CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 99 del 10 febbraio 2010
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Mozione n. 24 (Porcu e più) sull’aumento di richieste alle amministrazioni competenti di parchi eolici nel territorio della Sardegna e sulla necessità di legare il rilascio delle autorizzazioni alle effettive esigenze energetiche della Sardegna e alla compatibilità con una attenta salvaguardia dei valori ambientali, naturalistici e storico-culturali del territorio sardo.
Cagliari, 10 febbraio 2010 – All’ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale la mozione n. 24 (Porcu e più) sull’aumento di richieste alle amministrazioni competenti di parchi eolici nel territorio della Sardegna e sulla necessità di legare il rilascio delle autorizzazioni alle effettive esigenze energetiche della Sardegna e alla compatibilità con una attenta salvaguardia dei valori ambientali, naturalistici e storico-culturali del territorio sardo.
La presidente Lombardo, in apertura dei lavori, ha dato la parola per l’illustrazione della mozione all’on. Porcu (Pd).
Il primo firmatario ha sottolineato l’importanza delle produzioni di energia da fonte alternativa ma ha anche detto che tale produzione deve essere coniugata con l’attenta salvaguardia dei valori ambientali, naturalistici e paesaggistici del territorio sardo.
Davanti all’ aumento delle richieste inoltrate alle amministrazioni pubbliche competenti di parchi eolici e davanti al pesantissimo impatto ambientale che taluni impianti hanno sul territorio è necessario riflettere sul modo in cui il governo regionale intende affrontare la materia e soprattutto su come tutelare l’interesse dei sardi.
La mozione impegna il presidente della giunta a vincolare strettamente il rilascio di nuove autorizzazioni per la realizzazione di centrali eoliche alle necessità energetiche reali ed effettive dell’isola e a subordinare il rilascio delle autorizzazioni a procedure selettive pubbliche.
Inoltre, per i firmatari della mozione è necessario richiedere al governo nazionale che il rilascio di nuove autorizzazioni per la realizzare di centrali eoliche sul mare territoriale della Sardegna sia subordinato ad un’intesa con la Regione.
L’on. Planetta (Psd’az) ha affermato che l’energia eolica è uno degli “affari più ambigui di questo secolo” e l’Italia sembra il paese della cuccagna. Il testo di questa mozione, per l’esponente sardista, è carente sia nella premessa che nei contenuti dell’impegno richiesto. Infatti, non si parla degli interessi e delle correlazioni sospette che, anche in Sardegna, riconducono l’eolico alle solite multinazionali.
L’on. Capelli (Udc) ha detto che questa mozione fa riflettere. Perché – ha chiesto - non si può gestire l’energia, bene di tutti, a favore di tutti? Io credo che non ci siano sufficienti controlli. Dobbiamo riflettere: a chi stiamo consegnando la nostra isola? E’ possibile che non possiamo gestire noi il nostro immenso patrimonio di energia? Noi dobbiamo decidere se controllare e come controllare. Spero che ci sia la volontà di saper gestire questo grande patrimonio.
Per l’on. Lotto (Pd) il centrosinistra ha fatto bene a porre all’attenzione del Consiglio questo tema. In materia di fonti rinnovabili, in particolare di eolico e fotovoltaico, cioè quelle fonti che ci consentono di produrre energia a basso costo, lo spettacolo è desolante. Assistiamo – ha detto - a una corsa delle nostre amministrazioni comunali a regalare ad altri delle opportunità che potrebbero essere utilizzate dai sardi. Sarebbe opportuno che su questo fronte le amministrazioni comunali cambiassero passo e decidessero da protagonisti. I lavori proseguono. (R.R.)
Mozione n. 24 (Porcu e piu’) sull’aumento delle richieste per l’installazione di parchi eolici
Cagliari, 10 febbraio 2010 – Che sia un argomento importante non vi è dubbio, ma occorrono provvedimenti concreti e non parole inutili, ha detto da parte sua Giorgio Locci (Pdl) che si è fortemente rammaricato perchè man mano che ci si avvicina ad appuntamenti elettorali, si moltiplicano le mozioni ed i dibattiti senza alcun costrutto, proprio come avvenuto col dibattito sulla crisi economica. Ha annunciato una proposta di legge su questo argomento.
E’ quindi intervenuto Giampaolo Diana. che ha affrontato il tema della programmazione economica all’interno della quale deve rientrare la questione energetica. Un piano energetico, ha ricordato Diana, deve essere fortemente legato alla programmazione dello sviluppo. “Si tratta di un’esigenza vitale e non possiamo delegare la politica energetica della Regione ai soggetti che sulla produzione dell’energia ci speculano”.
Gianvittorio Campus (Pdl) ha detto che il tema della mozione è estremamente interessante e stringente. Rievocando i tempi in cui la Sardegna era ostaggio delle politiche energetiche dell’Enel ha affermato che occorre stare molto attenti. Detto questo occorre ricordare che il mondo delle energie alternative trova nel suo ambito operatori che non sono necessari per questa filiera con la conseguenza che i costi crescono: basta promettere alcuni posti di lavoro per condizionare territori e comuni. Per questo una regione debole deve tutelarsi. Ha poi messo in guardia dalle possibili infiltrazioni mafiose.
Secondo Francesca Barracciu (Pd) siamo di fronte a una mozione importante considerando la confusione con cui si è sviluppato questo settore. Tutto ciò suscita preoccupazione. Sottolineando che occorre maggiora attenzione nell’arginare l’inquinamento e ridurre l’immissione di veleni nell’atmosfera, ha ricordato che nella precedente legislatura si è posta il problema. C’è poi la questione dell’impatto ambientale delle cosiddette “fattorie eoliche” su cui manca una politica adeguata con una adeguata programmazione e vigilanza. “Si tratta del destino della Sardegna e dei suoi interessi”, ha detto.
Ha poi preso la parola Giacomo Sanna (Psd’Az) che ha detto che la memoria non aiuta nessuno, e che sembra i costi dei trasporti, dell’energia non interessi a nessuno. Ed i sardi con l’avvento delle nuove tecnologie si troveranno un aumento del costo della bolletta energetica del 20%. Criticando la gestione del piano energetico fatto dalla Giunta della passata legislatura, ha ricordato che “il saccheggio è avvenuto sotto i nostri occhi ma con la nostra complicità” tenendo conto che questa maggioranza sta governando da meno di un anno. Questa è una mozione dalla quale si può riprendere un discorso importante, ha concluso.
Chicco Porcu (Pd) in sede di replica ha ricordato che dove c’è un ritorno elevato di guadagno per gli il pericolo di attività poco pulite è certamente molto elevato. Ma se la ricaduta economica delle attività non consente utili netti annuali elevati affrontiamo anche il problema dell’infiltrazione criminale. Si è detto disponibile a verificare modifiche al documento di concerto con la maggioranza. Dobbiamo mettere a frutto -ha concluso- il sistema degli incentivi statali per le fonti alternative in modo che alla Sardegna non arrivino solo le briciole.
Nella replica, l’assessore all’Industria, Sandro Angioni, ha ripercorso i punti salienti del dibattito dai ricavi elevati, al rischio di contaminazioni mafiose. Ha dato la massima disponibilità per un confronto costruttivo fra Giunta e Consiglio. Ricordando alcune esperienze che si stanno facendo negli Usa, a scarsissimo impatto ambientale perchè posizionate accortamente nelle zone desertiche, ha quindi approfondito la questione dei controlli sulla proliferazione e sull’origine degli investimenti in questo settore. Il problema di fondo, ha ricordato, non è la quantità dell’energia prodotta ma il costo, e soprattutto il rapporto con un programma di sviluppo per valutare le ricadute della produzione energetica.
Giacomo Sanna sostenendo che l’argomento merita più attenzione e propone di inviare l’argomento in commissione affinché proprio la commissione produca una risoluzione da portare in aula.
Chicco Porcu ha detto di essere favorevole alla proposta di Giacomo Sanna, ha espresso riserve sulla replica dell’assessore: “è stato come se il dibattito non ci sia stato, e che non ci sia la comprensione della dimensione del problema”. Ha espresso condivisione sull’accoglimento della proposta di trasferimento del dibattito in commissione per ulteriori approfondimenti. E’ importante capire per quali finalità fare nuovi impianti energetici, e programmare lo sviluppo.
E’ stata quindi chiesta una sospensione dei lavori che è stata accordata dalla Presidente.
SEGUE
(lp)
Mozione n. 24 (Porcu e più) sull’aumento di richieste alle amministrazioni competenti di parchi eolici nel territorio della Sardegna e sulla necessità di legare il rilascio delle autorizzazioni alle effettive esigenze energetiche della Sardegna e alla compatibilità con una attenta salvaguardia dei valori ambientali, naturalistici e storico-culturali del territorio sardo.
Cagliari, 10 febbraio 2010 – Alla ripresa dei lavori è stata data lettura dell’ordine del giorno (Porcu e più) in cui viene dato mandato alla sesta e alla quinta commissione consiliare di predisporre una specifica risoluzione da portare in aula in materia di energia rinnovabile.
Sull’ordine del giorno è intervenuto l’on. Soru (Pd) che ha detto di votare favorevolmente. L’ex presidente della Regione ha ricordato che esiste il piano energetico e ambientale regionale da cui bisogna ripartire. Esistevano – ha proseguito - dei criteri per l’installazione dell’eolico che sono stati cancellati. Con il collegato alla finanziaria del 2009 vi siete dati 6 mesi di tempo per procedere alla revisione delle linee guida per l’installazione dell’eolico in Sardegna. In commissione si dovrà decidere anche su queste linee guida.
L’on. Steri (Udc) ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo.
Anche l’on. Mario Diana (Pdl) ha annunciato il voto favorevole e ha ricordato all’on. Soru che il piano regionale energetico e ambientale è stato solo adottato ma mai approvato dal Consiglio.
L’on. Giacomo Sanna (Psd’az) ha detto che il piano energetico è sempre stato il frutto delle giunte di turno e non è mai arrivato in Consiglio. L’esponente sardista ha aggiunto che l’assessore deve portare in aula l’elenco delle concessioni rilasciate in questi ultimi cinque anni.
L’ordine del giorno è stato approvato (presenti 74, votanti 71, sì 71, 3 astenuti).
L’on. Soru, per fatto personale, ha dichiarato che si è parlato di una politica energetica gestita quasi in maniera personale. Il piano energetico regionale – ha aggiunto - è stato realizzato dopo uno studio attento fatto dall’università. E’ stato discusso e dopo un serrato confronto è stato mandato in consiglio per l’approvazione. Soru ha ribadito che non sono esistiti intrecci tra imprenditoria e politica.
L’on. Giacomo Sanna (Psd’az) ha chiesto nuovamente all’assessore le concessioni per i parchi eolici rilasciate negli ultimi cinque anni e ha aggiunto che con quell’elenco si potranno capire come mai siano state rilasciate concessioni come quella di Aggius.
Si è aperta una accesa discussione tra l’on. Giacomo Sanna e l’on. Renato Soru e la presidente ha interrotto la seduta.
I lavori riprenderanno alle 16,30. (FINE R.R.)