis 36, Antonello Mattone 3, Stefania Zanetti 2, Stefania Lanetti 1, Luigi Pisano 2, bianche 15, nulle 6.
Mozione n. 36 (STERI e più) sulla situazione delle strade statali in Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento. INTERPELLANZA n. 10 (LAI – PITTALIS e più) sul mancato completamento della strada a scorrimento veloce Abbasanta Olbia. INTERPELLANZA n. 35 (Cocco Daniele Secondo e più) sullo stato attuale della strada Abbasanta-Olbia, tratto Alà dei Sardi.
La mozione n. 36 è stata illustrata dall’on. Steri (Udc) che ha detto che bisogna mettere in sicurezza le strade sarde che continuano a mietere croci.
Nella mozione n. 36 – ha detto Steri – chiediamo al Presidente del Consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato di emergenza relativo a tutto il territorio della Regione. Il grave stato delle strade sarde in Sardegna può essere affrontato solo con la volontà unitaria del Consiglio.
A Febbraio 2010 – ha detto l’esponente dell’Udc - abbiamo in corso lavori per una cifra irrisoria di appena 361 milioni di euro. Le progettazioni finanziate con legge obiettivo, se dovessero andare in porto, richiederebbero oltre 1 miliardo di euro. Le altre opere, non previste dalla legge obiettivo, richiederebbero 1 miliardo e 500 milioni. Rispetto alle altre regioni – ha aggiunto - i fondi stanziati per le strade sarde sono irrisorie. La mozione ha lo scopo di dare forza alla giunta regionale per rivendicare quanto alla Sardegna è dovuto. Noi chiediamo che il presidente della Regione sia nominato commissario straordinario per le strade sarde e che metta in atto tutte le azioni possibili per risolvere il problema.
L’interpellanza n. 10 è stata illustrata dal presidente della commissione lavori pubblici Matteo Sanna che ha detto che la realizzazione del completamento della strada Abbasanta Olbia è necessaria. Noi chiediamo di sapere se la Regione ha intenzione di completare questo tratto di strada a scorrimento veloce..
L’interpellanza n. 35 è stata illustrata dal primo firmatario Daniele Secondo Cocco. La strada – ha detto - rappresenta uno sbocco indispensabile per le popolazioni. Pertanto, chiediamo risposte all’assessore regionale all’ambiente per sapere se c’è la volontà di garantire un iter procedurale più rapido possibile.
Il primo a intervenire nella discussione generale è stato l’on. Planetta (Psd’az) che ha detto che il problema delle strade sarde è ancora una calamità. Lo Stato è arrogante e patologicamente bugiardo. Il nostro sistema stradale è tra i più carenti d’Italia. La vera emergenza è quella di far rispettare gli impegni presi da parte del governo nazionale. Basta con i proclami, le denunce, le mozioni e le interrogazioni. Abbiamo strade da terzo mondo. Dobbiamo obbligare il ministero delle infrastrutture per costringere l’Anas ad avere comportamenti più riguardosi nei confronti della Sardegna. La vera emergenza della nostra agenda politica è far onorare dal governo nazionale tutti gli impegni presi.
L’on. Caria (Pd) ha detto di condividere la necessità di dichiarare lo stato di emergenza delle strade sarde. Il Consiglio regionale – ha ricordato - nell’ottobre 2009 ha approvato un ordine del giorno sulla strada Olbia Sassari e a dicembre 2009 il presidente Cappellacci aveva comunicato al Consiglio che erano stati stanziati i fondi per la strada ma ad oggi niente è stato fatto. Il tempo delle parole è finito. E’ necessario rivendicare i fondi necessari per mettere in sicurezza le strade sarde.
L’on. Sechi (Rossomori – La sinistra Sarda – comunisti) ha detto che con questi provvedimenti si pone ancora una volta l’accento sulla drammaticità della situazione delle strade sarde. La situazione più preoccupante riguarda la 131 che è abbandonata. Ma lo stato della 130 è ugualmente allarmante , la Sassari- Olbia è vergognosa, l’Alghero – Portotorres è inadeguata e pericolosa. Bisogna dare risposte per modernizzare e adeguare la “maglia” viaria. Su questo problema è necessario individuare responsabilità e trovare soluzioni. Noi abbiamo bisogno di strade sicure e moderne che garantiscano la mobilità dei sardi.
L’on. Matteo Sanna (Pdl) ha detto di condividere la mozione n. 36 sia per quanto riguarda le strade sarde che la carenza della situazione ferroviaria. Sono necessari – ha detto – interventi urgenti tenendo anche presente la mappa dei centri urbani. Per Sanna è necessario un intervento globale dell’intera rete viaria perché non esiste una Sardegna di serie A e B. Va stimolato – ha concluso - il rapporto con i parlamentari sardi per portare avanti queste istanze. La nostra attenzione sarà massima e sarà intransigente nei confronti anche del governo regionale e nazionale.
L’on. Zuncheddu (Rossomori – La Sinistra sarda- Comunisti) ha detto che la nostra rete viaria è ottocentesca. Non sono d’accordo – ha aggiunto - che per risolvere il problema siano necessarie le autostrade, noi insistiamo per mettere in sicurezza le strade che ci sono, come la 131 che è un eterno cantiere. Prima di pensare alla programmazione di altre strade potenziamo l’esistente.
I lavori riprenderanno alle 15
Mozione n. 36 (STERI e più) sulla situazione delle strade statali in Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento. INTERPELLANZA n. 10 (LAI – PITTALIS e più) sul mancato completamento della strada a scorrimento veloce Abbasanta Olbia. INTERPELLANZA n. 35 (Daniele Secondo Cocco e più) sullo stato attuale della strada Abbasanta-Olbia, tratto Alà dei Sardi. Approvato un ordine del giorno unitario.
Cagliari, 8 aprile 2010 – I lavori, in prosecuzione della seduta di stamattina, sono ripresi con la continuazione del dibattito generale sulla mozione e sulle interpellanze presentate sullo stato delle strade sarde.
Il primo a intervenire è stato l’on. Lotto (Pd) che ha sottolineato l’importanza dell’argomento sia per quanto riguarda la sicurezza nelle strade sia per lo sviluppo economico che è determinato anche dalla viabilità. Per l’on. Lotto è necessario mettere in piedi un monitoraggio per sapere a che punto sono i lavori e i tempi previsti per la realizzazione delle opere stradali da parte dell’Anas. La gestione centralistica dell’Anas – ha detto ancora - allontana sempre più l’isola dalla penisola. Il consigliere del Pd ha annunciato il voto a favore della mozione.
L’on. Soru (Pd)ha detto che il valore della mozione, che avrà il suo sostegno, è quella di dare maggior peso alla giunta attraverso la decisione unanime di questo Consiglio. E’ utile, però, cercare di distinguere competenze e responsabilità. Stamattina – ha aggiunto l’ex presidente della Regione - ho sentito parlare dall’accordo di programma dell’89 che prevedeva la collaborazione con lo Stato attraverso accordi di programma anche per le infrastrutture. Questa intesa istituzionale Stato-Regione, una volta che l’ex presidente Palomba non fu rieletto non fu portata avanti e si volle ripartire, nel 2001, con una legge obiettivo. La legge obiettivo – ha sottolineato - non ha portato un euro in Sardegna anzi ha peggiorato la situazione. Soru ha auspicato la restituzione dei fondi Fas. I problemi – ha concluso - nascono dal fatto che la legge obiettivo non ha portato un euro e i fondi fas sono spariti.
L’on. Giacomo Sanna (psd’az) ha ricordato che la Sardegna è l’unica realtà in Italia che riesce a cofinanziare le strade statali con fondi propri, circa l’80%. L’esponente del partito sardo d’azione ha ricordato che in Sardegna ci sono impegni per costruire strade per un importo di 513 milioni di euro e che sono stati pagarti solo 80.000 euro. Il resto dei soldi non sono stati spesi, sono in attesa. Inoltre, l’Anas dovrebbe restituirci 100 milioni di euro per i ribassi d’asta. Per non restituirceli – ha detto Giacomo Sanna - l’Anas non li rendiconta. E’ , quindi, impensabile lamentarsi e chiedere poteri senza fare un’analisi compiuta sul soggetto che gestisce le strade sarde. L’Anas per la Sardegna è una “palla al piede”.
L’on. Bruno (Pd) ha ricordato che la mozione in discussione porta anche la firma del Pd. Il capogruppo ha auspicato di concludere il dibattito con un ordine del giorno possibilmente unitario. Il presidente della Regione – ha aggiunto - deve venire in aula a riferire sulla situazione. Non può sottrarsi a questo suo impegno. Questa legislatura è nata con un patto “infranto” tra lo Stato e la Regione. Prima di tutto sulla Maddalena e poi sulle infrastrutture. Un patto infranto che non ha trovato un ‘opposizione forte da parte della Regione. Il capogruppo del Pd ha parlato anche dello “scippo” dei fondi Fas e degli accordi chiusi e non mantenuti da parte dello Stato.
Per la replica è intervenuto l’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Carta che ha detto che ogni progetto che supera i 5 milioni di euro è di competenza dell’Anas di Roma. Qui – ha detto - iniziano i problemi. L’atteggiamento dell’Anas di Roma nei confronti della Sardegna è “ricattatorio”. Una volta che i progetti arrivano in quegli uffici si bloccano. E la Sardegna è l’unica regione d’Italia a dover utilizzare i fondi Fas per realizzare strade statali. Non succede in nessun’altra regione. In Lombardia, in Calabria, non utilizzano i fondi Fas della regione. L’esponente della giunta ha ricordato, inoltre, che dei 100 milioni che l’Anas ci deve restituire per i ribassi non ci ha restituito un euro. Abbiamo chiesto all’anas una rendicontazione – ha aggiunto l’assessore – ma non ci hanno presentato nessun documento, volevano darci solo 10 milioni di euro che abbiamo rifiutato. Noi abbiamo necessità con l’Anas di avere rapporti chiari e trasparenti. Questa mozione ci darà un’ulteriore forza.
L’on. Steri (Udc) ha detto di essere d’accordo sulla presentazione di un ordine del giorno unitario e ha precisato che le critiche fatte all’Anas devono essere fatte al governo nazionale perché l’Anas esegue gli ordini.
La mozione è stata ritirata ed è stato presentato un ordine del giorno unitario (Steri e più) in cui si impegna la giunta regionale e il presidente della Regione a verificare quanto speso dalla promulgazione della c.d. legge obiettivo ad oggi e a richiedere un importo pari ad almeno il 5 % del predetto importo atteso che sino a oggi non è stato erogato.
Nell’odg si impegna la giunta, inoltre, anche a chiedere l’immediato accredito della quota di spettanza della Regione dei fondi Fas che sono pari a 2.400 milioni oltre al 12,6% della quota nazionale prevista per le infrastrutture nell’accordo sottoscritto con il Ministro delle infrastrutture il 31 gennaio 2007, a portare a termine il procedimento di approvazione del Piano regionale dei trasporti, a richiedere il trasferimento delle funzioni oggi svolte dall’Anas della Sardegna in favore della Regione.
Sull’ordine del giorno, per dichiarazione di voto, sono intervenuti: l’on. G.V. Sanna (Pd) che ha detto di votare a favore per apporre un “segnalibro” alla memoria di questo Consiglio per ricordare che viviamo una stagnazione istituzionale, l’on. Soru (Pd) che ha annunciato il voto favorevole per “dare una mano”. Il governo nazionale – ha detto l’ex presidente della Regione - non contento di non aver dato un euro alla Sardegna, cancella persino le risorse che ci erano già state assegnate. La nostra regione è “infeudata e calpestata”. L’on. Ladu (Pdl) che ha annunciato il voto a favore ma ha chiesto chiarimenti sul comma 4. L’on. Sechi (Rossomori – Comunisti – La sinistra sarda) che vota a favore come “atto di benemerenza istituzionale” . L’on. Mario Floris (Uds) che ha chiesto al primo firmatario della mozione se le motivazioni dell’ordine del giorno sono uguali a quelle della mozione. In caso contrario voterà contro. L’on. Giacomo Sanna (psd’az) voterà a favore, l’on. Uras (Rossomori – Comunisti – La sinistra sarda) che, dopo aver annunciato il voto a favore, ha precisato che quando facciamo un’operazione di convergenza, non annulliamo le divergenze ma diamo un valore, non alla posizione di parte, ma all’esigenza della Sardegna di ottenere risultati. L’on. Salis (Idv) voterà a favore anche per difendere l’ autonomia. L’on. Cuccureddu (MPA) ha chiesto una votazione per parti. Sul punto numero 4 (regionalizzazione dell’Anas) ha detto di avere forti perplessità.
Votazione odg per parti (fino al punto 3 compreso) voto elettronico palese chiesto da Uras
La prima parte è stata approvata: presenti 54, votanti 53, sì 51, no 2.
Anche la seconda parte ha avuto il via libera da parte dell’aula: presenti 54, votanti 50, sì 46, n o 4, 4 astenuti.
Il Consiglio è stato convocato a domicilio. Fine (R.R.)