CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 80 del 16 dicembre 2009

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Conclusa la votazione degli articoli del Bilancio. In discussione “Strategie” e Tabelle

Cagliari, 16 dicembre 2009 – Alla ripresa pomeridiana dei lavori, il presidente di turno, il vice presidente Giuseppe Luigi Cucca, ha messo in votazione le tabelle relative al quadro generale riassuntivo delle entrate, delle spese e le strategie.
La strategia 01 è stata approvata a votazione elettronica palese con 39 si e 19 contrari.
La strategia 02 è stata messa in votazione con gli emendamenti 61 e 62 della Giunta che sono stati approvati.
Alla strategia 03 sono stati presentati gli emendamenti 26 (approvato), l’emendamento 27 (approvato). Anche gli emendamenti 40 e 42 sono stati approvati insieme alla strategia.
Strategia 04: approvata con gli emendamenti 41, 60, 43.
Strategia 05: approvata con gli emendamenti 63, 64, 65.
Sono intervenuti i consiglieri: Francesca Barracciu (Pd), Marco Espa (Pd), Roberto Capelli (Udc).
Strategia 05: approvata senza emendamenti.
Strategia 06: approvata con gli emendamenti 66.
Sono intervenuti: Francesca Barracciu (Pd), Roberto Capelli (Udc), Paolo Maninchedda (Psd’Az), Pietro Pittalis (Pdl), Giampaolo Diana (Pd), Franco Sabatini (Pd), Mario Bruno (Od), assessore della Programmazione Giorgio La Spisa.
Strategia 07: approvata.
Strategia 08: approvata.
Sono stati quindi posti in votazione gli Elenchi che sono state approvati.
Completate le votazioni il presidente prima di dare la parola per le dichiarazioni di voto conclusive, su richiesta dell’on Luciano Uras, ha quindi convocato una Conferenza dei Capigruppo.
Segue
(lp)

Approvata la Manovra Finanziaria. Accesa discussione sul bilancio interno del Consiglio che è stato approvato

Cagliari, 16 dicembre 2009 – Alla ripresa della seduta il presidente di turno Giuseppe Luigi Cucca comunica la presentazione di 3 ordini del giorno. Sul primo, riguardante una modifica al comma 5 dell’articolo 3 della Legge Regionale n.4 del 23/10/2009 (Norme per lo sviluppo dell’edilizia), la Giunta, rappresentata dall’assessore Giorgio La Spisa, esprime parere favorevole. Le dichiarazioni di voto sull’ordine del giorno si sono aperte con l’on. Gianvalerio Sanna (PD), il quale ha chiesto all’assessore se sia stata valutata la coerenza dell’odg con uno specifico emendamento approvato il 10 Dicembre, riguardante il medesimo oggetto. La stessa richiesta è stata avanzata dall’on. Adriano Salis (IDV), con l’aggiunta che l’odg rischierebbe di essere inutile. All’odg si è dichiarato favorevole l’on. Matteo Sanna (PDL), mentre l’assessore La Spisa ha spiegato che il parere favorevole della Giunta sia da interpretare come un assenso ad esaminare più approfonditamente la questione. Ha poi ripreso la parola l’on. Gianvalerio Sanna (PD), il quale ha affermato che tutte le norme che riguardano il PPR non sono compatibili con il cosiddetto Piano Casa, preannunciando la propria astensione nel voto sull’odg. Lo stesso parere è stato poi espresso dall’on. Carlo Sechi (Comunisti-La Sinistra-Rossomori), che ha sottolineato la propria contrarietà all’abbattimento del limite di un ettaro di proprietà, per poter edificare nei terreni agricoli. Favorevole all’odg l’on. Angelo Ivano Stochino (PDL), così come l’on. Giulio Steri (UDC). È quindi intervenuto nuovamente l’on. Adriano Salis, per riaffermare la propria astensione, non perché non sia d’accordo con lo scopo dell’odg, ma perché l’impianto della legge sarebbe confuso. Contrario alla costruzione in agro anche l’on. Massimo Zedda (Comunisti-La Sinistra-Rossomori), mentre l’on. Mario Bruno (PD) stigmatizza l’assenza del Presidente Cappellacci e dell’assessore all’Urbanistica Asunis, criticando il fatto che ad appena un mese e mezzo dall’approvazione della Legge sull’edilizia la Giunta stia già proponendo modifiche. Da qui la decisione di astenersi sull’odg. Ha preso poi la parola l’on. Andrea Biancareddu (UDC), per esprimere parere favorevole all’odg ed affermare la bontà della Legge 4, giudicato l’unico intervento realmente a favore dei poveri. Concordi con l’on. Biancareddu l’on. Oscar Cherchi (PDL) e Francesco Mula (Riformatori), favorevoli all’odg. Hanno invece annunciato la propria astensione l’on. Claudia Zuncheddu (Comunisti-La Sinistra-Rossomori) e Daniele Secondo Cocco (IDV). Favorevole, infine, l’on. Gianvittorio Campus (PDL).
Dopo le dichiarazioni sull’ordine del giorno si è passati alla votazione, con l’approvazione dello stesso odg con 35 voti favorevoli e 18 astensioni.
E’ stato quindi posto in discussione l’ordine del giorno N° 2 a firma Bruno e più “Sulla privatizzazione dell’acqua e dei servizi idrici introdotta dall’art. 15 del DL 135/09” che intende invitare la Giunta ad impugnare tale decreto davanti alla Corte costituzionale. L’assessore Giorgio La Spisa ha invitato i presentatori ad una riflessione approfondita sull’argomento pertanto la Giunta esprime parere contrario. Paolo Maninchedda, in quanto presidente della Terza commissione, che si occupa di questioni finanziarie, ha precisato di non potersi esprimere a nome di tutta la commissione, su un argomento di cui la commissione non ha discusso. Contrario, per dichiarazione di voto, si è espresso il capogruppo Pdl, Mario Diana, perché il decreto in oggetto non sancisce alcuna espropriazione delle risorse idriche ad opera dei privati. Voto favorevole invece da parte di Giuseppe Cuccu (Pd) che sottolinea che il decreto Ronchi apparentemente innocuo apre di fatto la strada alla privatizzazione dell’acqua. Franco Cuccureddu (Misto) ha ricordato che non si privatizzano i sistemi idrici o le strutture o le fonti di approvvigionamento, ma i servizi di erogazione, delle società di distribuzione che spesso come Abbanoa “fanno acqua da tutte le parti”: ha annunciato il suo no. Per Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda- Rossomori) la Sardegna presenta particolarità ambientale e specificità tali che il decreto in discussione non né accettabile, ha annunciato il voto favorevole all’odg. Anche Massimo Zedda (Comunisti-Sinistra sarda- Rossomori) ha annunciato il proprio voto favorevole ed ha respinto le dichiarazioni del capogruppo Pdl ed ha paventato il rischio della lievitazione delle tariffe. Voto a favore dal capogruppo PD, Mario Bruno per il quale finire nel quadro del decreto Ronchi è un grave errore perché l’acqua è un bene inalienabile, è necessario chiedere una deroga per la Sardegna. Giampaolo Diana (Pd) ha deplorato il dialogo fra sordi che si sta registrando ed ha ricordato che un bene universale come l’acqua deve essere garantito per tutti; se non va bene Abbanoa la si riformi ma senza privatizzazioni. Favorevole all’odg Giulio Steri (Udc) che ha sollecitato la necessità di chiedere una deroga prima di procedere con le privatizzazioni: Abbanoa si ricordi l’ha voluta a suo tempo il centrodestra. Luigi Lotto (Pd) ha annunciato il suo deciso sì, considerando inaccettabile la privatizzazione del bene acqua, e mentre sulle privatizzazioni in genere l’Europa fa marcia indietro, l’Italia è sempre in ritardo. Per Adriano Salis (Idv) il voto sarà sicuramente favorevole: quello dell’acqua è uno dei temi di fondo del terzo millennio. Favorevole Claudia Zuncheddu (Comunisti-Sinistra sarda- Rossomori) che parafrasando quanto detto da Salis le prossime guerre scoppieranno proprio per il controllo dell’acqua. Contrario all’ordine del giorno Pierpaolo Vargiu (Riformatori). Roberto Capelli (Udc) ha dichiarato di sostenere la posizione dell’on Steri precisando che prima di fare scelte definitive vale la pena chiedere prima la deroga.
L’on Steri ha chiesto la votazione per parti.
La prima parte dell’odg è stata respinta con 29 contrari, 22 favorevoli, 4 astenuti.
La seconda parte (riguardante il punto sull’impugnazione del decreto Ronchi davanti alla Corte costituzionale), posta in votazione è stata respinta con 37 no e 17 si.
La terza parte riguardante la richiesta di deroga dall’obbligo di privatizzazione è stata respinta con 30 no e 22 si.
L’ordine del giorno non è approvato.
L’ordine del giorno 4, a firma Bruno, Diana, Capelli e più, “Sulla modifica del Patto di stabilità per la Regione Sardegna” è stato posto in votazione e approvato con 52 sì e 1 no.
E’ stato posto quindi in votazione l’ordine del giorno N. 5 a firma Maninchedda e più, che è stato approvato.
Si è quindi passati alla votazione finale della Manovra Finanziaria. Per dichiarazione di voto sono intervenuti vari consiglieri. Giuseppe Cuccu (Pd) che ha deplorato la chiusura totale della maggioranza sulle proposte dell’opposizione che di fatto è una strategia di mancato confronto. Luciano Uras (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori) ha annunciato il voto contrario esprimendo forti riserve e critiche: una finanzioaria troppo leggera di fronte alle questioni reali. Un no convinto alla manovra è venuto da Mario Bruno (Pd) che ha ricordato la crisi drammatica affrontata in maniera poco coraggiosa, la grave situazione scolastica, la povertà dilagante. Contrario Marco Espa (Pd), perché è evidente che si usa la manovra in modo improprio. No convinto anche di Gian Valerio Sanna (Pd) perché si dimostra che la supponenza politica non pagherà: la maggioranza è lontana dai bisogni dei sardi. Carlo Sanjust (Pdl) ha espresso parere favorevole sottolineando che la finanziaria viene approvata nei termini, e come nelle famiglie si è scelto di non sprecare le risorse disponibili. Voto favorevole per Pietro Pittalis (Pdl) che ha respinto con fermezza tutte le critiche affermando che saranno i fatti a parlare. Adriano Salis (Idv) ha rivendicato la grande responsabilità delle opposizioni se la manovra, pur insufficiente, è approvata nei termini ed ha annunciato il suo no denunciando la perenne assenza del presidente Cappellacci. Contraria Francesca Barracciu (Pd) che ha criticato a fondo i tre documenti costituenti la manovra denunciando la sua “vana inconsistenza” e criticando la mancanza di confronto manifestata. Favorevole alla manovra a nome dell’Udc, Giulio Steri, che riconoscendo la perfettibilità della finanziaria tuttavia è stata il meglio possibile, e non è vero che non si siano ascoltate le proposte dell’opposizione. Negativo il giudizio da parte di Giampaolo Diana (Pd) che ha ricordato gli effetti di una crisi drammatica che non è affrontata dalla finanziaria attuale c’è bisogno di crescita con politiche di viluppo che creino ricchezza. Per Franco Cuccureddu (Misto) patto di stabilità per gli enti locali, continuità territoriale, mercato del lavoro erano al centro del proprio pensiero e ci sono state disponibilità della Giunta è una finanziaria di qualità. Per Nicola Rassu (Pdl) la manovra ha qualcosa di storico sia per i termini sia per l’impostazione. Contrarietà da Claudia Zuncheddu (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori) sulla manovra di cui ha detto di non condividere nulla. Decisamente a favore Oscar Cherchi (Pdl). Il sì da parte di Renato Lai (Pdl) che ha manifestato apprezzamento per il lavoro svolto in commissione e ha sottolineato che la manovra viene approvata nei termini. Il voto contrario da Pietro Cocco (Pd), che ha espresso critiche severe: un’occasione persa sui grandi temi del lavoro e dell’industria. Voto a favore dai Riformatori, ha dichiarato Pierpaolo Vargiu, anche se senza enfasi perché di fronte ai problemi della Sardegna è difficile l’enfasi, sebbene all’interno della finanziaria vi siano risposte positive che lasciano aperta la speranza. Favorevole Mario Diana (Pdl) che ha sottolineato come la manovra sia frutto della volontà di cambiare e del senso di responsabilità della maggioranza. Roberto Capelli (Udc) che ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo con convinzione ed ha sottolineato il nuovo clima civile e di confronto reciproco registratosi in aula. E quindi intervenuto l’assessore La Spisa che ha inteso svolgere una dichiarazione tesa a sottolineare che in aula si è registrata da parte di tutti i gruppi vera passione politica per fronteggiare la grave situazione dell’Isola.
E’ stata posta in votazione la Legge Finanziaria col seguente esito: 40 voti a favore e 15 voti contrari.
Il Bilancio è stato approvato con 38 voti a favore e 17 contrari.

E’ stato quindi portato all’esame dell’aula il bilancio interno del Consiglio. Ha svolto la relazione il Consigliere questore Salvatore Amadu.
E’ intervenuto quindi nel dibattito il consigliere Luciano Uras (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori) per il quale il bilancio del Consiglio non deve essere un rito ed ha ricordato che si tratta di un atto di rilievo. Ha sottolineato la necessità che si affronti adeguatamente il tema delle riforme istituzionali richiamando l’attenzione sulla Legge Statutaria sostenendo la riduzione del numero dei consiglieri.
Ha poi chiesto di parlare Gian Valerio Sanna che ha ricordato che il bilancio del Consiglio è di 105 milioni e “se dobbiamo approvarlo dobbiamo farlo con cognizione”. Io non sono in grado di farlo con cognizione, ha detto, e il Consiglio deve essere riportato a trasparenza. Ha ricordato di aver chiesto in due circostanze di poter disporre delle copie delle delibere dell’Ufficio di presidenza, sostenendo che gli sarebbero state negate con interpretazioni giuridiche che ha definito discutibili. Ma io oggi non sono in grado di approvare con coscienza un atto come questo. Per queste ragioni a titolo personale ha annunciato il voto contrario.
Ha poi preso la parola Paolo Maninchedda (Psd’Az) che ha parlato criticamente dell’esigenza di un approfondimento di alcune voci di spesa, che riguardano la diffusione delle informazioni e dell’immagine del Consiglio, quando poi i giornali, ha ricordato, si occupano di tutt’altro mentre la gran mole di lavoro svolto dal Consiglio non è nota all’esterno. Ha detto essere necessario un piano di comunicazione e informazione del Consiglio ed ha proposto un’integrazione della relazione introduttiva con queste esigenze. Ha lanciato un appello accorato a non fare del Consiglio una zona franca di fronte ai problemi della povertà.
Il Consigliere questore Salvatore Amadu ha ricordato che il collegio dei questori è l’attuatore della volontà del consiglio, e tutti i consiglieri sono rappresentati nell’Ufficio di presidenza. Ha detto che questo è un bilancio innovatore in quanto fa fronte a questioni sociali e culturali che non avrebbero altro sostegno. Ha ricordato il piano in atto per l’aggiornamento del sistema telematico per il down-load delle dirette del Consiglio. Sarebbe auspicabile che tutti i componenti dell’ufficio di presidenza informassero adeguatamente tutti i consiglieri.
E’ intervenuto sull’ordine dei lavori Roberto Capelli (Udc) che ha condiviso molte cose dette. Ed ha chiesto la sospensione della votazione per poter presentare emendamenti al bilancio del Consiglio, chiedendo eventualmente l’applicazione dell’articolo 128 del regolamento che prevede la seduta segreta, per evitare atteggiamenti demagogici.
Il consigliere questore Andrea Biancareddu ha definito singolare questa questione ricordando che i tagli vanno fatti, ma li devono fare tutti. Se si vuole arrivare qui per fare le “prime donne” non va bene. Se si vuole approfondire va benissimo tutto, anche la sospensione.
Anche Adriano Salis è intervenuto sull’ordine dei lavori sottolineando che non si possono mantenere intonse le regole che governano la spesa del Consiglio, pertanto la proposta di sospensione è opportuna.
Mario Diana sull’ordine dei lavori ha detto che non c’è alcun problema di trasparenza, anzi qui c’è la massima trasparenza. Se qualcuno sa qualcosa di diverso lo dica. Il bilancio era sotto gli occhi di tutti e lo abbiamo potuto leggere. E ricordando che l’Ufficio di presidenza rappresenta il Consiglio e su di esso c’è la massima fiducia occorre andare avanti con questa votazione.
Sull’ordine dei lavori anche Pierpaolo Vargiu, che ha ricordato che stanno sfuggendo di mano gli orientamenti della discussione. Uras ha ricordato la necessità di riforme, che sono giustissime. Ha espresso il timore che né conferenze di capigruppo né altre iniziative siano utili anzi rischiano di far scivolare su una china di ingovernabilità la discussione. Ha chiesto che si proceda speditamente verso la votazione di questo atto consiliare.
Capelli ha quindi osservato che la propria proposta sull’articolo 128 era solamente dovuta ad evitare atteggiamenti di demagogia. Ha ribadito la necessità di chiarimenti senza dover essere etichettato fra i bravi o i cattivi.
Sull’ordine dei lavori anche Giorgio Oppi, che ha sottolineato che molte cose non vanno bene al di là delle riforme proposte. Ad esempio il bilancio presenterebbe troppe voci di spesa eccessive. Probabilmente è possibile intervenire per correggere le cose che non funzionano. E’ comunque garantito il rispetto del Collegio dei questori. E’ da modificare la prassi di esame del bilancio del Consiglio, ma sulla trasparenza e sulla correttezza dell’atto non c’è alcun dubbio. Ed ha esortato la presidenza affinchè questo bilancio possa in futuro essere visionato prima dai consiglieri, ma è opportuno andare avanti col voto.
Sempre sull’ordine dei lavori, Mario Floris ha ricordato che chiunque parli su questo argomento non lo fa per spirito polemico né per mettere in dubbio la correttezza di alcuno. Noi dobbiamo mettere il Consiglio in grado di essere competitivo col nuovo sistema imposto dalle norme dell’elezione diretta del presidente della Regione. Questo è un meccanismo di bilancio datato. Certo il bilancio va approvato, ma è utile che siano date spiegazioni su qualche voce di cui è stato chiesto conto. Il bilancio del consiglio deve essere approvato all’unanimità.
Il presidente ha quindi posto in votazione il bilancio.
Per dichiarazione di voto è intervenuto Paolo Maninchedda che ha spiegato le ragioni del suo precedente intervento circa le osservazioni sulla ripartizione delle spese ad esempio con lo spostamento di fondi dall’acquisto libri alla assistenza sociale.
Ancora per dichiarazione di voto Carlo Sechi (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori) per il quale la prassi non funziona più, le ragioni sono state sottolineate, e sostiene la necessità di sospendere questa riflessione, approvare questo bilancio questa sera e affrontare la questione nella prossima sessione di bilancio.
Per dichiarazione di voto Mario Floris ha proposto che il problema venga affrontato in sede di assestamento di bilancio.
Confermando la posizione di Sechi, Luciano Uras ha annunciato il proprio voto a favore del bilancio e auspica futuri approfondimenti.
Claudia Zuncheddu (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori) ha auspicato una moralizzazione della spesa anche di fronte al problema della povertà.
Per dichiarazione di voto anche Capelli che ha annunciato il voto a favore ed ha rinviato anch’egli all’assestamento del bilancio.
Adriano Salis ha espresso riserve sul fatto che non si sia svolta la richiesta conferenza dei capigruppo che sarebbe stata utile anche per rivedere e limare alcune voci di bilancio.
Mario Bruno, ha detto ritenere il dibattito importante e positivo per il Consiglio, ed anche i suggerimenti più critici sono utili. Anche per quanto riguarda l’informazione la possibilità del digitale terrestre offre l’opportunità di avere un canale TV dedicato. Va migliorato anche il raccordo fra i vari organi del Consiglio.
Per dichiarazione di voto Marco Espa ha valutato positivamente il dibattito ed ha auspicato una programmazione tecnica per poter attuare modifiche in futuro al bilancio del Consiglio. E necessario rendere al massimo trasparenze questa “casa”.
Anche Daniele Cocco ha annunciato il voto a favore ed ha proposto che si voti subito.
Messo in votazione, il bilancio del Consiglio è stato approvato con 53 a favore e 2 contrari.
La seduta è tolta, il Consiglio è convocato per Venerdì alle 10.
(lp)