CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 82 del 12 gennaio 2010

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L’elezione di tre componenti del Comitato di indirizzo della Fondazione del banco di Sardegna

Cagliari, 12 gennaio – La seduta si è aperta sotto la presidenza della presidente Claudia Lombardo. Dopo la commemorazione dell’on. Pinuccio Serra, recentemente scomparso, la seduta è stata sospesa in segno di lutto. Alla ripresa dei lavori si è proceduto alla designazione di una terna di nomi per la costituzione del Comitato di indirizzo della Fondazione del Banco di Sardegna. Si è proceduto alla votazione, ogni consigliere poteva esprimere due nomi. Sono risultati eletti: Antonio Serra (40 voti), Salvatore Canu (19 voti) e Benedetto Barranu (18 voti). Alberto Tortu ha preso un voto, Alberto Cocco Ortu 13. Inoltre ci sono state 1 scheda bianca e 1 nulla. La presidente ha convocato una conferenza dei capigruppo. R.R.

Al via la discussione della legge sulla “Promozione dei prodotti della Sardegna”

Cagliari, 12 gennaio – La seduta è quindi proseguita sotto la presidenza della Presidente Claudia Lombardo e successivamente del Vice presidente Michele Cossa con la discussione del Testo unificato 9-31-37 “Norme per la promozione dei prodotti della Sardegna”.
E’ intervenuto il relatore Paolo Maninchedda che sottolineando che è positivo che tutte le forze politiche si sono ritrovate insieme per discutere unitariamente un argomento importante per lo sviluppo economico della Sardegna, ha sottolineato come dopo cinquant’anni ci si trova di fronte a una legge che si propone fattivamente di promuovere i prodotti della Sardegna. Maninchedda (Psd’Az) ha ricordato come in aggiunta la normativa promuovendo le produzioni regionali punta a valorizzare la genuinità e la salubrità delle nostre produzioni, legando inoltre la rete degli agriturismi alle produzioni locali. Una legge che si sarebbe dovuta elaborare prima.
Nella discussione generale è intervenuto per primo l’on Mariano Contu (Pdl), che ha sottolineato l’impegno profuso dalle commissioni Quinta e Sesta per l’elaborazione di questa normativa. Ricordando l’impegno per far fronte alla crisi economica e produttiva dell’isola, ha sottolineato l’apporto che questa normativa offre per il superamento della stagionalità dei prodotti agroalimentari sardi.
E’ quindi intervenuto Giuseppe Cuccu (Pd)che ha ribadito il valore che questa iniziativa legislativa presenta, in difesa delle produzioni sarde, ma soprattutto mediante la capacità di proteggere la salubrità dei prodotti legando le produzioni agroalimentari. Dopo aver ricordato che occorreva una legge in grado di arginare l’invasione dei prodotti stranieri, non sempre garantiti nella genuinità e qualità delle merci. Fondamentale poi il tentativo di aprire i mercati ai produttori agricoli.
Per Efisio Planetta (Psd’Az) intorno al cibo si gioca una battaglia di civiltà. Ecco l’importanza della difesa delle biodiversità e della qualità delle produzioni, ha ricordato, che oggi viene avviata attraverso un atto concreto. Sottolineando l’importanza della “filiera corta” nel settore agroalimentare dalla produzione al consumo, Planetta ha precisato che questo testo va oltre il contenuto dell’articolato, almeno attraverso il metodo nuovo che chiama in causa la stessa “sovranità alimentare”.
Luigi Lotto (Pd) ha sottolineato che questa che si discute è una legge per i prodotti sardi, per gli agricoltori e in una parola per l’agricoltura sarda. Questa normativa dimostra che per sostenere questo settore non basta mettere a disposizione risorse. Si tratta di una legge che ha visto la collaborazione di tutte le forse politiche e della Giunta con lo scopo di valorizzare i prodotti sardi e incoraggiarne il consumo. Forse non è una risposta esaustiva, ma mette in moto un processo che punta a realizzare un sistema produttivo.
(lp)

Prosegue la discussione del testo unificato n. 9-31-37 Norme per la promozione della qualità dei prodotti della Sardegna, della concorrenza e della tutela ambientale e modifiche alla legge regionale 23 giugno 1998 n. 18

Cagliari, 12 gennaio 2010 – La discussione sul Testo Unificato è proseguita con l’intervento dell’on. Rassu (Pdl). E’ una legge che avrebbe dovuto avere i suoi natali qualche decennio fa – ha detto - perché è fortemente autonomistica e identitaria. Per l’on. Rassu c’è unità di intenti perché serve a tutelare i nostri prodotti e crea sviluppo nel settore agropastorale. E’ una legge voluta fortemente dal Consiglio regionale, dalla giunta e dal sistema agropastorale della Sardegna. Per l’on. Rassu, inoltre, questa legge dà un forte impulso ai nostri prodotti che sono riconosciuti come all’avanguardia e salubri. Quindi, questa legge è una conquista per la Sardegna ed è un messaggio chiaro che il Consiglio vuole dare a tutta la Sardegna. Rassu ha auspicato che arrivino altre iniziative del genere per il bene della Sardegna.
L’on. Mario Bruno, capogruppo del Pd, ha chiesto la verifica del numero legale ma constatato che in aula era presente il numero dei consiglieri previsto, i lavori sono proseguiti.
L’on. Carlo Sechi (La sinistra sarda- comunisti – Rossomori) ha ricordato che la Sardegna viene da una tradizione agropastorale e marinara. Il consigliere regionale ha sottolineato che cibo buono e genuino vuol dire salute e che nella nostra isola non c’è l’autosufficienza in quanto larga parte del prodotto che viene consumato dai sardi è un prodotto di importazione. Il giudizio dell’on. Sechi è positivo perché la legge punta a difendere la qualità del prodotto agroalimentare. Carlo Sechi si è soffermato sulla necessità di lavorare nel mondo della scuola per valorizzare i prodotti locali,sull’utilizzo delle materie prime, sulle varietà sarde, sui punti vendita, sulla tutela del pescato e sull’esaltazione dei prodotti di qualità. (R.R.)

Prosegue la discussione generale della legge sulla “Promozione dei prodotti della Sardegna”. I lavori rinviati al pomeriggio

Cagliari, 12 gennaio – La discussione è proseguita con l’intervento di Pier Paolo Vargiu (Riformatori) che Ha definito “una buona proposta di legge” quella in esame sia per il contenuto che presenta e sia per il clima collaborativo che si registra fra le forze politiche. Ha ricordato che deve esserci una forte identità fra immagine della Sardegna e prodotti sardi, discorso che non vale solo per i prodotti agricoli: occorre cioè rendere riconoscibili i prodotti sardi. Ma il modo migliore per ottenere benefici in questo senso è comincia proprio Dl nostro territorio spingendo il consumo in Sardegna di prodotti locali. Ha tuttavia sottolineato la necessità di un miglioramento della legge ed ha annunciato emendamenti.
Mario Bruno (Pd) ha ricordato che il dialogo ed il confronto richiamato parte da due proposte alternative che si confrontano e che hanno avuto un esito positivo. Illustrando la crisi prodonda del sistema economico e sociale della Sardegna, Bruno ha detto che partire da questo settore con un risultato positivo può servire per dare risposte anche ad altri comparti, come quello dell’industria. Nel merito del provvedimento Bruno ha sottolineato i pregi del provvedimento che “è quanto mai opportuna” per le incentivazioni al consumo del prodotto Sardegna. Finalmente, ha detto, si valorizza la specificità sarda, a fronte di una crescita delle importazioni alimentari.
La seduta è stata tolta e i lavori riprenderanno alle ore 16,30
(lp)