CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 86 del 20 gennaio 2010

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Testo unificato sull’abrogazione dell’articolo 5 , comma 6, della legge regionale 16 maggio 2006, n. 5 (Disciplina generale delle attività commerciali), sulla chiusura degli esercizi commerciali in certe festività: cominciata la discussione generale

Cagliari, 20 gennaio 2010 – I lavori del Consiglio regionale sono ripresi con l’esame del testo unificato che abroga l’articolo 5, comma 6, della legge regionale 16 maggio 2006, n. 5 (Disciplina generale delle attività commerciali). Ieri vi era stata la relazione del relatore di maggioranza l’on. Rassu (Pdl).
La presidente Claudia Lombardo ha aperto la fase della discussione generale.
Nel primo intervento, Mario Bruno (Pd) ha detto che vi sono alcuni aspetti di criticità nella normativa che si sta approvando. Con l’adeguamento alla normativa Bersani si è cercato il modo di riequilibrare il mercato anche nei centri urbani. Ha ricordato che ci si deve porre il problema dei diritti dei lavoratori. Bruno ha riferito una serie di statistiche sulla situazione degli esercizi commerciali della Sardegna e si è chiesto se non sia utile una riflessione maggiore su questo argomento. Con questi dubbi ha proposto l’apertura di una maggiore riflessione prima del voto.
Gian Valerio Sanna (Pd) ha detto che è necessario affrontare il problema in modo più ampio e non così limitativo. Ma vi è la questione dei contratti dei lavoratori che prevedono precisi limiti sul lavoro festivo alla quale consegue il tema delle pari opportunità fra gli esercizi commerciali. Occorre valorizzare alcuni settori del potenziale commercio, nel rispetto dei contratti collettivi. I motivi di riflessione ci sono e sarebbe utile farla assieme.
Carlo Sechi (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) ha ricordato che all’interno della regola del riposo festivo, ha sottolineato come per alcune tipologie del lavoro sono state sempre previste adeguate compensazioni. Nel settore del commercio invece sembra ci si voglia piegare agl interessi dei datori di lavoro. In certi settori inoltre, come le farmacie, si è provveduto a stabilire turnazioni, che si può portare come suggerimento anche nel caso del commercio. Potrebbe anzi essere oggetto di un emendamento.
Per Giampaolo Diana (Pd), alcune delle festività in discussione sono di carattere religioso e attengono alle esigenze personali spirituali inderogabili. Ha ricordato il dibattito articolato in commissione e le audizioni. Ha ricordato che proprio nelle audizioni vi sono state disapprovazione per l’eccessiva liberalizzazione da parte dei sindacati del lavoratori. L’apertura in maniera totalmente liberalizzata favorisce prevalentemente i grandi centri commerciali. Si è licenziato un testo in maniera frettolosa e sarebbe opportuno riportare la legge in commissione.
Carlo Salis (Idv) esprimendo dubbi su una eccessiva deregolamentazione ha sottolineato l’esigenza di ulteriori chiarimenti e approfondimenti e si è detto favorevole a una nuova fase di discussione in commissione. E’ un provvedimento che potrebbe andare a danno ulteriore della piccola rete di esercizi commerciali. Ha detto essere necessario sapere cosa ritiene la maggioranza sull’ipotesi del rinvio.
Franco Cuccureddu (Misto) che ha ricordato che la norma che vieta l’apertura in alcune giornate festive è ridicola. La Sardegna deve avere una prospettiva e i sardi devono poter lavorare: pensare che il 15 agosto ci sia il deserto dei servizi era assurdo e per fortuna si è derogato sulla precedente normativa. Ma analogo pregiudizio va eliminato anche in altre date. Oggi si arriva in ritardo a discutere di questa norma. Si impedisce alle attività commerciali familiari che sono il 95 % del totale nei piccoli centri di lavorare.
Ha parlato anche Mario Diana (Pdl) che ricordando come usi e costumi sono mutati rispetto al passato, anche se tuttavia occorre porre attenzione riguardo ad alcuni giorni particolari che devono essere pochissimi. Ha proposto che si trovi assieme alla Giunta una soluzione condivisibile da tutti.
La seduta è stata sospesa.

Testo unificato sull’abrogazione dell’articolo 5 , comma 6, della legge regionale 16 maggio 2006, n. 5 (Disciplina generale delle attività commerciali), recante l’inderogabilità della chiusura degli esercizi di vendita al dettaglio in determinate festività

Cagliari, 20 gennaio 2010 - Alla ripresa dei lavori ha preso la parola, per la replica, l’assessore regionale al turismo Sebastiano Sannitu. Il vicepresidente della giunta regionale ha sottolineato la necessità che i servizi, in particolare nei periodi spalla, supportino il turismo in tutti i territori della Sardegna. Le proposte che abbiamo fatto – ha detto - vanno anche nella direzione di tutelare i lavoratori e i diritti delle famiglie. E’ importante – ha concluso Sannitu - dare la possibilità alle amministrazione comunali di decidere sull’apertura delle attività commerciali anche nei giorni di festa.
Dopo la replica dell’assessore Sannitu l’aula ha approvato, con voto elettronico palese chiesto dall’on. Salis (Idv), il passaggio agli articoli (presenti 56, votanti 42, sì 39, no 3, astenuti 14). La presidente ha convocato la Sesta commissione per l’esame degli emendamenti, ha interrotto i lavori e ha convocato l’aula per questo pomeriggio alle 16,30. (R.R.)