CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
------------------------------------
Nota stampa
della seduta n. 78 del 15 dicembre 2009
------------------------------------
Concluso l’articolo 5 si passa al “5 bis”: il bilancio delle ASL
Cagliari, 15 dicembre 2009 – La seduta pomeridiana del Consiglio si è aperta -sotto la presidenza della presidente Claudia Lombardo- con l’articolo 5 bis, concernente alcuni aspetti finanziari dei bilanci delle Aziende sanitarie ed in particolare la certificazione dei bilanci.
Il dibattito generale sull’articolo e sugli emendamenti è stato aperto dall’on. Giulio Steri (UDC) che ha approfondito alcuni degli aspetti tecnico giuridici dei problemi contenuti nell’articolo ricordano l’esigenza di una riforma condivisa. Ha poi preso la parola Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) che ha espresso una serie di riserve e critiche allargando il suo intervento al funzionamento della burocrazia regionale sul quale ha manifestato forti perplessità. E’ stata quindi la volta di Franco Meloni (Riformatori) che ha manifestato apertamente dubbi sulla possibilità reale di certificazione dei bilanci di esercizio delle aziende del Servizio sanitario. Come ha ricordato Meloni il sistema sanitario è caratterizzato da meccanismi particolari che rendono non facile la determinazione dei costi relativamente ai quali è prevedibile una inevitabile lievitazione incontrollabile. Ha quindi preso la parola Franco Sabatini (Pd) che partendo dalla situazione di gravissima crisi che si sta attraversando ha richiamato l’esigenza di ricercare le migliori soluzioni per far fronte al problema. Pierpaolo Vargiu (Riformatori) ha osservato ha ribadito il concetto per cui al di là delle buone intenzioni, i costi non sarà facile controllarli, a meno che maggioranza e opposizione non si mettano ad un tavolo per un adeguato approfondimento del problema che è di fatto fuori controllo. Per Pier Luigi Caria (Pd) occorre una analisi approfondita dello stato dei bilanci del sistema sanitario per accertare con accuratezza le perdite vere delle azienda sanitarie. E’ quindi intervenuto Roberto Capelli (Udc) che auspicando adeguati approfondimenti sul problema dei costi sanitari anche in considerazione del “totale accollo” della spesa sanitaria a carico della Regione. Ha poi rivendicato la libertà di denuncia nell’ambito del dibattito consiliare. Non è nella coscienza del Consiglio la crescita finanziaria del fabbisogno sanitario, ha sottolineato Paolo Maninchedda (Psd’Az), che ha ricordato che il contratto del personale della sanità non viene definito a livello regionale. Per questo occorre un accordo per un utilizzo ottimale delle risorse. E’ poi intervenuto Giorgio Oppi (Udc) che ha ricordato che i controlli anche oggi di fatto ci sono. Ha polemizzato con l’intervento precedente, affermando che i conti sono fortemente peggiorati nel settore farmaceutico, e con esso una serie di altri comparti. Ha replicato l’assessore alla Sanità Antonello Liori, che ha sottolineato le cause di fondo dello stato dei bilanci delle aziende sanitarie. Uno dei problemi del sistema sanitario è l’esistenza di squilibri ai quali occorre far fronte rapidamente. Non nascondendo che il rischio è l’aumento delle tasse è facilmente prevedibile. Parte della replica della Giunta è stata quindi fatta dall’assessore al Bilancio Giorgio La Spisa, che ha analizzato le partite finanziarie del settore confermando che è corretta l’analisi secondo cui nel bilancio siano contenute inefficienze per le quali occorre avere il coraggio di fare tagli.
Dopo il parere sugli emendamenti sono cominciate le votazioni su articolo ed emendamenti.
La discussione prosegue.
(lp)
Concluso l’esame della legge finanziaria, domani alle 10 l’aula vota il passaggio agli articoli del bilancio.
Cagliari, 15 dicembre 2009 – Si è concluso poco dopo le 21 l’esame della legge finanziaria. Domani alle 10 l’aula voterà il passaggio agli articoli del bilancio. Lungo e articolato l’esame dell’articolo 5 bis e degli emendamenti . L’articolo 5 bis è stato poi bocciato dall’aula a scrutinio segreto, chiesto dall’on. Salis (Idv) (presenti 69, votanti 67, sì 29, no 38, 2 astenuti).
Prima della bocciatura l’on. G.V. Sanna (Pd), sull’ordine dei lavori, ha chiesto più volte la motivazione sulla dichiarazione di inammissibilità di alcuni emendamenti all’articolo 5 bis. , Giuseppe Cucca (Pd) ha anche detto che la dichiarazione di inammissibilità di alcuni emendamenti è una “forzatura”,
Bocciati gli emendamenti 120, 121 (Bruno e più), che intende sopprimere il comma 2 dell’art. 5 bis, sul quale sono intervenuti gli on. li: Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori), Caria (Pd), Campus (Pdl).
Sull’emendamento 122 (Bruno e più), che vuole sopprimere il comma 3 dell’articolo 5 bis, è intervenuto l’on. Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori). Messo in votazione, con sistema elettronico palese chiesto dall’on. Uras, l’emendamento è stato bocciato (sì 20, no 37, 7 astenuti)
Sull’emendamento 123, che intende sopprimere il comma 4 dell’articolo 5 bis, sono intervenuti: gli on.li Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori), Caria (Pd), Campus (Pdl), Maninchedda (Psd’az) che ha detto che per coerenza si può accogliere questo emendamento che sopprime il comma 4. E’ poi intervenuto l’on. Felice Contu che ha manifestato il suo dissenso sul fatto che un problema così vasto come quello della sanità venga affrontato “a pezzi”. Per il presidente della commissione “sanità” sarebbe più opportuno affrontarlo nel suo insieme. Contu ha dichiarato la sua astensione.
L’emendamento 123 è stato approvato.
Sull’emendamento 18 (Randazzo e più), su cui c’era l’invito al ritiro da parte della commissione, è intervenuto l’on. Campus che ha accolto l’invito a ritirarlo. Ma l’emendamento 18 è stato fatto proprio dall’on. Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori).
L’emendamento 18, fatto proprio dall’on. Uras, è stato bocciato (presenti 66, votanti 62, sì 23, no 39, 4 astenuti).
Sull’emendamento 17 (Campus e più) sono intervenuti gli on.li: Uras (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori) che ha detto che la sede dove deve iniziare la riforma sanitaria deve essere la commissione sanitaria, Campus (Pdl), Caria (Pd) che ha dichiarato il suo voto contro questo emendamento perchè tutto si traduce in un conferimento di incarichi. E’ poi intervenuto l’on. Maninchedda che ha ricordato che il relatore si rimetteva all’aula. L’on. Espa (Pd) che ha stigmatizzato il fatto che questo emendamento non è neanche passato in commissione. L’on. Salis (Idv).
L’em 17 è stato approvato .
Sul testo 5 bis è intervenuto l’on. Maninchedda che con un emendamento orale al comma 2, approvato dall’aula, ha spostato il termine di 2 mesi a 6 mesi.
Il voto segreto sul testo dell’articolo 5 bis, come detto, chiesto dall’on. Salis (Idv) ha cassato l’articolo.
Gli articoli 6 e 7 sono stati approvati.
Sull’ordine dei lavori è intervenuto l’on. Maninchedda (Psd’az) che ha chiesto di valutare se era ancora ammissibile l’emendamento 184.
L’on. la Spisa ha proposto un emendamento orale che prevede l’autorizzazione per l’assessore al bilancio ad apportare conseguenti variazioni di bilancio. Il testo così emendato è stato approvato.
Approvate anche le tabelle A, B, C con l’emendamento 149 (G.L. Cucca e più) su cui la giunta ha trovato i finanziamenti per il 2010 e la tabella D.
Sulla tabella D, dopo l’approvazione dell’emendamento 168, si è aperto un ampio dibattito sull’emendamento 139 della giunta che prevedeva un netto ridimensionamento per i costi fitto casa per studenti.
Anche dalla stessa maggioranza è arrivato il dissenso: l’on. Campus (Pdl) ha dichiarato il voto contrario all’emendamento della giunta, l’on. Vargiu (Riformatori) ha dichiarato il voto a favore solo perché si trattava di un emendamento presentato dalla giunta , l’on. Capelli (Udc) ha detto che il gruppo dell’Udc vota secondo le indicazioni della maggioranza solo quando condivide gli articoli.
L’assessore La Spisa ha spiegato che l’abbattimento per i costi fitto casa per studenti è dovuto a una quadratura di bilancio. Sono intervenuti contro l’emendamento anche l’on. Carlo Sechi (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori) e l’ on. Porcu (Pd) che ha chiesto la votazione per parti.
L’assessore La Spisa ha posto fine alle perplessità proponendo un emendamento orale che riporta a 6 milioni di euro la voce abbattimento fitto casa per studenti. Per gli anni successivi – ha detto - provvederemo in finanziaria.
Soddisfazione è stata espressa dall’on. San just (Pdl) che ha espresso l’auspicio che la giunta implementi per tutti gli anni questo fondo. L’on. Campus (Pdl) ha dichiarato, vista la modifica della giunta, che voterà a favore dell’emendamento.
L’emendamento 139 e la tabella D sono stati approvati.
La presidente ha interrotto i lavori che riprenderanno domani alle 10 con la votazione sul passaggio agli articoli del Bilancio. Per le 9,30 è stata convocata la commissione Industria. FINE R.R.