CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 104 dell'8 marzo 2010

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Mozione n. 43 (BRUNO e più) e interpellanza n. 39 (Ben Amara e più) e più sul Master and back

Cagliari, 8 marzo 2010 - All’ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale la mozione n. 43 (Bruno e più) e l’interpellanza n. 39 (Ben Amara e più) sul programma Master and Back. La presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo ha dato la parola, per l’illustrazione della mozione n. 43, all’on. Giampaolo Diana (Pd). Il master and back – ha detto - è un argomento che interessa tutti. Ci sono tanti giovani che sono in attesa del percorso di rientro. Questi giovani hanno il diritto di esigere il percorso di rientro. Sarebbe una vergogna se dopo aver speso risorse pubbliche alla fine non fossimo in grado di tenerci questi giovani. Io credo che la giunta deve impegnarsi affinchè ci siano le risorse sufficienti a garantire per tutti il percorso di rientro. Noi oggi dobbiamo dare risposte certe. Chiedo all’assessore di sapere quali siano le ragioni del ritardo nella pubblicazione, quanti giovani hanno fatto il master and back e quanti sono i giovani che hanno il diritto di usufruire del percorso di rientro. Chiedo alla giunta di confermare la validità del master and back e quindi di far rientrare il master and back tra le politiche anche di questa giunta regionale. Noi ci attendiamo – ha concluso – un atto di responsabilità, perché questa regione continui a investire sui giovani. Spero che questo dibattito si concluda con un atto formale, unitario dove siano indicate le risorse chiare da destinare al Master and Back.
L’interpellanza n. 39 (Ben Amara e più) è stata illustrata dall’on. Uras (Rossomori – Comunisti italiani – La sinistra sarda) che ha detto che il “back” non è solo una prosecuzione di tipo formativo, ma è il primo appuntamento con il mondo del lavoro. Perché funzioni al meglio il master and back ha bisogno di programmazione. Non si può utilizzare questo strumento cadendo nelle “pastoie burocratiche”.
L’on. Espa (pd) ha ricordato che il Master and Back è un programma rivoluzionario. La giunta – per l’esponente del Pd – deve chiarire la sua posizione e deve dire se crede in questo strumento che concede ai giovani sardi di poter entrare nel mondo del lavoro.
L’on. Massimo Zedda (La sinistra sarda – Rossomori – Comunisti italiani) ha detto che negli ultimi anni si sono registrati ritardi e che le risorse sono poche. Ma come reperire le risorse necessarie? L’on. Zedda ha dato un suggerimento: “Magari non moltiplicando le asl, non acquistando palazzi inutili, non finanziando le parrocchie”.
Per l’on. Agus (Pd) il Master and back serve per creare una migliore Sardegna per il futuro. Il master and back è uno strumento per l’uomo, per i giovani, per le future generazioni che con le loro capacità cambieranno la Sardegna. Le difficoltà, quindi, devono essere superate e la giunta, nelle pieghe del bilancio, deve trovare quelle risorse utili per rilanciare questo strumento.
Per l’on. Ladu (Pdl) il Master and back è un programma valido. Spero – ha detto - che questa maggioranza voglia valorizzarlo. Io ritengo che questo progetto migliora anche il mondo produttivo delle imprese. Per l’esponente del Pdl ci vuole uno sforzo maggiore e diverso. Assieme a questo programma va studiato un nuovo progetto di sviluppo per la Sardegna.
L’on. Carlo Sechi (La sinistra sarda – Rossomori – i comunisti sardi) ha sottolineato che in Italia, e la Sardegna non fa eccezione, lascia al fai da te delle famiglie la formazione dei giovani. Il master and back ha dato, per la prima volta, un sostegno effettivo agli studenti sardi. Per questo il programma va sostenuto e finanziato. Questi percorsi devono sempre essere finanziati.
L’on. Lotto (Pd) ha ricordato l’entusiasmo e l’interesse che il Master and Back ha suscitato tra i giovani. Oggi ci troviamo di fronte all’accumulo di molte domande del back. Dobbiamo trovare le risorse – ha aggiunto - per dare risposte a tutti. Non può essere che il programma si interrompa. Servono risorse anche per impostare nuovi programmi. I fondi spesi per il Master and Back non sono soldi sprecati.
Per l’on. De Francisci (Pdl) l’auspicio è che il centrosinistra ritiri la mozione anche alla luce degli impegni presi dalla maggioranza. La validità del Master and back è indubbia, i ritardi non sono certo imputabili solo a questa giunta. I ritardi sono iniziati da qualche anno. Gli strappi sono stati provocati dalla scorsa maggioranza. “Riconoscete – ha detto rivolta al centrosinistra - almeno che avete gestito il master and back facendo “man bassa” delle risorse destinate agli anni seguenti”.
L’on. Zuncheddu (Rossomori – La sinistra sarda – Comunisti italiani) ha detto che con la mortificazione del Master and Back si nega alla regione sarda una grande opportunità verso uno sviluppo economico reale. La Sardegna non può fare a meno delle professionalità dei nostri giovani. Bisogna dare continuità a questo progetto, quindi si cerchino le risorse.
L’on. Barracciu (PD) ha ribadito che l’auspicio di oggi è che la mozione venga approvata. Le dichiarazione del presidente Cappellacci non ci rasserenano. Basta con le parole – ha aggiunto - vogliamo fatti concreti. Ci sembra evidente che né la cultura, né la formazione, né la scuola siano tra le priorità di questo governo nazionale e regionale. Il Master and Back è una precisa priorità della giunta del centrosinistra della scorsa legislatura. In campagna elettorale il presidente Cappellacci ha detto che ci sarebbero stati i fondi per il Master and Back oggi siamo alla resa dei conti. Basta con i proclami, ci vogliono i fatti. Noi chiediamo che vengano reperite le risorse per garantire a tutti il “Back”.
L’on. Renato Soru (Pd) ha detto che il dibattito è stato organizzato solo per perdere tempo. C’è stata una valanga di parole al limite dell’ingiuria. Io in questi anni – ha sottolineato - non mi sono mangiato proprio niente! Oggi leggevo sulla stampa delle difficoltà del Paese in questo momento, ma si parlava della campagna elettorale del PDL, con parole come “il bene contro il male”, “l’ottimismo contro il pessimismo della sinistra”. Tutto questo è presente oggi anche in quest’aula: parole vuote. Cosa vuol dire “mettere l’ambiente al centro?”. Si, ma come? Non si può ingannare la gente con le parole. Oggi politiche del sapere. Tutti siamo d’accordo col Master&back. Ma m&b non è un bando, non è una piccola politica, ma è il segno di una Regione che aveva messo davvero al centro le politiche della conoscenza. Il futuro non è qualche metro cubo o per contributi a fondo perduto, ma sarà per investimenti dell’intelligenza dei nostri giovani. Per la prima volta abbiamo detto con concretezza che il futuro è l’intelligenza dei nostri giovani. Dalle scuole elementari, fino all’Università e sulla specializzazione. Quello è il segno della vera ricchezza. Serie di politiche con investimenti in autonomia scolastica e diritto allo studio, oggi umiliate con lottizzazione. Diritto allo studio umiliato come oggetto di spartizione politica. Assegni di merito oggi trasformati in opera di assistenzialismo. Assegni di ricerca, per formazione individuali, oggi trasformato in obolo, fuori da ogni merito e valore. Noi oggi con questa mozione siamo qui a chiedere maggiore consistenza in politiche della conoscenza. Se ci crediamo non dobbiamo aver paura di investire su di loro. E’ l’unica risorsa che abbiamo. Non metri cubi sulle coste e l’oro nelle miniere di Furtei. Ma l’intelligenza e il sapere di tutti quanti. Purtroppo tutte queste politiche cancellate e messe a parte. E’ merito di questa mozione se Presidente ha dichiarato di aver messo a disposizione altri 30 milioni di euro da risorse europee. Ma servono anche risorse regionali. Anziché in strumentazione, investiamo in formazione dei nostri giovani, che lo restituiranno moltiplicato nel futuro. Non attardiamoci su una delibera o su un ritardo. Il Master and back – ha concluso - può essere migliorato, ma capiamone l’importanza.
L’on. Chicco Porcu (Pd) ha detto di condividere il “taglio” di Soru. L’obiettivo della mozione – ha detto - non è assegnare le responsabilità del cattivo funzionamento del back e forse anche del bando ma chiederci se il programma è ancora considerato strategico dall’attuale maggioranza. Avrebbe fatto bene a partecipare anche l’assessore Bayre. Non riguarda solo il lavoro, ma soprattutto lo sviluppo e la formazione culturale. Il programma m&b è solo un tassello di un progetto più ampio di investimento sul capitale umano. È poco importante capire di chi sono le colpe. Sperimentazione può anche avere manchevolezze. La nostra preoccupazione è che si vogliano smantellare e ridimensionare le politiche scolastiche e di formazione. All’assessore Manca dico che oggi ci sono molte più domande che risorse. 900 domande e 14 milioni a disposizione. Ma dobbiamo chiederci se dare risposta a tutti sia la giusta politica. A me interessa sapere se è vero che nelle 900 domande rischiano di essere prevalenti le pubbliche amministrazioni e se ciò è in contrasto con le leggi comunitarie. Può chi stanzia le risorse esserne anche beneficiario? Non ripetiamo gli stessi errori, miglioriamo ciò che non andava bene nel passato. Assessore, non chiediamo di stanziare solo nuove risorse, ma di mettere mano ai meccanismi dei back, per risposte di qualità.
L’on. Pierpaolo Vargiu (Riformatori sardi – Liberaldemocratici) ha detto che in quest’aula ci si dovrebbe abituare a fare insieme un ragionamento non ideologico. Io sono d’accordo con l’on. Barracciu. Il Progetto m&b nasce da un’intuizione del precedente governo di centrosinistra. Sarebbe marziano negarlo. Non tutto è stato fatto male, ci mancherebbe. Spetta a noi evitare di “buttare il bambino con l’acqua sporca”. Dobbiamo dar atto all’on. Soru di aver posto al centro, lui come altri, la conoscenza e la formazione dei nostri giovani. Chi è contrario, lo deve dire. Ma alle parole facciano seguito proposte. Il nostro giudizio su m&b – ha aggiunto – è estremamente positivo. Con diversi malfunzionamenti, troppe rigidità, scarso coordinamento tra bandi back e bandi master. Problemi tecnici però possono essere risolti. Problema principale: obiettivo m&b dopo 4 anni è stato raggiunto o no? I nostri laureati migliori, mandati a nostre spese fuori Sardegna a specializzarsi, sono diventati motore dello sviluppo della Sardegna? Quanti sono i giovani che hanno fatto il back? Sta funzionando? Assessore ci informi.
L’on. Luciano Uras (La Sinistra-Comunisti-Rossomori) ha detto, riprendendo le considerazioni dell’on. Vargiu, che non è sbagliato il m&b ma è sbagliato il mondo in cui viviamo, che determina la precarietà. Mondo – ha aggiunto - che abbiamo cercato e costruito noi. Mondo della flessibilità del lavoro, centralità dell’ impresa, del libero mercato senza confini, il cui profitto passa sopra la vita delle persone. Prendiamone atto e cerchiamo di migliorarlo. Sul m&b – ha sottolineato - questa maggioranza è zero spaccato, è inadeguata, dovrebbe dimettersi.
L’on. Mario Diana (Pdl) ha sottolineato che nessuno vuole mettere in discussione la validità del progetto Master and Back. Nella mozione – ha detto rivolgendosi al centro sinistra - voi non avete chiesto di modificare il progetto per migliorarlo, avete solo chiesto dei dati che puntualmente vi saranno consegnati. Noi dobbiamo dare risposte. Collaboriamo per il bene della Sardegna, anche abbassando i toni. Pensiamo a produrre atti normativi utili per la Sardegna.
L’on. Mario Bruno (Pd) meraviglia l’intervento dell’on. Diana che chiede all’opposizione suggerimenti. Noi suggerimenti ve ne abbiamo dati e molti li avete accolti. Il capogruppo del Pd ha fatto rimarcare ancora una volta l’assenza in aula del presidente Cappellacci. Non avete ancora risolto nessun problema. Noi abbiamo presentato questa mozione perché siamo stanchi della politica dell’annuncio. Vogliamo sapere se anche in tema di Master and Back riuscirete a dare delle risposte.
L’assessore al Lavoro Franco Manca, nella replica, ha ribadito l’impegno della Giunta a porre al centro del proprio operato le politiche sulla conoscenza, per avere effetti sul medio-lungo periodo, “Visto che nessuno di noi possiede la bacchetta magica”. Per l’assessore Manca è stato già avviato un percorso concreto, sia sulle borse di studio che sugli incentivi per la ricerca, senza contributi a pioggia o politiche assistenzialiste. “Anche sul master&back”, ha proseguito l’assessore, “è stato avviato un percorso di riforma, per correggere il malfunzionamento del sistema, soprattutto laddove il back risulta appannaggio quasi esclusivo delle amministrazioni pubbliche. Errori già presenti nei bandi delle precedenti annualità. In questo senso”, ha proseguito l’assessore, “sono state avviate consultazioni con i giovani beneficiari del m&b, per capire meglio dove intervenire per migliorarne gli effetti”. L’assessore ha quindi illustrato tutte le iniziative avviate dalla Giunta in tema di master&back e di politiche della conoscenza, con specifico riferimento al numero delle richieste presentate e dei risultati raggiunti dai diversi programmi di alta formazione.
L’on. Giampaolo Diana (Pd) nella replica del relatore, ha confermato il senso della mozione, con l’obiettivo di portare la conoscenza al centro del sistema-Regione. Senza un livello di conoscenza adeguata, ha proseguito Diana, non può esserci crescita economica e sociale in Sardegna. “Mi pare di aver notato nelle conclusioni dell’assessore Manca”, ha detto Giampaolo Diana, “una condivisione di intenti in questo senso”. Per l’esponente del Partito Democratico, la Giunta dovrebbe continuare a lavorare per migliorare il sistema del Master&back, laddove ha dimostrato di non funzionare pienamente.
L’on. Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) ha auspicato che le iniziative migliorative non vengano giudicate in maniera ideologica.
L’on. Mario Bruno (Pd) ha quindi chiesto una sospensione per valutare la disponibilità a presentare un ordine del giorno unitario. L’esponente del Partito Democratico, inoltre, ha chiesto di verificare se il Presidente della Giunta regionale, Ugo Cappellacci, sarebbe stato presente alla successiva discussione della mozione sul G8.
L’on. Giulio Steri (Udc) è poi intervenuto per confermare la disponibilità dell’assemblea a valutare un ordine del giorno unitario.
La Presidente Lombardo ha quindi sospeso i lavori, aggiornandoli alle 16.30. (FINE) R.R.