CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 100 del 10 febbraio 2010

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Mozione N° 34 (MULA e più) sulla emergenza idrico sanitaria del Rio Cedrino e dei comuni della bassa Baronia

Cagliari, 10 febbraio 2010 –Il Consiglio regionale si è riunito in seduta pomeridiana sotto la presidenza della Presidente Claudia Lombardo.
All’ordine del giorno la Mozione, di cui è primo firmatario il consigliere Francesco Mula, sull’emergenza idrico sanitaria del Cedrino. Nell’illustrare la mozione, Francesco Mula ha sottolineato la grave situazione dell’approvvigionamento idrico della bassa baronia e l’emergenza sanitaria del rio Cedrino. Come ha ricordato l’oratore a più riprese molti comuni sono stati costretti e vietare l’uso alimentare dell’invaso su cui si scaricano le acqua del Cedrino a causa della crescita in taluni periodi di un’alga tossica. Mula ha parlato di mancato diritto negato riguardo ad un bene di indispensabile quale l’acqua. Dopo aver descritto i gravi disagi ed i rischi a carico delle popolazioni del territorio della bassa Baronia, Mula ha auspicato una risoluzione immediata del problema non senza aver provveduto provvisoriamente a garantire l’approvvigionamento idrico attraverso altre fonti. Mula si è a lungo soffermato sulle opere pubbliche necessarie per dare soluzione rapida al problema ricordando che il costo ammonterebbe a circa 7 milioni.
Il primo intervento è stato di Giuseppe Luigi Cucca (Pd), che ha sottolineato come il problema è davvero grave ed è davvero assurdo che si debba discutere di carenza di approvvigionamento d’acqua in una zona che è particolarmente ricca di acqua. Il disagio è ormai diventato cronico e si ripete da anni. Un problema che viene da lontano come testimonia la nutrita rassegna stampa che si può ricavare su questo argomento. Si parla di una zona, oltretutto, che vanta un’importante vocazione turistica lungo le coste. Ancora una volta nei confronti delle zone interne non si presta la dovuta attenzione Cucca ha ricordato. Col rischio oltretutto, ha aggiunto Cucca, di gravi conseguenze per la salute pubblica. Ha chiesto un intervento con la procedura d’urgenza come previsto per gli interventi della protezione civile.
Ha poi preso la parola Silvestro Ladu (Pdl) che ribadendo anch’egli la serietà della questione della potabilità dell’acqua proveniente dal rio Cedrino, ha affermato che negli ultimi tempi la situazione è andata aggravandosi oltremodo. Ladu ha lanciato l’allarme che si possano verifiche vere e proprie epidemie e pertanto il problema non può essere trascurato. Certo è un vecchio problema, anche se il governo di centrodestra che aveva preceduto la Giunta Soru sono state fatte importanti opere, ha ricordato Ladu. L’oratore ha approfondito i vari aspetti delle opere attuate, sottolineando l’importanza di quelle iniziative. Ha detto di condividere la proposta di attuare interventi con procedura d’urgenza.
E’ stata quindi la volta dell’intervento del consigliere dell’Udc, Roberto Capelli. Ma perchè il rio Cedrino è stato contaminato al punto da poter essere definito una cloaca. Tutto nasce dal momento in cui, da troppo tempo, confluiscono sul corso d’acqua scarichi non depurati o non adeguatamente depurati a causa delle condizioni fatiscenti di singoli depuratori. Ma la realtà è che il territorio soffre anche di altri problemi ambientali: a volte si teme addirittura che piova troppo per il rischio di esondazioni. Capelli si è soffermato sulle vicende che si sono sviluppate nel corso degli anni, ed ha messo in guardi contro il rischio che andando avanti così le cose possano essere addirittura inquinate anche le fonti del fiume.
Della stessa opinione Francesca Barracciu (Pd) che ha messo in rilievo lo stato di grande disagio di quel territorio che soffre di ritardi nella ricerca delle soluzioni adeguate. Ci troviamo ancora a discutere problemi che riguardano i diritti primari, ha aggiunta la Barracciu, che ha sottolineato la grave situazione di emergenza in atto. Oltretutto è da almeno un decennio che le popolazioni della Baronia si trovano ad affrontare questo grave problema. Francesca Barracciu ha detto che non si può tollerare oltre questa autentica emergenza. E necessario che la Giunta che guida oggi la nostra isola affronti tempestivamente questa questione. Tutti sono a conoscenza della situazione, ha ricordato ancora, ma niente si muove.
Ha quindi parlato Pietro Pittalis (Pdl), che ha ricordato la recente ordinanza dei comuni del territorio che vietava l’uso a scopo alimentare dell’acqua proveniente dall’invaso del Cedrino. Ricordando oltre tutto l’importanza del settore turistico di quelle zone, Pittalis ha sottolineato come sia evidente la gravità della decisione dei sindaci, ma dello stato di emergenza esistente, in generale. Questa Giunta ha colto bene nel segno la gravità del problema e va dato atto delle tempestività del suo intervento. Questo dovrebbe far ben sperare per le future iniziative dell’esecutivo. Pittalis ha espresso critiche per le iniziative che vorrebbe intraprendere l’Amministrazione Provinciale di Nuoro.
Ha poi preso la parola Gian Valerio Sanna (Pd), che ha sottolineato come questo sia un problema di grande delicatezza perchè riguarda un bene primario. Sanna sottolineato come il problema delle soluzione dell’approvvigionamento idrico sia stato portato avanti fino ad un certo punto adeguatamente, ma nel momento di convogliare le acque nella conduttura principale, le condotte periferiche hanno collassato. Ora occorre verificare se la condizione di permanente collaudo è in atto. Dicendo di essere contrario ad una soluzione che chiama in causa di poteri speciali, ha affermato che occorre valorizzare l’organizzazione della regione e non rivolgersi a poteri esterni. Occorre uno sforzo della Giunta perchè si serva della propria organizzazione e non di poteri esterni: sarebbe un segnale utile per le stesse popolazioni su questo si misura anche la nostra autonomia.
Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) ha innanzitutto sottolineato che la mozione non è stata presentata solo dal centro destra ma anche da esponenti dell’opposizione. Ha detto di condividere che sia necessario intervenire anche con misure accelerate di attribuzione dei lavori per risolvere la questione della depurazione. Ha messo in guardia, tuttavia, sulla privatizzazione del soggetto gestore dell’acqua, avanzando forti preoccupazioni. Dobbiamo difendere non solo l’aria ma anche l’acqua, ha detto. Dobbiamo difendere un pezzo della nostra sovranità anche contro le decisioni dello Stato che vuole mettere un bene pubblico in mano ai grandi speculatori.
Alla luce di questa mozione e anche dell’intervento di Gian Valerio Sanna Diana, ha esordito Mario Diana (Pdl), si sta portando avanti una discussione concreta. Ha espresso soddisfazione per il documento in discussione ed ha auspicato un voto favorevole.
Nella replica l’assessore ai lavori pubblici Mario Angelo Carta ha sottolineato gli spunti di riflessione del dibattito. Il rappresentante della Giunta ha illustrato all’aula con dovizia di dettagli anche temporali la situazione che si è venuta a creare nella zona del rio Cedrino, soffermandosi sulle cause che hanno provocato l’inquinamento del compendio fluviale. Dopo aver elencato le azioni di monitoraggio in atto per cercare di tenere a bada il fenomeno negativo. Carta ha quindi illustrato le varie iniziative che la Regione sta portando avanti per ridurre l’impatto sull’ambiente fluviale dell’atrofia delle acque del rio Cedrino. Il programma degli interventi prevede un sistema di interconnesione degli acquedotti della zona e opere di risanamento mirate per un importo totale di 7 milioni di €. L’assessore ha quindi annunciato una serie di altri interventi a completamento dei lavori di manutenzione straordinaria. Ha poi espresso riserve sulla possibilità di far ricorso alle procedure d’emergenza ed ha sottolineato che la Giunta è perfettamente attenta al problema ed ai suoi sviluppi. Si sta cercando di mettere un punto fermo con la disponibilità di tutti.
Il dibattito prosegue.
(lp)

Mozione n. 34 (Mula e più) sulla emergenza idrico-sanitaria del Rio Cedrino e dei comuni della bassa Baronia.

Cagliari, 10 febbraio 2010 – Con l’approvazione all’unanimità (presenti 65, votanti 64, sì 64, 1 astenuto) della mozione n. 34 sulla emergenza idrico-sanitaria del Rio Cedrino e dei comuni della bassa Baronia si sono conclusi i lavori del Consiglio regionale. La mozione è stata approvata con due emendamenti orali (l’estensione della mozione a tutte le altre zone che presentano la stessa criticità). L’on. Mula (Riformatori sardi) durante il suo intervento ha chiesto anche all’assessore di organizzare, quanto prima, una conferenza di servizi con la provincia di Nuoro per discutere della situazione dei depuratori. Per dichiarazione di voto sono intervenuti anche gli on.li Uras (La sinistra sarda - Comunisti italiani – Rossomori) e Renato Lai (Pdl). Il Consiglio è stato convocato a domicilio. FINE (R.R.)